L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 43

10 NOV 2014
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E finalmente arrivarono le strip – stories, quel particolare esperimento narrativo che Scarpa propose alla redazione, e che fu accettato. L’idea era di riproporre il formato a striscia che aveva reso grande Topolino nelle storie di Gottfredson, proponendo però ogni settimana una decina di strisce, pubblicate due per doppia pagina (ovvero ogni striscia continuava nella pagina successiva, per circa quattro vignette). Per Scarpa era un modo di tornare al passato e rivendicare la sua americanità, senza però fossilizzarsi: le tematiche delle quattro storie a strisce sono vaste, variegate e molto coinvolgenti, sempre attuali.
In Brigaboom si coglie tutto quel fascino per le invenzioni inusitate, le atmosfere misteriose, i luoghi esotici e i piani criminali ambiziosi, con un Pietro Gambadilegno davvero in parte e diabolico. I pericolo che Topolino e Gancio dovranno affrontare sono tanti, a partire dalla disapprovazione e dallo scetticismo che brandelli della società civile proveranno per loro (un concetto che Casty saprà ben riprendere). Il mistero è avvolgente e complesso, mentre la macchinazione puntata dopo puntata si disvela, sotto la minaccia dello spraysan, che nel 1989 non poteva non far riflettere anche sul buco dell’ozono. Un giallo dinamico e bellissimo, che nelle sue quasi cento pagine cattura il lettore, guidato dal bellissimo tratto dell’autore, che in queste quattro storie ha lasciato quasi una sorta di testamento artistico, una summa del suo stile e della sua poetica.
Le altre storie al confronto scompaiono, nonostante buone sceneggiature e validi disegni. Ricordiamo però un paio di produzioni dello Studio Disney, ormai agli sgoccioli, in cui il Maestro prende di mira il povero Paperino oppure posa un altro mattone nell’eterna rincorsa amorosa tra Paperone e Brigitta: storie poco note pubblicate sul Mega e poi su Zio Paperone o i Maestri Disney.
Interessanti sono anche una ciminana ambientata nel quotidiano oppure una vicenda del poco noto, ma molto abile, Crecchi.
Da un punto di vista editoriale, non possiamo non essere più che felici dall’annunciare che l’opera durerà 51 volumi complessivi, e non 48 come annunciato. Dall’introduzione di questo volume risulta poi chiaro che nei prossimi volumi verranno proposte anche le poche storie non-Disney non ancora presentate (Angelino!). L’ultimo volume, il cinquantunesimo, farà da indice dell’opera (come è successo in passato con Barks e Gottfredson). Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.
Una bellissima storia, che da sola vale le quattro stelle, si accompagna ad un prolungamento dell’opera, probabile segno che sia andata piuttosto bene.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.