L’Economia di Zio Paperone 1

23 NOV 2017
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Abbiamo deciso di parlare di questa collana – l'ennesima dell'era Panini – per fare il punto della situazione e dare le linee generali del piano editoriale, in modo da fornire maggiori informazioni. Sinceramente, ci sembra davvero poca cosa. Nel titolo vi è il recupero di uno storico allegato al Sole24Ore, un vero caso di scuola. Dal 1992 al 1996, per dodici settimane all'anno usciva di lunedì, giorno poco interessante per il quotidiano economico, vista la chiusura domenicale della borsa, uno spillato di grande formato, dedicato a grandi e piccini: in fondo, quale miglior testimonial per insegnare l'economia del papero più ricco del mondo? Un'idea brillante, di grande successo, che vide all'opera giovani artisti freschi di accademia, e un paio di sceneggiatori garantiti: Massimo Marconi, esperto delle pubblicazioni parallele, ed Alessandro Sisti, a bottega dal maestro. In ogni fascicolo vi era una storia inedita di dieci tavole e un ricchissimo apparato illustrativo, con disegni inediti, che supportava un corposo testo da manuale, per spiegare di volta in volta un tema diverso. Un'operazione ben riuscita, e che infatti è stata ricuperata oggi, 25 anni dopo, in un'epoca di revival e di remake.
Di quella gloriosa operazione, però, vi è solo il nome. Infatti, il contenuto di questa testata è davvero poca cosa. Da un punto di vista didattico, due paginette striminzite spiegano concetti basilari con una semplificazione, forse utile, ma senz'altro poco arricchente. Le tavole autoconclusive di Fausto Vitaliano, sinceramente, non sono particolarmente divertenti, e si rivelano piuttosto banali. Dunque, se la parte didattica traballa, il meglio dovrebbe essere riservato alla selezione delle ristampe: ma anche lì, poco o nulla. Le storie scelte sono scadenti, modeste, non memorabili, insipide come tutto il numero. E, a vedere il secondo indice (dove vi sono anche dei grossi difetti tipografici), e qualche anticipazione, la linea sembra quella, dove al massimo una storia svetterà sul resto. Pensare di riempire 120 pagine al mese, a 5,90€, con questa pochezza, sinceramente sbalordisce. Sappiamo che Paperone in copertina attira un buon pubblico, e Freccero realizza un eccellente lavoro sotto questo punto di vista, ma guardandola sotto una lente fumettistica, si tratta di una collana davvero povera.
Quindi, per ora, a meno di indici sfavillanti, non ne consigliamo l'acquisto. Sembra che durerà venti numeri, e l'idea che sia una testata a tempo, ha decisamente senso. Ma, visto il rapporto qualità/prezzo davvero sfavorevole, pensiamo che i veri economisti se ne terranno alla larga. E quelli che cadranno nella rete, almeno impareranno a diffidare per il futuro.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.