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Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"

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alexthereader
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PolliceSu   (1)

PolliceSu   (1)
    Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
    Risposta #180: Domenica 2 Giu 2013, 16:16:41
    Chissà perché ero SICURO che scrivendo quelle cose sarei passato per un estremista che accusa i comunisti di mangiare i bambini... ;D ;D ;D

    Ho detto e ripetuto che, se il contesto è di Topolino che deve provare a convincere Minnotchka...cos'altro avrebbe dovuto fare? Era così che la storia funzionava. Topolino è sempre contro TUTTE le dittature: in Gottfredson ha combattuto i nazisti, ha contrastato i piani di Gambadilegno, della Spia Poeta, di Macchia Nera, che volevano diventare imperatori del mondo, ha combattuto invasioni aliene, qualsiasi cosa. Però con i nazisti, con Gambadilegno, con la Spia Poeta, con gli alieni, tutte queste critiche non gli sono piovute addosso: si riteneva ovvio, logico e normale che Topolino credesse in determinati valori, che combattesse per essi, che non si soffermasse a chiedersi se magari potessero avere ragione "gli altri". Solo con questa storia Topolino viene considerato un saccente. Per avere, tra l'altro, ripetuto cose che pensiamo tutti. Non per aver fatto l'elogio del capitalismo reganiano contro il comunismo, si badi bene: no, per aver parlato della libertà contro la dittatura.
    E qui, secondo me, si tende a confondere il piano del contesto della storia, realizzato da Scarpa, con le cose che materialmente Topolino dice. Se il primo può essere fazioso, le seconde rappresentano dei valori universali. Che valgono per qualunque dittatura, non solo per quella comunista. Non capisco come ci si possa ostinare a non capirlo.

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    joe7
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    PolliceSu
      Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
      Risposta #181: Domenica 2 Giu 2013, 21:24:30
      Una storia davvero bella, peccato che non l'abbiano più ripubblicata!

      Comunque, spero sempre...Minnotchka era favolosa!

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      ML-IHJCM
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        Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
        Risposta #182: Lunedì 3 Giu 2013, 12:02:29
        Topolino è sempre contro TUTTE le dittature: in Gottfredson ha combattuto i nazisti, ha contrastato i piani di Gambadilegno, della Spia Poeta, di Macchia Nera, che volevano diventare imperatori del mondo, ha combattuto invasioni aliene, qualsiasi cosa.
        L'uso disattento dei quantificatori e' uno dei metodi piu' sicuri di introdurre inesattezze in quanto si scrive. Topolino e' sempre contro tutte le dittature presentate come tali nelle sue storie: lo abbiamo visto spesso recarsi in paesi che sappiamo essere tutt'altro che democratici senza esprimere il minimo disagio o obiezione al regime locale (e aggiungerei "meno male", per motivi spero ovvi).

        Citazione
        Era così che la storia funzionava.

        Fermo restando che non mi sono ancora formato un'idea definitiva su questa storia, sono propenso a credere che l'aver voluto impostarla su questa base "didattica" sia stato un "errore" artistico di Scarpa. Per spiegarmi meglio, riporto quanto avevo scritto sopra: nel Tesoro di Mook rappresentato con qualche eccesso propagandistico da guerra fredda, Topolino non predica, ma si limita a vedere coi propri occhi cosa sia il sistema stalinista e la denuncia di quest'ultimo ne risulta assai piu' convincente di quanto non ottenga Scarpa in Minnotchka.

        Citazione
        Però con i nazisti, con Gambadilegno, con la Spia Poeta, con gli alieni, tutte queste critiche non gli sono piovute addosso: si riteneva ovvio, logico e normale che Topolino credesse in determinati valori, che combattesse per essi, che non si soffermasse a chiedersi se magari potessero avere ragione "gli altri".  
        Mi sembra un errore mettere questi avversari sullo stesso piano degli "ugualisti": Gambadilegno e alieni sono cattivi molto piu' generici (sulla Spia Poeta il discorso e' assai piu' delicato e preferisco non esprimermi senza la storia sottomano) e hanno torto per definizione. Quanto ai nazisti, si puo' discutere se sia giusto che occupino la posizione di "male assoluto" che hanno nell'immaginario comune (certamente ci sono stati molti altri regimi similmente malvagi e ho l'impressione che assegnare a Hitler&co. un posto speciale di "mostri della storia" sia spesso un modo di lavarsi la coscienza e chiudere gli occhi su altri orrori); ma visto che tale e' il modo in cui li riguardiamo, va da se' che Topolino li combatta senza dubbi.

        Quindi si', mettere Topolino contro gli "ugualisti" e' questione piu' delicata e artisticamente difficile che fargli affrontare gli avversari che citi. Un paragone piu' calzante potrebbe essere fatto con i brutopiani di Barks, o l' "Oltrecortina" del Tesoro di Mook. Sono storie che non ricevono critiche, ma sono anche storie che i lettori generalmente apprezzano indipendentemente dalle simpatie politiche. Il punto e', mi sembra, che sono storie molto piu' riuscite, come narrazioni e quindi anche nel veicolare il messaggio antidittatura.

          Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
          Risposta #183: Lunedì 3 Giu 2013, 23:27:53
          L'uso disattento dei quantificatori e' uno dei metodi piu' sicuri di introdurre inesattezze in quanto si scrive. Topolino e' sempre contro tutte le dittature presentate come tali nelle sue storie
           

          Mi sembra un errore mettere questi avversari sullo stesso piano degli "ugualisti": Gambadilegno e alieni sono cattivi molto piu' generici (sulla Spia Poeta il discorso e' assai piu' delicato e preferisco non esprimermi senza la storia sottomano) e hanno torto per definizione. Quanto ai nazisti, si puo' discutere se sia giusto che occupino la posizione di "male assoluto" che hanno nell'immaginario comune (certamente ci sono stati molti altri regimi similmente malvagi e ho l'impressione che assegnare a Hitler&co. un posto speciale di "mostri della storia" sia spesso un modo di lavarsi la coscienza e chiudere gli occhi su altri orrori); ma visto che tale e' il modo in cui li riguardiamo, va da se' che Topolino li combatta senza dubbi.

          Quindi si', mettere Topolino contro gli "ugualisti" e' questione piu' delicata e artisticamente difficile che fargli affrontare gli avversari che citi. Un paragone piu' calzante potrebbe essere fatto con i brutopiani di Barks, o l' "Oltrecortina" del Tesoro di Mook. Sono storie che non ricevono critiche, ma sono anche storie che i lettori generalmente apprezzano indipendentemente dalle simpatie politiche. Il punto e', mi sembra, che sono storie molto piu' riuscite, come narrazioni e quindi anche nel veicolare il messaggio antidittatura.

          E allora, però, mi dai ragione: non è "opportuno" mettere gli "ugualisti" sullo stesso piano dei nazisti. Perché con gli "ugualisti" ci sarà sempre qualcuno che dice: "eh, ma no, nella realtà non sono mica davvero così cattivi (bisognerebbe chiederlo a chi ci viveva, o studiare bene la Storia), è l'autore che li ha dipinti così per le sue bieche ragioni, e com'è insopportabile Topolino nel difendere gli stessi valori nei quali crediamo noi ad ai quali non rinunceremmo mai". Io l'ho detto subito che la storia è faziosa, riuscita male, e quant'altro. Ma questi discorsi non li posso sentire. E non mi riferisco, naturalmente, a te: non dubito che tu ed altri avrete di certo giudicato male la storia a fumetti per le sue obiettive storture. Ma i messaggi precedenti a cui mi riferivo, sono diversi. Io non ho fatto altro che difendere le, ormai famose, frasi che pronuncia Topolino nel "dibattito" con Minnotchka. Che NON SI POSSONO contestare. Perché sono generiche: non si riferiscono agli ugualisti e basta. E qui, c'è molto poco da aggiungere: io, quanto meno, non voglio ripetere sempre le stesse cose. Se a qualcuno la storia non piace, perché Topolino "se la prenderebbe" con gli ugualisti, abbia il coraggio di dirlo. E ricordo che è grazie a queste civilissime prese di posizione, che la storia è da 20 anni censurata, e che tantissimi lettori non possono leggerla e nemmeno farsi un'opinione (anche negativa, ovviamente) come abbiamo fatto noi. Poi non ci lamentiamo per l'abbassamento del target del giornaletto.

          ML-IHJCM: Mi sembra chiaro che questo messaggio non si riferisce a te, ma preferisco precisare ;)

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          Sergio di Rio
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            Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
            Risposta #184: Lunedì 3 Giu 2013, 23:40:04
            Sono finalmente riuscito a leggere questa chiacchierata storia. E’ stato necessario procurarsi i topolini originali, ovviamente.

            Davvero, faccio fatica a capire i motivi del perché questa storia è tanto osteggiata. A me è piaciuta molto. In realtà, a voler essere pignoli, qualche difetto di trama c’è, però questa storia ha un non so che di affascinante, sarà che la qualità grafica è stupenda, sarà l’ambientazione, sarà una sorta di sapore retrò, non so…ma mi ha coinvolto molto. Diciamo che Pietro e Trudy che., non si sa come, da Topolinia vanno a fare gli agenti per Selvanja è alquanto forzato ma, ai fini della trama, ci sta alla perfezione, c’è un po’ di buonismo si, ma lo trovo sopportabile. Il modo in cui Minnotchka scopre la magagna è un po’ semplicistico e sbrigativo. Minni, Pippo e Zeniobia restano decisamente in disparte. Però resta comunque una storia memorabile, imho.
            Il motivo per non ristamparla non esiste – nel mondo normale, almeno – e certi commenti che ho letto, su questo thread molto tempo fa, mi lasciano davvero basito. C’è chi paventava che Scarpa fosse fascista [smiley=facepalm.gif]  perché fa fare agli ugualisti la parte dei cattivi. E ci mancava pure che facessero quella dei buoni. Orwell che fece fare ai bolscevichi la parte dei maiali, cos’era, una SS?
            Certo che poi ci si lamenta delle censure Disney e poi si fanno commenti simili…

            Riguardo poi  alla critica a Topolino che descrive le “meraviglie” della società occidentale  io non ci vedo nulla di strano né di eccessivo. In fondo, non dice nulla di esagerato e poi, non descrive certo un paradiso in terra (vedere manifesti elettorali, ad esempio) e fa risaltare l’inadeguatezza e la brutalità delle dittature.
            A me sinceramente l’idea che Topolino debba essere “neutrale” in periodi di guerra fredda, mi pare un controsesno. La pelosa pretesa di equidistanza fra democrazia e totalitarismo è una contorsione mentale assurda, imho. Anzi, trovo che Scarpa abbia reso al meglio lo spirito di Topolino. Che, per chi se ne fosse dimenticato, è americano. E’ un patriota americano, e come tale, francamente, aspettarsi che sia equilibrato fra Occidente e URSS è ridicolo.
            Se il Topolino dei tempi di guerra era una bandiera contro il nazismo, perché quello di inizio anni ’90 non dovrebbe esserlo contro il comunismo? Un Topolino che propaganda “l’American way of life” mi sembra normale.
            Uno poi può anche non essere filoamericano, non essere d’accordo con questa idea, naturalmente, ma resta il fatto che l’atteggiamento di Topolino è ineccepibile.
            Qui la politica di fatto non c’entra nulla dato che non vi sono indicazioni di sorta. Anzi, portando la situazione al reale, fra i candidati parigini visti sui manifesti, ci dovrebbe essere a rigori di logica anche un esponente del partito comunista francese.
            Inoltre, non c’è poi una reale conversione ad una presunta ideologia : il vecchio Topovich, alla fine, pur dimostrandosi migliore dei suoi avversari e segretamente rimpianto dal popolo, non torna al potere, così come l’ideologia ugualista resta di fatto al potere con Minnotchka e Golz, depurata dalla corruzione e dal malaffare di Sberleff, anche se con necessarie e scontate aperture al resto del mondo. Insomma, la Selvanja alla fine fa più bella figura della vera URSS.

            In conclusione, una storia così meriterebbe una ristampa, senza alcun dubbio, magari sui Grandi Classici o su uno speciale dedicato a Scarpa. Vale molto di più di certe storie riproposte svariate volte e di qualità decisamente minore. Sarebbe anche un discreto successo economico, vista la novità e l’enorme curiosità che susciterebbe.
            C'è pure l'aspetto bambinesco (vedi vicenda del cagnolino). Insomma, spero che prima o poi si decidano a ripubblicarla.

              Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
              Risposta #185: Lunedì 3 Giu 2013, 23:50:37
              Il motivo per non ristamparla non esiste – nel mondo normale, almeno – e certi commenti che ho letto, su questo thread molto tempo fa, mi lasciano davvero basito. C’è chi paventava che Scarpa fosse fascista [smiley=facepalm.gif]  perché fa fare agli ugualisti la parte dei cattivi. E ci mancava pure che facessero quella dei buoni. Orwell che fece fare ai bolscevichi la parte dei maiali, cos’era, una SS?
              Certo che poi ci si lamenta delle censure Disney e poi si fanno commenti simili…

              Riguardo poi  alla critica a Topolino che descrive le “meraviglie” della società occidentale  io non ci vedo nulla di strano né di eccessivo. In fondo, non dice nulla di esagerato e poi, non descrive certo un paradiso in terra (vedere manifesti elettorali, ad esempio) e fa risaltare l’inadeguatezza e la brutalità delle dittature.
              A me sinceramente l’idea che Topolino debba essere “neutrale” in periodi di guerra fredda, mi pare un controsesno. La pelosa pretesa di equidistanza fra democrazia e totalitarismo è una contorsione mentale assurda, imho. Anzi, trovo che Scarpa abbia reso al meglio lo spirito di Topolino. Che, per chi se ne fosse dimenticato, è americano. E’ un patriota americano, e come tale, francamente, aspettarsi che sia equilibrato fra Occidente e URSS è ridicolo.
              Se il Topolino dei tempi di guerra era una bandiera contro il nazismo, perché quello di inizio anni ’90 non dovrebbe esserlo contro il comunismo? Un Topolino che propaganda “l’American way of life” mi sembra normale.
              Uno poi può anche non essere filoamericano, non essere d’accordo con questa idea, naturalmente, ma resta il fatto che l’atteggiamento di Topolino è ineccepibile.

              BRAVO, BRAVO, BRAVO. Avrei dovuto scrivere le stesse identiche cose io, invece ho avuto paura di fare la figura del polemico, o del pazzo che vede comunisti dappertutto, e ci ho girato intorno, più che dirlo chiaramente. Faccio ammenda, e prenditi gli applausi, che te li meriti :)

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              joe7
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                Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                Risposta #186: Martedì 4 Giu 2013, 11:50:08
                Anch'io sono d'accordo con Sergio, ottima analisi!!   :)

                  Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                  Risposta #187: Martedì 4 Giu 2013, 11:57:21
                  Inoltre, non c’è poi una reale conversione ad una presunta ideologia : il vecchio Topovich, alla fine, pur dimostrandosi migliore dei suoi avversari e segretamente rimpianto dal popolo, non torna al potere, così come l’ideologia ugualista resta di fatto al potere con Minnotchka e Golz, depurata dalla corruzione e dal malaffare di Sberleff, anche se con necessarie e scontate aperture al resto del mondo. Insomma, la Selvanja alla fine fa più bella figura della vera URSS.

                  Se ci fai caso, Topolino appunto non gioisce per la caduta dell'Ugualitarismo, che nella storia non c'è, ma perché vengono consentite le libere elezioni, e dunque l'Ugualitarismo cadrà se lo vorranno i suoi governati, con un metodo pacifico, legale e senza spargimento di sangue alcuno.

                  Questa è la vera lezione scarpiana, direi.

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                  Sergio di Rio
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                    Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                    Risposta #188: Mercoledì 5 Giu 2013, 00:18:40

                    BRAVO, BRAVO, BRAVO. Avrei dovuto scrivere le stesse identiche cose io, invece ho avuto paura di fare la figura del polemico, o del pazzo che vede comunisti dappertutto, e ci ho girato intorno, più che dirlo chiaramente. Faccio ammenda, e prenditi gli applausi, che te li meriti :)

                    Esagerato, pure gli applausi! ;)

                    Comunque si, la sostanza è che, secondo me, molti sbagliano a vederci dietro una sorta di propaganda, o che la storia sia esplicitamente faziosa per qualche misterioso motivo.
                    Si dice che Scarpa fosse filo-americano, e magari è vero, non so, ma non importa : quel che conta è che il personaggio di Topolino sia coerente con se stesso.
                    Quindi, francamente, le polemiche sull'indirizzo politico della storia non hanno ragione di esistere e rasentano il ridicolo (in rete ho letto i commenti di politici dell'epoca...favolosi :P).

                    Ma poi voglio dire, parlando per ipotesi : cosa avrebbe dovuto dire Topolino a Minnotchka, per non essere accusato? Fare il filo-ugualista? O mantenersi neutrale e valutare pensoso i pro e i contro della società occidentale rispetto a quella ugualista? Ma non ha senso : la storia non poteva che andare in quel modo.

                    @Avv. Photomas :
                    Citazione
                    Se ci fai caso, Topolino appunto non gioisce per la caduta dell'Ugualitarismo, che nella storia non c'è, ma perché vengono consentite le libere elezioni, e dunque l'Ugualitarismo cadrà se lo vorranno i suoi governati, con un metodo pacifico, legale e senza spargimento di sangue alcuno.

                    Questa è la vera lezione scarpiana, direi.

                    Ma infatti. Alla fine, anzi, la critica che Scarpa fa agli "ugualisti" è perfino molto moderata, molto soft, tanto da non farli neanche cadere. Molto morbida come invettiva, specie se paragonata a quella che fu la vera dittatura sovietica.
                    Insomma, nella Selvanja ugualista la cosa più cattiva che fanno è rinchiudere un po' di cani in gabbia :)

                    *

                    tang laoya
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                      Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                      Risposta #189: Mercoledì 5 Giu 2013, 03:47:57
                      Molto d'accordo con quanto scritto sopra da Sergio, a margine aggiungerei un paio di note:
                      -la mitica epoca aurea della monarchia di Selvanja emerge esclusivamente dai ricordi di re Topovich, che dovrebbero per definizione essere di parte; a dimostrazione di tale rievocazione ideologica della storia, alla caduta della dittatura nessuno pensa nemmeno per un attimo di restaurare la monarchia.
                      -critiche alla societa' occidentale non sono certo risparmiate: mentre topolino si impegna a esaltare le magnifiche sorti e progressive, il racconto ci mostra un clochard, figura che nella società ugualista cui e' abituata Minnotchka non pare esistere; come gia' notato più sopra i tre candidati alle elezioni sono uno il clone dell'altro a partire dai nomi fotocopia mostrando la degenerazione della democrazia in mediocrazia. Lo sguardo critico di Scarpa su entrambi i sistemi emerge anche dalla scelta dei simboli della liberta occidentale che decide di mettere in luce, scarpe con i tacchi ed edifici di gusto discutibile
                      -il canile coatto aveva un suo precedente nel superbo pollaio coatto nella rappresentazione della guerra fra le due Coree delle paperolimpiadi.
                      -Selvanja, per la sua ambientazione microscopica e folcloristica, mi ricorda più il Pontevedro che la Russia.
                      « Ultima modifica: Mercoledì 5 Giu 2013, 03:48:22 da tang_laoya »
                      Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

                      *

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                        Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                        Risposta #190: Mercoledì 5 Giu 2013, 14:04:12
                        Complimenti a quanti stanno partecipando a questa discussione, che sta uscendo davvero MOLTO interessante!

                        L'ultimo intervento di tang laoya è ineccepibile e mi convince pienamente. Anche se però pure alcune delle osservazioni dei "detrattori" qualche ragione ce l'hanno. Mi riferisco in particolare a questa:

                        Dopo questa rilettura, ad apparirmi indigeribile non e' solo Topolino: sono praticamente tutti i personaggi (con, appunto, l'eccezione di Gambadilegno), calati legnosamente in ruoli cui non san dar vita. L'impressione e' un po' quella di certe commedie malriuscite, dove si inseriscono risate nella colonna sonora per far sapere allo spettatore quando deve ridere. (E a questo riguardo, cio' che mi colpisce piu' negativamente e' il materiale relativo a Eurodisney: gia' trovo in genere di cattivo gusto che se ne parli in avventure di topi o di paperi in quanto ha l'effetto di ricordarmi che quel che sto leggendo e' una finzione, che i protagonisti della storia non sono piu' credibili dei pupazzi che li rappresentano nel parco; fare poi di questo luogo il "sommo" dei valori occidentali, la meta ed il premio per Minnotchka redenta, risulta insopportabilmente kitsch.)

                        In effetti, direi che questa storia non è fra le più memorabili di Scarpa, ma non per motivi ideologici, quanto per motivi "stilistici". Una avventura meno riuscita di molte altre, che forse non avrebbe la fama di cui gode se non fosse per il fatto di essere stata tanto avversata e "censurata". Effetto Streisand?
                        « Ultima modifica: Mercoledì 5 Giu 2013, 14:05:43 da Brigitta_McBridge »
                        I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

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                          Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                          Risposta #191: Mercoledì 5 Giu 2013, 14:37:42
                          Complimenti a quanti stanno partecipando a questa discussione, che sta uscendo davvero MOLTO interessante!

                          L'ultimo intervento di tang laoya è ineccepibile e mi convince pienamente. Anche se però pure alcune delle osservazioni dei "detrattori" qualche ragione ce l'hanno. Mi riferisco in particolare a questa:


                          In effetti, direi che questa storia non è fra le più memorabili di Scarpa, ma non per motivi ideologici, quanto per motivi "stilistici". Una avventura meno riuscita di molte altre, che forse non avrebbe la fama di cui gode se non fosse per il fatto di essere stata tanto avversata e "censurata". Effetto Streisand?

                          E' possibile. In effetti la storia, e l'abbiamo detto tutti, qualche difetto (anche grossino) di trama e di stile ce l'ha. Ma penso che, visto l'argomento, avrebbe goduto di una certa fama anche se non fosse stata censurata (e poi di sicuro la censura ha fatto sì che non fosse granchè conosciuta al di fuori della cerchia di noi hardcore fan della Disney, quindi...)

                          *

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                            Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                            Risposta #192: Mercoledì 5 Giu 2013, 14:47:54
                            Molto d'accordo con quanto scritto sopra da Sergio, a margine aggiungerei un paio di note:
                            -la mitica epoca aurea della monarchia di Selvanja emerge esclusivamente dai ricordi di re Topovich, che dovrebbero per definizione essere di parte; a dimostrazione di tale rievocazione ideologica della storia, alla caduta della dittatura nessuno pensa nemmeno per un attimo di restaurare la monarchia.

                            Che poi questo se vogliamo ha anche una discreta attinenza con la realtà e la satira più celebre. Scarpa ad esempio rappresenta alcuni selvanjiani che, vessati da Sberleff, pensano al vecchio re, forse con una punta di rimpianto. Un po' come agli animali della fattoria, quando viene il dubbio se trovarsi sotto Jones fosse poi tanto peggio.
                            Così come a molti, nella vera URSS, passata la sbornia della rivoluzione, quando cominciarono gli eccidi di massa, la repressione brutale a livelli mai neanche immaginati sotto i Romanov, venne il dubbio se non si stava meglio prima.
                            Eppure non ci fu mai una vera voglia di ritorno allo zarismo, un rimpianto concreto dei tempi che furono. E anche alla caduta del regime, a nessuno venne in mente la restaurazione della monarchia (tranne forse a qualche esponente della chiesa ortodossa).
                            Da questo punto di vista quindi, la vicenda di re Topovich, di cui non viene richiesto il ritorno, non è in nulla sbagliata o politicamente schierata, o inopportuna, su un fumetto.

                            I difetti della storia sono giustamente altri, e mi sono dimenticato proprio quanto citato da ML-HIJCM : il riferimento a Eurodisney, in effetti da fastidio anche a me, perchè appunto, rovina un po' l'atmosfera della storia ricordando appunto che si tratta di finzione.

                            @ Brigitta MacBridge :
                            Citazione
                            Una avventura meno riuscita di molte altre, che forse non avrebbe la fama di cui gode se non fosse per il fatto di essere stata tanto avversata e "censurata".

                            Il fatto di essere censurata, sicuramente contribuisce alla sua fama, su questo non c'è dubbio. Però devo dire che in generale sembra avere comunque una buona valutazione.
                            Non sarà la miglior storia di Scarpa, ma una cosa è certa : meriterebbe ormai una ristampa, molto più di tante altre storie. Anche perchè a questo punto, con tutto ciò che le si è creato attorno, si potrebbe trasformare questa inopinata censura in un vantaggio.

                            *

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                              Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                              Risposta #193: Mercoledì 5 Giu 2013, 15:03:36
                              Incuriosito dai vostri interventi, ho letto la storia (cosa che peraltro avevo già fatto anni fa, ma non la ricordavo abbastanza). Ho trovato interessante l'analisi di Pandrea:

                              Non capisco perché bisogna sempre gridare ai "comunisti!". Personalmente sono quanto di più lontano possibile dal comunismo, ma la storia l'ho trovata comunque fastidiosa, come avrei trovato fastidioso un suo opposto filocomunista. Ci sono modi e modi per raccontare una storia e magari farla pendere verso una posizione, Scarpa ha scelto il peggiore: Topolino che prende per mano Minnotchka e le fa la lezioncina su quanto sia nel giusto lui e su quanto sbagli lei.

                              Aggiungo qualche osservazione del tutto personale: la storia presenta una linearità tipica della propaganda bellica: un regime che si innesta, un uomo/eroe che lo distrugge/lo combatte. In linea più generale, siamo di fronte ad una sottostruttura di quell'eterna dinamica che il filosofo Shelton Lawrence ha analizzato in un suo libro recente, che vede contrapposta la comunità "minacciata" contro il supereroe che, per statuto, non perde mai. Il bene contro il male, come dice Pandrea. Esempi simili a Ciao, Minnotcha, all'infuori del fumetto Disney, sono ben visibili anche in Superman (dove si può benissimo parlare di violenza etica), ma anche in Tin Tin (Tintin nel paese dei Soviet)

                              Ha ragione quindi anche ML-IHJCM quando dice che

                              sono propenso a credere che l'aver voluto impostarla su questa base "didattica" sia stato un "errore" artistico di Scarpa.

                              Una storia che io, personalmente, ho trovato meno artistica, proprio perché all'interno di una catena serializzata di cliché, rispetto a tante altre storie del Maestro, e sicuramente non molto originale. Inoltre, come anche Pandrea, ho trovato fastidiosa questa contrapposizione forzosa tra il bene e il male, una parte politica e la sua opposizione, che semplifica eccessivamente i concetti e li serve didatticamente ai piccoli lettori.

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                                Re: Topolino in: "Ciao, Minnotchka!"
                                Risposta #194: Mercoledì 5 Giu 2013, 20:00:23
                                Una storia che io, personalmente, ho trovato meno artistica, proprio perché all'interno di una catena serializzata di cliché, rispetto a tante altre storie del Maestro, e sicuramente non molto originale. Inoltre, come anche Pandrea, ho trovato fastidiosa questa contrapposizione forzosa tra il bene e il male, una parte politica e la sua opposizione, che semplifica eccessivamente i concetti e li serve didatticamente ai piccoli lettori.

                                Ma quale sarebbe la contrapposizione fra bene e male?
                                A me pare che non ci sia proprio : Minnotchka è ugualista e tale resta. Topovich è esiliato e tale resta. Non c'è restaurazione, ma soprattutto, non c'è politica. Gli ugualisti alla fin fine, non sono solo il male, anzi.

                                Quale sarebbe la parte politica e il suo contrario? :o
                                Qui semmai lo scontro è fra democrazia e dittatura. E francamente, non ci vedo nulla di particolarmente osceno, nè tantomeno "fastidioso", se Scarpa, poco poco, ma proprio poco, sottilmente, senza particolare incisività, sembra quasi dare la più o meno vaga e non troppo spinta idea che forse, ma forse, ipoteticamente, ma senza voler imporre a tutti i costi, con moderazione, nel rispetto di tutti, insomma, se proprio vi va, che c'è una possibilità, comunque, che alla fine, valutando i pro e i contro, la democrazia possa anche essere, forse - e specifichiamo forse - in effetti, un pochino - e specifichiamo un pochino, perchè non bisogna essere faziosi e rispettare le idee di tutti - un pochino meglio di una dittatura brutale ::)
                                I "piccoli lettori", ne convengo, potrebbero rimanere traviati da questa brutale imposizione, c'è il rischio di crescere una generazione di oppositori dei regimi totalitari...non sia mai! :P

                                Battute a parte, chiedo, molto semplicemente, a chi dice che la storia è faziosa e da una visione sbagliata : in che altro modo la si sarebbe potuta trattare?
                                Metterli sullo stesso piano? Valutare pro e contro?
                                Ribadisco che uno può avere la visione politica he preferisce, ma non può pretendere neutralità da Topolino.
                                Faziosità sarebbe se Scarpa avesse, chessò, fatto dire a Topolino che in Italia preferiva la DC al PCI.
                                Non è questo il caso : Topolino, ripeto, è americano, e come tale, in tempi di guerra fredda, è antisovietico, anticomunsita, al di là di ogni dubbio.
                                Il che non vuol dire che bisogna essere d'accordo con la sua visione del mondo, o che sia quella giusta a prescindre : però la sua è quella e non la si può cambiare, ne si può pretendere che non la esprima per  rispettare la neutralità o chi la pensa diversamente. Il fatto che poi - pare - coincida con quella di Scarpa,bè, è stata precisa perchè l'autore potesse realizzare questa storia.

                                 

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