Uack! 5

19 LUG 2014
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Prima di tuffarsi nell’integrale riproposizione dei fascicoli 12 e 13 di Uncle $crooge, il quinto numero di Uack! completa l’undicesimo albo statunitense dedicato al papero più ricco del mondo con quella che potremmo definire quasi un’operetta morale del Maestro di Merrill. In Zio Paperone e il denaro a palate (titolo che identifica la storia nel nostro Paese fin dalla sua prima pubblicazione avvenuta nel lontano dicembre 1955, ma che meno riesce a coglierne l’essenza rispetto al più letterale Tesori, tesori ovunque! proposto in Zio Paperone 5), Barks dimostra al lettore quanto possano rivelarsi estremamente inutili immense ricchezze nelle mani di coloro che non hanno il necessario per sopravvivere: e lo fa mettendo alla berlina l’inusitata capacità di Paperone nel riuscire a scovare favolosi giacimenti di preziosi, pur essendo alla ricerca di una fonte di acqua per placare la sete nel deserto australiano.

Uncle Scrooge 12 costituisce una sorta di cesura all’interno della serie Dell, in quanto ultimo numero costituito da un’unica lunga storia con Zio Paperone protagonista. Oltre alla celebre avventura nella Colchide sulle orme degli Argonauti, Zio Paperone e il vello d’oro, l’albo propone infatti le sole tre tavole autoconclusive collocate rispettivamente in seconda, terza e quarta di copertina. Dal tredicesimo numero tutto cambia a seguito di nuovi accordi stabiliti tra l’editore e la US Postal: oltre a dover forzatamente ridurre a 27 tavole Zio Paperone e i Terremotari (ma in questa sede, così come nelle precedenti pubblicazioni italiane, troviamo l’edizione estesa a 29 tavole grazie al recupero di diverse vignette da parte di alcuni appassionati, circa trent’anni dopo la realizzazione della storia), Barks è costretto a sostituire Qui, Quo e Qua con Tip e Tap nella breve Archimede Pitagorico fabbricante di pioggia, in quanto i summenzionati accordi prevedevano vantaggi economici nella spedizione per gli albi con almeno due storie con diversi protagonisti. Stesso destino, come vedremo il mese prossimo, che toccherà a Paperino in Archimede Pitagorico e il muro illegale, sostituito all’ultimo momento da tale Velocino (Speedy) in Uncle $crooge 14. Nel suo articolo introduttivo Alberto Becattini cita le nuove regole postali solo a proposito della riduzione della storia principale dell’albo, mancando altresì di motivare la sorprendente comparsa dei due nipoti di Topolino. Viene da pensare che i redazionali di Uack! subiscano in sede di editing qualche taglio o modifica da parte della redazione, anche in considerazione di un paio tra inesattezze ed incongruenze ravvisabili nelle didascalie di supporto: a pag. 66 la prima immagine (copertina degli Albi d’oro 29 del 1956) è citata come cover di Uncle $crooge 13 e la seconda immagine (copertina di Albi della rosa 305 del 1960) come cover del summenzionato Albo d’oro; a pag. 120 la prima didascalia cita esplicitamente la “nota società petrolifera” che nel corpo dell’articolo Luca Boschi si prodiga nel non palesare per evitare qualsivoglia forma di pubblicità occulta, essendo la nota società tuttora pienamente operativa sul mercato.

Quest’ultimo redazionale introduce Paperino spiega gli aquiloni, storia solo disegnata da Carl Barks originariamente apparsa nel 1954 in un giveaway statunitense pubblicato in tre differenti versioni sponsorizzate da altrettante società elettriche: nello specifico la versione pubblicata è quella già nota in Italia fin dalla prima pubblicazione sul fascicolo dell’ANAF del 1985, ovvero quella della Southern California Edison Company e della Florida Power & Light Company. La terza, per la Pacific Gas and Electric Company, differisce per tre vignette nella penultima tavola. Da notare infine che questa storia non è che la seconda di tre sullo stesso tema realizzate negli USA tra il 1953 ed il 1955 con characters disneyani: sempre sponsorizzate dalle medesime compagnie elettriche, le altre due storie avevano per protagonisti rispettivamente Pinocchio e Fratel Coniglietto.

Due parole infine per l’inedita del numero: scritta da Carl Barks per sette delle dieci tavole totali, la storia Zio Paperone – Metti un papero a cena è stata completata da John Lustig e disegnata da Daan Jippes, il cui “stile barksiano” è sempre più ravvisabile nei commenti e nelle dichiarazioni degli addetti ai lavori piuttosto che nei suoi stessi disegni. Apprezzabile la scelta di corredare l’articolo introduttivo con le pagine autografe di Barks con la sceneggiatura della storia; un po’ meno per le dimensioni delle stesse, talmente infinitesimali da renderne impossibile la fruizione.

Autore dell'articolo: Marco Travaglini

Giornalista pubblicista, vivo e lavoro a L'Aquila. Appasionato e collezionista di fumetti, libri, film, audiovisivi e tutto quanto riporti il marchio Disney, incontro per la prima volta all'età di 7 anni sia il Mickey Mouse delle daily strips sui supplementi del quotidiano romano Il Messaggero, sia le storie di Carl Barks sul glorioso mensile Zio Paperone. Nel 2009 ho avuto la fortuna di lavorare per qualche mese presso la Nintendo of Europe a Francoforte. Dal 2006 contribuisco attivamente a tutti i prodotti editoriali e alle iniziative del Papersera.