Topolino Story 2008

08 SET 2015
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Il 2008 fumettistico Disney è ricordato soprattutto come l’anno dei primi fondamentali aggiustamenti dell’era De Poli, e per la consacrazione delle raccolte a fumetti in allegato con Corriere e Gazzetta, grazie al successo della mastodontica e fortunatissima opera omnia di Carl Barks, a cui seguiranno negli anni a venire quelle su Gottfredson e Scarpa.
Ed è una storia rapidamente diventata quasi un instant classic ad aprire il volume, ovvero La vera storia di Novecento (Baricco-Faraci/Cavazzano), che può già vantare ben sei ristampe in pochi anni. Basato su un famoso monologo teatrale, successivamente trasformatosi in film (La leggenda del pianista sull’oceano, 1998) e poi in un libro, è una “grande parodia” moderna a tutti gli effetti, con uno straordinario Pippo in un ruolo su misura per lui. Letteralmente scatenato Cavazzano ai disegni, che si avvale anche di una colorazione speciale che ne risalta le sfumature. Lo sforzo realizzativo e l’impatto che suscita, permette di farla salire nientemeno al primo posto delle preferenze dei lettori, chiamati a scegliere le migliori storie decennio per decennio fino agli anni duemila.
Paperino, Paperoga e il principe del gossip è un’apprezzabile tentativo di Andrea Ferraris di rilanciare la serie del Papersera, di gran voga sul settimanale negli anni ’70, con protagonisti i due noti cugini, sempre alle dipendenze di Zio Paperone, come nel caso della P.I.A. Trama leggera e gradevole, ma niente di trascendentale.
Zio Paperone e il sensore antidisturbatori (Panaro/Marini) è una tipica riempitiva del periodo, con Archimede alle prese con un’invenzione che parte sotto i migliori auspici, e finisce con un fallimento ai danni di PdP.
La storia più lunga del volume è Pa-Per-Hyn e il gran librone delle risposte, una frizzante avventura in costume in due parti, ambientata in un regno fittizio dell’antica Cina, gestita col solito inconfondibile stile ironico da Fausto Vitaliano (a cui è dedicata la scheda), che ci regala anche una bella morale di fondo senza che risulti troppo forzata, e facendo sorvolare il lettore sull’ennesima misconosciuta origine del calcio, operando una giusta opera di riscatto nei confronti del personaggio di Paperino, seppure in veste di maschera. Grandissimo merito è anche di Mottura, perfettamente a suo agio.
Conclude il numero l’appendice di una saga nata proprio quest’anno: Quadrifoglio e l’alba di un nuovo eroe (Ferrari/Urbano), facente parte dell’universo Ultraheroes, serie supereroistica che riunisce tutti in una volta, con una epocale alleanza (anticipando l’attuale filone cinematografico della Marvel che imperversa da diversi anni, e riprendendo in qualche modo il brasiliano “Club dei supereroi”, degli anni ’80), diversi supereroi Disney, comprese le new entries Quadrifoglio (Gastone) e Iron Ciccius (Ciccio), contro altrettanti nemici storici come Spennacchiotto, o affermatisi da poco sul settimanale, come l’ipnotica Zafire. A fare da professor Xavier di turno è Eta Beta, affiancato dal robot Lyth e da un insolitamente impacciato Topolino, protagonista di alcuni siparietti comici che intervallano lo svolgersi della vicenda. Questo episodio ci mostra come la conflittualità Paperino/Gastone si ripercuota anche sotto mentite spoglie, salvo spegnersi al momento di cooperare tra loro per il bene dell’umanità.
In definitiva, fatta salva la storia di apertura, imprescindibile in questo indice, anche se pompata oltre i propri meriti, il numero scende nettamente sotto la media, proponendo un mix di storie rappresentative ma non memorabili come la collana ci ha abituato di recente.

Autore dell'articolo: Roberto Fabbricatore

Sulla carta di identità figuro come Roberto, ma per tutti "Pacuvio" è il mio vero nome. Il pallino per Topolino e il fumetto Disney mi accompagna sin dalla tenera età, al punto tale da farmi stilare con costanza, già dai 10 anni, un archivio delle mie storie preferite su un quadernetto, accantonato dopo la scoperta del Papersera nel 2005. Nel tempo libero guardo film e serie tv, mi diletto con la grafica e gestisco la "rassegna stampa" della pagina Facebook del Papersera, per tenere sempre informato chi ci segue.