Gli Stati uniti dietro quella parvenza di libertà legata alla loro costituzione assai poetica, e ai grandi nomi dei presidenti antichi, nasconde una delle realtà peggiori del mondo.Capisco, ma è completamente Off Topic :)
Puoi girare con tre pistole e due fucili in tasca, e nessuno può dirti niente, perchè la libertà di girare armati è intoccabile. E se insulti qualcuno (o qualcuno scambia le tue parole per insulto) vai in galera.
In fondo sono nati sulla violenza, gli Stati Uniti, e continuano a campare su di essa.
Capisco, ma è completamente Off Topic :)
Una delle poche cose che ammiro degli Stati Uniti è la totale libertà di pensiero e parola: vietano le AZIONI, non i PENSIERI. Non puoi AGIRE contro gli ebrei, ad esempio, ma puoi ESSERE nazista e nessuno può vietartelo (vedi i 'nazisti dell'Illinois').
L'Europa questa tutela del libero pensiero non è mai riuscita ad ammetterla del tutto. Da sempre sono vietati determinati partiti, anche costituzionalmente, e sostenere determinate idee come il negazionismo. Atteggiamenti pericolosi anche se si è (com'è da augurarsi) ostili a certe idee: se sono vietate, come fai a sapere qual è la loro diffusione sotterranea e non siano più grandi quanto pensi?
Ma adesso la situazione sta degenerando: termini tipici delle dittature come rieducazione, censura, moralizzare tornano parte del dibattito pubblico senza destare allarmi. Qualsiasi frase non totalmente politicamente corretta viene bollata come 'razzista', 'fascista', 'omofoba' e come tale ne viene augurata la censura e la punizione del reo. Voi che ne pensate?
No, Inghilterra
Bè, era per collegarmi al discorso di Craven. se ho ben capito, il fatto è accaduto negli USA.
No, Inghilterra
???
Allora pardon, ho effettivamente parlato a sproposito :P
In fondo in GB sono parecchio conservatori.
In Italia è vietato il fascismo, perchè abbiamo avuto una dittatura fascista. In Germania, naturalmente, il nazismo. E poi ci sono paesi come la Polonia e la Lituania, che hanno patito invasioni e massacri di massa durante la guerra da parte dell'Armata Rossa, e anche dopo hanno vissuto sotto la dittatura sovietca, che hanno istituito il reato di "apologia di comunismo".La risposta te la dai da solo quando scrivi le diverse tragiche esperienze che i vari paesi nominati hanno vissuto: è logico che ogni nazione legiferi a seconda delle esperienze che ha vissuto sulla propria pelle: sarebbe strano il contrario!
Qual'è l'ideologia sbagliata da vietare? Come fa ad essere diversa per ogni paese? Che senso ha?
In campo di libertà di opinione, gli USA sono un vero faro di democrazia. Almeno questo, gli va riconosciuto.Anche perché le guerre (tranne ovviamente quelle interne come la Secessione) le hanno vissute sempre lontane dai loro confini, sia quando li hanno coinvolti 'dopo' (come in Europa e Giappone), sia quando li hanno coinvolti 'prima' (Vietnam, Corea, Iraq).
Una delle poche cose che ammiro degli Stati Uniti è la totale libertà di pensiero e parola: vietano le AZIONI, non i PENSIERI.
La risposta te la dai da solo quando scrivi le diverse tragiche esperienze che i vari paesi nominati hanno vissuto: è logico che ogni nazione legiferi a seconda delle esperienze che ha vissuto sulla propria pelle: sarebbe strano il contrario!
Ma l'aspetto più inquietante della vicenda sono le seguenti parole di Napolitano:
«È un merito del Parlamento italiano anche dando un esempio ad altri Parlamenti aver approvato questa norma ieri già alla Camera dei deputati e sono convinto che sarà presto completato l'iter parlamentare». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commentando il Ddl sul negazionismo [...]. Si tratta «dell'affermazione dell'importante attaccamento ai principi di libertà e tolleranza».
In Italia, muovere la minima critica a Napolitano ti espone ad un massacro mediatico, ai limiti del linciaggio, e in teoria sei anche a rischio di carcere (anche se per il reato di vilipendio ci vuole qualcosa di più). Lo stesso presidente non si fa problemi a mandare lettere inviperite ai giornali (pochi, per la verità) che ne criticano le politiche.Ummm... leggermente diverso. In USA (o anche in Francia) il Presidente è anche il capo dell'esecutivo, del governo. Pertanto attua scelte politiche, viene eletto da parte dei cittadini contro un altro candidato votato da un'altra parte dei cittadini, è diverso. Criticarlo equivale da noi a criticare il Presidente del Consiglio e difatti mi pare non manchino le critiche a Renzi.
In America, televisioni e commentatori vari, di Barack Obama possono dire le peggio cose. Molti sostengono pubblicamente che in realtà è musulmano e trama per distruggere l'America. Sono sciocchezze, ma la cosa veramente importante è che LO POSSONO DIRE! Esiste il diritto ad odiare e disprezzare il proprio capo di stato. E' il tuo presidente, ma non ti deve piacere per forza.
E che dire di Bush? C'era un famoso regista, Michael Moore, che scriveva libri e rilasciava interviste in televisione in cui, senza alcuna censura, diceva che George W. era un alcolizzato, un drogato, una scimmia, un criminale, un raccomandato, un ignorante, un deficiente conclamato.
Lo diceva, e Bush, l'uomo più potente della Terra, anche se certo non apprezzava, non poteva farci proprio niente. E infatti, non si è mai lontanamente sognato di chiudergli la bocca...semplicemente, perchè non lo può fare.
Può scatenare una guerra mondiale, ma non può chiudere la bocca a Michael Moore e a nessun altro cittadino americano. Perchè i cittadini americani, anche se è il loro presidente, hanno il diritto a non amarlo alla follia come si pretende si faccia in Italia.
Mi chiedo quanti di coloro che stanno esaltando la liberta' di opinione negli Stati Uniti, contrapposta alle censure che imperano in Europa, si rendano conto che il concetto stesso di "politically correct" (e molte delle applicazioni che ho sentito piu' vituperare su questo forum) l'abbiamo sostanzialmente importato da la'. Per quanto ne so (che, ammetto, non e' molto: non ho mai fatto ricerche serie in proposito e non posso escludere che le nozioni che mi son formato includano molte cavolate), per esempio, l'attenzione maniacale a eliminare dal linguaggio qualsiasi potenziale residuo di opinioni oggi "poco corrette" e' un frutto dei movimenti per i diritti civili degli anni '60 in Nordamerica.
Ummm... leggermente diverso. In USA (o anche in Francia) il Presidente è anche il capo dell'esecutivo, del governo. Pertanto attua scelte politiche, viene eletto da parte dei cittadini contro un altro candidato votato da un'altra parte dei cittadini, è diverso. Criticarlo equivale da noi a criticare il Presidente del Consiglio e difatti mi pare non manchino le critiche a Renzi.
Nelle repubbliche parlamentari il Capo dello Stato
non attua scelte politiche, non è stato scelto da parte dei cittadini 'contro' un'altra parte dei cittadini, in teoria egli è la rappresentazione dell'intera Repubblica e della Costituzione
scelto dai rappresentanti dei cittadini in comune accordo, superpartes e al di sopra delle lotte politiche.
"Tutto ciò è pura speculazione teorica, aldilà dell'attivismo di Napolitano che pure io condanno aspramente, specie nel secondo settennato." Scritto sotto la parte 'barzelletta' ;)
TUTTO il resto del tuo post è puro Vangelo, come direbbe Kit Carson. Ma la parte che ho quotato, specie la seconda, consentimelo pure, è una barzelletta. Così è come IN TEORIA dovrebbe essere, ma IN PRATICA non è mai così. E non lo è stato di certo nemmeno con Napolitano.
Ripeto, se l'America avesse vissuto sulla sua pelle ciò che l'Europa ha vissuto fra gli anni '30 e il 1945 anche lì sarebbero sorte particolari leggi contro chi causò immani disastri e contro chi oggi ne vorrebbe prendere l'eredità politica.
Nel Dopoguerra in America, contro il pericolo comunista, imperversò il maccartismo che tanti intellettuali, registi, scrittori, politici e semplici cittadini perseguitò, con condanne dure finanche alla pena di morte (per spionaggi o semplici collaborazioni non sempre comprovati, se non solo per le idee).
E dopo l'11 settembre le stesse categorie di persone non anti-islamiche o addirittura 'pro' (il che non vuol dire che non condannassero l'attentato delle Torri) come sono state trattate? Se non isolate legalmente, lo sono state con i fatti per almeno un decennio (fino all'arrivo del 'pacifista' Obama). Ma posso comprendere ciò: lo shock degli oltre 3.000 morti in piena NYC avvenuto in quel modo orrendo e 'spettacolare' al tempo stesso (mi si passi il termine), non poteva non avere quelle conseguenze.
Come scriveva ML, non so quanto i partiti comunisti o islamici possano avere legalità negli USA.
Ripeto, se l'America avesse vissuto sulla sua pelle ciò che l'Europa ha vissuto fra gli anni '30 e il 1945 anche lì sarebbero sorte particolari leggi contro chi causò immani disastri e contro chi oggi ne vorrebbe prendere l'eredità politica.Il Partito Comunista d'America, a parte brevi periodi di clandestinità autoimposta, è ancora attivo e perfettamente legale. Non so di partiti islamici, ma sarebbero anche quelli legali.
Nel Dopoguerra in America, contro il pericolo comunista, imperversò il maccartismo che tanti intellettuali, registi, scrittori, politici e semplici cittadini perseguitò, con condanne dure finanche alla pena di morte (per spionaggi non sempre comprovati).
E dopo l'11 settembre le stesse categorie di persone non anti-islamiche o addirittura 'pro' (il che non vuol dire che non condannassero l'attentato delle Torri) come sono state trattate?
Come scriveva ML, non so quanto i partiti comunisti o islamici possano avere legalità negli USA.
Gli Stati Uniti hanno avuto i loro periodi di persecuzione, ma la differenza fondamentale è che non hanno MAI condannato esplicitamente il pensare o il sostenere un'idea. Si ricorreva ad accuse pretestuose di FATTI: Sacco&Vanzetti e i coniungi Rosenberg furono accusati di omicidio e spionaggio, non di essere anarchici o comunisti.
Invece in Europa vi sono leggi che condannano direttamente il pensiero e la parola e ne stanno venendo proposte di sempre più oppressive ed estese.
Sicuramente sbaglio, ma a me pare che in questa, come praticamente in tutte le ultime discussioni di carattere socio/etico/morale sostenute in questa sezione del forum, l'intento e il tono pedagogici arrivino sempre dalla parte che più si affanna a proclamare l'assoluta liberta' di dire tutto cio' che passa per la testa, pure se pericoloso o anche solo doloroso. Insomma libertà' ai neonazisti a invocare nuovi forni, ma si tacciano gli sciocchini che si ostinano "a non capire".
E' esattamente questo che molti non capiscono.
E' questa la fondamentale differenza che molti sembrano non comprendere.
Sicuramente sbaglio, ma a me pare che in questa, come praticamente in tutte le ultime discussioni di carattere socio/etico/morale sostenute in questa sezione del forum, l'intento e il tono pedagogici arrivino sempre dalla parte che più si affanna a proclamare l'assoluta liberta' di dire tutto cio' che passa per la testa, pure se pericoloso o anche solo doloroso. Insomma libertà' ai neonazisti a invocare nuovi forni, ma si tacciano gli sciocchini che si ostinano "a non capire".
Forse perché manco dall Italia da parecchio tempo nn mi reso conto di questa incombente catastrofe del libero pensiero, ma da questo lontano osservatorio mi pare che in tv, sui giornali, in internet, passi di tutto, compresi peti e rutti del pensiero, sfanculate della mente, inni al razzismo, sbertucciamenti al frocio e trollate ultra religiose. Mi verrebbe anche da dire, ma forse pure qui sbaglio, che sono più i gay ridicolizzati per strada rispetto a liberi pensatori che giacciono nelle patrie galere e ci sono più ebrei ingiuriati che martiri neonazisti al confino
@Cornelius Coot Sai, Cornelius, tutto il tuo discorso su quale ideologia sia giusto vietare in quale paese, non mi trova d'accordo. Anzi, lo trovo un po' allucinante, a dire il vero. In Italia abbiamo avuto il fascismo, ed il fascismo è vietato, in Polonia il comunismo, ed il comunismo è vietato. Ma se un'ideologia è sbagliata e pericolosa, lo è ugualmente dappertutto. Se avessimo avuto la dittatura comunista noi, probabilmente sarebbe fuorilegge il comunismo. Così come non credo che dei nazi skin polacchi sarebbero automaticamente "buoni" in quanto polacchi, se intendi il mio paradosso. Non può essere giusto vietare un'ideologia solo nel paese dove ha preso piede, e dovunque altro nel mondo lasciarla libera. Se è negativa, è negativa. Se non lo è, non lo è. Oppure si può decidere di non vietare le ideologie in quanto tali, ma le loro eventuali manifestazioni illiberali o criminose, all'atto pratico. Il che, secondo me, sarebbe più sensato.
Il solo fatto che qualcuno abbia pensato di farlo, però, è preoccupante.Scusa Sergio, ma seguendo la tua difesa strenua della libertà di opinione, non è preoccupate che tu ti preoccupi che qualcuno possa pensare qualcosa che potrebbe limitare la tua libertà? In questo caso sembreresti tu il perbenista che vede in cattiva luce un libero pensatore che ha opinioni diverse dalle tue :-?
@Cornelius, noi stiamo facendo un discorso pratico basato sulla nostra osservazione di come a noi paia che siano le società, Donald e Sergio mi sembra sviluppino un piano più' teorico di come secondo loro dovrebbe essere una società'. Diverse metodologie, difficile potersi incontrare nel mezzo.Ho l'impressione che non sia la prima volta che accade. Direi che hai colto una dei problemi alla base di varie discussioni recenti.
E sullo sbattere la gente in galera per reati d'opinione (proprio come facevano i nazisti, mi vien da sottolineare), mi sono espresso nell'altra discussione, quando Fa.Gian. proponeva i centri rieducativi per chi non condivideva certe idee. Poi sono uscito dalla discussione,A me (e vari altri, a giudicare dai commenti seguiti al tuo intervento) era parso che Fa.Gian. avesse detto tutt'altro. Se cosi' fosse, attribuendogli un'opinone estrema che lui non aveva espresso (e ribadendo qui quest'accusa) sei risultato parecchio insultante (oltre ad aver dato davvero l'impressione che qui il fanatico sia tu); spero che tu te ne renda conto.
Esiste il giusto e lo sbagliato. E non segue le mode e i tempi. Altro discorso che l'Uomo da sempre tenda a fregarsene. I valori esistono, non portiamo il relativismo alle esteme conseguenzePurtroppo esiste pure "cio' che conosciamo e cio' che non conosciamo". Anche ammettendo che esista una verita' morale assoluta (e la mia propensione e' a credere che esista, cosi' come crederei che esista una, e una sola, verita' sul mondo fisico, verita' cui la scienza cerca lentamente di avvicinarsi), non e' sempre cosi' facile riuscire a individuarla. Per quanto capisco, il relativismo nasce in gran parte dalla difficolta' (oggettiva) di stabilire cosa sia giusto e sbagliato; lo vedo come un tentativo (forse il piu' ragionevole a me noto) di non restare imprigionati in schemi mentali erronei. E mi sembra possa esser sussunto nel realismo ipotetico degli scienziati, la cui ipoteticita' non impedisce loro di fare affermazioni molto forti su cio' che studiano ("realismo ipotetico" che poi il sottoscritto conosce solo dai vaghi ricordi di una lontana lettura (http://it.wikipedia.org/wiki/L%27altra_faccia_dello_specchio): spero di non aver scritto troppe scemenze usando questo termine).
La conversazione si sta avvitando decisamente:
Donald:
-indicami dove ho affermato una notte dei cristalli per gli omosessuali
-a domanda diretta su dove fosse il cataclisma del libero pensiero l'unica risultante che mi hai saputo citare e' stato un ineffabile ddl sull'omofobia
-tutti vorremmo vivere in un paese dal clima temperato con moderate piogge e miti soli; purtroppo nel sahara sono soggetti a gravissime siccità e nei alesi del sud est asiatico a tremendi monsoni; cio non rende oggettivamente peggio la siccità rispetto al monsone, solo che un paese si trova a fronteggiare l'una, un altro l'altro.
-mi hai detto che i talk show non riflettono il paese, io ho citato anche giornali dove molti titoli danno tranquillamente dell'illiberale a Napolitano, alla meno peggio, siti internet in cui siamo assolutamente liberi di dire cio' che ci pare e piace senza essere costretti a censura, se non quella della più elementare educazione; mi chiedo ora quali siano i mezzi informativi o mediatici che utilizzi tu, ovviamente non penso che elementi di censura si scatenino dal national geographic
-se di censura del pensiero vogliamo parlare, essa avviene quindi già' dalla scuola che forzatamente insegna certe cose a discapito di altre, impone determinate interpretazioni e ne scarta altre; non diversamente avviene in Cina, in Giappone, in Europa e in America.
Ora, credo di aver dimostrato di saper rispondere nel merito ai punti (e sono generoso) che hai sollevato, vediamo se da parte tua si riesce a schiodarsi da questo ddl omofobia e a proporre qualcosa di più costruttivo e sensato.
mi pare che in tv, sui giornali, in internet, passi di tutto, compresi peti e rutti del pensiero, sfanculate della mente, inni al razzismo, sbertucciamenti al frocio e trollate ultra religiose. Mi verrebbe anche da dire, ma forse pure qui sbaglio, che sono più i gay ridicolizzati per strada rispetto a liberi pensatori che giacciono nelle patrie galere e ci sono più ebrei ingiuriati che martiri neonazisti al confino?
Il punto che qui si vuole sottolineare è che non si può stabilire per legge cosa SI POSSA e cosa NON SI POSSA pensare, perchè comunque, occorrerebbe che qualcuno (chi? scelto in base a quale criterio? od autonominatosi?) decidesse, in maniera IN TEORIA condivisa da tutti, quali pensieri permettere, e quali no. E non è il genere di cose che finiscono bene. Non è nemmeno il genere di cose sulle quali ci si limita a vietare "solo le cose che tutti consideriamo sbagliate" (come appunto il nazismo). Si comincia sempre con quelle, e poi si finisce col vietarne altre, che sono sfacciatamente di parte, CON LA SCUSA che sono tanto dannose quanto le precedenti, anche se non è vero. Che ciò derivi dall'incapacità della gente di dare il giusto peso alle cose, è indubbio. Ma è proprio una buona ragione per non cominciare.
Capisco i timori di Sergio e sono d'accordo che proibire serva solo a rendere più attraente una cosa, però trovo che il concetto proibiamo le azioni non i pensieri sia o ingenuo o ipocrita. Hai voglia a dire che una persona può coltivare idee naziste ma non può metterle in pratica. Se ha realmente quelle idee, cercherà per forza di tradurle in pratica. Magari eviterà contatti con persone che ritiene "di razza inferiore", magari se ha una ditta non le assumerà, insomma riuscirà in azioni a discriminarle (e vai a dimostrare che non ha assunto tizio perché gay o nero e non perché non gli sembrava qualificato). Non è sopprimendo la libertà d'opinione che si va verso un mondo migliore, ma nemmeno considerando tutte le idee allo stesso modo.Hai ragione sul fatto che esistono valori assoluti del genere umano, su tutti quello alla vita e all'essere riconosciuti come parte della stessa specie.
Esiste il giusto e lo sbagliato. E non segue le mode e i tempi. Altro discorso che l'Uomo da sempre tenda a fregarsene. I valori esistono, non portiamo il relativismo alle esteme conseguenze
Trovo questa notizia dal sito de La Repubblica:Allucinante, stavo per postarlo io.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/04/03/news/ad_mozilla_si_dimette_per_polemica_su_nozze_gay-82682216/
Mozilla, l'Ad Eich costretto a lasciare per la sua posizione contro le nozze gay
Co-fondatore di Firefox e ideatore di Javascript, si era appena insediato ai vertici della società. Gli sono stati fatali l'appoggio (con un contributo di mille dollari) al referendum contro i matrimoni omosessuali e l'appello al boicottaggio del browser lanciato dal sito OkCupid.com
_________________________
Trovo che sia allucinante che sia stato rimosso a causa delle sue idee. Sia chiaro che sarebbe stato altrettanto allucinante se fosse stato rimosso perché a favore delle nozze omosessuali.
Ma discuto dell'opportunità di vietarle per legge queste idee, anziché combatterle con la cultura, l'educazione e il senso civico e sociale.
Trovo che sia allucinante che sia stato rimosso a causa delle sue idee. Sia chiaro che sarebbe stato altrettanto allucinante se fosse stato rimosso perché a favore delle nozze omosessuali.Mi sembra un po' fuorviante dire che sia stato rimosso a causa delle sue idee. Sospetterei che sia piu' corretto dire che e' stato rimosso a causa del potenziale danno economico che avrebbe potuto causare alla compagnia l'impopolarita' delle sue idee presso i consumatori. Forse pero' le cose sono piu' complicate: non mi e' chiaro se il discorso di compagnia e consumatori si applichi alla Mozilla Corporation (http://en.wikipedia.org/wiki/Mozilla_Corporation).
E allora rispondiamo punto per punto..
Gli altri punti (dove sia la censura nei media, quali altri eventi ci trascinano verso questa dittatura, il fatto che alcune società, di nuovo nella pratica, si trovino a fronteggiare diversi vissuti) non sono stati da te assolutamente considerati.
Quindi, per concludere, il tuo impianto teorico sull'imminente instaurazione di una dittatura si basa su:
Ma il punto è questo, noi non stavamo lamentando un'avvenuta privazione di libertà, ma il rischio che si vada in quella direzione. Perciò se pensi di averci sbugiardati dimostrando che un'effettiva privazione della libertà non è avvenuta ancora, capisci che stiamo parlando di due cose diverse.
-questo punto risponde alla mia obiezione a Cornelius, e ci risponderò a parte
Il punto che qui si vuole sottolineare è che non si può stabilire per legge cosa SI POSSA e cosa NON SI POSSA pensare, perchè comunque, occorrerebbe che qualcuno (chi? scelto in base a quale criterio? od autonominatosi?) decidesse, in maniera IN TEORIA condivisa da tutti, quali pensieri permettere, e quali no. E non è il genere di cose che finiscono bene. Non è nemmeno il genere di cose sulle quali ci si limita a vietare "solo le cose che tutti consideriamo sbagliate" (come appunto il nazismo). Si comincia sempre con quelle, e poi si finisce col vietarne altre, che sono sfacciatamente di parte, CON LA SCUSA che sono tanto dannose quanto le precedenti, anche se non è vero. Che ciò derivi dall'incapacità della gente di dare il giusto peso alle cose, è indubbio. Ma è proprio una buona ragione per non cominciare.
A me (e vari altri, a giudicare dai commenti seguiti al tuo intervento) era parso che Fa.Gian. avesse detto tutt'altro. Se cosi' fosse, attribuendogli un'opinone estrema che lui non aveva espresso (e ribadendo qui quest'accusa) sei risultato parecchio insultante (oltre ad aver dato davvero l'impressione che qui il fanatico sia tu); spero che tu te ne renda conto.
Puo' darsi che ci siamo sbagliati noi e che Fa.Gian. abbia effettivamente esagerato: ma in che occasione? Per favore, potresti almeno indicarci dov'e' che Fa.Gian. avrebbe proposto "i centri rieducativi per chi non condivideva certe idee" ? Ci sono quattro o cinque suoi interventi poco prima del tuo (i suoi a pagina 23 (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1332534268/330), il tuo e' il primo a pagina 24) e in nessuno ritrovo cio' di cui tu l'accusi.
Quindi oggi la "rieducazione" che paventi, sarebbe necessaria ECCOME, per evitare strumentalizzazioni da parte di furbetti qualsiasi.
Posso aver certamente travisato, ma sognato no.Ti ringrazio della risposta; ma ti pregherei di essere un poco piu' completo. Non metti un link all'intervento in cui apparirebbe la frase in questione, ne' dai indicazioni su come ritrovarlo. Ho riletto tutti gli interventi di Fa.Gian. a pagina 23 di quella discussione e non trovo quella frase. Possibilissimo che Fa.Gian. l'abbia scritta in precedenza; ma mi sembra che spetti a te l'onere di trovare la frase e indicare il contesto (cosi' da permettere ad ognuno di noi di farsi la propria opinione su chi ha travisato chi, etc.).
In effetti hai ragione tu..e' un po' come pretendere di cavare succo dalle nespole :-? 'un c'hai e 'un c'avevi niente da dire fin dall'inizio ma ti piccavi pure di provare a dirlo fiorito..vabbè
Deve andare avanti ancora per molto, questa pantomima?
Trovo questa notizia dal sito de La Repubblica:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/04/03/news/ad_mozilla_si_dimette_per_polemica_su_nozze_gay-82682216/
Mozilla, l'Ad Eich costretto a lasciare per la sua posizione contro le nozze gay
Co-fondatore di Firefox e ideatore di Javascript, si era appena insediato ai vertici della società. Gli sono stati fatali l'appoggio (con un contributo di mille dollari) al referendum contro i matrimoni omosessuali e l'appello al boicottaggio del browser lanciato dal sito OkCupid.com
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Trovo che sia allucinante che sia stato rimosso a causa delle sue idee. Sia chiaro che sarebbe stato altrettanto allucinante se fosse stato rimosso perché a favore delle nozze omosessuali.
[...]Una cosa su cui certo conveniamo e' che la moda del politicamente corretto ha creato un mucchio di fanatismo. Forse differiamo quando si tratta di giudicare della distribuzione di questo fanatismo ....
Che poi è divertente e triste allo stesso tempo che boicottaggi per questioni serie (non so, la Coca Cola in Colombia) vengono ignorati e falliscono in breve, boicottaggi per questioni di opinione fanno saltare sull'attenti presidenti di multinazionali.Tanto per azzardare un'ipotesi: e se fosse semplicemente che i boicottaggi sono tutti di scarso peso, ma facendo finta di subire le pressioni di alcuni, le grandi aziende fanno un'operazione di immagine a costo quasi zero? (Poi io non ho idea di quanto sia stato doloroso o meno per Mozilla sbattere fuori questo Eich, quindi non so se il ragionamento si applichi al caso in questione.)
Una cosa su cui certo conveniamo e' che la moda del politicamente corretto ha creato un mucchio di fanatismo. Forse differiamo quando si tratta di giudicare della distribuzione di questo fanatismo ....
Che poi, avranno veramente il peso che gli attribuiscono? Avrei proprio voluto vedere se gli utenti di Mozilla calavano.
OT assoluto:a proposito di libertà d'opinione...quanto vorrei un topic di politica su questo forum!Penso che siamo tutte persone mature tanto da toccare anche questo argomento senza ammazzarci di insulti.Pensi male. Non hai idea di cosa succedeva quando c'era davvero, un topic del genere. ::)
Pensi male. Non hai idea di cosa succedeva quando c'era davvero, un topic del genere. ::)Bé,se tutti però magari cerchiamo di controllarci forse si può ritentare l'azzardo...sbagliare è umano,se l'errore venisse ricommesso allora capirei questa decisione...comunque accetto qualsiasi scelta.
OT assoluto:a proposito di libertà d'opinione...quanto vorrei un topic di politica su questo forum!Penso che siamo tutte persone mature tanto da toccare anche questo argomento senza ammazzarci di insulti.Però ovviamente io tempo fa ci ho provato ma è stato chiuso subito...se ci ripensate sarò un assiduo frequentatore del topic. ;DPrego, aprilo :)
Prego, aprilo :)Ci ho già provato tempo fa ma è stato chiuso...ci riprovo...scusate moderatori..
“Sono strumentalizzazioni dell’estrema destra, a mesi di distanza – ribatte la preside del liceo Micaela Ricciardi -. Il libro è bello e serve per parlare di temi come le famiglie di nuovo tipo e l’omofobia. I ragazzi hanno apprezzato. Noi facciamo educazione, ci confrontiamo di continuo con l’outing di giovanissimi che scoprono di essere omosessuali e dobbiamo ridurre i rischi di omofobia o discriminazione”.
E per l’Associazione dei presidi “i ragazzi ne sanno più del libro”. “Sbigottita e dispiaciuta” l’autrice. “Trovo del tutto pretestuosa l’accusa di oscenità a un romanzo che parla, semplicemente, di famiglia e d’amore – dice Mazzucco -, e ridicola l’accusa rivolta agli insegnanti”. Le associazioni per i diritti dei gay parlano di “inaccettabili manifesti omofobi” (Gay Center) e di “iniziativa surreale” (Circolo Mario Mieli) di chi ha presentato la denuncia. I movimenti studenteschi di sinistra difendono l’iniziativa scolastica e parlano di “omofobia fascista”.
Vorrei oltretutto vedere se la questione fosse stata il racconto di una ragazza che 'intervista' un ragazzo e qualcuno avesse dichiarato "eh, ma le ragazze ne sanno più del libro" :P
Leggendo quelle poche righe circoscritte di rosso (sicuramente un goccia nell'oceano di frasi e parole scritte dall'autrice) e pensando che a sentirle sono ragazzi e ragazze di 15 anni, ho pensato ad una esposizione banale ed estremamente cruda dei rapporti erotico-sentimental-sessuali.Stai descrivendo una normalissima sessione di studenti che "reagiscono" a un testo, mettendo in movimento i neuroni per decodificarlo.
E' vero che molti minorenni ne sanno più di quanto si creda in tema di sesso, però è anche vero che molte ragazze di quella età si rifiutano di svolgere azioni come quelle descritte perché stomachevoli e vomitevoli (in effetti non so quanto possa far piacere l'odore - puzza - di urina) e che l'attrazione che provano verso i loro coetanei è più fisico-estetica (quindi erotica) che sessuale tout court.
Immagino le loro reazioni a sentire enunciate quelle frasi (magari dalla stessa prof): risolini, smorfie, e parole tipo "che schifo!"
Il fatto che fosse la descrizione di un "p******o" invece che "dolci baci e languide carezze" [cit.] è solo sintomatico dei tempi moderni.
Rimane comunque ignobile che l'Associazione Presidi affermi, se il virgolettato è vero, "i ragazzi ne sanno più del libro". Diamo per scontato che TUTTI i ragazzi e TUTTE le ragazze a 15 anni siano Rocco e Moana (io non lo ero, per dire)? Ma un po' di considerazione per chi non lo/la da via gratis lo vogliamo mantenere? :o...per affermare con certezza queste frasi, forse qualche rappresentante dell'Associazione Presidi è stato affezionato cliente delle famose baby squillo dei Parioli... ::)
Inoltre presenta una situazione che prima o poi potrebbe presentarsi a chiunque, è inutile fare tanto i "santerellini", soprattutto gli adolescenti sono sempre attratti dalle situazioni "sessuali", quindi nulla di strano che scoprano che anche il resto del mondo ci pensa, e trova vari modi per approcciarle, invece che limitarsi a nasconderle.
Ma per piacere, a 15 anni "sesso" è l'equivalente di "aria per respirare".
Non sono affatto d'accordo. Ogni persona è diversa dalle altre e matura con tempi e modi diversi. Parlare di sesso in questo modo equivale a mostrare un film porno in classe ed è una violenza perché non tutti sono pronti ad un'esperienza del genere. Non voglio fare il catastrofista, ma con belle pensate come questa (e badate bene che il fattore omosessualità non c'entra affatto, avrei detto le stesse cose se si fosse trattato di una coppia etero) si rischia di procurare traumi che impediranno ai ragazzi di vivere una vita sessuale serena
Che poi è spaventosa questa pratica inglese di sbatterti in cella prima e vedere che hai fatto poi :oL'Inghilterra e' notoriamente famosa per questa pratica (la chiamano habeas corpus (http://it.wikipedia.org/wiki/Habeas_corpus) e ne sono molto fieri (http://en.wikipedia.org/wiki/Habeas_corpus)).
Cambiamo tema:
http://www.tempi.it/inghilterra-legge-un-libro-di-winston-churchill-in-pubblico-politico-britannico-arrestato-per-razzismo-islamofobo#.U1-mHK1_tQY
Ma se avesse letto uno dei mille brani contro il cristianesimo, sarebbe successo lo stesso? Aldilà della palese provocazione dell'arrestato.
ML-IHJCM ha scritto Oggi alle 09:56:33:
[...]
Francamente, dopo questa analisi non riesco a sfuggire all'impressione che il sito su cui tu ti sei informato sia decisamente "ultra" (all'incirca nel senso che Stendhal dava a questa parola).
Non capisco però tutto questa necessità di analizzare la struttura dell'articolo e presunte intenzioni manipolatorie : alla fine, in sostanza, cambia qualcosa sull'assurdità della questione?Il modo in cui una vicenda viene descritta conta nel farla apparire piu' o meno assurda. Dal sito che hai citato:
Police officers arrested Mr Weston, mid-speech, for failing to comply with their request to move on under the powers of a dispersal order made against him.E se l'aver fatto un discorso senza autorizzazione avesse contato di piu', nelle motivazioni per arrestarlo, dell'aver espresso opinioni anti-islamiche?
[...]
'Reportedly, a woman came out of the Guildhall and asked Mr Weston if he had the authorisation to make this speech.
'When he answered that he didn't, she told him, "It's disgusting," and then called the police.
le vicende di questo genere non si contano più ormai, e stanno raggiungendo livelli veramente ridicolsei cosi' sicuro di parlare di fatti e non di miti?
Perché se la linea guida diventa un assoluto "non offendere le diverse sensibilità" l'unico modo per non offendere nessuno nessuno diventa stare zitti.Ci sono modi e modi di esprimersi. Cosi' come c'e' chi definisce la violenza come l'ultima risorsa degli incapaci e c'e' chi ricorre alla violenza come primo rimedio.
La limitazione della libertà di espressione dovrebbe preoccuparti maggiormente se consideri anche i crimini interni alla polizia.Potrei prendere piu' sul serio queste parole se fossi convinto che il tuo precedente intervento fosse diretto alla difesa della liberta' di espressione piuttosto che ad una crociata contro il concetto di "politicamente corretto". Quel che ho appena scritto e' probabilmente molto offensivo nei tuoi confronti (in effetti, posso credere che tu sia sinceramente persuaso che la moda del politicamente corretto sia incompatibile con la liberta' di espressione, mentre a me piace in primis perche' mi sembra un invito a ragionare meglio); ma mi sento alquanto esasperato dalla marea di interventi in proposito apparsi su questo forum (tanto piu' che ritengo ci siano problemi ben piu' gravi di cui ocupparsi, se proprio si vuole discutere di faccende attinenti alla societa').
Mi pare che in passato fossero solo i regimi autoritari a chiedere 'gentilmente' alle squadre di cambiare nome, come fece il fascismo per l'Inter che divenne AmbrosianaNon è mia intenzione ficcarmi in questa discussione, solo fare una precisazione storico-calcistica: è vero che l'inter non era particolarmente amata dal pnf, non essendoci ad esempio funzionari di partito tra i dirigenti e anche per motivi legati alla "filosofia" esterofila della squadra, ma l'inter non cambiò nome in ambrosiana, ma si fuse con l'ambrosiana.
Il modo in cui una vicenda viene descritta conta nel farla apparire piu' o meno assurda. Dal sito che hai citato:
E se l'aver fatto un discorso senza autorizzazione avesse contato di piu', nelle motivazioni per arrestarlo, dell'aver espresso opinioni anti-islamiche?
Potrei prendere piu' sul serio queste parole se fossi convinto che il tuo precedente intervento fosse diretto alla difesa della liberta' di espressione piuttosto che ad una crociata contro il concetto di "politicamente corretto". Quel che ho appena scritto e' probabilmente molto offensivo nei tuoi confronti (in effetti, posso credere che tu sia sinceramente persuaso che la moda del politicamente corretto sia incompatibile con la liberta' di espressione, mentre a me piace in primis perche' mi sembra un invito a ragionare meglio); ma mi sento alquanto esasperato dalla marea di interventi in proposito apparsi su questo forum (tanto piu' che ritengo ci siano problemi ben piu' gravi di cui ocupparsi, se proprio si vuole discutere di faccende attinenti alla societa').
'He was further arrested on suspicion of religious/racial harassment.direi che il sospetto di Sergio non è illegittimo.
Adesso sono offeso! Ma come, solo Sergio di Rio è considerato l'alfiere dell'anti-politicamente corretto? E io che ci sto a fare qua? ;D
Considerato che l'altro articolo precisa come, in un secondo momento, sia stato arrestato per
direi che il sospetto di Sergio non è illegittimo.
E comunque...sì, quello che hai scritto è abbastanza offensivo (anche se compete più a Sergio che a me stabilirlo, ovviamente; se non dovesse sentirsi offeso, sarebbe un altro discorso). Personalmente, considero piuttosto presuntuoso presumere che le motivazioni di qualcuno siano diverse da quelle di cui scrive, e più meschine. Si tratta di un classico metodo per denigrare qualcuno: affermare che non esprime determinati pareri per il motivo che dice, ma per gravi ed inconfessabili altri motivi. Dal momento che non ti considero un indovino, od un esperto di lettura del pensiero, naturalmente.
Adesso sono offeso! Ma come, solo Sergio di Rio è considerato l'alfiere dell'anti-politicamente corretto? E io che ci sto a fare qua? ;D
Non avendo noi, su questo forum, nessun reale potere d'intervento credo possiamo discutere di ciò che preferiamo senza dover ponderare su cosa sia più urgente e necessario. Senza considerare che se trovi ci siano problemi più importanti da discutere ti basta aprire una discussione.
A suo dire, la ragazza per le sue posizioni "non rappresenta tutti i cittadini di Orléans" e ha invitato a boicottare la festa. La ragazza per le pressioni subite è stata indotta a rimuovere i 'mi piace' dalle due pagine e ad accusarsi pubblicamente di essersi sbagliata e di essere pentita
;DOltretutto nella provincia di Orleans nel 2012 vinse Sarkozy e il suo partito l'UMP, la stessa città di Orleans ha dal 2001 un sindaco dell'UMP che ha vinto per tre elezioni di fila.
A me questa gente fa veramente ridere : perché la ragazza dovrebbe rappresentare tutti i cittadini? E soprattutto, come si fanno a rappresentare esattamente tutti i cittadini? Forse a Orleans esiste il pensiero unico?
Ma... è una presa per il culo? :-?
Ma... è una presa per il culo? :-?
come tutti gli alfieri della PC sono privi di senso del ridicolo, di senso pratico, e delle più elementari capacità di ragionamentoCredo (spero) che non interverro' piu' da queste parti: mi sembra d'aver gia' detto la maggior parte di quanto valeva la pena dicessi. Chiudere dichiarando che sono privo di senso del ridicolo, di senso pratico e delle piu' elementari capacita' di ragionamento e' un buon modo di smettere. (A scanso di equivoci, preciso che non e' Sergio di Rio a dichiararmi tale: sono io. Se serve, posso aggiungere che alla visita di leva fui riformato per deficienza mentale.)
non mi risulta di aver fatto alcun riferimento a forumistiNon li hai fatti. Al massimo, ti si puo' rimproverare di aver usato senza cautela un quantificatore universale. ;)
Credo (spero) che non interverro' piu' da queste parti: mi sembra d'aver gia' detto la maggior parte di quanto valeva la pena dicessi. Chiudere dichiarando che sono privo di senso del ridicolo, di senso pratico e delle piu' elementari capacita' di ragionamento e' un buon modo di smettere. (A scanso di equivoci, preciso che non e' Sergio di Rio a dichiararmi tale: sono io. Se serve, posso aggiungere che alla visita di leva fui riformato per deficienza mentale.)
La notizia è talmente assurda da poter essere a rischio bufala, anche se la fonte stavolta non è un sito un po' "ultra", ma l'autorevole ANSA, quindi dovrebbe essere vera : http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/05/07/la-carica-del-terzo-sesso-nella-lingua-inglese_590c0e8e-0a57-4c55-bc2b-c20820b0ccfb.html
Nel senso che la notizia potrebbe essere falsa? Potrebbe, ma al momento l'ho trovata riportata su diversi quotidiani mondiali anche autorevoli, e non ci sono state smentite...temo sia vera.
OGNI volta che su un giornale mi è capitato di leggere di argomenti su cui ero un minimo preparata ho trovato castronerie immani.
MAI DIRE GIRL. E nonostante la stessa Cynthia Rahming, la judoka “offesa” dalla Bbc, abbia dichiarato di non sentirsi affatto insultata dalle parole dell’incauto anchorman, più di una voce ha deciso comunque di giustificare la mannaia politicamente corretta della tv di Stato. Una per tutte, quella di B.J. Epstein, docente di letteratura alla University of East Anglia e blogger dell’Huffington Post Uk, che ha spiegato: «La parola “girl” non mi piace proprio! Penso che sia adeguato utilizzarla per indicare femmine diciamo fino a un’età di 11 o 12 anni, ma non dopo. Trovo offensivo quando la gente si riferisce a donne o femmine adulte come “girls” perché riduce chi e cosa siamo, e ci fa sembrare giovani e poco importanti».
Cioè avrebbe compreso l'intera storia dell'umanità dal 3.000 a.C. ad oggi, ogni singola guerra sarebbe stata processata dalla magistratura italiana, si sarebbe stabilito quali crimini avesse commesso un determinato esercito in una determinata guerra e da lì in avanti qualunque storico avesse osato dirsi in disaccordo con le sentenze sarebbe stato un negazionista ed imprigionato.
C'era il famoso caso di un'insegnante, licenziata perchè, ovviamente per sbaglio, aveva dato un panino al prosciutto o qualcosa del genere ad un bambino musulmano, manco si fosse sentito male!
Chiaro no? Se vuoi lavorare, pensa così, agisci cosà, sostieni questo, combatti quello, altrimenti vai sotto i ponti.
Polemiche al liceo Giulio Cesare di Roma per aver letto alla quinta ginnasio del liceo classico
http://www.tempi.it/giovanna-darco-di-nuovo-processata-e-condannata-in-francia-non-per-eresia-ma-per-omofobia#.U2s7svl_uAV
La ragazza scelta per intepretare Giovanna d'Arco a Orleans per la tradizionale festa è stata accusata di omofobia e di "estrema destra" da Christophe Desportes-Guilloux perché ha "mi piace" su Facebook alle pagine di Manif pour tous e Veilleurs, due gruppi che organizzano manifestazioni pacifiche contro il matrimonio e l'adozione omosessuale, pubblicando il profilo della ragazza (molto corretto, eh?). A suo dire, la ragazza per le sue posizioni "non rappresenta tutti i cittadini di Orléans" e ha invitato a boicottare la festa. La ragazza per le pressioni subite è stata indotta a rimuovere i 'mi piace' dalle due pagine e ad accusarsi pubblicamente di essersi sbagliata e di essere pentita.
La pagina del deputato socialista: https://www.facebook.com/cdgorleans
Pensatela come volete, io non trovo giusto che di ogni persona venga stilato un "profilo politico" e in base a questo si decida se si è o no autorizzati a partecipare a qualsiasi evento pubblico, anzi lo trovo parecchio inquietante. Per non parlare del pubblico atto d'abiura di galileiana (ma anche nazista) memoria.
La notizia è talmente assurda da poter essere a rischio bufala, anche se la fonte stavolta non è un sito un po' "ultra", ma l'autorevole ANSA, quindi dovrebbe essere vera : http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/05/07/la-carica-del-terzo-sesso-nella-lingua-inglese_590c0e8e-0a57-4c55-bc2b-c20820b0ccfb.html
Seriamente, c'è qualcuno che può ancora difendere il politicamente corretto e in questo particolare caso il femminismo al giorno d'oggi?
E' una cosa talmente assurda da risultare comica ;D
E quindi : le regole valgono anche per i turisti che magari hanno imparato l'inglese standard e non conoscono l'utilizzo del pronome neutro?
Ma soprattutto : anche nomi come "Spiderman", "Batman" "Superman" devono essere considerati come orribile retaggio del maschilismo?
Assisteremo al cambio in corsa del titolo del prossimo film "The Amazing Spiderperson"?
"ragazza dai costumi facili, ragazza da ktv".
Questo è un fatto gravissimo, in realtà. Magari è un errore, ma è come se per errore ad un bambino cristiano lo fai bestemmiare o gli dai la carne di venerdì di quaresima o quello che è vietato dal cristianesimo.
Per rimanere sul forum, come se bruciassi la tua collezione, mica ti ha fatto male fisicamente?
Risposte in rosso
La Corte penale internazionale non penso decida per guerre del 3000 a.C ;D
Era un'esagerazione, facciamo un altro esempio: massacro di Katyn, fino agli anni '80 si era sicuri fossero stati i tedeschi, fino a quando Gorbaciov ammise che erano stati i sovietici. E se un tribunale avesse dovuto stabilire prima di Gorbaciov chi era responsabile di Katyn?
Questo è un fatto gravissimo, in realtà. Magari è un errore, ma è come se per errore ad un bambino cristiano lo fai bestemmiare o gli dai la carne di venerdì di quaresima o quello che è vietato dal cristianesimo.
Per rimanere sul forum, come se bruciassi la tua collezione, mica ti ha fatto male fisicamente?
Non ho capito bene due tuoi esempi: come si fa a far bestemmiare per errore un bambino? E cosa centra bruciare (atto volontario e danneggiamento materiale) qualcosa? Se dai carne per sbaglio ad un bambino cristiano di Quaresima pretenderei che tutto si limitasse a delle scuse e ad una maggiore attenzione futura, non ad un licenziamento e alla gogna sociale!
No, se vuoi lavorare, devi far guadagnare l'azienda. Se assumi atteggiamenti che fanno perdere soldi, vieni licenziato. Come detto, c'è libertà, il tuo capo può fare quello che vuole e i clienti possono pensare quello che vogliono.
Opinione legittima, ma siamo sicuri che verrebbe accettata se applicata su tutto? O magari farebbe scandalo un licenziamento sotto pressioni cattoliche?
Ad occhio, bisognerebbe scandalizzarsi per la scelta del libro, non tanto per il brano ;D
Completamente d'accordo: con tantissimi classici con tematiche omosessuali (il Simposio di Platone, per dire) bisogna andare a fare la marchetta ad un'autrice mediocre "d'apparato".
Beh, in Italia pubblicare il profilo facebook è la prima cosa da inserire in una notizia, purtroppo :-/
Più che altro, dovevano pensarci prima di sceglierla, controllarla prima.
Come sarebbe a dire dovevano controllarla? Ma si è ancora liberi di avere idee proprie o bisogna adeguarsi come nelle dittature? Non è accettabile essere schedati politicamente e in base a questo essere o no adatti alla vita pubblica, questo lo fanno solo le dittature.
Beh, no, quelli sono maschi, il man va bene. Come Wonder Woman rimane Wonder Woman.
In realtà alcune femministe americane la vorrebbero chiamare Wonder Womyn, per eliminare quell'orribile suffisso maschilista ::)
Ktv è il modo comune con cui si definisce il karaoke in giro per l'Asia. Il modo di vivere il ktv e radicalmente diverso dal nostro, gruppi di amici o affaristi si rinchiudono in stanzette private a cantare a squarciagola o ad ammazzarsi di whiskey. Di ktv ce ne è di tutti i livelli, dai più squallidi a quelli d'altissimo bordo; una caratteristica comune a molti è quella di offrire la possibilità di essere accompagnati da una signorina. Quando si richiede tale servizio per se o per i propri clienti, la mamasan introduce varie tornate di ragazze suddivise per fascia di prezzo/ora, più aumenta il prezzo maggiore dovrebbe essere l'avvenenza dell'accompagnatrice. Una volta che tutti hano scelto, compito delle ragazze sarà quello di cantare, brindare, ballare con il proprio cliente finché resterà nel ktv. Eventuali servizi aggiuntivi da fruire in altro loco saranno privatamente trattati fra cliente e ragazza e non sono assolutamente scontati visto che la maggior parte di loro non è disponibile ad atti sessuali.
Cosa vuol dire?
Quoto quanto detto da Pandrea.Il problema rimane, forse ancora più kafkiano. Uno studioso negli anni '70 si rivolge al pubblico generico (tipo Pansa, diciamo: anche lui disse cose note nel settore, ma sconosciute al pubblico) e accusa i russi del massacro, viene quindi denunciato. E ora il tribunale italiano che fa? Si basa sulla sentenza di Norimberga e in barba agli studiosi del settore lo deve condannare nonostante abbia detto la verità? O accetta la sua tesi e deve pertanto procedere contro i giudici di Norimberga? :o
Piccola precisazione su Katyn : in realtà che fossero stati i russi si sapeva benissimo, ma al processo-farsa di Norimberga i sovietici ebbero la faccia tosta di incolpare i tedeschi, e gli Alleati, per quieto vivere e convenienza politica, fecero finta di crederci.
La verità è venuta fuori in maniera "ufficiale" con la dissoluzione dell'URSS, quando ormai non c'era più bisogno di nascondere la verità, se non ricordo male Gorbaciov fece proprio vedere il documento di Stalin che autorizzava il massacro.
Ma si sapeva già.
Ktv è il modo comune con cui si definisce il karaoke in giro per l'Asia. Il modo di vivere il ktv e radicalmente diverso dal nostro, gruppi di amici o affaristi si rinchiudono in stanzette private a cantare a squarciagola o ad ammazzarsi di whiskey. Di ktv ce ne è di tutti i livelli, dai più squallidi a quelli d'altissimo bordo; una caratteristica comune a molti è quella di offrire la possibilità di essere accompagnati da una signorina. Quando si richiede tale servizio per se o per i propri clienti, la mamasan introduce varie tornate di ragazze suddivise per fascia di prezzo/ora, più aumenta il prezzo maggiore dovrebbe essere l'avvenenza dell'accompagnatrice. Una volta che tutti hano scelto, compito delle ragazze sarà quello di cantare, brindare, ballare con il proprio cliente finché resterà nel ktv. Eventuali servizi aggiuntivi da fruire in altro loco saranno privatamente trattati fra cliente e ragazza e non sono assolutamente scontati visto che la maggior parte di loro non è disponibile ad atti sessuali.
Per completezza di informazione, esistono ktv per signore nei quali servizi simili a quelli descritti sono offerti da maschietti.
Gravissimo?
Ti sembra gravissimo contravvenire, in maniera del tutto involontaria, ad un precetto religioso?
Tanto da portare ad un licenziamento?
Io ho una concezione della "gravità" di un'azione un tantino diversa.
A parte che se dai la carne il venerdì di quaresima ad un bambino cristiano non penso che ti licenzino.
Non vedo il nesso con il bruciare dei fumetti : li si tratterebbe di un'azione volontaria apposta per danneggiare una proprietà altrui.
Che c'entra con il mettere prosciutto in un panino? :o
Risposte in rosso
Se per errore mi cade il fiammifero sui tuoi fumetti, tu che fai? Non dici nulla perché non era volontario e non ti ho fatto male?
Ed è anche meno grave, considerando che la vita eterna mi pare più importante ;D
Scusa, ma che paragone è?
Un conto è un danno procurato involontariamente, come dare fuoco a dei giornalini, un conto è la questione sopra citata...ma quale vita eterna, dai, ma si può considerare un danno? [smiley=facepalm.gif]
Al massimo lo sarebbe stato se avesse dato al bambino un cibo a cui è allergico sapendo della sua condizione, facendolo sentire male...ma qui stiamo parlando di una fisima religiosa.
Scherziamo? Essere licenziati per una cosa del genere?
Cioè uno stato laico e moderno dovrebbe dare la precedenza a questi fanatismi assurdi e non al diritto al posto di lavoro?
Voglio vedere se eri tu a essere licenziato per una cosa del genere, se ti stavi a preoccupare più del fatto che un bambino possa rischiare la dannazione eterna (viene da ridere solo a scriverlo) per avere mangiato una fetta di prosciutto, che della tua condizione di disoccupato a rischio, perchè questa donna adesso verrà tacciata di essere un mostro razzista nemico della multiculturalità e difficilmente troverà altri impeghi in UK, dove il compiacere i musulmani ha la precedenza su tutto.
Stato laico non significa che va contro tutte le religioni, ma che protegge tutte ugualmente.
Danno morale, ovviamente.
Lo stato laico in realtà dovrebbe proteggere le persone normali oltre che le leggi, le istituzioni, il diritto, dai fanatici religiosi e dalle loro assurde pretese di modificare la società secondo le loro fisime.
L'Europa ci ha messo secoli a liberarsi dell'oscurantismo del cristianesimo e della sua influenza politica-legislativa, e adesso si piega ai voleri dei nuovi arrivati ancora più oscurantisti?
Ormai la moda del politicamente corretto sta facendo perdere la ragione.
Ma lo dici seriamente o per puro spirito di contraddizione?
Non è un mondo normale quello dove si può considerare "danno morale" una fetta di prosciutto.
E per curiosità, il danno morale nonchè economico e sociale per la persona licenziata ingiustamente, non lo considera nessuno?
Ricordo a questo proposito che rischiai di mettere a serio repentaglio la mia onoratissima posizione di lavapiatti presso un ristorante kosher per avere in tutta leggerezza e buonafede acquistato dal fruttarolo una mezza anguria da questi già tagliata e averla offerta agli studenti della vicina Yeshiva..venutolo a sapere, il Rebbe mi illustrò dottamente i pericoli cui avrei sottoposto quelle anime candide, non potendo io garantire che il coltello utilizzato per tagliare l'anguria non fosse in precedenza stato a contatto sia con carne sia con latticini (non intingerai la carne dell'agnello nel latte di sua madre...o qlcs del genere)..oltre a un possibile collasso finanziario ebbi un buon quarto d'ora di sensi di colpa..
per avere mangiato una fetta di prosciutto
Licenziata perché ha provocato un danno morale, ovviamente.
Il fatto che è stato un errore è una aggravante, in realtà.
Al posto dell'islamico si poteva essere un allergico, sbagliava anche lì?
"Danno morale" una fissa religiosa assurda? Nel 21esimo secolo? Buono a sapersi.
ma una cosa interessante è che in Francia licenziano chi indossa il velo e in Inghilterra chi non lo indossa ;D
Perché?
(provocazione)
Viva il politicamente scorretto allora (mi riferisco al titolo)?
http://www.iltempo.it/sport/2014/07/13/lo-squalo-era-un-pesciolino-rosa-1.1270760
(provocazione)
Viva il politicamente scorretto allora (mi riferisco al titolo)?
http://www.iltempo.it/sport/2014/07/13/lo-squalo-era-un-pesciolino-rosa-1.1270760
Assolutamente SI.
È un tuffatore
Assolutamente SI.
Vabbé, ho capito, inutile discutere con uno che se ne esce con queste frasi.
Giusto per la cronaca, il danno morale non lo decidi mica tu, ma il giudice in base alla persona.
Quindi tu non cambieresti il titolo?
Perchè, cosa c'è che non va nella frase? A me pare inutile discutere con chi pensa che si debba tener conto di assurdità simili. Il danno morale lo decide anche il buon senso.
In questo caso, il danneggiato chi sarebbe? Ma tu pensi che ad un bambino gliene possa fregare qualcosa di tali precetti religiosi?
Che ne ricavi un trauma di qualche tipo? Ma stai dicendo seriamente o lo fai tanto per provocazione?
E la persona licenziata senza giusta causa? Del danno economico e morale di quella, non te ne frega niente? Ma no, meglio accontentare le fissazioni religiose medievali delle minoranze, che fa tanto "siamotuttifratelli".
La mia risposta era riferita alla frase di cianfa88 "meglio il polticamente scorretto allora?". E io dico ovviamente SI. Dipendesse da me, la political correctness andrebbe abolita per legge, per i danni che provoca nella società, e soprattutto, alla cultura e all'intelligenza delle persone.
L'articolo non lo avevo ancora letto, comunque, rimango della stessa idea.
Io quel titolo non l'avrei usato, semplicemente perchè mi sembra più da giornale di gossip che da quotidiano serio.
Ma non lo farei cambiare ora, a maggior ragione dopo aver letto l'enorme quantità di commenti sotto...uno spettacolo. :D
Insulti, denigrazioni, proclami, riflessioni inviperite sui massimi sistemi, richieste di licenziamento, di chiusura, speranze di denunce...ci manca giusto la minaccia di morte.
Personalmente quando vedo richieste di censure e robe del genere mi viene spontaneo schierarmi con l'autore.
Che il danno morale non lo decide il secolo, lo decide la persona.
Ma è difficile da capire che è stata licenziata per il danno morale da lei procurato e quindi per giusta causa?
Alison Waldock, 51, said she forgot seven year-old Khadija Darr's dietary needs when she asked if she wanted gammon with her dinner, and the youngster said yes.
The headteacher of Queen Edith Primary School in Cambridge spotted the mistake as the youngster was about to tuck into the meat and swept the plate away from her.
Inayat Buglawala of Campaign Muslim4UK said: "Mistakes occasionally happen. I'm sure the overwhelming majority of Muslim parents would be understanding.
"Dismissing a dinner lady for inadvertently serving pig meat is an overreaction.
Ma è difficile da capire che non ha alcun senso?
La persona "danneggiata", cioè un bambino, secondo te ha dichiarato di essere tale? :o
Ma ti stai vagamente rendendo conto di quello che dici?
Gay e lesbiche di terra, di mare dell'aria.
Camicie rosa dei pride e delle associazioni.
Uomini e donne politicamente corretti in Italia e nel mondo.
Ascoltate!
La parola d'ordine è una sola!
Categorica e imperativa per tutti!
Non ridere! E non rideremo!
http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/14_agosto_17/fotogallery-barzellette-gay-edicola-come-inserto-bufera-visto-bfee60ea-2640-11e4-9b50-a2d822bcfb19.shtml
La barzelletta è scadente, va bene.
Beh, quella barzelletta potrebbe stare anche ad una coppia etero, per dire, ma effettivamente è scritta male, anche come barzelletta in sé. Poi esistono raccolte sui Carabinieri e su Totti, quindi... Ma è il primo inserto?
La barzelletta è scadente, va bene.
Dalle parole del direttore di Visto:
“Sto seguendo con enorme sorpresa il montare di questa polemica – replica Silvestri, interpellato dall’Ansa – assolutamente artefatta e fuori luogo. Intanto bisognerebbe sapere che, a fronte di una tiratura di 350mila copie, abbiamo deciso di abbinare a 50mila copie dieci titoli di barzellette sulle tematiche ‘classiche’, da Pierino ai carabinieri allo sport, ognuno dei quali allegato a circa 5mila copie.
Pierino, carabinieri, cornuti, si ride di tutti.
Tranne i gay. I gay sono nostri superiori. Heil gay!
Gay e lesbiche di terra, di mare dell'aria.
Camicie rosa dei pride e delle associazioni.
Uomini e donne politicamente corretti in Italia e nel mondo.
Ascoltate!
La parola d'ordine è una sola!
Categorica e imperativa per tutti!
Non ridere! E non rideremo!
http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/14_agosto_17/fotogallery-barzellette-gay-edicola-come-inserto-bufera-visto-bfee60ea-2640-11e4-9b50-a2d822bcfb19.shtml
Tremate tremate, le camicie rosa son tornate.
Heil gay, mandate la gaystapo a casa di chi riderà di un gay (anche se gay)
Tremate tremate, le camicie rosa son tornate.
Heil gay, mandate la gaystapo a casa di chi riderà di un gay (anche se gay)
Che ne pensi dell'ennesima polemica riguardo ai gay, stavolta per un libro di barzellette che come prende in giro loro prende in giro cornuti, carabinieri, ingegneri e chi più ne ha più ne metta.Su questo, Pandrea, non ho proprio nulla da dire, non sono un lettore di visto e mi auguro con tutto il cuore di non avere mai l'insana smania feticista di diventarlo. Sono quindi totalmente digiuno dei termini della polemica e del contenuto delle battute. Io gioco molto con le vignette ma amo anche parlare a cuore aperto, concordo con te che ci possano essere reazioni eccessive quando si toccano certi temi o certe categorie, ma permettimi di sottolineare che in Italia non esiste alcuna parità di diritti estesa a coppie omosessuali e questo non può certo aiutare a rilassare gli animi per un gruppo sociale che già si vede bersagliato da una castrazione penalizzante e, forse, anacronistica dei propri diritti. Va poi analizzato anche il contesto e la natura delle battute, alcune nozioni storiche dovrebbero far riflettere su quanto il nazismo abbia infierito sui gay, accomunarli ora in un neologismo come gaystapo non è proprio come dire che un carabiniere non riconosce una gallina da un gallo. La mia collega che mi dice che mi potrei meritare il froc*o d'oro per una grandissima presentazione con il sales manager del mio cliente che ci porta in casa molti ordini nuovi, oppure io che al bar urlo b*tch al mio amico coreano che flirta con chiunque, rappresentano casi che rientrano nel folklore e nell'ironia e autoironia di cui il mondo gay non è certo sprovvisto, impugnare cartelli che recitano "i froc* a Roma sì, ma nel Colosseo con i leoni" come fecero alcuni esponenti di Forza Nuova, mi pare un utilizzo barbarico e violento seppur dello stesso termine. Poi che qualcuno davvero trovi del godimento in battute come quelle "le camicie rosa sono tornate", pazienza, pur sapendo che qualcuno potrebbe soffrirci ricordando momenti tragici, se così ci si diverte e si ritiene di aver fatto una potente affermazione di libertà..pazienza, vorrà dire che ci si farà doppia dose di acqua quietante e si manderà giù anche questa.
Per un libro sulle donne il putiferio si sarebbe scatenato eccome ;)Il libro sulle donne c'è stato infatti, quelli sui gay erano 5000 su 50000 distribuiti lo stesso giorno.
Ma dato che sennò mi accusate di parlare sempre degli omosessuali, passiamo ai negri!
E no, non è più un termine deprecabile, l'ha ammesso perfino la Kyenge ;D
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11623894/La-Kyenge-sdogana-la-parola-tabu.html
Proseguendo nel mio elogio della libertà d'espressione negli USA, vi porto a conoscenza questo cartone, nato da una striscia a fumetti: The Boondocks
https://www.youtube.com/watch?v=QgDkCf_VIhI
Mi piacerebbe sapere cosa succederebbe se un cartone di uguale cattiveria venisse prodotto in Italia su minoranze nostrane, avrebbe il successo avuto in America o il creatore finirebbe reietto della società sotto un ponte per soddisfare l'ego delle Boldrine?
In realtà "negro" è l'unica parola corretta per definire le persone di origine africana, e lo è sempre stata.
Semplicemente, da una ventina d'anni a questa parte
So che l'autore era nero e sicuramente ciò l'ha protetto dalle critiche dei benpensanti, ma dubito che in Italia gli sarebbe bastato oggigiorno
Cattiveria? L'autore è lui "https://it.wikipedia.org/wiki/Aaron_McGruder"
So che l'autore era nero e sicuramente ciò l'ha protetto dalle critiche dei benpensanti, ma dubito che in Italia gli sarebbe bastato oggigiorno
Mica solo gli africani hanno la pelle "scura".
Come dire che per chiamare i bianchi bisogna dire Europei.
So che l'autore era nero e sicuramente ciò l'ha protetto dalle critiche dei benpensanti, ma dubito che in Italia gli sarebbe bastato oggigiorno
Infatti il termine "negro" indica specificamente le popolazioni originarie dell'Africa subsahariana, le cui caratteristiche non sono solo il colore della pelle ma anche altri aspetti, nei tratti del volto ad esempio...un indiano può essere scuro quanto un congolese, ma è praticamente impossibile confonderli.
Oggi mi voglio far del male..fiato alle trombe! 8-)
http://www.corriere.it/cronache/14_agosto_27/scontrino-omofobo-luoghi-comuni-marketing-68b4029a-2db5-11e4-833a-cb521265f757.shtml
UN appunto che il cameriere ha scritto (stupidamente) per avvisare il cuoco, che il cliente si era raccomanbdato che i funghi sulla pizza fossero porcini.
Ma che significa quel commento?
UN appunto che il cameriere ha scritto (stupidamente) per avvisare il cuoco, che il cliente si era raccomanbdato che i funghi sulla pizza fossero porcini.
Lui ha precisato di fare attenzione perchè... "mi raccomando sò ricchioni", quindi che potevano fare scenate se non venivano serviti bene.
Probabilmente l'appunto, come l'ordinazione, lo ha scritto su un tablet, e riversando i dati in cassa, per lo scontrino, è finito stampato anche il commento infelice.
La cosa buffa, su FB c'è stato uno che per difendere a tutti i costi la buona fede del cameriere, ha detto e ribadito che in Ungheria ci sono funghi che si chiamano proprio "ricchioni", e voleva convincere gli altri che il "coltissimo" cameriere intendesse quelli.
perché i gay dovrebbero essere portati a fare scenate se la pizza non è ai funghi porcini?Appunto: spiegalo al cameriere, che non deve permettersi di dare giudizi sui clienti.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/11/17/rosetta-in-lacrime-scienziato-con-camicia-con-pin-up-mi-scuso-con-donne/312703/
Nooo, non esiste un fanatismo politicamente corretto...
è infatti abbastanza intelligente per capire che se voleva continuare a fare il suo lavoro doveva piegarsi a quelle pazze isteriche, come gli insegnanti dovettero iscriversi al Partito Nazionale Fascista.
E' incredibile come una persona così intelligente possa avere una così bassa stima di se stessa, tanto da sotterrare la propria dignità in questo modo patetico.
Non so se è più preoccupante il fatto che anche una persona scolarizzata e dalla personalità teoricamente forte si faccia coinvolgere da queste idiozie, o il fatto che ci siano persone così disturbate da fare caso ad una maglietta nel mezzo di un evento scientifico di portata storica.
Comunque la si guardi c'è qualcosa che non va in questo mondo.
Recentemente, essendo un periodo di stanca, i media non hanno trovato di meglio che accanirsi sul povero Arrigo Sacchi, "reo" di aver detto che nelle squadre giovanili italiane ci sono "troppi giocatori di colore".
In realtà la frase di Sacchi è chiaro cosa voleva dire
Io non l'ho capito :-?
sulla presenza di troppi stranieri nel campionato italiano
Questa la sposterei nel topic "giornalismo" italiano... ::)
Così ha senso. Parlare del colore della pelle no. Semplice.
Anche l'articolo non scherza eh. Parla, parla, gira intorno alla domanda, ma alla fine non prova nulla. Il fatto che ci sono lavoratori neri non prova nulla e il fatto che lo dice lui ha lo stesso valore dell'articolo di Repubblica.
Io adoro "The Killing Joke", in quella storia vi è una delle più crudeli rappresentazioni del Joker che abbia mai visto e quella copertina, a mio parere magnifica, ne coglie in pieno lo spirito drammatico!
Io la copertina non riesco a vederla :(
Ma a proposito di Boldrini, avete sentito l'ultima uscita della presidente della Camera? Cancellare la scritta "Dux" dall'obelisco del Foro Italico...
Ma non c'è nulla di peggiore del revisionismo storico.
Ma a proposito di Boldrini, avete sentito l'ultima uscita della presidente della Camera? Cancellare la scritta "Dux" dall'obelisco del Foro Italico...
Ma non c'è nulla di peggiore del revisionismo storico.
Se n'è accorta presto. Quelle scritte sono li da 80 anni...e nessuno ha mai sentito il bisogno di cancellarle.
Poi arriva lei e la questione sembra diventare anche della più minima importanza.
Questa tizia è riuscita a farsi odiare perfino da molte femministe, tanto è estremista e del tutto fuori da ogni logica razionale.
Fossi un americano, nero o bianco, mi sentirei profondamente offeso nell'intelligenza.
Stasera pulendo i funghi stavo ascoltando la radio. Mandano una canzoncina molto estiva di diversi decenni fa, I watussi di Edoardo Vianello. E penso che oggi una canzone del genere non si potrebbe più scrivere, nonostante non ci fosse una sola ombra di razzismo. Non solo. In Italia fortunatamente passa ancora in radio e in tv. In America, visti i precedenti, l'avrebbero bandita.
Nel mio flusso di pensieri, mi ricordo di una puntata di Colombo vista qualche settimana fa in cui il tenente si riferisce a un uomo di colore chiamandolo "negro". Non so cha parola dica nella versione originale, ma il personaggio non è minimamente razzista e sono convintissimo che chi ha tradotto usando quella parola l'ha fatto senza alcun intento razzista.
E riflettendoci ho capito una cosa, forse scontata, ma che pensavo fosse il caso di condividere.
Il problema non è il politically correct. Il problema è dare più importanza alla forma che alla sostanza. E' quello il vero errore. In America il razzismo esiste ancora, ma il problema non è la bandiera di Hazzard. Quella è la forma, esattamente come "il popolo di negri" di Vianello. Se vogliamo davvero renderlo migliore questo mondo, iniziamo a pensare alla sostanza anziché alla forma
Stasera pulendo i funghi stavo ascoltando la radio. Mandano una canzoncina molto estiva di diversi decenni fa, I watussi di Edoardo Vianello. E penso che oggi una canzone del genere non si potrebbe più scrivere, nonostante non ci fosse una sola ombra di razzismo. Non solo. In Italia fortunatamente passa ancora in radio e in tv. In America, visti i precedenti, l'avrebbero bandita.
Nel mio flusso di pensieri, mi ricordo di una puntata di Colombo vista qualche settimana fa in cui il tenente si riferisce a un uomo di colore chiamandolo "negro". Non so cha parola dica nella versione originale, ma il personaggio non è minimamente razzista e sono convintissimo che chi ha tradotto usando quella parola l'ha fatto senza alcun intento razzista.
E riflettendoci ho capito una cosa, forse scontata, ma che pensavo fosse il caso di condividere.
Il problema non è il politically correct. Il problema è dare più importanza alla forma che alla sostanza. E' quello il vero errore. In America il razzismo esiste ancora, ma il problema non è la bandiera di Hazzard. Quella è la forma, esattamente come "il popolo di negri" di Vianello. Se vogliamo davvero renderlo migliore questo mondo, iniziamo a pensare alla sostanza anziché alla forma
Quello che vogliono fare oggi gli Usa è far capire che il razzismo non è più tollerato in nessuna forma, hanno deciso che questa è la strada e questo intendono fare. Come ho detto sopra, se hanno deciso un obiettivo lo perseguono, come negli anni '50 essere comunista poteva costarti molto moooooolto cara, adesso, con le contestualizzazioni del caso, oggi tocca ai razzisti stare attenti a come parlano. Una cosa è sicura: la sostanza non la cambi se passi sopra certi atteggiamenti.
E cosa stanno ottenendo, in concreto?
Prima o poi questo integralismo finirà per ritorcersi contro.
Questa fissa quasi ossessiva di voler cercare razzismo dappertutto, l'accanimento delirante con il quale si scatenano, la ferocia vagamente isterica con cui certe persone vengono attaccate, non crea una buona immagine della lotta al razzismo.
La fa apparire come qualcosa di fanatico e ottuso, un po' come l'ISIS. E il fanatismo è sempre un male. Sempre. Anche quello fatto in buona fede e per scopi apparentemente nobili.
Gli esempi sono tantissimi, e la gente comincerà rapidamente a detestare questa cosa. Dover stare attenti a come si parla, dover pesare ogni minima parola perchè c'è una sorta di occhiuto Grande Fratello che analizza ogni piega dei tuoi discorsi cercando anche una vaga e involontaria inflessione "razzista" o presunta tale, non è esattamente una cosa auspicabile.
Nel breve periodo non ottieni nulla, semplicemente perché sono politiche che per loro natura si rivolgono all'educazione di persone che devono ancora forgiare la loro identità del mondo. La mentalità di un redneck bianco di 55 anni dell'Alabama non la cambi, punti a cambiare la "nuova america". E' stato fatto moltissimo grazie a queste politiche di attenzione e ancora molto deve essere fatto. Ma è un percorso lungo e incidentato. Ma una guerra che non combatti non la vinci, ed è ora di combatterla.
Bisogna fare attenzione alle parole perchè le parole feriscono come le armi, solo più subdolamente, vanno ad intaccare la dignità delle persone come le armi intaccano il fisico. Una società che offende i suoi cittadini senza che questi abbiano difese li porta in una posizione di inferiorità che legittima l'apparato collettivo a trattarli come inferiore. La parola è sostanza del tempo futuro. Libertà non è dire quello che voglio, questa libertà intesa come assenza di limiti è illusoria, fintamente democratica, deresponsabilizzante: solo il più forte è libero in società così. Quella è anarchia, e l'anarchia è sempre sbagliata.
Non vedo sinceramente cosa ci sia da vincere.
Questa è una guerra contro l'intelligenza delle persone, non contro il razzismo.
Mi preoccupa un po' il concetto di "educazione" : educazione a cosa? Al rispetto di tutte le etnie? Ma non c'entra niente con il fondamentalismo linguistico, con l'ossessione paranoica.
E poi c'è un fondamentale concetto da capire che a molti sfugge : è impossibile eliminare il razzismo. E' insito nell'essere umano. Sarebbe come voler eliminare la rabbia o la gioia, o il libero arbitrio. Non si può fare.
Si può solo fare in modo che non porti ad episodi di intolleranza e violenza, che la legge tuteli tutti indistintamente.
Quindi, questo genere di politiche folli e fanatiche serviranno solo a farlo crescere, il razzismo. Censure, violenza verbale e fisica verso chi esprime opinioni non conformi...non sono esattamente qualcosa di democratico e civile.
Combattere odio e intolleranza diffondendo a propria volta odio e intolleranza...ha davvero senso?
Ma la vera domanda è : cosa intendiamo, esattamente per razzismo? Sono ragionevolmente sicuro che non esiste una visione condivisa del termine.
Può essere. Ma comunque si dice negro.
Checchè ne dicano americani e americanofili.
Una dittatura verso il suo pensiero che ritiene giusto sputare addosso ad altri?
Eliminare il razzismo è impossibile (?), quindi per questo va bene tutto? Nel calduccio di casa propria ognuno può divertirsi a fare e dire quello che vuole, in ambito sociale no.
Non vedi una guerra da vincere? strano, perchè è grossa e furiosa, ma soprattutto sta dando risultati strepitosi. Negli anni '60 c'era la segregazione in America, non so se hai ben chiaro cosa significa nel concreto. Tutto è iniziato dalla battaglie di MLK, Rosa Parks, dagli studenti del North Carolina, e dell'Arkansas e dalle sentenze della Corte Suprema.
Si diceva "negro", oggi non si dice più. Chi lo dice è un razzista o semplicemente un'ignorante decontestualizzato dal mondo in cui vive (non mi riferisco neanche lontanamente a te, ovviamente sono sicuro che non appartieni a questa schiera)
I neri hanno lottato una vita per cancellare quella parola dispregiativa nei loro confronti
Perchè dovrei difendere una parola che porta con sé tanto male?
Mi pare ci sia ancora una netta differenza fra parole e azioni.
E che io sappia la Psicopolizia non esiste ancora. Quella che stanno facendo adesso è un tentativo maldestro di arrivarci.
E che c'entra? Quella guerra è già vinta. Tutte le etnie in America sono di pari livelli, non esistono privilegi o condizioni di inferiorità per legge.
La storia di MLK la conosco bene. Ci facemmo pure una recita, alle elementari. E ricordo che le maestre dicevano chiaramente che MLK "è stato un eroe che lottava contro la discriminazione dei negri".
Ma veramente si dice ancora. Gli stessi negri americani si chiamano così l'un l'altro.
Il fatto che a loro sia concesso non è una forma di discriminazione? ::)
Ma veramente no. Sono stati perlopiù bianchi infoiati a volerla cancellare per loro.
Martin Luther King si definiva "negro". Poi magari era razzista pure lui, chi può dirlo...
Cerchiamo di non finire al livello di Spike Lee, per cui il mondo è tutto razzista tranne lui. ;)
Perchè? Perchè è l'unica parola corretta in lingua italiana. L'italiano fino a prova contraria deriva dal latino e non dall'inglese.
Perchè è l'unica parola che trovo sui testi medici e scientifici.
E non porta nessun male, come ogni parola, dipendendo in toto dal contesto in cui viene usata e dal tono con cui viene pronunciata.
E infine perchè la battaglia contro il politicamente corretto è una guerra ancora più importante da vincere.
Secondo me.
Se di educazione parliamo, allora vale dappertutto. La differenza non c'è perché parliamo di beni tutelati dalla Costituzione. Il modo è poco irrilevante, conta la lesione del diritto.
No. Confondi il pensiero con l'esternazione pubblica. Sono 2 cose diverse. Nessuno potrà decidere cosa devi pensare, ma può decidere come devi comportarti in base alla legge. Istigare all'odio razziale è reato perchè le società hanno capito che l'esternazione del razzismo è da combattere per il male che ha fatto nel mondo e che continua a fare. Nessuno chiede di essere d'accordo, bisogna adeguarsi.
Ma come che c'entra? Per favore, o ragioniamo o giochiamo a scappare dalla realtà. La segregazione non c'è più, ma il razzismo c'è ancora. E perchè c'era la segregazione? Perchè c'era razzismo. E ce ne è ancora. Tanto. Troppo. Arriviamo al punto che si arresta un nero perché è vicino ad una villa, sicuri che sia un ladro. Ed è una battaglia vinta? Mi sono perso degli episodi in questa fantafiction
Si certo, vai dai quelle stesse persone lì e chiamale "negri" Occhiolino Poi ne parliamo.
Te lo ripeto: è una parola corretta solo in ambito antropologico
E chi la dice pubblicamente se la vede, a mio parere giustamente, con la giustizia.
Si può non essere d'accordo, puoi fare le tue valutazioni, puoi anche usarla se ti fa stare meglio. Ma la società condanna questa parola... poi ognuno è libero di fare come vuole, e di accettarne le conseguenze che la stessa società ha deciso dato che le leggi sono emanate in nome del popolo (come le sentenze, e con il lavoro che faccio sull'argomento ne ho sentite più di una).
Non capisco, non capirò mai questa ossessione contro il politically correct, che a volte esagera, sono il primo a dirlo, vede fantasmi dove non ci sono, ma mettere in dubbio che sia una battaglia che va combattuta non riesco a capirlo. In che modo vedi la tua vita "limitata" dal fatto che ci siano attenzioni che devi prestare nel parlare al tuo prossimo? E' così importante avere a disposizione la parola negro o qualsiasi altra identificata come offensiva?
E' una questione di priorità e di importanza. E la libertà di espressione viene prima del diritto a sentirsi offesi, per come la vedo io.
Tu confondi una cosa fondamentale : il pensiero deve poter espresso, altrimenti che libertà è?
Non è pensabile porre limitazioni perchè sarebbero troppo soggettive, volubili a seconda del governo del momento.
Non è questione di essere d'accordo, e che qui facciamo l'esempio degli USA, dove, pur essendo ottusi e fissati e pronti a fare sciocchezze tipo non trasmettere più Hazard, non hanno leggi repressive in tal senso.
Tutte le organizzazioni tipo Ku Klux Klan, vari gruppi di Suprematismo bianco e cose simili sono legali, vanno in giro, espongono simboli, fanno comizi, parlano, delirano. Nessuno li va ad arrestare, a meno che non gli venga in mente di far del male a qualcuno.
E il razzismo si combatterebbe con la repressione poliziesca, la censura e il controllo militare sui discorsi, le parole e perfino le singole lettere?
A occhio mi sembra una battaglia persa in partenza, oltre che inutile e dannosa.
Bè, questa argomentazione la sento tante volte e ogni volta mi suona più debole.
Io non ho l'abitudine di rivolgermi alle persone in base alla loro etnia. Se una persona la conosco la chiamo per nome. Sennò, si può provare con "Ehi, tu" o "Scusi, lei".
Poi, prova ad immaginare di finire in un sobborgo di Chicago e andare da uno e dirgli "Ehi, nero!" oppure "Ehi, tizio di colore!"...penso che la prenderebbero come una cosa strana, direi sicuramente offensiva...perchè chiamare qualcuno per razza, quale che sia il termine?
Peraltro vedo che sei rimasto indietro : autorevoli (?) associazioni anti-razziste si sono espresse anche contro il termine "nero", "di colore" e "afroamericano", tanto che adesso nessuno sa esattamente quale sia la parola adatta ad evitare ogni problema, quella che va bene a tutti.
La cosa più sicura e non chiamarli proprio, o usare una perifrasi.
Ma senti...stai scherzando? Che accidenti è l'ambito antropologico? >:(
Ma se io devo riferirmi all'etnia di appartenenza...sto facendo "ambito antropologico" o no?
Te lo ripeto : ti sbagli di grosso. Non mi risulta che Edoardo Vianello, ad esempio, fosse un antropologo.
Così come non lo sono tutte le persone che conosco che usano questo termine e mi hanno insegnato ad usarlo da sempre.
Il tuo concetto di giustizia mi risulta di difficile comprensione. E senza offesa, è veramente indice di un certo fanatismo.
Di solito erano le dittature a vietare le parole.
Peraltro, ancora una volta ti sbagli : che la parola negro sia reato non è assolutamente vero.
Ricordo una sentenza in cui si stabiliva che lo era solo se accompagnato da epiteti offensivi o usata in un certo contesto.
Per fortuna a certi livelli di integralismo non siamo ancora arrivati.
Del resto mi pare semplice logica capire che non può essere tale.
La società non condanna proprio niente. Ripeto per l'ennesima volta che abbiamo importato questa ossessione dagli USA, che hanno tutta un'altra storia in merito.
Non è un'evoluzione normale della lingua italiana per cui non ha valore.
Il principio che conta è che la lingua non può essere martoriata da fanatismo, dalle ossessioni e dalle pippe mentali di questo genere. Non è che uno un giorno si sveglia, decide di offendersi e i vocabolari si devono adeguare.
Si, è importante. Importantissimo. Un paese libero e democratico non può sbatterti in galera per una parola che hai detto.
Non si può vivere nel terrore di dover pesare ogni singola parola, addirittura ogni singola lettera, dato che qui è una G a fare la differenza.
Non si può vivere nella costante paura che c'è una nuova parola di moda e quella di prima non va più bene che la gente ti guarda male e arriva qualcuno che ti minaccia di morte se la dici.
E poi trovo odioso questo perbenismo, questa febbricitante, inutile, ridicola attenzione alla forma, che uccide ogni variazione, che annienta alla libertà di opinione e all'intelligenza della gente.
E' qualcosa che sparge odio, intolleranza e violenza, anzichè combatterle, come tutti i fanatismi.
E gli esempi sono tanti.
Si, direi che è assolutamente una battaglia da combattere.
Tenere duro è una questione di principio, su parole come "negro", "cieco", "disabile" e simili. Non bisogna cedere all'oscurantismo fanatico, alla ferocia censoria degli integralisti, agli esaltati dogmatici in cerca di eretici.
E di questo che parliamo.
La PC è esattamente come la Santa Inquisizione, o l'ISIS, o il nazismo.
C'è differenza fra bruciare dei libri "impuri" rispetto alla nuova visione dell'umanità, e censurare, quindi metaforicamente bruciare, libri e serie TV non più in linea con i nuovi dogmi?
C'è differenza fra disintegrare statue di precedenti religioni e disintegrare vocaboli in nome della nuova religione linguistica?
C'è differenza fra il processare qualcuno per eresia perchè c'era una nuova visione dell'universo, e processare qualcuno perchè non si è adeguato alla nuova visione attuale, e quindi è costretto a fare pubblica ammenda pena la morte?
C'è differenza fra sterminare gli infedeli e sterminare socialmente i presunti "infedeli" odierni?
Assolutamente no.
Il principio di base e i metodi sono sempre gli stessi. E per quanto mi riguarda, sono assolutamente deleteri per il mondo civile e la libertà dell'uomo e quindi vanno combattuti.
IMHO. Poi ognuno avrà le sue priorità.
E poi c'è un fondamentale concetto da capire che a molti sfugge : è impossibile eliminare il razzismo. E' insito nell'essere umano. Sarebbe come voler eliminare la rabbia o la gioia, o il libero arbitrio. Non si può fare.
Sarò strano io che mi sento in un paese totalmente libero, libero di rispettare tutti.
Interessante poi come derubrichi il diritti alla dignità come diritto a "sentirsi offeso". Di sicuro un'interpretazione singolare. Ma d'altronde il concetto di giustizia ti risulta "fanatico", quindi non vedo perchè perdere tempo
Sulla parola "negro", che ti sta veramente a cuore vedo, te lo ripeto un'ultima volta, poi puoi costruirti la realtà che ti piace di più. Negro oggi ha un connotato negativo e non più di un mese fa ho assistito ad una condanna di un ragazzo che ha chiamato negro una persona via social network. Non solo: chi la usa ne conosce perfettamente il connotato negativo, perciò la usa, nel 99% dei casi, con disprezzo.
E il problema non è se ti scappa tra amici, in casa e via dicendo. E' se ti esprimi pubblicamente, in quel caso ci sono 2 possibilità, e le sottolineo ancora: o si tratta di un razzista, o si tratta di una persona semplicemente ignorante (nel senso che ignora) l'evoluzione della lingua.
Su questo non sono d'accordo. In un appartamento nella palazzina accanto alla mia vive una famiglia di persona di colore. L'altra sera ero affacciato al balcone e nel loro cortile i bambini giocavano con due amici bianchi (non dico italiani, perché magari anche gli altri hanno la cittadinanza). Chi li guardava giocare vedeva due bambini neri e due bianchi andare d'amore e d'accordo.
Loro vedevano quattro bambini che giocano insieme.
E se uno volesse anche essere libero di non rispettare qualcuno?
Capita, sai.
Un paese libero dovrebbe permettere anche quello.
Io credo fermamente nella democrazia e nella libertà di parola, ma evidentemente abbiamo concetti ben diversi di queste cose.
Tu aspiri ad una libertà limitata da una visione politicamente corretta che hai stabilito arbitrariamente come l'unica possibile, in maniera del tutto soggettiva. Ma uno Stato dovrebbe evitare di prendere a modello la morale dei singoli.
A me risulta fanatico il TUO concetto di giustizia, che mi ricorda più o meno quello di una qualunque dittatura volta a colpire chiunque usi parole non approvate dal regime.
Allora, te lo ripeto io per l'ultima volta, non sai di che parli.
Tu ti permetti di contraddire vocabolari e testi scientifici che usano precise parole solo perchè fanatici senza alcun titolo per parlare hanno stabilito che si deve usare un'altra parola.
L'unico termine realmente corretto in italiano è "negro", fattene una ragione ed evita di usare questo tono perentorio come se fossi il titolare della lingua italiana.
"Nero" indica un colore, non un'etnia. "Di colore" è una sciocca derivazione dall'inglese "coloured" - che fra l'altro è un termine su cui negli USA ci si scanna quotidianamente fra favorevoli e contrari - le grandi battaglie americane!
La lingua non si evolve con queste stupidaggini, non cambia perchè i fanatici hanno deciso di fare casino. Non ci si piega alla stupidità e non si manda al diavolo la propria lingua per le ossessioni altrui.
E non mi interessa nulla se a qualcuno viene in mente di fare leggi idiote in materia.
Non si tratta di andare in giro a chiamare "negro" qualcuno. Come ho detto io non lo faccio, non mi capita mai di riferirmi a qualcuno apostrofandolo con la sua etnia di appartenenza...del resto a chi verrebbe mai in mente di rivolgersi a qualcuno dicendo "Ehi, bianco"?
Ma se dovesse capitare di fare un discorso in cui si parla di razza o gruppi etnici di qualunque tipo, esistono termini precisi.
Peraltro, hai mai notato che solitamente i razzisti più esposti tendono ad usare i termini politicamente corretti? Ormai l'ossessione è così forte che pur facendo considerazioni chiaramente discriminatorie, si adeguano comunque :P
Ultimamente credo di aver sentito centinaia di volte Salvini in televisione parlare di "neri" e "persone di colore". Ma anche quel tizio di Casapound che ogni tanto intervistano. Loro usano termini politicamente corretti eppure tutti sospettano abbiano un vago disprezzo verso di loro ::)
Mi è capitato di sentire più volte amici, conoscenti o gente per strada dire "Mi stanno sulle scatole i neri". Al che io, non abituato ad usare questi termini ignoti, ingenuamente chiedevo : "I neri? Cioè i fascisti?" "No, no, i neri, quelli dell'Africa"
E io : "Ah, i negri!". E quelli sorridono e ti dicono "eh si ma non si dice"
Certo, perchè il razzismo sta nell'usare una parola piuttosto che nel dichiarare di odiare un'intera etnia magari sulla base di un'esperienza personale o per pregiudizo. :o
Ma continuiamo pure a pensare che una "G" faccia la differenza fra l'odio e il rispetto...faremo strada.
Ma che c'entra? Io parlavo di un'altra cosa.
E cioè che l'essere umano è per natura portato ad identificare con la maggior facilità possibile i nemici in base a caratteristiche comuni, spesso quelle più visibili e superficiali.
Bastano tre-quattro notizie di cronaca coinvolgenti i rumeni, perchè molta gente, che magari fino ad allora non aveva avuto alcun pensiero razzista, inizi a dire : "Eh, però, questi rumeni"...che è un modo comodo per poter dire che il nemico è altro, è quello li che ha diverso nazionalità quindi si può mettere a parte, cacciarlo, che noialtri siamo invece puliti.
Oppure gli zingari, o qualunque altro gruppo etnico a scelta.
Ma anche senza voler andare sull'etnia...ad esempio persone che abitano in un'altra città.
O caratteristiche fisiche o comportamentali o anche solo nominative di qualunque tipo.
E' un istinto naturale purtroppo insopprimibile. Per questo dico che non si può eliminare davvero e definitivamente. E' utopico. Si può solo ridurre, contenere e fare in modo che non faccia danni.
L'unico modo per eliminare del tutto il razzismo è sterminare l'intera razza umana. O lasciare una sola persona in vita, che a quel punto non avrebbe nessuno con cui prendersela.
E cioè che l'essere umano è per natura portato ad identificare con la maggior facilità possibile i nemici in base a caratteristiche comuni, spesso quelle più visibili e superficiali.
No, tu non credi nella parola, credi nell'anarchia della parola.
La mia libertà non è limitata semplicemente perchè ad offendere qualcuno io non mi sento libero, non la voglio questa libertà
Il resto è un capriccio. E i capricci non vanno assecondati.
Poi, quando ci si scontra con la vita vera, fatta di limiti e diritti e di una società di cui fai parte, inutile piangere al complotto quando metti in atto comportamenti che la società stigmatizza e punisce.
Il bilanciamento dell'interesse alla libertà di parola e alla dignità di una persona è un bilanciamento che si esegue di volta in volta a seconda del caso, perché essendo principi costituzionali hanno pari valore. Sul fatto che hanno pari valore e non c'è una classifica non sto cercando di convincerti, è così, e se non lo capisci ti consiglio di prendere un libro di diritto e cominciare da pagina 1, nozioni base di diritto costituzionale
Ancora una volta mi viene da ridere al concetto di dittatura, come avessimo davvero i soldati fuori di casa pronti a controllare come parliamo. Questa è paranoia
Non c'è nessuno pronto a metterti in galera come pensi, anzi, ti ripeto che a livello giudiziario in genere non accade assolutamente nulla, la maggior parte dei casi hanno riflessi solo all'interno delle organizzazioni di cui fai eventualmente parte, come nel caso di Sterling e Trump, o di Balotelli se ricordi il caso (che nel caso concreto fu pure abbastanza ridicola la soluzione della Premier secondo me).
Sul termine "negro" in particolare sono stufo, e un po' frustrato a cercare di spiegarti cose che evidentemente non vuoi capire
Che ne pensate?
Sul fatto di non poter fare cartoni con la selvaggina non sarei così drastico, comunque.
E niente, a quanto pare anche molti celebri lungometraggi Disney sono un cattivo esempio per i giovani :
http://www.lastampa.it/2015/10/08/societa/da-cenerentola-a-cappuccetto-rosso-la-francia-dice-no-alle-favole-sessiste-jDwwNV55L8y3ZFyBG1SJ2J/pagina.html
Sapevatelo.
E ora bruciate le vostre copie di quei cartoni, perchè siete cresciuti con orridi pregiudizi maschilisti e sessisti, vergognatevi!
Una per tutte: le linee guida super inclusive adottate dal dipartimento di atletica dell’Oberlin College, in Ohio, in virtù delle quali i transessuali devono essere designati nei documenti ufficiali con una perifrasi gender-neutral di 25 parole (venticinque).
Altra notizia orribile e censurata perché politicamente scorretta: 1400 abusi su minori ignorati dalla polizia britannica perché portati avanti da membri della comunità pakistana e quindi un intervento sarebbe stato tacciabile di razzismo!
http://bit.ly/2abYAOh
... di un vero interesse al PC
Accusare tutti di essere "politically correct" è di gran moda, ma è solo un modo per autoassolversi in modo facile legittimando la propria scorrettezza. E' lo stesso discorso per cui è stata inventata la categoria di "buonismo" per giustificare il fatto di essere "cattivista".
Donald Trump, ad esempio, si nasconde dietro al velo della lotta al "politically correct" permettendosi di dire cose vergognose come (tra le mille altre castronerie) "i messicani immigrati sono stupratori" oppure prendere in giro un giornalista handicappato. Parole in libertà, e se qualcuno dice qualcosa è "schiavo del politically correct" o "buonista".
@ james joyceOvviamente non intendevo una storia in toto, ma solo certi elementi.
Non ho molta pratica del Disney di quegli anni, ma mi verrebbe da dire che il 99 per cento delle storie che ho letto relative a quel periodo non avrebbe motivo di non essere presente oggi per motivi di politicamente corretto.
Ovviamente non intendevo una storia in toto, ma solo certi elementi.Ma assolutamente no, mica censurano tutte le scene di Krantz con la pistola con Indiana e Topolino intrappolati (che sono tipo il punto più basso dell'immaginario fumettistico Disney :P).
Un topolino minacciato da macchia nera con un macabro congegno collegato ad una rivoltella verrebbe immediatamente censurato. E stiamo parlando di una delle storie più belle dell'immaginario fumettistico disney