Evroniani - E' rivoluzione. Quasi totale. Ma di quelle rivoluzioni piacevoli, senza violenza, quei cambiamenti repentini ma delicati, quasi dolci. Rivoluzione fin dal titolo: "Evroniani", i nemici, i veri protagonisti di PKNA e motivo principale della rinascita dell'eroe. Paperinik è una comparsa per quasi metà albo: le tavole iniziali, mute e terribili, ci raccontano incredulità, disperazione terrore; il titolo arriva soltanto a tavola 6. Il vendicatore mascherato che incontriamo successivamente, è "soltanto" Paperinik: è un eroe, sì, ma anche a tratti goffo, all'antica, ironico, come se quasi non temesse alcun nemico, tra tutti quelli conosciuti. Qui, la svolta: i nemici non sono più i disastrosi criminali di Paperopoli, ma una minaccia vera e propria, un'idea, un progetto. Non più un'estemporanea rapina, un isolato assalto, ma un principio ben radicato nella mentalità colletiva degli Evroniani: la conquista. Paperinik DEVE diventare PK. Come? Non sono le armi di Uno, i suoi aiuti, i nuovi congegni o la Ducklair Tower a cambiarlo, ma i suoi nemici; sono i nemici a rendere l'eroe quello che è. Il lettore è trasportato in una nuova realtà, ma non è solo: Paperinik è spaesato quanto e forse più di lui, matura a poco a poco nel corso dell'avventura e di quelle seguenti. E' un nuovo inizio, che non snatura nulla, ma implementa, fa crescere, maturare. E' un cambiamento di mentalità: Paperinik rimane se stesso, ironico, semplice e talvolta goffo, ma limita questi aspetti al momento giusto: un eroe maturo. Il combattimento in terrazza è l'emblema della nuova nascita: senza l'aiuto di Uno l'acerbo Paperinik non ce l'avrebbe fatta. L'ultima tavola è il collegamento perfetto tra il Paperinik a cui si era abituati ed il nuovo PK; la si può leggere in due modi: con ironia classica, in quanto Uno rassicura l'eroe mentre in realtà la situazione non è risolta. Oppure, con timore: i nemici non sono vinti, sono ancora lì; la minaccia è viva, reale. Una doppia lettura che al tempo stesso ci fa sorridere ma che ci innesta un'idea, una preoccupazione.
Quando Soffia Il Vento Del Tempo - Essere ancora acerbi non è prerogativa del solo PK, ma anche dei suoi nemici. Il Razziatore non è il personaggio dalle mille sfacettature che si rivelerà in seguito, ma un classico nuovo nemico, terribile, terrificante, senza scrupoli. Un nemico che in parte ricalca gli Evroniani del primo episodio, ma che appare ancora più cinico, spietato, ma al tempo stesso semplice e dagli intenti lineari: non è un'idea che lo guida, ma soltanto un bisogno, quasi fosse un cacciatore alla ricerca della preda. Paperinik è soltanto uno dei tanti ostacoli che trova sul suo cammino, forse nemmeno il più pericoloso in questa avventura; il rapporto con lui è puramente basato sulla lotta e sullo scambio di battute, utili solo a prolungare il conflitto fisico. E' l'esordio: quando verrà riproposto, il Razziatore sarà un vero personaggio. I protagonisti de "Il Vento Del Tempo" sono altri: Angus e Lyla. Contrapposti, ma mai apparentemente in conflitto, i due giornalisti rientrano in quella immensa schiera di personaggi "secondari" di PKNA che in realtà ne sono fondamentali, contribuendo alla maturità dell'eroe, dei suoi rapporti e dell'intera testata. Angus è un bieco e frustrato reporter, che non può tuttavia non destare simpatia, nonostante si impegni per rendersi detestabile a chiunque. Lyla è il primo vero personaggio sensibile della serie; scopre l'identità di Paperinik tramite un confronto scientifico di immagini, ma le sue parole "Avevo indovinato!" nascondono ben altro: il sospetto le si era insinuato già da tempo e lo capiamo senza difficoltà quando incontra Paperino poche pagine prima. E' il primo indizio che Lyla non è un banale droide, ma un personaggio complesso, sensibile, profondo, ricco di emozioni e sentimenti e che riesce a "indovinare" la doppia identità di Paperino non grazie ai suoi strumenti, ma alla propria sconfinata sensibilità.
Xadhoom! - Sì, "Xadhoom!" con punto esclamativo, assolutamente fondamentale. La Xerbiana, assoluta protagonista dell'episodio, si propone subito con atteggiamenti forti e duri, mai contrastanti e finalizzati ad un solo, chiarissimo, obiettivo: la riscossione di un credito. In modo analago al Razziatore, Xadhoom non si preoccupa di ciò che la circonda o della moralità delle sue azioni, ma persegue il suo fine senza remore; è compito di PK decidere da che parte stare, compito agevolato, e non poco, dal conoscere già gli Evroniani. L'alleanza tra i due è puramente utilitaristica: la Xerbiana non vede in PK un amico, ma semplicemente un aiutante in grado di darle supporto nella sua lotta; il rapporto tra i due si evolverà soltanto in seguito. La linearità di pensiero di Xadhoom è tuttavia soltanto apparente: a differenza del Razziatore la nuova alleata di PK dimostra un'intelligenza ampia e matura, che spazia dal lato tecnico e scientifico a quello umano e sensibile. Sebbene sia mostrato brevemente, il rapporto con Xari ci fa intuire l'animo sensibile e di profonda intelligenza di Xadhoom, che è soltanto nascosto abilmente sotto i panni della vendicatrice; i sentimenti non vengono rinnegati da Xadhoom, piuttosto vengono incanalati in rabbia per portare a termine l'unico vero obiettivo: la vendetta.