Paperinik 5

05 MAG 2017
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Giunto ormai al 5° numero, il nuovo corso di Paperinik è ormai entrato nella sua routine. In particolare, questo fascicolo di maggio conferma la tendenza a puntare su storie piuttosto recenti (tutte post 1997) con l’abbandono totale della storia “cult” (scelta obbligata visto che le avventure che si potessero fregiare di tale classificazione si sono da qualche tempo esaurite). Resta comunque la storia “guest” (ospite), definizione peraltro abbastanza forzata visto che le avventure qui racchiuse potrebbero tranquillamente far parte delle ristampe “normali”. Questo mese ad esempio la scelta è caduta su Il grande trasformista, storia piuttosto recente scritta da Sergio Tulipano e disegnata da Luciano Gatto, godibile ma al pari di altre presenti nel numero (rispetto a due delle quali è anche coeva).
L’inedita del mese è stata affidata a due giovani autori, Lorenzo Camerini e Mario Ferracina. Paperinik in 2+2=5 è una storia piuttosto tradizionale, che sfrutta alcuni clichè collaudati del papero mascherato per dare vita a una trama piuttosto solida e a una sceneggiatura divertente. Evidenti i progressi di Ferracina storia dopo storia.
Sul fronte ristampe, interessante è al recente (2014) I destini di un eroe, la cui riproposta a così breve uscita su Topolino è stata probabilmente suggerita dalla pubblicazione del volume “Le Origini” con le prime storie di Guido Martina. Nella storia di Stabile e Intini infatti si ripercorrono le origini del papero mascherato tramite il meccanismo “a bivi” che con efficacia ipotizza una serie di “what if” andando a citare, oltre alla tradizione martiniana, anche scenari più recenti (come Pk e gli evroniani!). Una storia da non perdere, anche per i tanti “easter egg” sparsi tra le pagine. Punta sul tema delle “origini” anche Il segreto di Fantomius, di Marco Gervasio, una delle storie che anticipò il ciclo del ladro gentiluomo. In questa avventura, ambientata nella Paperopoli del presente, vengono ripercorsi parte degli eventi che portarono alla nascita del fuorilegge degli anni ’20 (e del suo fedele amico Copernico Pitagorico). I riferimenti alle avventure di Guido Martina, anche in questo caso, sono evidentissimi.
Tra le ristampe “normali” è da segnalare l’eccellente prova di Tulipano e Leoni , Il prodigioso bio-integratore divertente avventura del papero mascherato alle prese con un vecchio compagno di classe. Di valore è anche L'indimenticabile Aida, storia facente parte del ciclo di Lola Duck, eterna nemica di Paperinik che il papero mascherato in fondo ama trovare sulla propria strada. Questa avventura (scritta da Sarda e disegnata da Leoni) offre molti spunti e molti colpi di scena che si susseguono testimoniando le capacità degli autori. È invece una miniera di risate Il cavaliere della città senza nome di Tito Faraci e Giuseppe Ferrario, in quella che forse è la migliore storia della geniale serie di stampo demenziale che fu Quando Paperinik mangia pesante. Chiude infine la proposta delle ristampe La fortuna in prestito (di Nino Russo con le ottime matite di Giampaolo Soldati), che percorre il tema della rivalità tra Paperinik e Gastone, al quale il papero mascherato deve chiedere aiuto per fermare un inafferrabile ladro.
Degna di nota la vignetta di Ferrario in chiusura. Da segnalare l’adesione della testata all'iniziativa sul Giro D’Italia, con la medaglia di Paperino allegata a questo numero.

Autore dell'articolo: MiTo