Topolino Platinum Edition – Casty

01 DIC 2014
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Dopo il buon riscontro ottenuto da Topolino Black Edition, che ristampava le storie noir di Tito Faraci, la Panini cala la coppia d’assi (in attesa del tris l’anno prossimo con un volume dedicato a Francesco Artibani). Ed ecco che prende forma Topolino Platinum Edition, ovvero la raccolta di alcune fra le più belle storie di Casty.
Non occorre specificare da quanto tempo si aspettava la ristampa delle avventure del Castellan, che, in poco più di dieci anni, si è affermato come uno dei migliori sceneggiatori (e disegnatori) Disney, in particolar modo per quanto riguardo le avventure con protagonista Topolino.
Tutte le storie qui proposte sono di eccellente livello e dimostrano l’abilità dell’autore tanto nel registro comico quanto in quello epico. La presente selezione deriva però da una scelta molto singolare: si tratta infatti della riproposizione di molte “prime volte” di alcuni personaggi ricorrenti, sia tirati fuori dal cassetto dei ricordi, sia creati dallo stesso Casty. Scelta che però non viene rispettata fino in fondo, intaccando quel filo di continuità che era invece presente nel volume dedicato a Faraci.
Nonostante questa piccola falla, il volume è molto bello, con la netta prevalenza del colore argento “platino”, presente (e un po’ ridondante) anche sui bordi delle pagine, con una gradevolissima copertina che richiama Topolino e gli Ombronauti, ristampata all’interno del volume. L’albo si avvale inoltre di un’interessante prefazione curata da Enrico Faccini e ogni gruppo di storie è preceduto da una puntuale introduzione dello stesso Casty.
La lettura può così avere inizio con Topolino e il segreto della balena nera, bella avventura disegnata da Giorgio Cavazzano, dove compare la prima new entry creata da Casty: la giovane e simpatica biologa Estrella Marina. Segue Topolino e il magnifico Doppioscherzo, su disegni di De Vita, un’ottima storia per l’esordio del villain castyano per eccellenza. Con Topolino e la spedizione perduta si ha invece il primo incontro con l’affascinante archeologa Eurasia Tost, tratteggiata anch’ella dalla sapiente matita del maestro Cavazzano.
Dopo le presentazioni è poi la volta dei graditissimi ritorni. In Topolino e gli Ombronauti finalmente Casty si occupa della ripresa del personaggio che forse più ha simboleggiato l’opera del maestro Romano Scarpa, a cui l’autore goriziano non ha mai nascosto di ispirarsi: ecco allora ricomparire Atomino Bip-Bip, in un seguito ideale del ciclo inaugurato con la Dimensione Delta. La leggera Topolino e l’anatema ridanciano, su disegni di Marco Mazzarello, sancisce invece il ritorno dell’antipaticissimo Topesio, già rivale di Topolino ai tempi di Gottfredson, capace di sovvertire la placida quotidianità di Topolinia. In Topolino e la Jellamolecola, grazie anche agli irriverenti disegni di Enrico Faccini, Casty dà infine spazio a tutta la sua verve comica in una avventura irresistibile.
Il volume si chiude in bellezza con due storie disegnate dallo stesso Casty. Topolino e le borbottiglie di Avaloa è una poetica avventura che omaggia Rodolfo Cimino, un altro maestro indubbiamente fra gli ispiratori dell’autore goriziano. Ma c’è spazio soprattutto per quella che ad oggi è considerata una delle migliore storie di Casty e di Topolino in generale: Topolino e il mondo che verrà, un’appassionante saga in quattro puntate dagli echi gottfredsoniani in cui Topolino, assieme ad Eta Beta, dovrà evitare un disastro mondiale e vedersela con un nemico che sembra provenire direttamente dal passato.
In definitiva, a parte alcune perplessità sul layout e sulla gestione delle storie, Topolino Platinum Edition è un albo da acquistare senza indugio, sia per chi non possiede tutte le storie, sia per averle raccolte in un unico volume di rapida consultazione: per leggere, rileggere e gustare appieno i classici moderni firmati Andrea Castellan, in arte Casty.

Autore dell'articolo: Matteo Gumiero

Costretto a scrivere qualcosa in questo spazio, sono ingegnere, non amo scrivere ma in compenso mi piace leggere. Fumetti, soprattutto.