E gli spagnoli ebbero Gottfredson.
E noi, che da tanto tempo lo invochiamo, pendendo dalle labbra della grande casa madre Disney Italia, restiamo a bocca asciutta.
Noi. Che abbiamo una tradizione fumettistica invidiabile. E invidiabilissima per quanto riguarda la Disney: le innovazioni e i contributi che la Scuola Italiana ha dato all'universo di Walt sono tante e di tale portata che enumerarle tutte è un'impresa a dir poco ardua.
Barks, per fotuna, ci è stato proposto in diverse salse. Principalmente grazie a ZP, nato nel 1987 e che dopo oltre vent'anni di vita continua ad essere pubblicato, per quanto -come dire...- scadente.
E come ci è stato riproposto Gottfredson? Male, in discontinuità, maltrattato, amputato e pure un po' discriminato, diciamolo. Eppure, è risaputo, la sua è una produzione di qualità e oltre a poter contare su noialtri disgraziati appassionati che lo reclamano a gran voce attirerebbe anche altri lettori.
Io stesso ho più volte ripetuto che il mercato è in questo periodo un sentiero molto disagevole e probabilmente inadatto a pubblicare Gottfredson. L'ho detto così tante volte che ho finito per non crederci più: se si facesse una campagna pubblicitaria pari a quella riservata a progetti immeritevoli ma strapompati dagli sponsor (e, siccome sono buono e la cosa è palese, non espliciterò che mi sto riferendo in particolare a Wizards of Mickey), sono sicuro che un angolino nel vasto mondo dell'editoria Gottfredson se lo troverebbe e che, con la dovuta perizia, potrebbe rivelarsi addirittura in discreto successo.
Di licenze e cose varie mi interessa relativamente, mi sta più a cuore una ristampa cronologica, ragionata, organica e filologicamente corretta di Gottfredson in Italia. Che poi mi sia data da Planeta o da Disney Italia è secondario.
Quindi, anche se questo post probabilmente non serivrà ad altro che a farmi perdere 5 minuti del mio (poco) prezioso tempo e non smuoverà quelle complesse e mastodontiche elucubrazioni redazionali che stanno dietro ad ogni azienda, casa editrice, $altro che si rispetti, gradirei almeno, se non una risposta, un cenno, una allusione, un segno, un contentino, un qualsiasi cosa che comunque ci faccia capire quali sono le propensioni in questo senso. Ci faccia capire e lo giustifichi.
Non fate cadere questo argomento nell'oblio della dolorosa indifferenza, che è quasi peggio di un secco dinego.
Non fissatevi su ciò che fa tendenza, ma su ciò che piace.
E Floyd Gottfredson, almeno per quanto riguarda la mia modesta e insignificante opinione, piace.