Il decimo volume dell’omnia di Floyd Gottfredson si apre con alcune storie brevi, spesso molto divertenti come
Topolino e la Musica Infernale o
Topolino e l’Esaurimento Nervoso (già conosciute ne “
I Maestri Disney” # 5), o
Topolino tra i Grattacieli.
Si inizia poi il ciclo di avventure (denominato “la nuova Topoepopea” nell’articolo di presentazione del volume) che vedrà al fianco di Topolino un nuovo comprimario, Eta Beta, uomo del futuro che darà una nuova scossa alla vita di Mickey Mouse.
La sua avventura d’esordio è
Topolino e Eta Beta, L’Uomo del 2000, una bella storia dove lo scopo principale è farci venire a contatto con le stranezze di Eta e con il suo atteggiamento da pesce fuor d’acqua che mostra nei confronti della società americana della metà del secolo scorso. Sono sempre azzeccate le gag visive che Gottfredson raffigura (Eta alle prese con la lavatrice, Eta a teatro…), così come le stranezze proprio dell’essere, come dormire sul pomolo del letto. Si possono individuare almeno tre sottotrame in questa storia: la fuga di Eta Beta da Topolino quando pensa che questi voglia consegnarlo a degli scienziati, gli esperimenti dei suddetti scienziati quando Eta si reca da loro e il cercare di convincere Pippo dell’esistenza di Eta.
Seguono poi alcune avventure più brevi, in cui il lettore può divertirsi a vedere le stranezze sempre più folli del nuovo personaggio, nelle folli sceneggiature di Bill Walsh: in
Topolino ed Eta Beta l’Indovino vediamo le capacità di predire il futuro da parte di Eta e la sua strana dieta a base di piume di piccione (in questa storia, inoltre, è bellissima la figura di un Mickey Mouse capitalista che si monta la testa per i troppi soldi!); in
Topolino e i Poteri di Eta Beta ci si concentra sulle particolarità di Flip, il cucciolo di gangarone (animaletto che fonde in sé moltissime specie diverse) che ha esordito nello scorso episodio; in
Topolino, Eta Beta e lo Scassinatore Fantasma vediamo un vero e proprio giallo, con Eta nei panni del detective assoldato da Basettoni (da questo episodio Eta inizierà a mangiare naftalina al posto di piume di piccione, naftalina che in originale sarebbero mandarinetti sottaceto); in
Topolino e la Crisi di Eta Beta, infine, si scopre l’avversione dell’Uomo del 2000 verso il denaro, e si racconta della sua crisi d’astinenza dalla naftalina.
Conclusasi la serie di mini-avventure atte a mostrare le caratteristiche psicologiche/sociali del nuovo personaggio, ecco che Topolino ed Eta Beta affrontano una doppia avventura decisamente memorabile e tesissima, pezzo forte del volume, una storia immersa nel suo tempo con un ottimo intreccio e l’introduzione di un temibile villain.
Topolino, Eta Beta e l’Atombrello e
Topolino, Eta Beta e la Spia Poeta sono due parti della stessa, lunga avventura, in cui si racconta all’inizio del talento inventivo di Eta, che lo porta a creare l’Atombrello, un piccolo ombrello da indossare come un cappello, in grado di proteggere chi lo indossa da qualunque pericolo, addirittura anche dalla bomba atomica. In pieno inizio del periodo della Guerra Fredda, la spada di Damocle della bomba atomica coma arma da combattimento era molto forte, visti gli effetti a Hiroshima. E un’invenzione del genere è sicuramente importantissima, tanto che non tardano ad arrivare i primi criminali pronti a volerla rubare: uno di essi è la temibile Spia Poeta, detta l’Uomo che Rima, che in collaborazione con i due gangster Mirtilla e Trucco ruba l’Atombrello e rapisce Topolino ed Eta. Da lì la vicenda diventa un capolavoro di spy-story, dall’intreccio decisamente noir in cui la Spia Poeta dimostrerà la sua efferatezza tanto verso i protagonisti quanto verso i suoi compari. Inseguimento finale e conclusione bellissimi, per un’avventura spettacolare. Non è difficile capire come mai tanti lettori siano rimasti affascinanti da questo cattivo, prototipo delle spie che in aria di Guerra Fredda iniziavano a girare per carpire segreti della parte avversaria (tutto ciò mi ricorda una certa storia di Barks
)cattivo che ispirerà anche Casty per renderlo avversario del Topo nella splendida
Il Mondo che Verrà.