il dollaro fatale, inutile. Perchè fare un remake pedissequo e molto più banale del capolavoro di barks?Per darci l'opportunità di fare la battuta sull'inflazione: una volta bastava un ventino, oggi ci vuole un dollaro intero ;)
il dollaro fatale, inutile. Perchè fare un remake pedissequo e molto più banale del capolavoro di barks?Anche per la copertina, mi verrebbe da dire.
il dollaro fatale, inutile. Perchè fare un remake pedissequo e molto più banale del capolavoro di barks?Hai già letto il remake, quindi?
il dollaro fatale, inutile. Perchè fare un remake pedissequo e molto più banale del capolavoro di barks?
E anche per vedere come gli sceneggiatori di ultima generazione vogliono fare capire il messaggio di quella fantastica storia
Per lettori, come me, che non hanno avuto mai la possibilità di leggere l'opera originale
Ciao, mi avete incuriosito riguardo alla storia di Barks. Pensate che a breve verrà proposta sul mensile Paperopoli? O dite che mi conviene recuperare qualche vecchio albo per leggerla?
Grazie!
Poi, com'è finita col fatto che la gente di colore non era più rappresentabile su Topolino? Per le storie-evento acchiappa-like si fa l'eccezione?
La gente di qualsiasi gruppo etnico è rappresentabile nelle storie Disney o sul Topolino. Non è più accettabile rappresentare le varie etnie esegerandone in maniera eccessiva, stereotipata e ridicola alcuni dei tratti somatici e comportamenti sociali dandone, per esempio nel caso della gente di origini africane, mediorientali, asiatiche ect.. una visione "da sempliciotti e/o crudi tribali"
Non sono a conoscenza di nessuna comunicazione ufficiale. Questo è quanto mi risulta parlando con alcuni autori Disney che conosco.
Questa è la versione ufficiale del comunicato, ma io non me la ricordavo così.
Grazie al remake "Paperino e il dollaro fatale", mi sono recuperato il numero 37 di Topolino con la storia originale "Paperino e il ventino fatale". Attendo di riceverlo per potere fare paragoni oggettivi.
In globale un numero godibilissimo.
Mah, mi sembra un ragionamento un po' discutibile... se il senso dell'operazione era convincere i lettori a cercare un albo contenente il classico di Barks, allora tanto valeva pubblicare direttamente quello invece del remake. Non sarebbe stato certo il primo caso di Topolino che ripubblica Barks.Grazie al remake "Paperino e il dollaro fatale", mi sono recuperato il numero 37 di Topolino con la storia originale "Paperino e il ventino fatale". Attendo di riceverlo per potere fare paragoni oggettivi.E questa è la lampante dimostrazione di come operazioni del genere, evidentemente, un senso ce l'hanno eccome.
In globale un numero godibilissimo.
In tema remake, che non approvo come sopra detto, permettetemi una domanda cattiva: ma c'è qualcun altro oltre a me che vi vede un segnale di mancanza di idee?Pur avendo apprezzato, diversamente da te, il remake di questo Topolino, ho comunque espresso ieri analogo dubbio in un mio post pubblicato sopra, nonchè nel topic dedicato alle "parodie moderne".
In tema remake, che non approvo come sopra detto, permettetemi una domanda cattiva: ma c'è qualcun altro oltre a me che vi vede un segnale di mancanza di idee?
non credo sia mancanza di idee, quanto voglia di stupire a tutti i costi (la cosa più rischiosa che ci sia), classica caratteristica Panini
PAPERINO E IL DOLLARO FATALE
Bello da vedere, un po' meno da leggere questo remake del Ventino fatale. Inizia molto bene ma poi si arena nelle diatribe familiari accantonando un quartiere, il Tormento, che poteva essere maggiormente approfondito, attraverso George, l'amico di QQQ che vi abita e, magari, facendoci conoscere altri abitanti della nuova Shacktown.
Paperone, per certi versi, si dimostra addirittura peggiore di quello barksiano, non solo per la sua esagerata ricchezza resa ancor più 'ingombrante' dal raffronto con il racconto dei nipoti (come nel Ventino) ma anche per una 'proprietà privata' che lo rende direttamente responsabile di tanta miseria e desolazione, al contrario di quanto accadeva nella storia di Barks dove le sue mancanze erano sicuramente economiche ma più morali che legali, mentre qui lo sono di tutti i generi.
"Topolino e Robin Hood" ha avuto un inutile remake, se non sbaglio.
Per ora ho letto solo il dollaro fatale.
La storia sembra girare intorno al tema della povertà, ma non va mai a toccarlo direttamente. L'unica cosa che sappiamo è che l'amico di QQQ si è trasferito nel quartiere Tormento, il quartiere più brutto di Paperopoli.
Questo remake fallisce nel riproporre le emozioni dell'originale, puntando più sui fatti di Paperone e nipoti che sugli abitanti del quartiere stesso.
I personaggi sono piatti e stereotipati, soprattutto Paperone, avido senza se e senza ma fino alla fine della storia.
L'assenza di Archimede non è giustificata e il ragazzo genio della robotica non è credibile. Il fatto che dica la parola "laboratorio" un paio di volte non ce lo fa conoscere come inventore strabiliante.
Ciliegina sulla torta: Guerrini non mi piace molto, ma questo è molto soggettivo.Guerrini mi piace o non mi piace a seconda dei casi. Tendenzialmente mi piace il suo avere uno stile unico e caratterstico e il non piegarsi allo stile imperante. Anche rifacendo Barks, e in numerose vignette lo fa, lo fa a modo suo, e questo lo ammiro. Troppo spesso, però, nelle sue storie trovo vignette che davvero mi sembrano "sbagliate", i personaggi disegnati uno sopra l'altro come se non ci fosse prospettiva. Non voglio dire che siano vignette "buttate là" perché sarebbe offensivo (e che ne so io poi di come ha lavorato l'artista), però non posso fare a meno di trovarle "sbagliate".
Prima e fondamentale questione: l'ironia.
La storia è una delle più drammatiche di Barks, conma nonostante questo la storia è permeata di ironia, di situazioni comiche e divertenti, anche nel pieno del dramma. Ne trovo sempre troppo poca, invece, nelle storie sul settimanale, e in particolare in questa. Ed è anche vero che la capacità di far ridere come riusciva a fare Barks non è cosa da tutti. Anzi.Spoiler: mostra
Nell'originale Paperone si dice disposto a pagare la metà della cifra destinata al pranzo se Paperino &c. riusciranno a trovare l'altra metà destinata al trenino! il tema portante della storia diviene così il trenino stesso, elemento vituperato dallo zione
Condivido le perplessità sul "dollaro".
All'inizio non mi sembrava neanche male, speravo di approfondisse un minimo sul perché l'amico di Qui Quo Qua si fosse dovuto trasferire, e magari un indizio di come si svolge la vita nel quartiere.
Invece nulla, si passa subito all'iniziativa dei tre paperi, peraltro piuttosto fumosa (nell'originale c'era uno scopo, qui? La riqualificazione totale col crowdfunding? Bastava dire che volevano raccogliere i fondi per un campo da basket o giù di lì...)
Negli anni '50, si poteva ancora pensare che Paperone, avendo perso le monete del deposito, fosse ridotto sul lastrico. Il che aggiungeva drammaticità alla vicenda.
Ma oggi?
Già nel 1960 il grande Scarpa con le sue lenticchie, per convincerci che il Vecchio Cilindro fosse alla canna del gas, parlava dell' intero suo patrimonio. E infatti su tutta la vicenda incombeva la sensazione di un disagio continuo...
Nel 2017 lo svuotamento del deposito ci lascia indifferenti, se non addirittura annoiati...
Ed ancora più stima nei confronti di quegli autori che, nonostante questi slalom fra cose che non si possono dire o mostrare, e cose che si possono solamente suggerire, riescono comunque a fare delle ottime storie.
Ma io pranzo volentieri l'estate con un'insalatona... :-?
secondo punto: l'insalatona.
Con tutto il rispetto per le varie correnti di pensiero, per chi è a dieta, per chi non vuol vedere animali cotti o mangiati. Ma che i paperi PRANZINO CON UNA INSALATONA mi dà particolarmente fastidio. Perché è l'ennesima situazione negli ultimi mesi in cui viene eliminato tutto ciò che potrebbe essere offensivo, ma che in effetti non è che una eccessiva e, oserei dire, cervellotica maniera per autocastrarsi.
Nessuno pretende (o meglio qualcuno c'è, e sono casi isolati) che vengano mostrate scene scabrose o violenza o morte, per carità, ma che addirittura debba essere eliminata una pipa che è sempre stata spenta nella bocca di nonno bassotto, oppure ancora che debbano essere colorate di verde delle salsicce su un barbecue mi sembra francamente ridicolo.
Aivoglia a dire che su Topolino i paletti non ci sono. Fra un po' ci saranno talmente tanti "paletti" che rimarranno solo quelli.
Ed ancora più stima nei confronti di quegli autori che, nonostante questi slalom fra cose che non si possono dire o mostrare, e cose che si possono solamente suggerire, riescono comunque a fare delle ottime storie.
Ma io pranzo volentieri l'estate con un'insalatona... :-?AAAA UNO DI LORO! Fuggi finché sei in tempo! Dannate persone che mangiano le insalatone, per colpa loro quando squarciamo una persona la gente rimane scandalizzata!
AAAA UNO DI LORO! Fuggi finché sei in tempo! Dannate persone che mangiano le insalatone, per colpa loro quando squarciamo una persona la gente rimane scandalizzata!WAT ;D ;D
;D
Ho preso oggi il Topolino e ho notato che nella copertina si vedono Betty Lou, Louis, Millicent e Tom vicino a Qui, Quo e Qua ;DStavo per scriverlo io ;D
Magari sbaglierò io, ma la mia sensazione è che questa cosa invece non stupisca affatto come dovrebbe...
Avvocato!
Ricordati quanti anni hai!
:)
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Come già per la 'Banda dei cablatori' dell' estate scorsa, viene da chiedersi: cui prodest?
Gli "apicali" della Disney e della Panini dovrebbero adottare costantemente, come un calco ritmico interiorizzato, prima di intraprendere iniziative del genere, un semplicissimo metodo. Dovrebbero cioè porsi questa domanda: cui prodest?
I remake nel mondo Disney ci sono almeno dal 1949, a cominciare da:Non mi sembra che quei cosi che hai citato siano ricordati con amore, comunque. Tantomeno che siano stati spammati con settimane d'anticipo con "l'atteso remake di questa bellissima storia!!!"
https://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+101-28P
Altri esempi sono questi:
https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++116-BP
https://coa.inducks.org/story.php?c=W+WDC+229-05P
e altri ancora.
Non vedo dunque perché tanto scalpore se ancora oggi questo viene fatto e questo a prescindere dal giudizio.
Non mi sembra che quei cosi che hai citato siano ricordati con amore, comunque. Tantomeno che siano stati spammati con settimane d'anticipo con "l'atteso remake di questa bellissima storia!!!"Altri tempi ragazzo mio, altri tempi!
Non vedo dunque perché tanto scalpore se ancora oggi questo viene fatto e questo a prescindere dal giudizio.
Sì, sì! Ma questo è più che legittimo, ci mancherebbe.
Insomma non ci si stupisce del perchè venga fatto, ma è anche giusto esprimere qualche perplessità nel caso non venga fatto bene, come si fa anche con i remake cinematografici.
Vabbè ma da quando sulle storie che non sono ancora finite non si può più dire nulla?::) ::) ;D ;DBramo a parte che mi commenta proprio mentre stavo scrivendo, e mi rovina l'incipit... GRRRR :P
Vabbè ma da quando sulle storie che non sono ancora finite non si può più dire nulla?Così - pour parler e più esattamente pour écrire - perché a me questi giochi piacciono tanto.Bramo a parte che mi commenta proprio mentre stavo scrivendo, e mi rovina l'incipit... GRRRR :P
- L'ambiguità di. Per ora ho avuto l'impressione che stia facendo unSpoiler: mostraanche se devo ammettere che la situazione è parecchio ingarbugliata e non sono riuscito (merito degli autori) a farmi ancora una idea precisa.Spoiler: mostra
- l'inquietudine vera che trasmette Capitan Bricco. Un personaggio veramente enigmatico, che nella sua prima apparizione nel "prequel" era sembrato quasi una spalla comica ma che sempre di più, con quello sguardo semiassente e spiritato, si rivela essere un personaggio da cui guardarsi bene le spalle.
:P
il problema è che poi lo svolgimento risulta povero e privo di quella poesia, di quella legge del contrappasso e di quella delicatezza che l'originale possedeva. Il trenino del finale non viene degnamente sostituito perché i ragni-robot non hanno lo stesso effetto che aveva un oggetto tanto vituperato da Paperone...Ricordo, in particolare le vignette della XVII° tavola, dove i bambini del sobborgo hanno appena saputo dell'imminente arrivo del regalo: un solo trenino per tanti di loro, eppure è una notizia che li rende felici, addirittura l'altruismo è tale che anche chi sa che ci potrà giocare non dimentica chi non lo potrà fare, ed allora già si ingegnano a "far passare le rotaie vicino alla casa di Joey, che ha la febbre"... dialoghi che veicolano emozioni vere, semplici e dannatamente efficaci, al cui cospetto, purtroppo, i moderni ragni-robot non reggono il confronto.