Recensione Topolino 3382Copertina dedicata a Minni
Esordisce in questo numero la serie
Minni prêt-à-porter, di stampo completamente femminile (a partire dalle autrici,
Valentina Camerini e
Giada Perissinotto).
Questione di stile è chiaramente un prequel introduttivo all’ambientazione e al mondo della moda in cui Minni e l’amica Betty si butteranno a capofitto. Non è certamente la prima volta che Minni si muove tra sfilate, passerelle, stile e alta moda – le lettrici e i lettori (sicuramente pochi ma c’erano anche loro) – di
Minni & Company sicuramente ricorderanno altri esempi, ma è una novità il fatto che stavolta si tratti di una serie di più storie e non di un episodio a sé stante, cosa che, data la recente attenzione alla canonizzazione di numerosi dettagli e universi narrativi ben precisi sembra essere improntata al raggiungimento di un equilibrio e di un’autonomia del personaggio della fidanzata di Topolino finora assente dal settimanale.
Continua anche
Paperbridge (
Gervasio) giunto al quarto episodio. Le carte in tavola sono scoperte, sono cadute le maschere, sono svelati nomi e volti… e non resta che aspettare il finale per capire come si giungerà allo status quo che già conosciamo dalle storie passate/future di Fantomius.
A continuazione prosegue
Topolino le origini, riscrittura in salsa moderna (ma non troppo) della gioventù di Topolino. In
Una sudatissima promozione (
Fontana/
Panaro) continuano le sue peripezie come aspirante giornalista, coadiuvato dagli amici di sempre. Continua tuttavia a lasciare molto perplessi la coabitazione di bicicli, dirigibili, mail e personal computer nella stessa epoca, ma ormai si è capito che in questa serie occorre chiudere più di un occhio.
Paperoga e la gallinocinèsi (
Faccini) è una storia estrosa nello stile a cui Faccini ci ha abituato. Dopo una breve con protagonista Archimede (
Giunta/
Held) il numero si chiude con
Amelia e la malefica obsol-essenza (
Meloni), che ci ripropone anche una vecchia conoscenza in una storia di stampo classico che sembra venire direttamente dagli anni Novanta.
Un numero non certo di eccellenza, ma che sicuramente offre diversi stili in grado di appassionare i lettori delle categorie più disparate, da chi è in cerca di novità a chi preferisce restare sul classico.
Sempre molto interessanti (oltre che una gioia per gli occhi) i fotoreportage di viaggio, che questa settimana ci accompagnano in Patagonia e tra i luoghi gestiti dal FAI Fondo Ambiente Italiano.
Voto del recensore:
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