Topolino 3567

23 APR 2024
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Topolino 3567

Copertina omaggio a 75 anni fa

Il 7 aprile 1949 l’edicola italiana viene sconvolta dall’arrivo di una nuova rivista a fumetti: Topolino. Si trattava in verita di un cambio di formato del glorioso Topolino Giornale, che dal dicembre 1932 pubblicava, nel formato ampio del quotidiano, le storie Disney americane di Floyd Gottfredson e parecchio altro materiale non Disney. La Mondadori, all’epoca licenziataria dei personaggi Disney per l’editoria, aveva optato per il formato libretto (12,5×18cm), scelta parecchio innovativa per l’epoca e decisamente ancora attuale oggi.

La redazione celebra i 75 anni del libretto con una bella copertina (e quarta) di Andrea Freccero, che omaggia il n. 1 dopo l’omaggio di Cavazzano per i 70 anni, con la calamita come gadget e con alcuni articoli interni. In particolare, una bella carrellata dei personaggi inventati dagli autori italiani, una cronistoria del settimanale (con un errore riguardo al 1982, dato che viene menzionata l’esistenza di due parodie, ma si fa il nome di una sola), due interviste a due grandi collezionisti e un bell’approfondimento sull’iter creativo dietro la copertina. Aggiungiamo anche la realizzazione di un elegante logo per l’anniversario, con un claim – 75 anni insieme – che ricicla direttamente quello dei 60 anni.

Per il resto, le storie all’interno non hanno nessun intento celebrativo, e potrebbero appartenere a qualsiasi numero degli ultimi anni.

Topolino 3567 - Decisioni difficili

Il dilemma delle decisioni difficili

Si parte con l’ultimo episodio de La ciurma del sole nero, ovvero Rapsodia in verde. Marco Gervasio come autore completo chiude la serie con una risoluzione semplice ma comunque soddisfacente. L’ultimo episodio risulta leggermente meno retorico rispetto ai precedenti, e pone i nostri eroi davanti ad una scelta difficile, che li obbligherà a fare buon viso a cattivo gioco. Il dilemma da sciogliere non è per nulla banale, ma Gervasio innalza i protagonisti rendendoli un ottimo modello da seguire: la casa è dove sono gli affetti, e i luoghi geografici contano poco. Una lezione molto importante da condividere in un mondo sempre più aperto in cui i confini, per fortuna, contano meno. Spiace solo che alcuni aspetti dei precedenti episodi restino in sospeso, come il destino di un certo personaggio…

Topolino 3567 - Inquadrature particolari

Inquadrature aeree spericolate

Segue il primo episodio de Il Mondo di Ghiaccio – Amelia oceanica contro le streghe vulcaniche, in cui tornano i nuovi personaggi inventati da Bruno Enna, stavolta con gli eccellenti disegni di Giuseppe Facciotto. Per ora non possiamo dire molto, dato che si tratta di un episodio introduttivo, in cui lo sceneggiatore sardo richiama la precedente avventura (a breve ristampata da Panini in un volume cartonato da libreria) e pone le basi per un complesso intrigo magico. Colpisce comunque nel segno, dato che siamo curiosi di chi ci sia dietro la minaccia. L’aspetto narrativo viene valorizzato dai potenti disegni di Facciotto, che realizza espressioni azzeccate, inquadrature ardite (l’esperienza di Pk ha aiutato) e dettagli archittetonici o grafici mai invasivi e sempre interessanti.

Meno interessante la seconda parte dell’albo. Paperina, Paperino e l’arte della pignatta, con i testi di Giulio Gualtieri e i disegni di Ottavio Panaro, è una classica storia che strizza l’occhio ad un fenomeno sociale del presente – in questo caso, i programmi televisivi culinari insieme a chef famosi come in MasterChef – in cui a brillare è la buona chimica di coppia tra Paperino e Paperina.

Gestire le amicizie non è facile

Infine, torna la band musicale di cui fa parte Qua, ovvero i Bumpers. In Un chitarrista di troppo Giorgio Salati e Mattia Surroz presentano una trama in cui si cerca di presentare uno spaccato, il più possibile realistico, delle dinamiche giovanili e della passione musicale. Al netto di certe ingenuità, la storia si fa portatrice di un buon messaggio: perseguire le proprie passioni, gestendo, non sempre con semplicità, anche le amicizie e il proprio orgoglio.

A livello di autoconclusive, oltre ad una tavola dedicata a Battista con la collaborazione di Simone Tempia, vi sono tre tavole sceneggiate da Roberto Gagnor e disegnate da Claudio Sciarrone, che cercano di immaginare il futuro insieme a Qui Quo Qua.

In sintesi, abbiamo un numero di Topolino che procede nel solco dei precedenti. Nessuna storia memorabile, ma in gran parte materiale serio e con un senso ben preciso, che cerca di andare oltre la storiella della settimana per lanciare messaggi non banali.



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Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.

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