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Atomino_Bip_-_Bip
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PolliceSu

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    Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
    Risposta #45: Lunedì 17 Gen 2005, 20:56:09

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    Giona
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      Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
      Risposta #46: Martedì 18 Gen 2005, 08:24:02

      perfettamente in sintonia con la politica leghista, no?
       ;D ;D ;D


      Non capisco il senso di questa replica...  ???
      "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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      effezeta1978
      Pifferosauro Uranifago
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        Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
        Risposta #47: Martedì 18 Gen 2005, 08:35:04
        et in terra pax hominibus bone voluntatis

        ..."a" anu acnam 'orep ;D

          Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
          Risposta #48: Martedì 18 Gen 2005, 19:59:06
          Erovaf rep ;omaihgavid non
          ;)

          Bè, allora cosa ne pensate del manifesto? Più che giusto, dico io! ;D

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          balabu
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          • l'ultimo esemplare vivo al mondo!!!
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          PolliceSu
            Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
            Risposta #49: Martedì 18 Gen 2005, 22:35:17
            Io ho un po' navigato in questi giorni incuriosandomi di questa lingua (sono fanatico di lingue inventate) e dopo aver visto un po'...
            Secondo me i propositi dell'idea di una lingua internazionale, neutrale, semplice e chiara sono buoni...

            ma le cose che mancano nell'esperanto per far diventare questa lingua veramente internazionale, neutrale semplice e chiara sono davvero molte!

            Quella più vistosa è che si parte dal presupposto che a una lingua si possa proibire di essere modificata nel tempo e nello spazio. L'esperanto di oggi è identico a quello di 100 anni fa e ciò proibisce varie innovazioni che lo migliorerebbero e si potrebbero elasticizzare molte regole rigide magari formando "dialetti locali" ognuno che comprende l'altro. Ecco un po' di punti deboli:

            1) L'uso dei caratteri con sopra strani "accenti" (^)per indicare suoni particolari è difficile da usare in informatica e nella stampa.

            2) Alcuni suoni come il "k accentato" (pronunciato come il ch tedesco) e il "j accentato" (pronunciato come il j francese) non ci sono in gran parte delle lingue.

            3) Usa combinazioni di lettere poco "eleganti": s^trumpo (con l'accento sopra la s, ma questo forum non può farlo), knabc^o, postscio. I pronomi personali (mi "io" , vi "tu", li "egli", ni "noi") si confondono facilmente al parlato.

            4) usa troppi prefissi e suffissi e ciò ricorda troppo il newspeak di "1984" di orwell! Se buono è "bona", cattivo è "malbona", destro è "dekstra" e sinistro è "maldekstra". Poi chissà perchè, sud si dice "sudo" e non "malnordo"! La parola dizionario è tradotta in "vortaro" che letteralmente vuol dire "gruppo di parole", come se una frase non lo fosse!

            5) E' maschilista! C'è il suffisso -ino per indicare il femminile ma non esiste il corrispettivo suffisso maschile. Padre si dice "patro", madre si dice "patrino"!

            6) Pescando le parole dalle varie lingue a volte si dimentica la loro pronuncia. "Giovane donna" si dice "fraulino" ma in tedesco Fraulein si pronuncia "Froilain".

            7) In Italiano spesso non c'è l'obbligo di accordare tutte le parti della frase per essere capiti. Per esempio se io dico "Domani io aggiusto tre autobus blu" si capisce che "autobus" è plurale ed è complemento oggetto per il fatto che c'è la parola "tre" e che viene dopo il verbo e si capisce che "aggiusto" in realtà è al futuro perchè c'è la parola "domani".
            Invece nell'equivalente esperanto "Mi reparos morgau tri autobusojn bluajn" si deve perfino precisare sia il plurale sia perfino l'accusativo e questo perfino negli aggettivi che in inglese sono invariabili!
            ...poi chissà perchè il plurale è in -j mentre inglesi francesi spagnoli e portoghesi usano la -s!

            In conclusione, a parte la pronuncia semplice (accenti esclusi) e la non neutralità, l'esperanto mi sembra una lingua più complessa e ben meno internazionale e chiara dell'inglese. Comunque sia se il suo scopo è comunicare ci riesce, ma farlo con tutto il mondo, la vedo dura se non si evolve!

            In quanto a chi preferisce le lingue "neutrali"  preferisco l'elfico di Tolkien, sarà più complesso dell'esperanto, ma almeno quello ha una cultura e un'evoluzione seppur inventata!
            Gli unici limiti alle vostre avventure sono i limiti della vostra IMMAGINAZIONE!

            (da Don Rosa: Il papero più ricco del mondo)

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            RoM
            Pifferosauro Uranifago
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              Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
              Risposta #50: Mercoledì 19 Gen 2005, 01:35:31
              Bè, allora cosa ne pensate del manifesto? Più che giusto, dico io! ;D
              Non vorrei ripetermi, ma i principi enunciati, l'"unire gli uomini al di là delle barriere linguistiche e culturali", il "mondo senza frontiere, dove nessun Paese ... è straniero" e così via, sono smentiti dalla natura stessa dell'Esperanto, formato sulla base delle lingue indoeuropee, e quindi facile da apprendere solo per una parte limitata dell'umanità... una prospettiva limitata giustificabile nel 1887, ma decisamente superata nel 2005.

              *

              Paperetta
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                Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                Risposta #51: Mercoledì 19 Gen 2005, 10:59:37


                4) usa troppi prefissi e suffissi e ciò ricorda troppo il newspeak di "1984" di orwell! Se buono è "bona", cattivo è "malbona", destro è "dekstra" e sinistro è "maldekstra". Poi chissà perchè, sud si dice "sudo" e non "malnordo"! La parola dizionario è tradotta in "vortaro" che letteralmente vuol dire "gruppo di parole", come se una frase non lo fosse!

                5) E' maschilista! C'è il suffisso -ino per indicare il femminile ma non esiste il corrispettivo suffisso maschile. Padre si dice "patro", madre si dice "patrino"!

                ...poi chissà perchè il plurale è in -j mentre inglesi francesi spagnoli e portoghesi usano la -s!
                 


                Un confronto con la neolingua di Orwell l'avevo fatto anch'io; in quel caso lo scopo era restringere il vocabolario il più possibile per evitare parole "politicamente scorrette" (aveva previsto anche questo!) "sud" non è una parola scorretta perchè è un termine geografico, mentre "cattivo" è un aggettivo 8) Il suffisso -ino del femminile deriva dal tedesco -in (Freund, amico - Freundin, amica; Lehrer, maestro - Lehrerin, maestra; e così via)  ::) quanto al suffisso plurale, in tedesco ci sono -e, -r, -er, quindi sia vocali che consonanti, come in altre lingue (un esempio dallo svedese: flicka, ragazza - flickar, ragazze  ::) e uno dal finlandese: kala, pesce - kalaa, pesci)  ;D

                ma allora il dottor Zamenhof ha pescato qua e là nelle grammatiche di tutta Europa? (e ha scelto quello che per lui era il meglio ma per altri poteva non esserlo)  ;D

                Mi è venuto da ridere rileggendo questo mex perchè "dottor Zamenhof" mi ha ricordato il dottor Zantaf, lo scienziato pazzo apparso in non ricordo quale storia di Paperino (andrò a ripescarlo nel sito di Salimbeti)  ;)
                « Ultima modifica: Mercoledì 19 Gen 2005, 11:03:15 da Paperetta »
                Io sono pa... io sono pe... io sono pi... io sono poeta!

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                Gio
                Cugino di Alf
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                  Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                  Risposta #52: Mercoledì 19 Gen 2005, 11:22:31
                  Beh... credo che ormai l'esperanto sia da considerarsi un bel gioco culturale.
                  Ho i miei dubbi che abbia una qualche vera utilità "unificatrice"...
                  "DENTRO, spazzatura!"
                  "UEF!"
                  "FUORI, iettatura!"
                  "UOFFF!"

                  (G. Martina)

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                    Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                    Risposta #53: Mercoledì 19 Gen 2005, 11:23:01
                    "DENTRO, spazzatura!"
                    "UEF!"
                    "FUORI, iettatura!"
                    "UOFFF!"

                    (G. Martina)

                      Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                      Risposta #54: Mercoledì 19 Gen 2005, 19:45:42
                      Io ho un po' navigato in questi giorni incuriosandomi di questa lingua (sono fanatico di lingue inventate) e dopo aver visto un po'...
                      Secondo me i propositi dell'idea di una lingua internazionale, neutrale, semplice e chiara sono buoni...

                      ma le cose che mancano nell'esperanto per far diventare questa lingua veramente internazionale, neutrale semplice e chiara sono davvero molte!

                      Quella più vistosa è che si parte dal presupposto che a una lingua si possa proibire di essere modificata nel tempo e nello spazio. L'esperanto di oggi è identico a quello di 100 anni fa e ciò proibisce varie innovazioni che lo migliorerebbero e si potrebbero elasticizzare molte regole rigide magari formando "dialetti locali" ognuno che comprende l'altro. Ecco un po' di punti deboli:

                      1) L'uso dei caratteri con sopra strani "accenti" (^)per indicare suoni particolari è difficile da usare in informatica e nella stampa.

                      2) Alcuni suoni come il "k accentato" (pronunciato come il ch tedesco) e il "j accentato" (pronunciato come il j francese) non ci sono in gran parte delle lingue.

                      3) Usa combinazioni di lettere poco "eleganti": s^trumpo (con l'accento sopra la s, ma questo forum non può farlo), knabc^o, postscio. I pronomi personali (mi "io" , vi "tu", li "egli", ni "noi") si confondono facilmente al parlato.

                      4) usa troppi prefissi e suffissi e ciò ricorda troppo il newspeak di "1984" di orwell! Se buono è "bona", cattivo è "malbona", destro è "dekstra" e sinistro è "maldekstra". Poi chissà perchè, sud si dice "sudo" e non "malnordo"! La parola dizionario è tradotta in "vortaro" che letteralmente vuol dire "gruppo di parole", come se una frase non lo fosse!

                      5) E' maschilista! C'è il suffisso -ino per indicare il femminile ma non esiste il corrispettivo suffisso maschile. Padre si dice "patro", madre si dice "patrino"!

                      6) Pescando le parole dalle varie lingue a volte si dimentica la loro pronuncia. "Giovane donna" si dice "fraulino" ma in tedesco Fraulein si pronuncia "Froilain".

                      7) In Italiano spesso non c'è l'obbligo di accordare tutte le parti della frase per essere capiti. Per esempio se io dico "Domani io aggiusto tre autobus blu" si capisce che "autobus" è plurale ed è complemento oggetto per il fatto che c'è la parola "tre" e che viene dopo il verbo e si capisce che "aggiusto" in realtà è al futuro perchè c'è la parola "domani".
                      Invece nell'equivalente esperanto "Mi reparos morgau tri autobusojn bluajn" si deve perfino precisare sia il plurale sia perfino l'accusativo e questo perfino negli aggettivi che in inglese sono invariabili!
                      ...poi chissà perchè il plurale è in -j mentre inglesi francesi spagnoli e portoghesi usano la -s!
                       
                      In conclusione, a parte la pronuncia semplice (accenti esclusi) e la non neutralità, l'esperanto mi sembra una lingua più complessa e ben meno internazionale e chiara dell'inglese. Comunque sia se il suo scopo è comunicare ci riesce, ma farlo con tutto il mondo, la vedo dura se non si evolve!

                      In quanto a chi preferisce le lingue "neutrali"  preferisco l'elfico di Tolkien, sarà più complesso dell'esperanto, ma almeno quello ha una cultura e un'evoluzione seppur inventata!

                      Non so come darti torto! :-/ Anche per l'elfico! ;D

                        Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                        Risposta #55: Mercoledì 19 Gen 2005, 19:48:44
                        Non vorrei ripetermi, ma i principi enunciati, l'"unire gli uomini al di là delle barriere linguistiche e culturali", il "mondo senza frontiere, dove nessun Paese ... è straniero" e così via, sono smentiti dalla natura stessa dell'Esperanto, formato sulla base delle lingue indoeuropee, e quindi facile da apprendere solo per una parte limitata dell'umanità... una prospettiva limitata giustificabile nel 1887, ma decisamente superata nel 2005.

                        E' vero, però è già una conquista importante per la maggior parte della gente. In quanti ai cinesi, ai giapponesi, agli africani etc... bé, non so che dire... vorrà dire che lo studierete di più!  ;)

                          Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                          Risposta #56: Mercoledì 19 Gen 2005, 19:51:06
                          Beh... credo che ormai l'esperanto sia da considerarsi un bel gioco culturale.
                          Ho i miei dubbi che abbia una qualche vera utilità "unificatrice"...

                          Ci sono comunque persone che ci credono col cuore. almeno moriranno felici sapendo che hanno lottato per tutta la vita per un ideale, seppur utopico, comunque giusto.

                            Re: IMPARIAMO L'ESPERANTO?
                            Risposta #57: Mercoledì 19 Gen 2005, 19:54:24

                            bonae?

                            Esatto! genitivo, genitivo...  ;)

                             

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