Un numero dove spuntano spesso le armi ma solo in un caso su tre si è sentito il bisogno di 'ammorbidire' il tutto (fin troppo):
un muscoloso felino e Indiana Pipps si sfidano con pistole in pugno ma il primo, usandola come un accendino, dice "Calma, è solo un giocattolo" e il secondo replica "Forte! Questa spara liquirizie, invece!". Solo la padrona della locanda sembra fare sul serio sparando in aria con la sua carabina (blam!) ma ai complimenti di Indiana ("Uao! Che tosta!") la gentile signora risponde "In realtà è a salve... però fa un gran bel rumore!"
Visto che nella storia della PIA un pronipote del gangster mafioso Sam Pastina, grazie ad una pistola, lega Paperino e Paperoga senza specificare se è vera o spara coriandoli (presumendo la prima ipotesi) e agenti del Commissariato di Topolinia perquisiscono con pistole in pugno ogni luogo intestato o affittato da alcuni sospettati (anche in questo caso immagino 'vere'), mi chiedo quanto la censura sulle armi sia imposta o autoimposta, visto che Valentini e Salati non hanno ritenuto opportuno 'addolcire la pillola' (quest'ultimo a Topolinia aveva comunque una sola vignetta generica) mentre Zemelo si.
Visto che la sua 'autocensura' ha prodotto situazioni ironiche, immagino sia stata fatta apposta quando avrebbe potuto anche evitarsela, lasciando pensare ai lettori che le armi fossero vere. In questo caso l'ironia e l'eventuale comicità (come il piacere - tanto in uso - di sottolineare che il malvivente di turno ordina al barista di un malfamato locale una aranciata) sembra prevalere sull'altra situazione nella quale l'arma vera non produce nulla di ciò.
Tutto questo per dire che quando ci arrabbiamo su eventuali censure ritenute ingiuste, in realtà sono, almeno in alcuni casi, preferite dagli stessi autori rispetto a scenari 'realistici' che sono, sicuramente, meno comici (ma non sempre troviamo ironia e comicità in questi casi). Sicuramente Indiana, rispetto a Topolino e Gambadilegno, può ironizzare di più sulla sua pistola spara-liquirizie mentre in un giallo/noir si spera che gli autori vogliano mantenere un minimo di suspence.
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INDIANA PIPPS E GAMBADILEGNO IN: IL TESORO DELLE DUE LEGGENDE
Gamba si vendica di Indiana, che nella precedente storia comune storpiava il suo nome, chiamandolo Pippo, specificando poi "Ah no, sei quel suo cugino vagabondo!" Questa nuova coppia sembra funzionare bene: rivali nella ricerca di tesori ma alleati quando hanno da combattere contro altri tipi tosti. Ha cominciato Valentini qualche numero e fa e continua bene Zemelo: sempre con le fantastiche tavole di De Vita.
DONALD QUEST - LA LUNA DEL DRAGO (5° e ultimo episodio)
Finisce in 'bellezza' così come è cominciato questo DQ di Ambrosio, ma solo per le bellissime tavole dei vari disegnatori (l'ultimo è Mangiatordi) che si sono avvicendati in queste cinque settimane. Una maggiore linearità della trama al posto dello 'spezzatino' di sceneggiatura vista sarebbe auspicabile nelle prossime (inevitabili!) serie: se già confezionate, si spera almeno che i disegnatori scelti siano sempre al top.
PAPERINO & PAPEROGA IN: MISSIONE GASTRONOMICA
La PIA scompare dai titoli quando sembra prossima ad una Definitive (immeritata secondo me). Valentini elabora, tutto sommato, un soggetto passabile e abbastanza articolato; Gottardo sembra avere una mano meno pesante del solito.
Gastone e il 'guaio' della Fortuna
Breve onesta ma appesantita, in questo caso, dalla 'mano pesante' di Barbieri.
Trullallero Trullallà (graphic journalism)
Tornano Agrati e Ferrario (mi mancavano le sue tavole) con Paperetta e Paperoga in servizio ad Alberobello (cittadina molto 'fumettosa' già di suo) per incontrare le 'sorelle cartoon', Fiorella e Maria Elena Congedo, ideatrici di una serie animata che sta conquistando il mondo: le Trulli Tales!
MARTA: IL TROPPO STROPPIA
Ottimo finale con questa serie ideata da Salati sulla Sezione Scomparsi del Commissariato di Topolinia. Manetta e Rock Sassi hanno una nuova collega di nome Sara (quasi umana, con un nasino all'insù che solo sulla punta diventa più scuro) e con lei risolvono un caso abbastanza complicato che coinvolge molti protagonisti, caratterizzati benissimo da un altro disegnatore al top, Francesco D'Ippolito.