Tesori International 7 – 15 paperavventure di Carl Barks e Daan Jippes

15 APR 2017
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Prosegue la testata dedicata ad autori stranieri, e che si rifa in vario modo sia a Zio Paperone che ai Maestri Disney, con alcune proposte sostanzialmente inedite, pur senza nuovi interventi editoriali o storie preparate ex novo. In questo numero, il focus si sposta su Daan Jippes, grande autore olandese, una solida esperienza in animazione e che si è da sempre ispirato a Gottfredson e a Barks. Proprio a quest'ultimo ha votato gran parte della sua carriera, ridisegnando con un occhio agli storyboard originali, l'ultima produzione del Maestro, ovvero quella passata attraverso le storie delle Giovani Marmotte. Questo lavoro certosino e completo ha permesso di dare omogeneità e rispetto del materiale originale, pur tra i puristi delle edizioni originali con autori come Wright e Carey. Ma Jippes è anche autore completo, soprattutto di storie in dieci tavole molto in voga nel mercato olandese. Inoltre, i suoi primi lavori erano in collaborazione con Fred Milton e Ben Verhagen.
Questo numero presenta tutte le sfaccettature di Jippes, pescando a piene mani dalle storie pubblicate su Zio Paperone. E invero mostra tutti i suoi stili e i suoi sperimentalismi: è affascinante vederlo seguire il tratto barksiano con un piglio moderno e molto vivace, come in Non c'è fumo…, specie in parallelo con lo storyboard originale, pubblicato per la prima volta. Oppure vedere un tratto più manierista, ma del tutto piacevole come nel Pulitore Esperto.
Sicuramente i suoi lavori migliori sono quelli da indipendente, in cui si scatena la sua verve d'animatore: action, gag, esplosioni, ritmo scatenato. Jippes sa controllare l'azione e lanciare a briglia sciolta il movimento e la lotta pura. Oggi esplosi è l'esempio perfetto della dinamica jippesiana, e risulta un vero corto d'animazione. Molto particolare è l'Anello di Paperino, storia del 1993 che mostra lo studio di Jippes per il passato, in questo caso per lo stile di Taliaferro, in un lavoro quasi di mimesi. Infine, vale la pena ricordare gli interventi, alquanto ridotti ma interessanti, per due storie di Barks da modificare per accontentare la censura.
Il volume si contraddistingue per un poderoso apparato critico, dei soliti e fedeli Boschi e Becattini, capaci di raccontare tutto con dovizia di particolari. Inoltre, la parte iconografica è particolarmente voluminosa, e ricca di spunti e di novità che non mancheranno di sorprendere. Si tratta di una prima volta per l'Italia di una monografia dedicata all'autore olandese, e sicuramente lo merita. Per quanto molti ritengano Jippes incatenato ad una visione filologica del disegno e ad un eccessivo legame con le storie barksiane del pensionamento – i cosiddetti remake – noi personalmente troviamo il suo tratto vivo, guizzante e davvero espressivo, capace di donare ai Paperi, e specialmente a Paperino, un'intera gamma di facce e di emozioni davvero incisivo. Il volume, dunque, è promosso, anche se spiace davvero molto non avere nessun inedito puro, in quanto molte storie di Jippes post 2010 sono ancora inedite in Italia. Per chi già possiede Zio Paperone, dunque, non si tratta di un grande valore aggiunto, pur riconoscendo gran cura nella costruzione del numero. Per gli altri, invece, Jippes risulterà una piacevole e stupefacente sorpresa.
Si ringrazia Pacuvio per il prezioso aiuto iconografico.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.