Ah, non incominciamo ;)
Si rischia di nuovo di far crollare i miti ;)
Comunque non credo... i riferimenti alle due coree e al comunismo sono quelli che farebbe qualsiasi democratico...
hai proprio scritto un post imbecille.
queste osservazioni immature lasciamole per favore in terza media.
Non lamentiamoci se la disney al giorno d'oggi non fa più riferimento al mondo reale, finchè c'è gente che ragiona così.
Già, bella storia.
Però mi sorge un atroce dubbio... e se Scarpa fosse fascista?
(gli Ugualisti, le Coree nelle Paperolimpiadi, etc...)
è solo un ipotesi...
no ha detto che è fascista solo perchè ha parlato di politica, lasciamo stare va...
hai proprio scritto un post imbecille.
queste osservazioni immature lasciamole per favore in terza media.
Non lamentiamoci se la disney al giorno d'oggi non fa più riferimento al mondo reale, finchè c'è gente che ragiona così.
NON ho MAI detto questo!
Dico solo che dare la parte dei cattivi agli "ugualisti" mi è sembrato molto da... TG4 !
Per il resto W Scarpa e W la politica su Topolino.
non il mio, no?
Ah, ma tu sai cosa vuol dire FASCISTA?
W la politica su Topolino.
certo, il tuo.
E tu hai mai visto il tg4? :(
non si potrà mai fare perchè appena i bambini sentono la parola "pene" scoppiano a ridere.
maddai è lo stesso identico discorso dell'insegnante che cerca di insegnare in terza media l'educazione sessuale.
non si potrà mai fare perchè appena i bambini sentono la parola "pene" scoppiano a ridere.
ecco il motivo, forse hanno ragione allora quelli del marketing a limitare questo tipo di storie...
mio zio...
comunque pensate che sia proprio solo per ragioni di politically correct che Minnotchka non è stata più ristampata?
non si potrà mai fare perchè appena i bambini sentono la parola "pene" scoppiano a ridere.
A me l'educazione sessuale in terza media mi aveva messa a disagio, altro che ridere :-[ Ma penso che anche i temi di Minnotchka mettessero qualcuno a disagio, o la censura sarebbe inspiegabile 8)
Io avevo lanciato questo topic per parlare di una bella storia, non per fare una discussione politica... comunque pensate che sia proprio solo per ragioni di politically correct che Minnotchka non è stata più ristampata?
Al contrario, mi sarei invece aspettato una ristampa su ogni numero di topolino...
Nessuno ha mai letto l'articolo su Minnotchka di Gori/Boschi/Sani, con tanto di commento e nota dello stesso Scarpa, su Comic Art n. 100? Chiedo agli autori e poi lo posto.
Concordo, sebbene debba ammettere che a volte persino il Topolino di Scarpa mi risultava ferocemente antipatico, nella sua tronfia convinzione d'essere nel giusto...
*Scritto* da Scarpa? Quando?
Se era convinto di essere nel giusto evidentemente lo era ;D
Minnotchka ti dice nulla? ::)Anche a me ha dato questa sensazione, e mi ha stupito parecchio perché da Scarpa non me lo aspettavo. Evidentemente era dovuto al fatto che è una storia recente di Scarpa il quale stava invecchiando e probabilmente diventando sempre più conservatore... il Topolino di Scarpa di storie tipo l'uomo di Altacraz era molto più simpatico, e lo distingueva di molto rispetto a quello di Martina e di altri autori.
La cosa incredibile di quella storia è che, per quanto ottusa e altera fosse dipinta (inizialmente, prima della conversione...) Minnotchka, Topolino mi stava quasi piú sulle balle di lei, mentre sciorinava convinto la presunta superiorità della società occidentale...
Anche a me ha dato questa sensazione, e mi ha stupito parecchio perché da Scarpa non me lo aspettavo. Evidentemente era dovuto al fatto che è una storia recente di Scarpa il quale stava invecchiando e probabilmente diventando sempre più conservatore... il Topolino di Scarpa di storie tipo l'uomo di Altacraz era molto più simpatico, e lo distingueva di molto rispetto a quello di Martina e di altri autori.
Minnotchka ti dice nulla? ::)
La cosa incredibile di quella storia è che, per quanto ottusa e altera fosse dipinta (inizialmente, prima della conversione...) Minnotchka, Topolino mi stava quasi piú sulle balle di lei, mentre sciorinava convinto la presunta superiorità della società occidentale...
Ah, ma non vale la questione ideologica, io essendo d'accordo con Topolino invece ero lì col tifo da stadio dalla sua parte ;D 8-)
Allora mi dà più fastidio l'ecologismo in Brigaboom... ma è un problema mio, non certo di Scarpa!
Ma in Minnotchka, in ogni caso, il colorito ideologico non dipendeva mica da Scarpa che aveva scritto la storia. il confronto oriente-occidente, unione sovietica-stati uniti e gli stereotipi dei personaggi (lei compgana austera e infervorata, lui che magnifica la superiorità della libertà occidentale) gli venivano da Ninotchka: cioè, il topolino "ideologizzato" secondo me fa parte della parodia, è un topolino che recita il personaggio del film, non è il topolino del fumetto che agisce come sè stesso.
Scusa, ti contraddico: anche nel titolo, io ho sempre considerato Minnotchka come scoperta parodia del film Ninotchka. Che poi la trama coincida con quella del film solo nello spunto generale (la storia d'amore tra due personaggi divisi dalla cortina di ferro e la conseguente "conversione" della sovietica allo spirito occidentale, questo fa parte del gioco delle parodie disney, che non sempre ricalcano il plot originale degli "ipotesti" ma lo rielaborano all'interno dei canoni del loro mondo (tipo, per restre in attualità, le parodie di iliade e odissea pubblicate in settimana).
Per Topolino che non tradisce se stesso, è verissimo quello che dici, hai ragione, ma secondo me in questa parodia i personaggi aderiscono al loro ruolo soprattutto in quanto fidanzati e innamorati, come Ninotchka e Leon ( o Leone, mi ricorda mica!), non tanto nei tratti del carattere.
Infatti, Topolino di solito può essere pedante, arrogante, supponente, nel peggiore dei casi, ma di norma non è un ideologizzato assertore delle ragioni delle democrazie occidentali! E anche Minni non è una seriosa, severa algida virago, come è un po' Minnotchka, è una zuccherosa signorina tutta fiocchi e risatine!
Scusate se rompo, so di non essere un moderatore ma, onde evitare OT, a questo punto sarebbe meglio se continuaste la vostra disquisizione nell'apposito topic della storia, qui (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1096900196/30)... ;)
Non direi proprio. Topolino e soci "recitano" parti solo nelle parodie o nelle storie metanarrative; in tutte le altre storie mi sento legittimato a considerarlo il "Topolino regolare". Anche perché questa storia fu l'ultima comparsata di Zenobia, e per ciò stesso persino interna alla "continuity", quella scarpiana perlomeno. Che poi Scarpa abbia usato gli stereotipi del film per creare l'interessante personaggio di Minnotchka, è anche evidente, ma quel Topolino è quello "vero".Questo è poco ma sicuro. Come succede spesso con Scarpa, si parte da uno spunto, spesso cinematografico, ma la storia è originale e i personaggi sono loro stessi.
Questo è poco ma sicuro. Come succede spesso con Scarpa, si parte da uno spunto, spesso cinematografico, ma la storia è originale e i personaggi sono loro stessi.
Per il resto W Scarpa e W la politica su Topolino.
quote]
Ma x favore?
W la politica su Topolino????????
Ma non ne fai già indigestione dovunque?
Se voglio leggere o sentire certe cose compro l'Unità o guardo Ballarò.
Per il resto W Scarpa e W la politica su Topolino.
quote]
Ma x favore?
W la politica su Topolino????????
Ma non ne fai già indigestione dovunque?
Se voglio leggere o sentire certe cose compro l'Unità o guardo Ballarò.
Non mi pare che sul Topo ci sia tutto 'sto fiorire di satira politica.
Che, intendiamoci, mi piacerebbe vedere un po' di piú, ma non è certo vincolante. Mi basta un Paperino portaborse ogni tanto. Però che ci sia... dopotutto Topolino può essere qualsiasi cosa (vabbè, magari un pornazzo no :P). E la politica ci sta eccome.
Effettivamente anch'io penso che un po' di politica ci stia bene nel Topolino. Evidentemente solo a livelli generali, senza scendere a tenere questa o quell'altra parte; che sarebbe squallido.
In effetti le storie in cui si tiene spudoratamente per una parte - fino a scendere nella piú bieca propaganda delle storie in tempo di guerra - mi fanno senso.
;)Sono d'accordo, un pò di politica non farebbe male!!! :)Ma deve essere generale,nè da una parte ne dall'altra!!!
Effettivamente anch'io penso che un po' di politica ci stia bene nel Topolino. Evidentemente solo a livelli generali, senza scendere a tenere questa o quell'altra parte; che sarebbe squallido.
Per la satira di Ciao Minnotchka non sono del tutto d'accordo. E' vero che la satira di parte non sta tanto bene nei fumetti di Topolino & Co., pero' in questo caso penso che la storia di Scarpa abbia esplicato i motivi del crollo del comunismo meglio di decine di trattati di politica...
Ad ogni modo mi sembra (forse era gia' stato scritto anche in questo topic, ma non ho voglia di rileggerlo tutto, perdonatemi) che la Disney americana avesse richiamato Scarpa proprio per questa storia, ritenuta troppo anticomunista.. Risulta a qualcuno?
Ad ogni modo mi sembra (forse era gia' stato scritto anche in questo topic, ma non ho voglia di rileggerlo tutto, perdonatemi) che la Disney americana avesse richiamato Scarpa proprio per questa storia, ritenuta troppo anticomunista.. Risulta a qualcuno?
Devo dire che, per quanto riguarda azione, psicologia e dinamiche dei personaggi, è quasi al livello di altri capolavori scarpianiFin qui, quoto.
Per quanto concerne l'aspetto ideologico, forse Scarpa non è voluto stare "dalla parte del topo"Non capisco. La presa di campo mi pareva palese. Le grane che gli sono venute da questa storia, derivano proprio da questa presa di campo... netta (per quanto possibile).
Non lo so, certo è che però si resta nel dubbio su ciò che pensasse VERAMENTE Scarpa mentre scriveva questa storia, ed è indiscutibile che ha trasferito alla storia quella fastidiosità e principio di antipatia che ho riscontrato in altre sue storie, un po' troppo buoniste in verità.Ciò che pensava veramente Scarpa mentre scriveva questa storia è noto... La fastidiosità io non la vedo. Al massimo può percepirla chi, al giorno d'oggi è ancora ancorato su posizioni oltranziste (come l'allora segretario di Rifondazione comunista che aprì il caso).
Forse è una cosa un po' personale, ma non dimenticherò mai che una volta Scarpa ha detto di non apprezzare le Grandi Parodie italiane perché espressione ancora troppo provinciale (?????!!!??? :-?)Sulle parodie, ricordi bene. Ma gli omaggi al bel cinema sono sempre stati i benvenuti nelle sue storie. "Parodia" può andar bene, ma qui si va oltre. Ti ricordi, al tempo, le reazioni stizzite dell'Unità, e di un tal L. Canfora? Scarpa ha scritto questa storia fra il 1989 e il 1990, presumo, "sull' onda emotiva della caduta del muro di Berlino e pensando agli sforzi di Gorbaciov per cambiare la Russia. Il golpe (ed Eltsin) erano ancora lontani". Proseguiva l'autore (intervistato proprio dall'Unità): "Dato che in America Topolino era stato sempre coinvolto negli avvenimenti del suo tempo ho pensato che non poteva estraniarsi propro ora. Da osservatore che al pari di Topolino vive in Occidente, come tale sono regolato. Non ne ho fatto, pero', un Rambo anticomunista. E quando cadra' la dittatura, sara' felice di sapere che Minnotchka è per le riforme, libere elezioni, apertura della frontiere, eccetera".
Davvero non era ancora stato aperto un topic per questo capolavoro? Io ho dei dubbi... :-?E fai bene ad averceli. Su questo forum ci sono una cinquantina di moderatori (di cui una buona metà non si connetteda una vita ::)) e nessuno si è preso la briga di spostare i contenuti qui (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?board=storie;action=display;num=1096900196;start=0#0).
Fin qui, quoto.Si, effettivamente anche a me come caratterizzazione Scarpa è parso al massimo. Ma anche Pippo è in gran forma secondo me, e non sfigurano neanche Minni e Zenobia.
Non capisco. La presa di campo mi pareva palese. Le grane che gli sono venute da questa storia, derivano proprio da questa presa di campo... netta (per quanto possibile).Ma si, è risaputo lui da che parte stava.
Ciò che pensava veramente Scarpa mentre scriveva questa storia è noto... La fastidiosità io non la vedo. Al massimo può percepirla chi, al giorno d'oggi è ancora ancorato su posizioni oltranziste (come l'allora segretario di Rifondazione comunista che aprì il caso).Si, anche io non ho avvertito questa fastidiosità, e il buonismo secondo me è meglio interpretabile come morale.
Sul buonismo, non sono affatto d'accordo: direi, piuttosto, che è una delle storie più "politicamente scorrette" che abbia letto su Topolino negli ultimi 15 anni (col piffero che oggi ce le fanno storie del genere! Tranne Vitaliano e pochi altri, sì che sono "buoniste" le storie odierne...)
Sulle parodie, ricordi bene. Ma gli omaggi al bel cinema sono sempre stati i benvenuti nelle sue storie. "Parodia" può andar bene, ma qui si va oltre. Ti ricordi, al tempo, le reazioni stizzite dell'Unità, e di un tal L. Canfora? Scarpa ha scritto questa storia fra il 1989 e il 1990, presumo, "sull' onda emotiva della caduta del muro di Berlino e pensando agli sforzi di Gorbaciov per cambiare la Russia. Il golpe (ed Eltsin) erano ancora lontani". Proseguiva l'autore (intervistato proprio dall'Unità): "Dato che in America Topolino era stato sempre coinvolto negli avvenimenti del suo tempo ho pensato che non poteva estraniarsi propro ora. Da osservatore che al pari di Topolino vive in Occidente, come tale sono regolato. Non ne ho fatto, pero', un Rambo anticomunista. E quando cadra' la dittatura, sara' felice di sapere che Minnotchka è per le riforme, libere elezioni, apertura della frontiere, eccetera".Questa cosa delle parodie non la sapevo, e Topolino qui è più vero che mai anche perchè non è isolato nel villaggio dei puffi (con tutto il rispetto per questi bellissimi personaggi).
E per una storia Disney è anche chiedere troppo... ;)
Sono stupidate, con buona pace del fatto che le abbia dette Scarpa, uno degli autori da me più amati negli anni '60.Adesso scrivo altre due parole in proposito.
Non capisco
Mentre scrivevo il post, altri post, come uno di maginifico snello...
sono scomparsi?
Adesso scrivo altre due parole in proposito.
Mi dici intanto a cosa ti riferisci? Non mi è tanto chiaro...C'è caso che alla fine pensiamo la stessa cosa, ma la stiamo dicendo in modo diverso...
Dai, non mi sembra giusto chiamarle stupidate. Semplicemente l' artista ha subito una evoluzione (o involuzione se vogliamo) provocata probabilmente dal suo modo di vedere la particolare congiuntura storica, che lo ha portato a prediligere per i suoi personaggi, un certo modo di agire.
Scarpa scrive, credo nel volume su Martina, comunque è riportato da qualche parte nel Forum (a trovarlo!) che si rifiutò di disegnare una storia di Martina perchè troppo violenta. Aggiungeva che un tempo una certa violenza nei fumetti ci poteva stare, come le macchine per uccidere Topolino del Macchia Nera di Gottfredson, ma oggi no, non si può più ammettere perchè la violenza è entrata nel quotidiano.
Comunque io rispondevo essenzialmente a un post del magifnifico snello, che lui deve aver cancellato e quindi il mio non è molto chiaro.
Anche perchè parlo in generale di Scarpa anni '70 e oltre e delle Topo-strips, più che di Minnotchka: la storia infatti l'ho letta ma non la ricordo quasi per niente... Il che però dà una misura di quanto mi debba aver entusiasmato... ;)
Sono piuttosto d'accordo con Magfnifico Snello.Che non so cosa ha scritto per intero...
Trovavo anch'io molto buone le soluzioni grafiche, ma siamo lontani anni luce da il mistero di Tapioco VI.Come darti torto. ::)
In generale i testi di Scarpa erano diventati per me fiacchi, alemno in parte perchè appensantiti da troppi "carichi" ideologici e morali che lui ha voluto metterci.Secondo me non sono tanto "pesanti" questi condizionamenti. Siamo pur sempre in storie disneyane. E' un po' come la Brutopia barksiana, no?
La questione non è affatto (discordo dal simpatico gattaccio) se uno sia simpatizzante comunista, post-comunista o altro... ma in ogni opera d'arte se le idee o la morale vengono fuori spontaneamente perchè contengono in modo naturale la visione del mondo dell'autore vanno bene, quando si cerca di imporle le storie risultano fiacche e piene di fastidiose prediche.Per me le idee dell'Autore non sono imposte a nessuno. Sono i politici che le hanno strumentalizzate...
io non sono mai stato comunista (sul serio! Non come alcuni esponenti del PCI che dicono che avevano.. sbagliato partito ed erano kennediani! ::))Già. Oggi sono tutti "liberali"... ::)
D'altra parte il progressivo paternalismo di Scarpa mi è sgradito in generale: non concordo su quello che scrive, credo nel volume su Martina, dove afferma che non aveva diseganto una storia del Maestro perché troppo violenta e aggiungeva che un tempo la violenza nel fumetto ci poteva stare, come le macchine di Macchia Nera per uccidere Topolino, ma oggi no, perché la violenza è entrata nel quotidiano.In quell'intervista dice anche che Martina "è stato il migliore dei soggettisti"...
A parte che non capisco cosa significhi che "è entrata nel quotidano": durante la guerra invece era lontana e assente? :-?Su questo sono d'accordo più con te che con Scarpa.
Ma anche fosse, è come dire che i film horror e i fumetti di Dylan Dog incitano alla violenza, ed è la stessa posizione che spinge la Disney a censurare le vecchie storie (se qualcuno non se ne fosse accorto). Una politica generale di questa società che infatti dà ottimi risultati: la violenza, specie giovanile, diminuisce, no? ;D
Sono stupidate, con buona pace del fatto che le abbia dette Scarpa, uno degli autori da me più amati negli anni '60.
Sì, in effetti siamo in disaccordo su molte meno cose di quanto sembrasse...Ma anche io sono d'accordo su quanto dice Malachia, dico solo che con "stupidate" sembra che uno bolli a priori il pensiero di un autore come cose senza senso e fondamento.
Quanto al buonismo scarpiano, ho riportato subit prima del tuo post quella che dovrebbe essere la citazione esatta di Scarpa (dico dovrebbe perchè non ho il testo qui, tanto non ricordo di sicuro da dove è tratta e la sto riportando da un post del forum che la riferisce).
Mi pare comunque che il testo sia circa quello, da quanto ricordo, però lo sapete... lo svitatorum rotellorum ::)
Un'aggiunta: so bene che dice che martina fu il migliore dei soggettisti (io aggiungerei anche che ha i migliori dialoghi), non polemizzo sulla sua opinione su Martina, ma sulla sua visione dei rapporti tra violenza, morale e fumetti
Ma anche io sono d'accordo su quanto dice Malachia, dico solo che con "stupidate" sembra che uno bolli a priori il pensiero di un autore come cose senza senso e fondamento.A priori no. Semmai le bollo in base a quello che ha detto.
Per me Scarpa non può essere definito "buonista" solo per uno stralcio di intervista (la versione lunghissima è sul volume Sognando la Calidornia che andrò presto a rileggere).
Come non può essere frettolosamente definito definito nemmeno "reazionario" e "fascista" come l'hanno faziosamente in molti bollato in questo vecchio topic (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?board=storie;action=display;num=1096900196;start=0#0), solo per una storia strumentalizzata.
E dico di più. A mio avviso, sono più bunisti ed alimentano la strumentalizzazione politica coloro che non hanno voglia, piuttosto, di ristamparla (senza censure: non oso immaginare cosa potrebbe succedere alla "sventurata" se dovesse passare attraverso una "riscrittura" dei dialoghi... :-X).
Comunque vado a rileggere Sognando la Calidornia, poi torno con le idee più chiare su tutto...
Ehilà mi connetto solo adesso e trovo che è stata imbastita una intera discussione senza di me: specifico i miei dissentimenti verso questa storia: innanzitutto credo di essere d'accordo su quanto abbiate detto tutti, dico solo che di Scarpa critico appunto (come è stato detto da voi) il fatto che (usando una metafora biblica) ha guardato la pagliuzza nell'occhio di Martina e non ha guardato la trave che era nel suo. Nel senso che il suo modo di intendere i fumetti era diventato un po' troppo limitante (in teoria però, visto che nella pratica le sue storie non hanno perso così tanto smalto).
Quello che invece non sopporto di Scarpa è la sua eccessiva "americanofilia", un po' il difetto che ha colpito anche il nostro Renzo Arbore; amare le ambientazioni delle storie di Gottfredson va bene, ma arrivare a esaltare l'America a questi livelli, tanto da definire i nostri Capolavori Grandi Parodie (invidiateci persino all'estero), definendole espressione di uno spirito ancora provinciale, mi sembra un po' troppo.
Ah ecco dov'era! ;DProssimamente copierò alcuni passi da quel libro che spero possano stimolare la discussione e l'interpretazione della storia. Intanta già ti dico che sui Maestri, i curatori hanno sapientemente unito più pezzi d'intervista senza gli opportuni "[...]" così pare che si dica una cosa sola...
Sognando la Calidornia temo di non averlo qui (a meno che sia negli scatoloni), quindi dovrò aspettare.
Per il resto sono abbastanza d'accordo.
Tuttavia, anche se bisogna leggere l'intera intervista, il passo citato è abbastanza chiaro, mi pare difficile fraintenderlo.
Nei prossimi minuti copierò alcuni passi da quel libro che spero possano stimolare la discussione e l'interpretazione della storia. Intanta già ti dico che sui Maestri, i curatori hanno sapientemente unito più pezzi d'intervista senza gli opportuni "[...]" così pare che si dica una cosa sola...
Da domani penso che sia necessario "scorporare" i numerosi argomenti che si stanno qui accavallando: MINNOTCHKA, Martina, Scarpa, Buonismo in casa Disney, L. Maltin ( [smiley=as.gif]), etc.
Altrimenti si rischia di fare confusione ;) ...
Mah la causa comunemente conosciuta è quella secondo cui Gancio aveva più lo charme da protagonista.
In realtà trovo più gottfredsiane le storie anni '50 e '60 che no nelle storie stile strip.
La storia che ho letto quest'anno, ops pardon l'anno scorso non mi ha entusiasmato e trovo che per quanto riguarda le trame negli ultimi anni cala abbastanza (cosa che non succede con i disegni a mio parere).
Per quanto riguarda i personaggi anche Paperetta Yè Yè e Bruto mi sono sempre piaciuti, naturalmente ce ne sono altri che mi sono piaciuti sempre di più di questi ma in alcune storie sono usati anche questi bene.
Tuttavia non mi pare che si sentisse tanto la necessità di un nuova spalla per Topolino: voglio dire, fin da quando in tempi lontani ha sostituito Orazio, Pippo va benissimo anzi più che bene! Non ho mai capito la ragione per cui Scarpa gli preferisse negli ultimi anni Bruto, al punto poi da inventarlo apposta a questo scopo!
Gli sono imposti?Mi scuso per l'OT.
2 domande: 1. Quand'è che vedremo in dvd la versione uncensored di SALUDOS AMIGOS?Qui siamo decisamente OT, ormai.
2. perchè nei DVD di paperino di DISNEY TREASURES non compare DER FUEHRER'S FACE? :-?
La mia impressione e' che sia Pippo che Gancio potessero (in modi molto diversi) rubare troppo spazio a Topolino, che Scarpa voleva protagonista. Orazio era piu' adatto a far da spalla, ma e' un personaggio troppo casalingo; Bruto e' intraprendente, ma dipende dalla tutela di Topolino e non ha una personalita' tale da impadronirsi dela scena. In una storia gialla o avventurosa, il ruolo naturale di Gancio sarebbe troppo simile a quello di Topolino, mentre Bruto puo' essere usato come discepolo entusiasta. Un altro motivo puo' essere che il Topolino di Scarpa e' un adulto, non un giovane come quello di Gottfredson anni '30: come tale si cala bene in un ruolo di maestro, quasi genitore, ed e' quindi naturale mettergli accanto un ragazzo. (Perche' non uno di Tip e Tap? Forse in quanto ci si sarebbe chiesti che fine avesse fatto l'altro e due erano troppi: si sarebbe rischiata una copia della famiglia di Paperino.) Quanto a Pippo, oltre che per l'eta', supporrei fosse stato relegato in una posizione minore dallo Scarpa anni '80 (al punto di affiancargli Zenobia per giustificarne l'assenza) proprio perche' ha una personalita' troppo cospicua e se usato bene tende a dare un'impronta troppo pippesca alle storie in cui appare. E non escluderei nemmeno (un'illazione personale, ovviamente) che Scarpa avesse deciso di "depippificare" la propria produzione in reazione all'ampia presenza del personaggio nell'opera degli altri autori.
L'argomento in realtà è lo stesso (il topic esisteva già), perchè al momento non ho nè il tempo nè la pazienza per scorporare i vari post (e poi qualcuno si lamenterebbe che tutti questi spostamenti ucciderebbero le discussioni), sorry.
... e comunque, lasciatelo in pace il povero Maltin (un po' il Luca Boschi dell'animazione disney :P), non credo che quei messaggi siano farina del suo sacco, ma gli sono imposti (imho).
Personalmente credo ci si trovi a suo agio in questa imposizione (imho).
Comunque, si sa, i bersagli astratti non funzionano, bisogna materializzarli in una persona e Leonard va benissimo, con quella faccia... ;D
Vedo che si sta sparlando di me.
Vedo che si sta sparlando di me.Egregio Maltin, quando farà un Treasures dedicato al suo amico saputello Pico De Paperis? ;D
Egregio Maltin, quando farà un Treasures dedicato al suo amico saputello Pico De Paperis? ;D
E ricordate: Maltin vi ama.
Fra qualche mese troverete il Treasures dedicato al professore.Se davvero uscirà (sul finire del 2009 ovviamente, oltre no...), chiunque tu sia te lo regalo! ;)
E fai bene ad averceli. Su questo forum ci sono una cinquantina di moderatori (di cui una buona metà non si connetteda una vita ::)) e nessuno si è preso la briga di spostare i contenuti qui (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?board=storie;action=display;num=5613;start=0#0).Questo forum non è una chat: capita che durante le vacanze i moderatori siano meno attenti e presenti
E poi si accaniscono su chi posta un po' troppe volte nello stesso topic. ::)
"Una scellerata tradizione italica?" Uhmmm............ :-?Ora sono di fretta, spero di poter aggiungere qualche esempio in seguito, ma preciso solo che non intendevo dire che tutta la tradizione italica ha delineato Pippo come un demente, ma che al suo interno si è delineata una tradizione (scellerata) che per comodità o sterilità inventiva si è limitata/limita ad attingere a schemi narrativi collaudati, ma anche triti e ritriti, in cui Pippo si comporta come un demente.
"Una scellerata tradizione italica?" Uhmmm............ :-?
Ma se in Martina, nel bene o nel male, la cosa era tollerabile (intendo dire che potrà piacere o meno, Martina, ma era un grande scrittore, dotato di abilità letterarie non comuni e infinita inventiva), invece in chi lo copiava senza aggiungere nulla di nuovo, il Pippo di Martina era---almeno per me---intollerabile!
Già, derivante dalle storie di Martina che troppo spesso lo dipingevano un idiota con i fiocchi compatito da Topolino.
E fu così che maniac cop si arrabbiò davvero...
Questo forum non è una chat: capita che durante le vacanze i moderatori siano meno attenti e presenti
Postare troppe volte messaggi vuoti di significato, ripetitivi e che non aggiungono niente, invece, è una mancanza di rispetto verso gli altri utenti che prescinde dalle tempistiche ;)
Ma se in Martina, nel bene o nel male, la cosa era tollerabile (intendo dire che potrà piacere o meno, Martina, ma era un grande scrittore, dotato di abilità letterarie non comuni e infinita inventiva), invece in chi lo copiava senza aggiungere nulla di nuovo, il Pippo di Martina era---almeno per me---intollerabile!
Tornando IT, avevo riletto proprio in queste vacanze la storia di Minnotchka (quando si dice "le coincidenze")....
Quanto a vecchie polemiche uscite su Unità o in questo stesso forum, credo sia un bene che siano morte e sepolte e nessuno abbia avuto il coraggio di riproporle recentemente: sentir dare del "fascista" a chi era contro il regime comunista russo, o anche soltanto a chi è di destra, per quanto sia un atteggiamento ancora parzialmente attuale (anche se spero storicamente destinato a morire... basta sedersi sulla riva del fiume e attendere che passino i cadaveri) mi fa sorridere, e trovo siano argomenti a cui non valga neppure la pena di rispondere (che si faccia almeno lo sforzo di argomentare qualcosa, e non di avanzare sterili cliché, se si vuole una risposta!)
Invece quanto al buonismo di Scarpa, sono d'accordo con Malachia riguardo al fatto che di Minnotchka tutto si può dire meno che sia edulcorata: una critica così netta ed esplicita è davvero rara in un albo disney!!!
Invece non mi riferivo particolarmente a Dalmasso (più che altro per mia ignoranza nel non conoscerlo così bene da aver presente le sfumature del suo stile) parlando della "deriva" di Pippo...
Martina è stato molto bravo (è vero!) a delineare Pippo, ma con qualche pecca... soprattutto nelle prime storie della sua carriera (dove Pippo era sì un deus ex-machina, ma spesso grazie a doti paranormali, piuttosto che a sue caratteristiche) e nelle ultime, dove invece Topolino si irrigidisce (per i miei gusti un po' troppo) nel ruolo di perfettino/primo-della-classe che mal sopporta l'ingenuità di Pippo, spesso esternando in maniera esplicita il suo disappunto!
E da qui, secondo me, è nato un abuso (da parte, ovviamente, di altri autori meno inventivi) di stereotipi che hanno contribuito in primo luogo al fatto che Topolino è diventato antipatico ad intere generazioni di lettori (forse un po' superficiali e di veloce consumo di storie Disney, ma tant'è...) e, dall'altro, di averci regalato un Pippo privo di tutta la ricchezza che Gottfredson, Martina, Bottaro e Scarpa (per dirne solo alcuni) ci hanno regalato!
Pippo: non il demente che spesso usciva fuori da una scellerata tradizione italica
Noto anche che tutti gli autori hanno un periodo di circa 10 anni di massimo splendore, almeno secondo me:
per Gottfredson sono gli anni '30 (non che non mi piaccia dopo, ma non è la stessa cosa).
per Barks gli anni '50
per Scarpa dalla metà circa dei '50 a circa la metà dei '60.
Come dice ZioPaperone, parlando della facile identificazione "anti-comunista (con riferimento al comunismo storico delle dittature) = di destra = fascista" (e si badi che dietro ad ognuna di queste due uguaglianze c'è un diverso abominio intellettuale) mi riferivo---e speravo chiaramente!---alle polemiche che erano uscite su questo forum, o sui giornali, parecchi anni fa..."Destra" e "Sinistra" sono, infatti, due categorie superate da una "zona grigia" in cui, con le dovute sfumature, tutti ormai (e per fortuna) ci ritroviamo, e, ai quei tempi, Scarpa si trovava. Quindi sono d'accordissimo: non semplifichiamo. E poi ricordo che quelle pretestuose polemiche su Minnotchka uscirono già prima che il Maestro terminasse la sua lunga storia. ::)
Per fortuna in queste pagine la discussione si è svolta su tutt'altro piano!
Faceva eccezione il Topolino di Scarpa dalla fine dei '50 fin verso il '65 , un periodo d'oro la cui fine sembra essere coincisa col matrimonio del maestro...Io direi anche di più: per me, il periodo d'oro di Scarpa termina nel '62, quando a inchiostrare le sue tavole arriva il giovane Cavazzano, sostituendo Cimino e Gatto (eccezion fatta per Topolino e l'uomo di Altacraz del '63). Non per questo, prendendo nel complesso tutta la sua carriera, esito ad affermare che egli sia il migliore autore completo (italiano) di sempre, che ha saputo regalarci "gioiellini" anche negli ultimi anni della sua lunga carriera (penso a Topolino e le dolcezze del Natale del '98).
mi pare ormai il Topolino saputello e perbene, fino alle Topo-strips dove diventa veramente paternalistico, per i miei gusti.Certo che, paragonato a Martina, senz'altro Scarpa era più buonista. Ma non credo, come ho già detto, che Minnotchka sia una storia buonista (purtroppo, o per fortuna, non leggi più il Topolino di oggi!)... Ogni storia rispecchia il suo autore, o ogni autore si rispecchia nelle sue storie. Romano Scarpa era un uomo davvero buono (non falsamente buonista), educato, umile, gentile e di sani principi... e tutte queste cose non potevano che rispecchiarsi nel "suo" Topolino.
De gustibus, certo, ma non soltanto.
[Per quanto riguarda Gottfredson io preferisco quello delle storie di Eta Beta dei primi anni '50... ma, ovviamente, de gustibus...]
Ma a proposito, i fanatici delle traduzioni quasi-letterali, non dicono mai niente contro il fatto che Eta-Beta mangi naftalina? ;)
Infatti le traduzioni sono la peccanell'operato di Martina, il quale (sì era il migliore a tradurre e a fare belle traduzioni!), ma andava troppo lontano dall'originale (la naftalina di Eta Beta, halloween trasformato in carnevale di PAPERINO E LE FORZE OCCULTE): oh bè sicuramente non era solo colpa sua
Beh, è una cosa accettata da tutti, cambiarlo sarebbe un po' come uccidere parte del personaggio... ad esempio, nessuno si sognerebbe di chiamare Paperino Donaldo Papero o Topolino Michele Topo (o al massimo Donald Duck e Mickey Mouse, un po' come i Looney Tunes) eppure sono nomi "infedeli" rispetto l'originale.
Infatti le traduzioni sono la pecca nell'operato di Martina, il quale (sì era il migliore a tradurre e a fare belle traduzioni!), ma andava troppo lontano dall'originale (la naftalina di Eta Beta, halloween trasformato in carnevale di PAPERINO E LE FORZE OCCULTE): oh bè sicuramente non era solo colpa sua
A proposito, l'hai letta poi la Casa dei Fantasmi? ;)
Io, comunque, se casomai si facesse una Floyd Gottfredson come si deve, lascerei i nomi dei comprimari come in inglese, a parte ovviamente quelli diventati famosi come Pippo o Clarabella
Non l'ho letta ancora, no.
Puoi anche chiamare Topolino Mickey Mouse, ma questo non risolve certo i problemi veri della traduzione.
Già, meglio tenere nomi anni '50 come Tonnellata Porcellini o Arcicolcco Catapult... ::)
Ah questo è rivolto a Duck Fener: se prendi pagina 140 di TOPOLINO STORY, il cosidetto "Perepè" dice: "è un film molto interessante, avventuroso". Ma è una pessima traduzione di una riuscita gag: nell'originale infatti Mickey vede della gente molto bassa, e chiede: "chi è quella gente?" Perepè (Welkinring) gli risponde: "E' una nuova produzione... con degli attori bassi...GIRANO DEI FILM IN 16mm PER LA TELEVISIONE..." Forse i traduttori italiani dell'epoca hanno pensato che fosse una gag troppo complicata per i giovani lettori.
Comunque ho ricontrollato la storia e ho visto che su TOPOLINO STORY 1951 manca esattamente una striscia... se mi spieghi come si fa potrei inviartela per via privata, ma ti verrebbe più facile cercartela su disney.comics.free.
il traduttore - piaccia o meno - è un coautore.
"Ahimè, sapevamo che il riflusso ha prodotto negli anni Ottanta effetti disastrosi, ma non sapevamo che in piena Era Clinton anche su un giornale destinato a un pubblico di giovanissimi potessero comparire storie che fanno apparire Guareschi e il senatore McCarthy anticomunisti all'acqua di rose. Forse alla Disney italiana è rimasto in servizio qualche reaganiano inossidabile, assergliato nella redazione della popolare testata come i giapponesi negli isolotti. Oppure, e allora sarebbe preoccupante, anche uno scenaggiatore storico di Topolino come Romano Scarpa ha ritenuto di dover utilizzare la sua testata per propagandare l'ennesima ricottura della litania ufficiale sul tema il Comunismo è morto che dovrebbe vaccinare l'intera umanità e, aquanto pare, anche le generazioni future" (S. Garavini, 21/11/1992)::)
Prima di mettere via Sognando la Calidornia (è un po' ingomrante e, di solito, sta stotto altri libri ;)), vorrei ricopiare in questo topic il commento dell'allora segretario di Rifondazione Comunista che diede il "La" alle polemiche e che ho trovato su quel libro (me ne ero proprio dimenticato)...Molto aggressivo e poco argomentativo (almeno nella parte qui postata), e si vede che ancora non era uscito il finale....Citazione"Ahimè, sapevamo che il riflusso ha prodotto negli anni Ottanta effetti disastrosi, ma non sapevamo che in piena Era Clinton anche su un giornale destinato a un pubblico di giovanissimi potessero comparire storie che fanno apparire Guareschi e il senatore McCarthy anticomunisti all'acqua di rose. Forse alla Disney italiana è rimasto in servizio qualche reaganiano inossidabile, assergliato nella redazione della popolare testata come i giapponesi negli isolotti. Oppure, e allora sarebbe preoccupante, anche uno scenaggiatore storico di Topolino come Romano Scarpa ha ritenuto di dover utilizzare la sua testata per propagandare l'ennesima ricottura della litania ufficiale sul tema il Comunismo è morto che dovrebbe vaccinare l'intera umanità e, aquanto pare, anche le generazioni future" (S. Garavini, 21/11/1992)::)
::)Molto aggressivo e poco argomentativo (almeno nella parte qui postata), e si vede che ancora non era uscito il finale....Nel volume c'è solo questa parte.
Quoto.
Aggiungerei anche commento eccessivamente ideologizzato e mosso da preconcetti e nulla più. ::)
Però leggendo una storia così non posso non chiedermi: ma che cosa è successo allo Scarpa del 1960? :oSi è invecchiato, come il Barks delle Giovani Marmotte rispetto a quello della "Scavatrice"! :D
Si è invecchiato, come il Barks delle Giovani Marmotte rispetto a quello della "Scavatrice"! :D
A parte gli scherzi, è un po' che non la rileggo manco io... comunque il mio pensiero dovrebbe rimane quello: in un periodo per Topolino più "fiacco" rispetto al passato, "Minnotchka" rappresentava decisamente una boccata d'aria rigenerante. :)
Siccome Malachia l'ha appena citata in un altro topic, mi sono deciso a rileggerla, dato che non la ricordavo molto.
Mah... non è male. Certo, che differenza abissale dallo Scarpa di... Topolino e la dimensione Delta, tanto per citare un'altra storia dove c'è una dittatura (un tema ricorrente in Scarpa, ho notato... :-?).
Ecco le mie osservazioni:
1. Le gag sono poche e debolucce. Molto meglio nella parte centrale (però... leggi il punto 3)
2. I comprimari (Minnie, Pippo e l'insulsa Zenobia) sono... inesistenti. E servono solo per dei dialoghi "di servizio", ossia che devono mandare avanti la trama. Potrebbe anche esserci Topolino da solo in viaggio a Parigi. Solo Pippo ha un ruolo, ossia tirar fuori l'idea della pianta di plastica, un ruolo che è decisamente fuori parte. D'accordo che a Scarpa, come a Barks, Pippo proprio non piaceva, però... accidenti! (eppure aveva fatto il Pippotarzan! :o)
3. L'inizio è fiacchissimo. Roba da farmi dire: non leggerò la seconda puntata. La parte centrale (quella di Minnotchka a Parigi) è molto migliore, essendo però anche ricalcata pari pari sul film: certo, Lubitsch è un ottimo sceneggiatore. ::)
4. La terza parte, quella a Sylvania, non ha legami col film di Lubitsch... e si vede. Ha qualche debole gag e non è brutta, ma neppure fantastica, è prevedibile e pressoché priva di colpi di scena. L'escamotage per far scoprire la verità a Minnotchka è forzata, frettolosa e ti fa dire: "non ha trovato nulla di meglio?".
5. Il ruolo di Minnotchka è solo nella parte centrale, poi scompare quasi dall'intreccio. Scarpa cerca di farle fare qualcosa, ma in realtà è un personaggio che per la trama non serve a niente. Sembrano due storie incollate insieme, che non legano molto.
6. I dialoghi sono proprio fiacchi (e così in tutto lo Scarpa delle strips), e non ho mai riso una volta. Al punto che mi sono chiesto: ma non è che a cavallo del '60 lui scriveva le storie, ma i dialoghi glieli faceva qualcun altro?
In definitiva, come ho detto non la trovo malaccio... superato l'inizio noiosissimo, è moderatamente godibile se non si ha niente di meglio da leggere.
Però leggendo una storia così non posso non chiedermi: ma che cosa è successo allo Scarpa del 1960? :o
Perché il periodo d'oro di Scarpa è durato così poco? :-?E' risaputo: è stata una scelta dovuta al bisogno di mantenere la famiglia, che quando scriveva quelle storie ancora non aveva. però, quando raramente ha scritto qualche storia negli anni in cui abitualmente disegnava solo, si vedeva che era Scarpa.
Pippo e i parastinchi di Olympia è un esempio di una grande storia con Pippo protagonista: http://www.dimensionedelta.net/scarpa/parastinchi.htmlBe', come scelta grafica forse effettivamente è preferibile...
E' vero però che, come in Gottfredson e a differenza che in Martina, Pippo è una presenza sì frequente ma non pressochè fissa al fianco di Topolino, forse anche perchè gli sembrava preferibile disegnare accanto a Mickey personaggi di statura uguale o leggermente inferiore (Eta Beta, Atomino, Bruto).
E' risaputo: è stata una scelta dovuta al bisogno di mantenere la famiglia, che quando scriveva quelle storie ancora non aveva. però, quando raramente ha scritto qualche storia negli anni in cui abitualmente disegnava solo, si vedeva che era Scarpa.
[size=8]Vedi Pippo e i parastinchi di Olimpya.[/size]
So comunque che è stata spesso assemblata con un secondo episodio sempre di Scarpa, ma non ho mai capito come fosse in realtà la questione. :-?
http://www.dimensionedelta.net/scarpa/parastinchi.htmlSpero ti basti ;)
"Destra" e "Sinistra" sono, infatti, due categorie superate da una "zona grigia" in cui, con le dovute sfumature, tutti ormai (e per fortuna) ci ritroviamo, e, ai quei tempi, Scarpa si trovava. Quindi sono d'accordissimo: non semplifichiamo. E poi ricordo che quelle pretestuose polemiche su Minnotchka uscirono già prima che il Maestro terminasse la sua lunga storia. ::)Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna): io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente. E non credo che il maestro Scarpa volesse essere messo in una "zona grigia" con un sacco di altre posizioni lontana dalla sua. Le distinzioni e gli schieramenti opposti ci sono eccome, con il caveat che in realtà, in fondo, ognuno fa schieramento a sé, se è dotato d'intelligenza, pur riconoscendosi, genericamente, molto più in certi schieramenti che in altri.
Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna)Perfettamente d'accordo con te, il fatto che ovviamente i concetti di destra e sinistra si siano evoluti rispetto alle epoche passate non vuol dire per fortuna che una distinzione, anche abbastanza netta, non ha più senso
io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente.I riferimenti alla politica reale e i relativi commenti li lascerei però fuori da questo forum se non nella sezione off topic ;) Non è ovviamente una critica a te che hai legittimamente espresso la tua sensazione a riguardo al concetto di zona grigia... però anche quando, come in questo caso, è Topolino stesso che parla di politica secondo me è meglio affrontare il tema in maniera più ideologica che non in chiave di stretta attualità
E non credo che il maestro Scarpa volesse essere messo in una "zona grigia" con un sacco di altre posizioni lontana dalla sua. Le distinzioni e gli schieramenti opposti ci sono eccome, con il caveat che in realtà, in fondo, ognuno fa schieramento a sé, se è dotato d'intelligenza, pur riconoscendosi, genericamente, molto più in certi schieramenti che in altri.Anche su questo mi trovo perfettamente d'accordo (soprattutto sul "se è dotato di intelligenza" ;D)
Mi limiterei, timidamente, a chiosare che non è affatto così. Le divisioni tra destra e sinistra, progressisti e conservatori eccetera sussistono ed esistono benissimo tuttora (e per fortuna): io non vorrei mai essere infilato in una "zona grigia" con un leghista o con un berlusconiano, me ne vergognerei profondamente.Ma perchè estrapolare una frase buttata lì 10 mesi fa? :-? (Dopo così tanto tempo, mi stavo pure dimenticando della cosa... :P)
Ne condivido una ristampa e riconosco che la storia possa interessare, ma definire Ciao, Minnotchka "bellissima" e dire che Le Delizie del Condominio è spazzatura... ::)
Non per attaccar briga, ma non potresti evitare queste frecciatine? Mi sembrano inutilmente provocatorie...
Scialba storia piuttosto irritante: sembra che si tenga ai buoni rapporti con l'America (nella storia gli Americani non fanno messinscene e "sono venuti in pace") e a cancellare le armi dalla loro immagine: Eta Beta si indigna riguardo alla domanda del Nipotino se in tasca abbia o no un'arma del futuro. Visti i tempi che corrono, il tutto non può non balzare agli occhi: a questa storia sta bene un'ampia nota di demerito. Indifendibile da tutti i punti di vista.
E poi che si critichi Topolino qui...[] Per considerare Topolino insopportabile, non dico in generale, ma QUI...beh, mi dispiace, ma l'unica è non essere democratici. Senza con questo voler offendere nessuno.Ho appena riletto la storia. Ricordavo il Topolino che discute con Minnotchka come decisamente antipatico e i suoi argomenti come alquanto falsi, ma in parte mi devo correggere. Non in senso positivo: a rileggere, mi sono sembrati decisamente antipatici tutti i personaggi, in quanto privi di vita propria, null'altro che pupazzi a sostegno di una tesi. Questo Topolino non mi risulta antipatico perche' effettivamente tale, ma perche' calato in un contesto che non riesco a non percepire come falso e pretestuoso, dove tutti i personaggi sono stereotipati e privi di vita (forse quello che ne esce meglio e' Gambadilegno, che e' sempre il solito furfante; e l'unica scena che ora mi e' parsa avere una qualche vitalita' e' il breve scontro finale con Topolino). Similmente, posso apprezzare i valori che Topolino sostiene (e che difende in modo meno forzato di quel che non ricordassi), ma non il fatto che in opposizione ci venga messo qualcosa di cosi' indifendibile: il valore di una causa o di un eroe si misura anche dagli avversari, e' difficile amare chi si batte contro dei fantocci creati apposta per essere ridicolizzati. Per contrasto, mi tornava in mente lo stalinismo presentato nel tesoro di Mook, rappresentato con qualche eccesso propagandistico da guerra fredda, ma molto piu' credibile e che ci fa simpatizzare con Topolino perche' lo vediamo correre dei pericoli seri (poi quello e' un Topolino che non predica, ma si limita a scoprire coi propri occhi cosa sia il sistema stalinista: la denuncia di quest'ultimo ne risulta assai piu' convincente).
Ho appena riletto la storia. Ricordavo il Topolino che discute con Minnotchka come decisamente antipatico e i suoi argomenti come alquanto falsi, ma in parte mi devo correggere. Non in senso positivo: a rileggere, mi sono sembrati decisamente antipatici tutti i personaggi, in quanto privi di vita propria, null'altro che pupazzi a sostegno di una tesi. Questo Topolino non mi risulta antipatico perche' effettivamente tale, ma perche' calato in un contesto che non riesco a non percepire come falso e pretestuoso, dove tutti i personaggi sono stereotipati e privi di vita (forse quello che ne esce meglio e' Gambadilegno, che e' sempre il solito furfante; e l'unica scena che ora mi e' parsa avere una qualche vitalita' e' il breve scontro finale con Topolino). Similmente, posso apprezzare i valori che Topolino sostiene (e che difende in modo meno forzato di quel che non ricordassi), ma non il fatto che in opposizione ci venga messo qualcosa di cosi' indifendibile: il valore di una causa o di un eroe si misura anche dagli avversari, e' difficile amare chi si batte contro dei fantocci creati apposta per essere ridicolizzati. Per contrasto, mi tornava in mente lo stalinismo presentato nel tesoro di Mook, rappresentato con qualche eccesso propagandistico da guerra fredda, ma molto piu' credibile e che ci fa simpatizzare con Topolino perche' lo vediamo correre dei pericoli seri (poi quello e' un Topolino che non predica, ma si limita a scoprire coi propri occhi cosa sia il sistema stalinista: la denuncia di quest'ultimo ne risulta assai piu' convincente).
Dopo questa rilettura, ad apparirmi indigeribile non e' solo Topolino: sono praticamente tutti i personaggi (con, appunto, l'eccezione di Gambadilegno), calati legnosamente in ruoli cui non san dar vita. L'impressione e' un po' quella di certe commedie malriuscite, dove si inseriscono risate nella colonna sonora per far sapere allo spettatore quando deve ridere. (E a questo riguardo, cio' che mi colpisce piu' negativamente e' il materiale relativo a Eurodisney: gia' trovo in genere di cattivo gusto che se ne parli in avventure di topi o di paperi in quanto ha l'effetto di ricordarmi che quel che sto leggendo e' una finzione, che i protagonisti della storia non sono piu' credibili dei pupazzi che li rappresentano nel parco; fare poi di questo luogo il "sommo" dei valori occidentali, la meta ed il premio per Minnotchka redenta, risulta insopportabilmente kitsch.)
Devo dire che sono un po' sorpreso dalle mie reazioni: a quanto ricordavo, la storia non mi era parsa cosi' malriuscita quando la lessi alla sua comparsa. Mi viene addirittura il sospetto che ora sia partito prevenuto dalla "difesa" che ne hai fatto (sono andato a rileggerla proprio perche' le tue parole che riporto sopra erano in forte contrasto con quanto mi era rimasto in memoria). Certamente dovro' rileggerla altre volte.
Topolino è sempre contro TUTTE le dittature: in Gottfredson ha combattuto i nazisti, ha contrastato i piani di Gambadilegno, della Spia Poeta, di Macchia Nera, che volevano diventare imperatori del mondo, ha combattuto invasioni aliene, qualsiasi cosa.L'uso disattento dei quantificatori e' uno dei metodi piu' sicuri di introdurre inesattezze in quanto si scrive. Topolino e' sempre contro tutte le dittature presentate come tali nelle sue storie: lo abbiamo visto spesso recarsi in paesi che sappiamo essere tutt'altro che democratici senza esprimere il minimo disagio o obiezione al regime locale (e aggiungerei "meno male", per motivi spero ovvi).
Era così che la storia funzionava.
Però con i nazisti, con Gambadilegno, con la Spia Poeta, con gli alieni, tutte queste critiche non gli sono piovute addosso: si riteneva ovvio, logico e normale che Topolino credesse in determinati valori, che combattesse per essi, che non si soffermasse a chiedersi se magari potessero avere ragione "gli altri".Mi sembra un errore mettere questi avversari sullo stesso piano degli "ugualisti": Gambadilegno e alieni sono cattivi molto piu' generici (sulla Spia Poeta il discorso e' assai piu' delicato e preferisco non esprimermi senza la storia sottomano) e hanno torto per definizione. Quanto ai nazisti, si puo' discutere se sia giusto che occupino la posizione di "male assoluto" che hanno nell'immaginario comune (certamente ci sono stati molti altri regimi similmente malvagi e ho l'impressione che assegnare a Hitler&co. un posto speciale di "mostri della storia" sia spesso un modo di lavarsi la coscienza e chiudere gli occhi su altri orrori); ma visto che tale e' il modo in cui li riguardiamo, va da se' che Topolino li combatta senza dubbi.
L'uso disattento dei quantificatori e' uno dei metodi piu' sicuri di introdurre inesattezze in quanto si scrive. Topolino e' sempre contro tutte le dittature presentate come tali nelle sue storie
Mi sembra un errore mettere questi avversari sullo stesso piano degli "ugualisti": Gambadilegno e alieni sono cattivi molto piu' generici (sulla Spia Poeta il discorso e' assai piu' delicato e preferisco non esprimermi senza la storia sottomano) e hanno torto per definizione. Quanto ai nazisti, si puo' discutere se sia giusto che occupino la posizione di "male assoluto" che hanno nell'immaginario comune (certamente ci sono stati molti altri regimi similmente malvagi e ho l'impressione che assegnare a Hitler&co. un posto speciale di "mostri della storia" sia spesso un modo di lavarsi la coscienza e chiudere gli occhi su altri orrori); ma visto che tale e' il modo in cui li riguardiamo, va da se' che Topolino li combatta senza dubbi.
Quindi si', mettere Topolino contro gli "ugualisti" e' questione piu' delicata e artisticamente difficile che fargli affrontare gli avversari che citi. Un paragone piu' calzante potrebbe essere fatto con i brutopiani di Barks, o l' "Oltrecortina" del Tesoro di Mook. Sono storie che non ricevono critiche, ma sono anche storie che i lettori generalmente apprezzano indipendentemente dalle simpatie politiche. Il punto e', mi sembra, che sono storie molto piu' riuscite, come narrazioni e quindi anche nel veicolare il messaggio antidittatura.
Il motivo per non ristamparla non esiste – nel mondo normale, almeno – e certi commenti che ho letto, su questo thread molto tempo fa, mi lasciano davvero basito. C’è chi paventava che Scarpa fosse fascista [smiley=facepalm.gif] perché fa fare agli ugualisti la parte dei cattivi. E ci mancava pure che facessero quella dei buoni. Orwell che fece fare ai bolscevichi la parte dei maiali, cos’era, una SS?
Certo che poi ci si lamenta delle censure Disney e poi si fanno commenti simili…
Riguardo poi alla critica a Topolino che descrive le “meraviglie” della società occidentale io non ci vedo nulla di strano né di eccessivo. In fondo, non dice nulla di esagerato e poi, non descrive certo un paradiso in terra (vedere manifesti elettorali, ad esempio) e fa risaltare l’inadeguatezza e la brutalità delle dittature.
A me sinceramente l’idea che Topolino debba essere “neutrale” in periodi di guerra fredda, mi pare un controsesno. La pelosa pretesa di equidistanza fra democrazia e totalitarismo è una contorsione mentale assurda, imho. Anzi, trovo che Scarpa abbia reso al meglio lo spirito di Topolino. Che, per chi se ne fosse dimenticato, è americano. E’ un patriota americano, e come tale, francamente, aspettarsi che sia equilibrato fra Occidente e URSS è ridicolo.
Se il Topolino dei tempi di guerra era una bandiera contro il nazismo, perché quello di inizio anni ’90 non dovrebbe esserlo contro il comunismo? Un Topolino che propaganda “l’American way of life” mi sembra normale.
Uno poi può anche non essere filoamericano, non essere d’accordo con questa idea, naturalmente, ma resta il fatto che l’atteggiamento di Topolino è ineccepibile.
Inoltre, non c’è poi una reale conversione ad una presunta ideologia : il vecchio Topovich, alla fine, pur dimostrandosi migliore dei suoi avversari e segretamente rimpianto dal popolo, non torna al potere, così come l’ideologia ugualista resta di fatto al potere con Minnotchka e Golz, depurata dalla corruzione e dal malaffare di Sberleff, anche se con necessarie e scontate aperture al resto del mondo. Insomma, la Selvanja alla fine fa più bella figura della vera URSS.
BRAVO, BRAVO, BRAVO. Avrei dovuto scrivere le stesse identiche cose io, invece ho avuto paura di fare la figura del polemico, o del pazzo che vede comunisti dappertutto, e ci ho girato intorno, più che dirlo chiaramente. Faccio ammenda, e prenditi gli applausi, che te li meriti :)
Se ci fai caso, Topolino appunto non gioisce per la caduta dell'Ugualitarismo, che nella storia non c'è, ma perché vengono consentite le libere elezioni, e dunque l'Ugualitarismo cadrà se lo vorranno i suoi governati, con un metodo pacifico, legale e senza spargimento di sangue alcuno.
Questa è la vera lezione scarpiana, direi.
Dopo questa rilettura, ad apparirmi indigeribile non e' solo Topolino: sono praticamente tutti i personaggi (con, appunto, l'eccezione di Gambadilegno), calati legnosamente in ruoli cui non san dar vita. L'impressione e' un po' quella di certe commedie malriuscite, dove si inseriscono risate nella colonna sonora per far sapere allo spettatore quando deve ridere. (E a questo riguardo, cio' che mi colpisce piu' negativamente e' il materiale relativo a Eurodisney: gia' trovo in genere di cattivo gusto che se ne parli in avventure di topi o di paperi in quanto ha l'effetto di ricordarmi che quel che sto leggendo e' una finzione, che i protagonisti della storia non sono piu' credibili dei pupazzi che li rappresentano nel parco; fare poi di questo luogo il "sommo" dei valori occidentali, la meta ed il premio per Minnotchka redenta, risulta insopportabilmente kitsch.)
Complimenti a quanti stanno partecipando a questa discussione, che sta uscendo davvero MOLTO interessante!
L'ultimo intervento di tang laoya è ineccepibile e mi convince pienamente. Anche se però pure alcune delle osservazioni dei "detrattori" qualche ragione ce l'hanno. Mi riferisco in particolare a questa:
In effetti, direi che questa storia non è fra le più memorabili di Scarpa, ma non per motivi ideologici, quanto per motivi "stilistici". Una avventura meno riuscita di molte altre, che forse non avrebbe la fama di cui gode se non fosse per il fatto di essere stata tanto avversata e "censurata". Effetto Streisand (http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Streisand)?
Molto d'accordo con quanto scritto sopra da Sergio, a margine aggiungerei un paio di note:
-la mitica epoca aurea della monarchia di Selvanja emerge esclusivamente dai ricordi di re Topovich, che dovrebbero per definizione essere di parte; a dimostrazione di tale rievocazione ideologica della storia, alla caduta della dittatura nessuno pensa nemmeno per un attimo di restaurare la monarchia.
Una avventura meno riuscita di molte altre, che forse non avrebbe la fama di cui gode se non fosse per il fatto di essere stata tanto avversata e "censurata".
Non capisco perché bisogna sempre gridare ai "comunisti!". Personalmente sono quanto di più lontano possibile dal comunismo, ma la storia l'ho trovata comunque fastidiosa, come avrei trovato fastidioso un suo opposto filocomunista. Ci sono modi e modi per raccontare una storia e magari farla pendere verso una posizione, Scarpa ha scelto il peggiore: Topolino che prende per mano Minnotchka e le fa la lezioncina su quanto sia nel giusto lui e su quanto sbagli lei.
sono propenso a credere che l'aver voluto impostarla su questa base "didattica" sia stato un "errore" artistico di Scarpa.
Una storia che io, personalmente, ho trovato meno artistica, proprio perché all'interno di una catena serializzata di cliché, rispetto a tante altre storie del Maestro, e sicuramente non molto originale. Inoltre, come anche Pandrea, ho trovato fastidiosa questa contrapposizione forzosa tra il bene e il male, una parte politica e la sua opposizione, che semplifica eccessivamente i concetti e li serve didatticamente ai piccoli lettori.
Gli ugualisti alla fin fine, non sono solo il male, anzi.
Quale sarebbe la parte politica e il suo contrario? :o
Qui semmai lo scontro è fra democrazia e dittatura. E francamente, non ci vedo nulla di particolarmente osceno, nè tantomeno "fastidioso", se Scarpa, poco poco, ma proprio poco, sottilmente, senza particolare incisività, sembra quasi dare la più o meno vaga e non troppo spinta idea che forse, ma forse, ipoteticamente, ma senza voler imporre a tutti i costi, con moderazione, nel rispetto di tutti, insomma, se proprio vi va, che c'è una possibilità, comunque, che alla fine, valutando i pro e i contro, la democrazia possa anche essere, forse - e specifichiamo forse - in effetti, un pochino - e specifichiamo un pochino, perchè non bisogna essere faziosi e rispettare le idee di tutti - un pochino meglio di una dittatura brutale ::)
I "piccoli lettori", ne convengo, potrebbero rimanere traviati da questa brutale imposizione, c'è il rischio di crescere una generazione di oppositori dei regimi totalitari...non sia mai! :P
Battute a parte, chiedo, molto semplicemente, a chi dice che la storia è faziosa e da una visione sbagliata : in che altro modo la si sarebbe potuta trattare?
Metterli sullo stesso piano? Valutare pro e contro?
Qui c'è il punto che contesto. La visione democrazia vs dittatura non è molto diversa dalla tematica libertà vs schiavitù che si vedeva, per fare un esempio non troppo lontano, nel film d'animazione Robin Hood, con la sola differenza che il cartone in questione non attaccava un'ideologia, a differenza della storia di Scarpa. Il fatto non può essere ricondotto alla sola dittatura, ma all'ideologia comunista in generale, perché questa viene delegittimata già prima della rivoluzione. Sempre pagina 6: "I dissidenti intrufolarono in Selvanja l'illusoria teoria ugualista che, messa in atto nel paese, avrebbe dato tutto a tutti. A mia insaputa, sobillarono la gente con le loro ubbie." Il Re parla di una rivoluzione non ancora compiuta, parla di un'ideologia marcia prima che prenda il potere, ne contesta l'apparato teorico già prima della rivoluzione.
Senza contestare un‘idea. Un esempio nel fumetto Disney? Brutopia! Carl Barks dileggia Breznev, ma non si mette a denigrare l'ideologia che ha costruito la società brutopiana/sovietica, semplificandola e dando una lezioncina morale. Lì c'è un papero capitalista pronto a tutto per impossessarsi di un oggetto di cui non conosce l'applicazione pratica, e un uomo sovietico che parla di "popolo" ma pensa per sé. Divertente perché caricaturale di due mondi contrapposti, e Barks, da buon americano, fa vincere Paperone. Ma finisce lì.
Ma poi scusa, ma considerando che, tralasciando l'ideologia di fondo, si parla dei bolscevichi - quelli trasformati in maiali da Orwell - ma come li avrebbe dovuti trattare? Tutti si lamentano che fanno la parte dei cattivi...ma che dovevano fare, quella dei buoni?
Oppure essere messi sullo stesso piano di Topolino? Ma ti sembra possibile? :o
Mi sembra una pretesa fuori dal mondo : qui il principio di neutralità non è applicabile. Non può funzionare. E penso che questo sia lo stesso ragionamento che fanno i censori. Ci credo che poi la storia non va in ristampa...
In Scarpa non è così. L'idea è marcia fin dall'origine.
Ma no, perché?
Io sono favorevolissimo ad una sua ristampa
Ma poi, ripeto, non è una questione di male contro bene, o meglio, non deve necessariamente esserlo: piuttosto che rappresentarli come buoni o come cattivi, finendo per attaccare un'ideologia, non li si rappresenta e basta.
E perchè non li si deve rappresentare? Se Scarpa gli vuole far fare la parte dei cattivi, in base a quale regola non deve poterlo fare? Perchè deve essere neutrale per forza? ;)
E' sbagliato criticare un'ideologia politica che ha portato ad un regime sanguinario? E' propaganda? Qui sta il succo del discorso.
Qui c'è il punto che contesto. La visione democrazia vs dittatura non è molto diversa dalla tematica libertà vs schiavitù che si vedeva, per fare un esempio non troppo lontano, nel film d'animazione Robin Hood, con la sola differenza che il cartone in questione non attaccava un'ideologia, a differenza della storia di Scarpa. Il fatto non può essere ricondotto alla sola dittatura, ma all'ideologia comunista in generale, perché questa viene delegittimata già prima della rivoluzione. Sempre pagina 6: "I dissidenti intrufolarono in Selvanja l'illusoria teoria ugualista che, messa in atto nel paese, avrebbe dato tutto a tutti. A mia insaputa, sobillarono la gente con le loro ubbie." Il Re parla di una rivoluzione non ancora compiuta, parla di un'ideologia marcia prima che prenda il potere, ne contesta l'apparato teorico già prima della rivoluzione.
Senza contestare un‘idea. Un esempio nel fumetto Disney? Brutopia! Carl Barks dileggia Breznev, ma non si mette a denigrare l'ideologia che ha costruito la società brutopiana/sovietica, semplificandola e dando una lezioncina morale. Lì c'è un papero capitalista pronto a tutto per impossessarsi di un oggetto di cui non conosce l'applicazione pratica, e un uomo sovietico che parla di "popolo" ma pensa per sé. Divertente perché caricaturale di due mondi contrapposti, e Barks, da buon americano, fa vincere Paperone. Ma finisce lì. ;)
Io sono affatto contrario alla prima pubblicazione della storia. Dico solo che essa ha un valore artistico più basso delle solite storie di Scarpa, proprio perché immette un messaggio di buona ideologia vs cattiva ideologia, che finisce per rendere la storia stilizzata.
Io personalmente ho un'idea del socialismo diversa da quella della sua "applicazione" sovietica
Ma i temi politici devono essere trattati con attenzione, senza scadere in vedute superficiali (perché è questo il senso che mi da vedere un gruppo di poveracci frustrati che reclama il potere) e monocaratterizzanti
E comunque...sì, le persone che non hanno voluto ristampare la storia, hanno fatto PROPRIO le stesse considerazioni, che qualcuno avrebbe potuto (nel 2013 ) considerare la storia offensiva
Ma questo è un capolavoro assoluto della satira! Il Brutopiano non pensava solo a sé, identificandosi con il popolo, Barks, mettendogli in bocca quella frase, intendeva per davvero che al suo popolo era precluso qualsiasi cosa che fosse superflua, perché non era loro concesso/non erano in grado di avere nulla più del necessario. Immagina tu quanto sarà stato "felice" un popolo così ;)
E non mi sembra proprio che venga denigrato più di tanto il capitalismo, e che Zio Paperone venga fatto vincere perché l'autore è "un buon americano". Certo è assurdo che se ne voglia impadronire senza sapere a cosa serva, però la vera lezione è che ci sono tante piccole cose che rendono la vita allegra, e degna di essere vissuta, anche se non riguardano le "grosse" questioni fra nazioni, e che tutto sommato è meglio vivere in un mondo così.
E poi, dai, ma come fai a dire che è sbagliata l'impostazione secondo cui, nella storia, l'ugualismo (e quindi il comunismo, fuor di metafora) venga presentato come un'ideologia sbagliata? Perché, non è forse vero che, dovunque sia stato applicato, il comunismo non è riuscito a realizzare il compito che si prefiggeva, di eliminare la povertà? Non è forse vero che in qualunque paese si sia affermato il comunismo, la forma politica era dittatoriale (né era possibile il contrario, perché un cambio radicale di economia e società, non si può realizzare, e poi disfare dopo cinque anni, casomai perdessi le elezioni, ma dev'essere perpetuo)?
Ed anche se fosse stata giusta, perché Topolino avrebbe dovuto per forza sostenerla, perché non avrebbe potuto comunque (magari sbagliando) andare in una direzione diversa? Topolino ha IL CORAGGIO di avere un punto di vista. Un diritto che gli si vuol negare. Ma allora è tutto Topolino, come personaggio, che cessa di aver ragione di esistere. Lo dovremmo vedere ad interrogarsi filosoficamente se inseguire Gambadilegno che fugge col bottino in spalla, oppure no.
l'idea socialista che inizia tanto tempo fa, con diverse varianti e applicazioni, ma ne ha comunque una, considerata quella ortodossa e fondamentale, che è quella definita marxista-leninista, quindi proprio quella alla base del regime sovietico, che peraltro è stato il punto di riferimento del comunismo mondiale e di tutti i partiti comunisti anche occidentali, più o meno fino alla sua caduta.
Ecco, allora possiamo dire che in Scarpa l'"ugualismo" è l'equivalente del marxismo-leninismo, tanto per essere molto pignoli e lasciar fuori un socialismo utopistico e palesemente minoritario che nessuno hai mai convertito in soggetto politico. Così va meglio, o dobbiamo essere ancora più pignoli e valutare la personale visione del socialismo di ogni singola persona?
E qui va bene così : far prevalere la democrazia sulla dittatura. Questa è la sostanza, la giusta idea di fondo. Che poi ci siano i "se" e i "ma" e tante altre cose, ai lettori frega poco. E giustamente. Anche a me interessano tanto queste cose.. Ma me le vado a leggere su enciclopedie o testi specializzati, non certo su Topolino ;)
E comunque...sì, le persone che non hanno voluto ristampare la storia, hanno fatto PROPRIO le stesse considerazioni, che qualcuno avrebbe potuto (nel 2013 Huh) considerare la storia offensiva.
Esattamente come dicevo, che poi, se vogliamo, questa considerazione è alla base di quasi tutte le censure. I censori ragionano così. Se la si smettesse una buona volta di pensare che qualcuno si debba sempre offendere per qualcosa, anche e soprattutto quando in realtà non si offende proprio nessuno, allora forse queste cose finirebbero.
Quando dico: "piuttosto che rappresentarli come buoni o come cattivi, finendo per attaccare un'ideologia, non li si rappresenta e basta" lascio intendere, con quel piuttosto, che sto parlando del valore artistico della storia, non di quello ideologico. Detto in un'altra maniera, suonerebbe come: "piuttosto che cristallizzare i personaggi in irriducibili antitesi, sarebbe meglio non metterci proprio mano". L'ideologia attaccata potrebbe benissimo essere il nazismo, o il capitalismo. E' il modo in cui lo si realizza, però, che ne determina l'artisticità. Attaccare l'ideologia esplicitamente, a mio avviso, ne compromette ogni valore artistico.
Che la nazione di Topovic fosse ricca e felice prima dell'avvento dell'"ugualismo" è una forzatura se ci si rifà alla Russia zarista, ma non lo è se si pensa a tanti altri paesi (Ungheria, Romania, Bulgaria) che certamente ricchi e felici non erano, ma dove il comunismo, invece che arrivare "dal basso", fu per davvero imposto dall'alto e dall'esterno, quando questi paesi furono "liberati" dall'Armata Rossa e furono imposti governi di comodo, spesso in seguito a brogli
perché Scarpa sta dicendo: "avete visto? Il popolo, nella Russia del 1917, non aveva alcun motivo di fare la rivoluzione". E a me sembra un modo di vedere la realtà molto superificiale, troppo lontano dal contesto in cui accadde quella rivoluzione.
Il contrario. A mio avviso, attaccando l'ugualismo, Scarpa attacca tutto il socialismo, non solo quello comunista, proprio per il termine utilizzato, "ugualismo", e per le parole messe in bocca agli ugualisti, che sono condivise in tutti i socialismi, non solo in quello Marxista.
Ripeto, e spero per l'ultima volta, che se c'è qualcosa da contestare in questa storia, è il modo di presentare l'antitesi socialismo/cattivo vs capitalismo/buono, che rende semplicistici i concetti e legnosi i personaggi.
Ora, vogliate scusarmi, ma questo NON mi pare il modo di ragionare di un censore
Si dovrebbe provare a rileggere la storia senza le tavole più antipatiche, quelle dove Topolino si sente in dovere di fare la 'lezioncina' a Minnotchka e addirittura si sente offeso quando lei si rifiuta di ubbidire al maestro Topolino e osa ridere di una sua caduta nel fiume :o
http://marcobar.outducks.org/Fumetti/Rari/Censurati/Minnotchka/Pagina13.html
http://marcobar.outducks.org/Fumetti/Rari/Censurati/Minnotchka/Pagina14.html
Secondo me togliendo quelle tavole sarebbe una storia più fluida e dal senso meno didattico, ma mi rendo conto che se vuoi parodiare un film non puoi levare uno dei punti salienti del film stesso.
Come nella discussione di un anno fa, non capisco il motivo di tanta acredine verso il messaggio della storia.Non ricordo dove, ma in una discussione che ho letto su questo forum non troppo tempo fa veniva suggerita un'ottima spiegazione (http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/Anvilicious).
Non ricordo dove, ma in una discussione che ho letto su questo forum non troppo tempo fa veniva suggerita un'ottima spiegazione (http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/Anvilicious).qui?
Non ricordo dove, ma in una discussione che ho letto su questo forum non troppo tempo fa veniva suggerita un'ottima spiegazione (http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/Anvilicious).
qui?Mi sono espresso male (non so se questo sia anche alla base della perplessita' di Sergio di Rio). Il "non ricordo dove" era riferito "dove sul Papersera": avrei dovuto scrivere "in una discussione (non ricordo quale) che ho letto su questo forum non troppo tempo fa ..." visto che in quella discussione si faceva riferimento al termine "anvilicious".
http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Film/Ninotchka
?Il nesso sta nel fatto che il termine "anvilicious" sembra descrivere molto bene il piu' grosso difetto di questa storia (e, sospetto, il motivo principale per l' "acredine" che ti sorprende tanto).
Sinceramente non vedo alcun nesso con la storia in questione
Come ho cercato di evidenziare, non è il cosa ma il modo.
Nella storia di Gott sul tesoro di Modok, o la Brutopia di Barks, la dittatura comunista è dipinta in maniera molto peggiore della Selvania di Scarpa, la quale non è poi tanto diversa dai mille Stati fittizi Disney dove il marcio è solo all'estrema cima (tanto che il Gran Capo, per i suoi loschi piani, ha bisogno di due criminali esterni quali Gamba e Trudy). Addirittura alla fine della storia pare che Topolino si sbagliasse a giudicare così male la Selvania, una volta tolto il marcio dal vertice perfino il Re si convince della bontà del regime ugualista.
E infatti nessuno, in 15 pagine di topic, ha mai sollevato critiche sulla parte dove Topolino combatte attivamente la dittatura di Sberleff, riconoscendo la normalità di una tale azione da parte di Topolino.
La cosa antipatica di questa storia è Topolino che tratta Minnotchka come una minorata e le fa la lezioncina didascalica, infuriandosi e mandandola a cagare quando lei osa, povera minorata, ridere di lui, il Maestro di vita Topolino.
Per fare un paragone si può provare ad usare la politica nostrana: Topolino mi pare uno di quei grillini esaltati che, pur dicendo molte cose giuste, passa dalla parte del torto per il modo fideistico e manicheo con cui le dice.
Con tutto questo sto solo facendo critiche alla storia, ma mai e poi mai me ne augurerei la censura.
Ma non ha senso. Il termine "anvilicious" riferito a Topolino ci sta spesso come il cacio sui maccheroni, ma qui no davvero. [...]Io mi riferivo alla storia, non al personaggio.
Io mi riferivo alla storia, non al personaggio.
Be', intanto, auguri.Grazie!
Comunque, se per te il problema é la storia, ho poco da aggiungere. Puoi semmai rispondere a Sergio di Rio, che ha domandato in che altro modo si sarebbe potuta realizzare la storia.Domanda a cui non so rispondere. Sono ragionevolmente sicuro che Scarpa ha scritto storie molto migliori di questa e che uno dei difetti qui e' la morale inserita in modo troppo pesante. Pero' ad esempio non riesco a decidere che valore dare a "Ciao, Minnotchka!", se considerarla un mezzo fallimento o un lavoro comunque di apprezzabile qualita', anche perche' vedo che il mio giudizio tende troppo a reagire ai commenti che sento (in primis perche' mi sembrano troppo spesso motivati da ragioni esterne alla storia in se'). Quanto al come si poteva fare per avere un risultato milgiore, posso solo dire che sono sicuro che un modo ci fosse, ma non so trovarlo (al massimo, posso dire che bisognerebbe vedere quale fosse l'obiettivo da porsi: chi parte deciso a difendere una certa morale piu' che a raccontare una storia rischia fortemente di scrivere qualcosa di piuttosto pesante).
Domanda a cui non so rispondere. Sono ragionevolmente sicuro che Scarpa ha scritto storie molto migliori di questa e che uno dei difetti qui e' la morale inserita in modo troppo pesante.
Pero' ad esempio non riesco a decidere che valore dare a "Ciao, Minnotchka!", se considerarla un mezzo fallimento o un lavoro comunque di apprezzabile qualita', anche perche' vedo che il mio giudizio tende troppo a reagire ai commenti che sento (in primis perche' mi sembrano troppo spesso motivati da ragioni esterne alla storia in se').
Quanto al come si poteva fare per avere un risultato milgiore, posso solo dire che sono sicuro che un modo ci fosse, ma non so trovarlo (al massimo, posso dire che bisognerebbe vedere quale fosse l'obiettivo da porsi: chi parte deciso a difendere una certa morale piu' che a raccontare una storia rischia fortemente di scrivere qualcosa di piuttosto pesante).
Ora, dopo tutta questa tirata, con la ragazza che è cocciuta come un mulo, e parlare con lei è come parlar col muro (voglio fare il pieno di luoghi comuni perchè sono veri 8-)), penso che chiunque di voi (io di certo ::)) al posto di Topolino, avrebbe perso le staffe già da un pezzo. [...] è stanco, è deluso. Non del fatto che la ragazza non si convinca, ma proprio del fatto che con lei non si riesca ad instaurare un rapporto, un contatto, un dialogo, che rimanga chiusa nelle sue convinzioni senza considerare per un secondo altre possibilità. E non lo fa ragionando con la propria testa, ma ripetendo frasi da indottrinata, e non "smonta" le argomentazioni che Topolino si premura di usare, dimostrando che sono sbagliate, bensì le rifuta a priori, non le considera, le mette da parte, e ad esse oppone degli slogan imparati a memoria.
Che poi, come fatto notare anche da tang laoya...è Topovich a dire che l'ugualismo è illusorio. In conclusione invece vediamo cose diverse. Sembra che alla fine l'ideologia, depurata della corruzione e del malaffare, degli individui gretti e avidi, e affidata a persone oneste come Minnotchka, possa pure funzionare.
Non ha mica fatto l'elogio del capitalismo più becero, selvaggio, e non regolamentato! Ha fatto l'elogio della libertà, della democrazia, delle libere scelte, e dell'autonomia individuale.
Ed io che visto il nick mi aspettavo, speranzoso, tutt'altro tipo di post :'(
Scusa, ma io qua non vedo proprio come si possa sostenere che sono due cose separate. L'URSS si identificava con l'ideologia comunista, primo e unico paese dove si sia concretizzata : non si può assolutamente prescindere. Essere antisovietici, almeno fino al 1992, era equivalente all'essere anticomunisti. Negli USA - perchè a questi ci dobbiamo riferire - si era contro i "comunisti" di per sè, non solo come "sovietici". Se Scarpa ne fa una critica come regime, non vedo il problema per cui non la si possa fare dell'ideologia che sta alla sua base. Sono indissolubilmente legate, sinceramente mi pare che si stia cercando il pelo nell'uovo.
Ma poi scusa, ma considerando che, tralasciando l'ideologia di fondo, si parla dei bolscevichi - quelli trasformati in maiali da Orwell - ma come li avrebbe dovuti trattare? Tutti si lamentano che fanno la parte dei cattivi...ma che dovevano fare, quella dei buoni?
Oppure essere messi sullo stesso piano di Topolino? Ma ti sembra possibile? :o
Per chi ha messo a confronto lui e Gottfredson ("Mook", "Il pianeta minorenne") bisogna dire che 1) le caricature di Gottfredson sono imbarazzanti, sembrano scritte da un fan del Berlusca con un quoziente intellettivo abbastanza bassoNon so se ridere o piangere... Walsh è, insieme ad Asimov, l'autore che mi fa più riflettere. E il tesoro di Moook è forse la sua opera che più di tutte mi ha acceso il cervello.
si nota dalla frettolosa equivalenza autoritarismo = dittaturaQuesto punto invece è interessante: qual è la differenza? Ammetto la mia ignoranza.