Paperinik 1

04 GEN 2017
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Anno nuovo, vita nuova. O, almeno, rinnovata. Paperinik Appgrade infatti perde la seconda parte del proprio nome e riparte dal numero 1, ma senza stravolgimenti nella testata. Che resta sostanzialmente quella che eravamo abituati a comprare in edicola, seppur con qualche miglioramento da non sottovalutare. La prima modifica che salta all’occhio riguarda i materiali. Come accaduto per i Grandi Classici, la cover non è più lucida e si presenta sensibilmente più rigida. Cambia la carta pure all’interno del giornale, che ora appare di qualità superiore grazie al maggiore spessore.
Squadra che vince non si cambia, per questo in Panini hanno deciso di mantenere invariate alcune delle peculiarità più apprezzate della testata. A partire dalla copertina affidata ad Andrea Freccero, che per questa ripartenza omaggia Marco Rota rielaborando una delle pose più iconiche del papero mascherato sulla testata a lui dedicata. Altro aspetto molto positivo è il mantenimento, in chiusura, della vignetta di Giuseppe Ferrario (che mantiene il nome di “il mondo di pkapp”) degno omologo di Silvia Ziche e del suo “che aria tira a…” su Topolino.
A livello di contenuti, la testata conferma la scelta di non dedicare spazio alle rubriche, limitando i contenuti editoriali all’introduzione di Valentina De Poli corredata con il disegno di un giovanissimo lettore. Resta invariato anche l’impianto strutturale dell’indice, con una storia inedita (almeno in Italia) che precede le ristampe. Tra queste ultime, non trova più spazio la storia “cult”, dato che ormai le avventure che potevano fregiarsi di tale classificazione erano esaurite. Sopravvive però la storia “guest”, anche se questo spazio non è più dedicato alle avventure di recente pubblicazione, bensì, a giudicare almeno da questo numero, a una storia “quasi-cult”.
Il primo numero del nuovo corso presenta un buon assortimento di storie, ad iniziare con l’inedita del mese, Lo speciale salvataggio spaziale, che è nuova ma non troppo (la prima pubblicazione risale al 2014) ma ha il pregio di essere disegnata da Giorgio Cavazzano. L’avventura, scritta dai coniugi McGreal, si caratterizza per una lunghezza abbastanza anomala per gli standard di Paperinik (35 tavole contro le 20 delle inedite della testata) e per le anomalie con cui il lettore abituato alla tradizione italiana deve fare i conti nelle prime tavole della storia. Superato questo trauma, l’avventura si rivela come appassionante e, per certi versi, romantica, meritandosi il ruolo di apertura assoluta di questa nuova generazione del giornale.
Le ristampe puntano su storie generalmente abbastanza lunghe, con alcune brevi eccezioni. La prima che incontriamo è Le note criminali, storia del 2010 appartenente al ciclo delle avventure dedicate al pianista Stefano Bollani (qui commutato in Paperefano Bolletta). Dopo essere stato alle prese con Paperone e la sua proverbiale avarizia nella storia d’esordio, qui Bolletta incontra il papero mascherato, dando vita a una interessante trama che porta i due in mezzo a un mare di guai, come si conviene al Diabolico Vendicatore. La storia, scritta da Stefano Petruccelli, è impreziosita dai meravigliosi disegni di Paolo Mottura, abilissimo nel rendere le particolari atmosfere che caratterizzano gran parte delle tavole.
Degna di gran lode è anche la storia successiva, L'Odissea di Paperinik, semi-parodia della celeberrima opera di Omero in cui il Papero mascherato deve vestire i panni di Ulisse per raggiungere in tempo la sua amata Paperina-Penelope e sottrarla alle grinfie del procio Gastone. Tutta la storia è caratterizzata da una serie di rimandi all’Odissea originale che si colgono man mano pagina dopo pagina, aiutati anche dalle indicazioni dell’autore. Voltando pagina incontriamo la simpatica breve Crisi d'identità, che prelude a La minaccia cuginiforme, piacevole viaggio nel rapporto tra Paperino e Paperoga nonché interessante punto di vista del cugino più strambo, che qui, dietro il solito velo di catastrofe ambulante mostra un aspetto più sensibile, ben raccontato daMassimo Marconi (affiancato ai disegni da Lucio Leoni).
È poi la volta di Super!, sorta di intermezzo comica by Sisto/Ziche celebrativo del compleanno di Topolino (anomala la sua presenza su una testata come questa) da segnalare anche per il crossover Superpippo/Pikappa. Tradizionale avventura con i Bassotti come nemici è L'operazione “zero”, a cui segue un divertentissimo episodio di Quando Paperinik mangia pesante. Chiude infine questo numero la storia “guest”, che riporta in auge uno degli avversari più temuti da Paperinik, Spectrus. In questa avventura il papero mascherato fa ancora una volta i conti con il diabolico ipnotizzatore, in una atmosfera dai toni cupi come si conviene al personaggio.
In conclusione, questo primo numero del “Paperinik” di nuova generazione mostra un ottimo livello qualitativo, correggendo alcuni aspetti del precedente “appgrade” e introducendo gradevoli migliorie. Per valutare se sarà migliorata anche la scelta delle storie, in modo da privilegiare la ristampa sistematica di determinati filoni anziché spargerne le parti su numeri vari, dovremo attendere i prossimi mesi.

Autore dell'articolo: MiTo