Questo numero ad una lettura superficiale mi era sembrato scarsino, ma poi riflettendoci, le cose positive ci sono. Sono un pochino meno entusiasta di voi, comunque.
La copertina è eccellente: è Freccero, dopotutto, ma qui la semplicità si sposa alla bellezza estetica, e quell'Archimede col trapano in mano, ad esemplificare le modifiche da fare alla 313, mi è piaciuto molto.
Paperinik sull'oceano scombinato: La storia di apertura è commissionata per vendere il gadget (che mi ingolosisce tantissimo, anche se mi sembra che una volta fossero fatti un po' meglio, il personaggio è sproporzionato, un po' piccolo), ma è affidata a Sisti. Lo spunto è interessante, la prima puntata sembra solo discreta, ma poi noti che sono 25 pagine, la lunghezza di una storia media, e capisci una volta di più quanto sia bravo, le sue storie si lasciano talmente leggere, sono così "scorrevoli", che ha talmente automatiche in testa le caratteristiche dei personaggi, che non ti rendi conto della foliazione.
Mazzarello è onestamente meno peggio che altrove, ma continua a NON piacermi, neanche di striscio (ed invece sembra godere di grande stima in redazione, viste tutte le storie che gli appaltano, mentre a Guerrini fanno fare le brevi
fine OT). L'identità del cattivo mi sembra abbastanza chiara, vediamo comunque cosa si inventeranno nelle prossime puntate.
Topolino e l'attrattore fatale Ancora Sisti (manca per mesi e mesi, e poi due storie in un numero
), con Soldati. Tre scienziati in un colpo, il redivivo Enigm senza Atomini vari, Merlin senza Zapotec, e il dottor Static, creazione nordeuropea, visto solo a volte sul Mega 3000. Bello vederli tutti insieme, la storia è didattica, con spunti realistici, ma ha la sua dose di avventura, ed un po' di humor demenziale nel finale. Un mix strano, ma godibile. Bravo Soldati.
Quando Pippo...incontra l'arte contemporanea Boh, a me non ha fatto ridere, sarà che il tema della presa in giro dell'arte di oggi è abusatissimo, sarà che qui i partecipanti alla mostra sono davvero scemi, tutte le opere sono elettrodomestici veri, ed a nessuno viene in mente che Pippo non sia un collezionista. :o :o :o Ma le loro auto hanno dentro dei criceti che corrono, invece che dei motori? Ah, no, quello sarà il loro cervello. Mi fa piacere rivedere Marini, invece
Zio Paperone e il Superdollaro Come e più di settimana scorsa, Michelini e Gatto ci regalano una storia interessante, la cui soluzione si potrebbe anche immaginare, ma che ci porta nel cuore dello Zione, ne riprende l'idea (donrosiana) che ogni moneta è un ricordo, e ci consegna il messaggio di godere ogni istante, e dare valore al tempo, dando allo Zione una profondità non scontata. Una storia di sapore antico, e con Gatto ancora in ottima forma, complimenti
Paperino in...salva il bagnino Quello che le storie danesi hanno, nel bene e nel male, è la "fanciullezza". Loro sono ancora in una fase in cui fanno comportare i personaggi come alle origini, con caratteri basici, con storie che noi considereremmo scontate, già viste, forzate, retoriche. Invece, vedere i paperi che si impegnano, sono delusi, mentono, soffrono, si aiutano, combinano pasticci, si arrabbiano, si menano (quant'è che l'irascibile-una volta-Paperino non picchia qualcuno nelle storie italiane? che il politicamente corretto venga meno di fronte al risparmio costituto dalle straniere? fine OT), si amano, e quant'altro, è ciò che dovremmo vedere in una storia Disney, più che in tante riempitive insulse di produzione italiana con battute da asilo. Qui Paperino...è Paperino, al 110%, uno con qualche qualità, messo in un angolo dalla sfortuna, soffre, sbaglia, poi, quando la posta in gioco sono gli affetti, coloro a cui tiene, compie delle imprese, supera i suoi limiti e vince. A noi sembra già visto, certe scene sono un po' "caricate", ma la storia scorre via, tutto ha un senso, nulla è davvero esagerato, e ci ricorda perché amiamo Paperino.
Nel complesso, un buon numero, sperando che le prossime puntate di Paperinik siano all'altezza