Francamente non riesco a concepire come, in una storia di sensibilizzazione sul bullismo, venga mostrato un preside che non crede ai bullizzati e li accusa di cose fatte dai bulli.
Io sono stato vittima di bullismo alle elementari e alle medie e, sebbene non abbiano risolto granchè (anche se però mi stavano vicino e mi aiutavano come riuscivano), ne ho sempre parlato con gli insegnanti e con i miei genitori, che provavano a loro volta a parlarne con i genitori dei bulli, ma questi se ne fregavano. Quindi, so che non sempre possono risolvere una situazione di bullismo, ma è importantissimo che ai bambini venga 'inculcata' l'idea che, se sono vittima di bullismo, ne devono parlare con genitori, nonni, zii, maestri, professori, presidi o qualunque altra figura adulta di riferimento e, sebbene serva per mandare avanti la trama, il fatto di mostrare il preside che non crede ai bullizzati e che li punisce per cose fatte dai bulli non lo condivido e lo reputo controproducente, e non lo ''giustifico'' con il fattore 'realismo' (come in molti hanno detto su questa o altre community), perchè in casi come questo il bambino deve sapere che gli adulti lo aiuteranno, e non che, anche se potrebbe capitare, certo, troverà qualcuno che non gli crederà. E' come dire ad uno studente che inizia il liceo 'inutile che studi e ti diplomi, tanto poi andrai a fare un lavoro che non ti piacerà' (sebbene sia una cosa che accade a molti, è sbagliato usarlo come progetto di futuro verso uno studente). Comunque, giusto per specificare, il terzo episodio mi è piaciuto e sensibilizza abbastanza bene sul tema bullismo, ma l'elemento del preside mi ha fatto un po' ''arrabbiare''
Inoltre, per sensibilizzare, invece che far vedere tutti gli studenti carini e 'risolvitori', cosa che, se accade, accade di rado e con pochi elementi, purtroppo certo non tutta la scuola, avrebbero dovuto far vedere che il preside capisce subito (perchè i bravi educatori capiscono solo guardando quando qualcuno è vittima di bullismo) e, '''complice''' del gruppo di Paperino, punisce e ''sme*da'' (scusate il francesismo) i bulli