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Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)

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brigo
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PolliceSu   (11)

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PolliceSu   (11)
    Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
    Risposta #15: Mercoledì 20 Giu 2018, 15:15:40
    Mi sembra che qui si stia guardando il dito, e non la luna.
    Da un lato c'è una rubrica che fin dalla sua uscita non ha MAI avuto ragione d'esistere.
    Dall'altro, c'è una puntata di suddetta rubrica che parla di peti in classe. Ora, io capisco l'indignazione da parte delle persone che non accettino l'umorismo scatologico, pur essendo ben presente in lungometraggi Disney da più di 30 anni (il primo esempio che mi viene in mente lo ricordo fin da Basil l'investigatopo).
    Ma, al di là delle puzzette, il fatto su cui vorrei soffermarmi è un altro: un bambino accusa pubblicamente una sua coetanea, compagna di classe, di fare puzzette. Non sappiamo se questo sia un suo 'vizio' o un 'difetto', comunque sarebbe il caso di parlarne con la diretta interessata e provare a vedere quali siano le cause. Detto ciò, un atteggiamento notoriamente da tener nascosto in pubblico (per quanto non educativo) viene sbandierato in bella vista in uno dei giornali per ragazzi più letti in Italia, e nel farlo ci si premura bene di scrivere il nome del bimbo 'accusatore', fornendo anche una foto nel caso ci fossero dubbi sull'identità, e- ancora non paghi- si forniscono anche le coordinate precise per individuare la bambina 'colpevole'. Senza che ella possa fare alcunché per cambiare questa cosa.
    Ora, come ho già scritto altrove, mi auguro che questi pseudo-articoli siano in realtà frutto della malata fantasia di qualche autore/sceneggiatore/redattore del settimanale (non me ne si voglia se imputerò la colpa di ciò al nome di colui che firma fin dall'inizio questa rubrica, tale Federico Taddia), e in questo modo si solleverà, come sta avvenendo, un gran polverone per far parlare di sé, e tutto finirà a breve. ma se ciò non fosse, e se si trattasse di vere testimonianze, non mi vergogno nel dire che in questo caso si è assistito aduna vera e propria bullizzazione pubblica e mediatica di una bambina che non ha in alcun modo la possibilità di difendersi, a giochi fatti. E pensare che il giornale si è spesso schierato dalla parte dei più deboli, anche piccolissimi (chi si ricorda delle storie del Telefon oAzzurro negli anni '90?).

    Io ho commentato all'inizio del post sdrammatizzando, considerato anche il fatto che ancora non avessi letto l'articolo 'incriminato'. Ma ora che l'ho fatto, c'è molto di più aberrante che il semplice umorismo scatologico. qui si fa bullismo sulle pagine di "Topolino". E questo fa ancora più schifo del puzzo di qualsiasi scoreggia.

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    Andrea87
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      Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
      Risposta #16: Mercoledì 20 Giu 2018, 15:52:05
      io più che altro mi chiedo che fine abbiano fatto quel gruppo di autori (sceneggiatori e disegnatori) che solo poche settimane fa erano in modalità "OMMIODDIO! Perchè nessuno pensa ai bambini?" quando in Olanda hanno osato pubblicare una cover con Paperino mafioso... il loro silenzio è assordante!
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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      Andy98
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        Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
        Risposta #17: Mercoledì 20 Giu 2018, 15:57:00
        Io ho commentato all'inizio del post sdrammatizzando, considerato anche il fatto che ancora non avessi letto l'articolo 'incriminato'. Ma ora che l'ho fatto, c'è molto di più aberrante che il semplice umorismo scatologico. qui si fa bullismo sulle pagine di "Topolino". E questo fa ancora più schifo del puzzo di qualsiasi scoreggia.

        Non c'è da meravigliarsi più di tanto, in realtà: essere a tutti i costi moraleggianti, come lo è stato il Topolino in questi ultimi anni, permette di incappare facilmente nell'ipocrisia. E mentre il poetico rapporto che Cimino ha amorevolmente cucito tra Paperino e Reginella viene relegato al ruolo di una volgare amicizia (non per questo più semplice o più sincera, lo si tenga ben presente), o ancora mentre Manetta si trova privato del suo caratteristico sigaro per far spazio ad un più delizioso (ma non per questo comunque salutare) lecca-lecca, la redazione, e in particolare Federico Taddia, hanno avuto la brillante idea di elaborare una rubrica per lasciar sfogare i bambini. Chiunque lo sa: i bambini sono schietti, non hanno peli sulla lingua e non comprendono quanto la parola possa essere pericolosa. Se c'è una cosa che il Topolino dovrebbe fare, anziché far diventare tutti i personaggi vegetariani, buoni e gentili, sarebbe quella di smetterla di prendere a pesci in faccia quel pubblico a cui ormai vorrebbe rivolgersi, cioè quello giovanile.

        Intanto, mentre nella prima storia del giornaletto incriminato tanti pescano infruttuosamente e Topolino si dà ad un'equilibratissima dieta di solo pane e marmellata (con anche qualche bicchierino di latte, giusto per non esagerare troppo), nella danese di turno Paperone calcia aggressivamente il nipote che per tutta la storia non mantiene un carattere di sicuro vicino a quello indolente delle storie di produzione nostrana. La contraddizione è evidente: le danesi, pur essendo sicuramente riscritte in alcuni dialoghi come in passato è stato provato da un vecchio utente, vengono pubblicate nella loro "integrità", mentre i coltelli affilati diventano improvvisamente sculture di patate, puntare una pistola addosso a qualcuno è diventato uno sport più che una minaccia (ma volete mettere una vignetta in cui Paperino comicamente se la dà a gambe con una in cui deve fare la morale al bandito di turno? Decisamente più divertente e stimolante quest'ultima della prima...), mostrare che i parenti non sono poi tanto serpenti (perché, diciamocelo, in fondo non è così divertente un Paperino avido che accetterebbe un incarico dello zio solo per avere la sua eredità, è molto più bello pensare che l'abbia fatto perché vuole un mondo di bene al suo burbero zietto...), e potrei continuare per giorni interi.

        Al di là dell'ironia, forse con l'età sto diventando nostalgico per ciò che leggevo e per come lo vivevo, tuttavia le storie italiane stanno diventando davvero senz'anima per via di questa pretesa spinta moraleggiante: e mentre in passato si combatteva il bullismo, adesso, per idiozia di chi sta dietro a certe rubriche e iniziative, si finisce per inneggiarlo. Non smetterò mai di ripeterlo: la morale deve essere un minimo elastica, altrimenti, a furia di inseguirla, si perde solo di lucidità...

        Per concludere, se c'è una cosa a cui il Topolino dovrebbe davvero educare è nell'uso della parola: in passato ci riusciva benissimo, adesso i registri altisonanti vengono tirati in ballo per far ridere o straniare le persone, certe parole non vengono più impiegate in un contesto naturale e risultano solo delle forzature (con tanto di sottolineature nei baloons per farle risaltare come strane). In compenso, possiamo beneficiare di queste bellissime interviste e della lo immensa ricchezza di espressione e di insegnamento...

        io più che altro mi chiedo che fine abbiano fatto quel gruppo di autori (sceneggiatori e disegnatori) che solo poche settimane fa erano in modalità "OMMIODDIO! Perchè nessuno pensa ai bambini?" quando in Olanda hanno osato pubblicare una cover con Paperino mafioso... il loro silenzio è assordante!

        La risposta è sempre la stessa: a furia di essere moraleggianti e perbenisti si diventa solo ipocriti.
        Su certe questioni ci si pronuncia solo quando fa comodo, in altri casi è meglio astenersi proprio per non contraddire la propria "morale".
        « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 15:59:54 da Andy98 »

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        PkAvenger96
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          Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
          Risposta #18: Mercoledì 20 Giu 2018, 15:58:47
          La colpa di questa gestione poco saggia andrebbe attribuita a Federico Taddia
          Non penso che la colpa sia solo sua, ci sarà pure qualcuno che supervisiona il tutto e che permette la pubblicazione di queste mini interviste...

          Sicuramente. Io spero che quel qualcuno mediti sulla possibilità di sostituire lo "Sgrunt!" con una bella paginetta dedicata, per esempio, a divulgazione culturale, educazione civica e/o all'affettività ( Per restare in tema di gogna e bullismo :-\)...

          Citazione
          Al di là dell'ironia, forse con l'età sto diventando nostalgico per ciò che leggevo e per come lo vivevo, tuttavia le storie italiane stanno diventando davvero senz'anima per via di questa pretesa spinta moraleggiante: e mentre in passato si combatteva il bullismo, adesso, per idiozia di chi sta dietro a certe rubriche e iniziative, si finisce per inneggiarlo. Non smetterò mai di ripeterlo: la morale deve essere un minimo elastica, altrimenti, a furia di inseguirla, si perde solo di lucidità...

          Per concludere, se c'è una cosa a cui il Topolino dovrebbe davvero educare è nell'uso della parola: in passato ci riusciva benissimo, adesso i registri altisonanti vengono tirati in ballo per far ridere o straniare le persone, certe parole non vengono più impiegate in un contesto naturale e risultano solo delle forzature (con tanto di sottolineature nei baloons per farle risaltare come strane). In compenso, possiamo beneficiare di queste bellissime interviste e della lo immensa ricchezza di espressione e di insegnamento...

          Caro Andy, la deriva in questione non è altro che lo specchio della generale deriva demenzial-disperante che da tempo affligge la società italiana... E Topolino, in quanto microcosmo, riassume al suo interno quanto viene dal nostro macrocosmo sociale; ergo, chi lo dirige e chi ne cura le rubriche dovrebbe cercare, quando è necessario, di indirizzare i giovani lettori verso un modo corretto di relazionarsi e di narrare il prossimo, per cui far vedere che di una bambina l'unica cosa che c'è da dire è che fa le puzze in classe, secondo me rappresenta un grave torto verso tutti i bambini in generale. Per il resto, condivido appieno le tue osservazioni.
          « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:22:12 da PkAvenger96 »
          Chi sa di aver già vinto, non combatte.
          Solo chi deve rovesciare la sorte, lotta fino all'ultimo!

          Un supereroe solitario e silenzioso!  Posso almeno fischiettare? (Magari la Marcia di Topolino?)

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          prdqp
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            Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
            Risposta #19: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:01:33
            Ma, al di là delle puzzette, il fatto su cui vorrei soffermarmi è un altro: un bambino accusa pubblicamente una sua coetanea, compagna di classe, di fare puzzette. Non sappiamo se questo sia un suo 'vizio' o un 'difetto', comunque sarebbe il caso di parlarne con la diretta interessata e provare a vedere quali siano le cause. Detto ciò, un atteggiamento notoriamente da tener nascosto in pubblico (per quanto non educativo) viene sbandierato in bella vista in uno dei giornali per ragazzi più letti in Italia, e nel farlo ci si premura bene di scrivere il nome del bimbo 'accusatore', fornendo anche una foto nel caso ci fossero dubbi sull'identità, e- ancora non paghi- si forniscono anche le coordinate precise per individuare la bambina 'colpevole'. Senza che ella possa fare alcunché per cambiare questa cosa.

            Oh, beh, con un po' di fortuna quando arriverà la pubertà gli amici gli sbatteranno in faccia questa pagina (con foto) ad oltranza.
            Perchè siamo nel 2018, c'è Internet e quant'altro.


            Io ho commentato all'inizio del post sdrammatizzando, considerato anche il fatto che ancora non avessi letto l'articolo 'incriminato'. Ma ora che l'ho fatto, c'è molto di più aberrante che il semplice umorismo scatologico. qui si fa bullismo sulle pagine di "Topolino". E questo fa ancora più schifo del puzzo di qualsiasi scoreggia.

            Si fa un mix di infantile cattivo gusto e una molto adulta tendenza ai vacui "cinque minuti di celebrità" dei reality show.

            Che è peggio pure del bullismo.

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            luciochef
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              Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
              Risposta #20: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:03:12
              Quello che e' cambiato non e' il prototipo del bambino "tipo" ma la percezione del mondo che lo/ci circonda.
              Sicuramente i bambini di oggi, anche se in molti non saranno d'accordo, sono molto più tontoloni delle generazioni che li hanno preceduti. Hanno grosse conoscenze informatiche, sanno chattare, fare video su Youtube ma conoscono la vita solo in modo relativo. I bambini di una volta (ma anche quelli degli anni 90) erano molto più pratici, furbi e smaliziati.
              Sapevano il giusto e lo sbagliato e, con molta malizia, sapevano anche cosa si poteva menzionare e cosa no.
              Sicuramente questa inversione di tendenza non e' da imputare ai bambini stessi ma alla nostra generazione che non ha saputo gestire la folle velocità del progresso e le sue manie. Stiamo lasciando sempre di più il ruolo di educare i nostri bambini ai mass media.
              Guardiamo i nostri figli che imparano le cose tramite i tutorial su internet. E ne siamo anche felici!
              Tante cose prima le si imparava con il proprio papa' e proprio questo rapporto faceva CAPIRE cosa era corretto dire e cosa era meglio non nominare.
              Tante altre cose le si imparava per strada e questo dava a tutti quella malizia giusta e necessaria per affrontare la vita di tutti i giorni.
              Invece oggi i bambini entrano in contatto con ogni argomento, con ogni materia con estrema facilita'. E questa facilita' non da loro modo di CAPIRE BENE cosa e' importante per la formazione del proprio carattere.
              Se a tutto questo aggiungiamo una percezione distorsiva della società attuale possiamo capire che la frittata e' fatta...
              Prima c'erano delle limitazioni, dei paletti dettati dal buonsenso, dalla vergogna, dal costume del tempo.
              Poi in nome della libertà di espressione, in nome della libertà di pensiero si sono cominciati a sdoganare e a far cadere tutti i tabù che regolavano la vita civile. E questo degli Sgrunt ne e' un chiaro esempio !
              Immaginate cosa sarebbe potuto accadere se questo articolo fosse stato pubblicato negli anni '70. Quante teste sarebbero potute cadere ?
              Io non sono tra quelli che inneggiano al passato come al periodo dell'Eden, ma ammetto che il troppo permissivismo, la troppa libertà di espressione ci sta portando verso un grande imbarbarimento.
              E di questo ne siamo tutti responsabili. Nessuno escluso.....
              Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                Risposta #21: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:08:26
                D'accordissimo con Lucio qua sopra. Purtroppo la nostra è un'epoca di generale declino, innanzitutto morale e culturale. E sì, posso confermare che i bambini di oggi sono terribili se confrontati anche solo con me alla loro età.  E la rubrica in questione non la leggo mai
                Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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                prdqp
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                  Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                  Risposta #22: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:35:11
                  Sicuramente i bambini di oggi, anche se in molti non saranno d'accordo, sono molto più tontoloni delle generazioni che li hanno preceduti.

                  Sono molto d'accordo.

                  Hanno grosse conoscenze informatiche

                  Insegno informatica in un liceo e posso attestare come questo, invece, non sia assolutamente vero.

                  Tipicamente non hanno la minima idea di come funzionino gli apparecchi con cui si rincitrulliscono (sia dal punto di vista tecnologico che nel senso degli attori e processi sociali ed economici che sono in gioco),
                  Zoppicano in teoria degli insiemi, logica, fisica e pensiero algoritmico.
                  Nessuno di loro ha mai aperto una radiolina "per vedere come funziona" (per poi non riuscire più a rimontarla, chiaramente).

                  Sono, ossia, in netto contrasto con un'intera generazione di dodicenni che col "Biscottone" Commodore e simili (che appena accesi ti presentavano la schermata del BASIC) hanno potuto sperimentare, comprendere e affinare il cervello, sognando di "diventare come Bill Gheits" (e qui ci sarebbero volumi da scrivere sulla sociologia dell'informatizzazione giovanile negli anni '80-'90, con il computer in ruoli eterogenei come quello di strumento di evasione oppure di riscatto sociale).


                  Sicuramente questa inversione di tendenza non e' da imputare ai bambini stessi ma alla nostra generazione che non ha saputo gestire la folle velocità del progresso e le sue manie.
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                  Poi in nome della libertà di espressione, in nome della libertà di pensiero si sono cominciati a sdoganare e a far cadere tutti i tabù che regolavano la vita civile. E questo degli Sgrunt ne e' un chiaro esempio !

                  Sul "progresso" avrei qualche dubbio, si muore ancora come mosche di polio in molti angoli del mondo.
                  Parlerei di folle crescita dei consumi, semmai.
                  Vendere vagonate di gadget usati allo stesso scopo del VideoTel SIP, per chi se lo ricorda, non è "progresso" sotto nessuna accezione concepibile.
                  Il resto mi sembra tutto altamente condivisibile.

                  Immaginate cosa sarebbe potuto accadere se questo articolo fosse stato pubblicato negli anni '70. Quante teste sarebbero potute cadere ?

                  Più semplicemente, credo che i lettori grandi e piccoli avrebbero cestinato la rivista, chiedendosi quale manica di decerebrati potrebbe avere interesse a legger delle puzzette di Luca.
                  « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:43:58 da prdqp »

                  *

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                    Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                    Risposta #23: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:44:03
                    Sgrunt! M'incavolo quando leggo Sgrunt!
                    E se lo mandassimo?... ;D

                    Comunque, sapete bene che, per quanto mi riguarda, non ho mai, dico mai, dato volume alle polemiche su questo o quel VIP su Topolino, sul coltello di patata, su Reginella, su quel che volete. Ma stavolta... beh, beh, non fatemi parlare. Ma davvero, sottoscrivo in pieno le perplessità di hendrik. Il buon Federico Taddia credo si stia sentendo un po' alienato alla cura di una rubrica siffatta. ???

                    Non è nemmeno una questione di abbandono del settimanale. Il settimanale lo si abbandona se mai perché le storie non ci piacciono più. Al massimo, in questo caso, varrebbe per boicottaggio. Su queste rubriche, per gusto personale, posso sorvolare: non è che una paginetta in fondo al volume, non ne farei un dramma. Però ecco, ne farei semmai... un perplesso e provvisorio lamento funebre. :P

                    Non è poi certo la volgarità delle "puzzette" il busillis, atto fisiologicamente ineccepibile. È... tutto il resto (tant'è che io lo deplorai già alla prima uscita sui compiti). :P

                    Boh? Ben strano, comunque.

                    Citazione
                    Più semplicemente, credo che i lettori grandi e piccoli avrebbero cestinato la rivista, chiedendosi quale manica di decerebrati potrebbe avere interesse a legger delle puzzette di Luca.

                    Sic et simpliciter.

                    (Gioele, comunque. Importante l'aderenza al testo.)
                    « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 16:48:45 da Dominatore delle Nuvole »

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                    luciochef
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                      Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                      Risposta #24: Mercoledì 20 Giu 2018, 17:21:49
                      Insegno informatica in un liceo e posso attestare come questo, invece, non sia assolutamente vero.

                      Sicuramente, dato il tuo ruolo, hai strumenti e nozioni molto più abbondanti di me per perorare la tua tesi.
                      Ma io intendevo proprio dire questo.
                      Hanno tutto a portata di mano e lo utilizzano senza conoscenze alcune. Però, allo stesso tempo, si pavoneggiano di spopolare sui social e in rete.
                      Proprio queste sono le mancanze che io sottolineavo.
                      Ottimo l'esempio che tu hai fatto della radiolina smontata e rimontata. Quanti di noi hanno perso pomeriggi interi a fare questo? Penso tutti ! Anche se poi il risultato non era quello sperato, questo smanettare ci dava, magari inconsciamente, nozioni utilissime al cervello, all'autostima ed al carattere.
                      Oggi invece (e noi adulti siamo i primi "mostri" di questi usi) insegnamo ai bambini i fondamentali del consumismo sfrenato e illogico: "Non funziona? Buttalo!"

                      Sul "progresso" avrei qualche dubbio, si muore ancora come mosche di polio in molti angoli del mondo.
                      Parlerei di folle crescita dei consumi, semmai.
                      Vendere vagonate di gadget usati allo stesso scopo del VideoTel SIP, per chi se lo ricorda, non è "progresso" sotto nessuna accezione concepibile.

                      Il progresso che io intendo non è il metro per giudicare l'intelligenza o la validità del consumismo.
                      Intendo il vorticoso cambiamento di usi, costumi e abitudini, attuato a folle velocità, a cui l'uomo non ha saputo far fronte.
                      Ti faccio un semplice e magari stupido esempio.
                      Dalla luce dei giorni dell'umanità l'essere vivente per coprire i 300 km che separano Roma da Napoli era COSTRETTO ad andare a piedi o, al massimo, a cavallo.
                      E questo per milioni di anni.
                      Invece il progresso attuato negli ultimi, diciamo 150 anni ?, ha portato troppi scompensi a cui l'uomo non ha saputo rispondere con altrettanta intelligenza e maturità. Ed i frutti si stanno vedendo anche con lo smog esagerato, con i cambiamenti climatici e con tutte le catastrofi che stiamo riservando alla terra. Un pianeta che i nostri antenati ci hanno "conservato" per millenni e che noi stiamo disintegrando in poche centinaia di anni.
                      Che poi questo progresso non si sia esteso a tutte le aree del pianeta questo è ancora più agghiacciante !
                      Più semplicemente, credo che i lettori grandi e piccoli avrebbero cestinato la rivista, chiedendosi quale manica di decerebrati potrebbe avere interesse a legger delle puzzette di Luca.

                      Sono d'accordissimo con la tua chiusura. Il pubblico è il giudice finale di tutto che sancisce gioie e dolori.
                      Ma siccome nella mia vita ho sempre lavorato nel campo privato (non voglio aprire polemiche ma sicuramente un mondo meno "tutelato" di quello della pubblica amministrazione) sono stato abituato che ai successi si viene premiati con promozioni o gratificazioni economiche, ma alle ca..ate si viene presi a calci nel sedere e sbattuti fuori in tronco.....
                      Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                        Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                        Risposta #25: Mercoledì 20 Giu 2018, 17:36:29
                        alle ca..ate si viene presi a calci nel sedere e sbattuti fuori in tronco.....

                        Uhm, un po' crudo, forse. ??? Ma senz'altro approvo il resto. :)

                        Tornando in topic (e accogliendo in parte il tacito invito dell'ineffabile Artibani a non prendersela troppo: ma davvero ora il problema è diventato che la bambina potrebbe essere identificata? Quella magari non esiste nemmeno. Magari non esiste neppure Gioele. Il problema è: perché una rubrica del genere? Serio, cui prodet? ;D) sarebbe interessante sapere come nasce l'idea di queste rubricucce. Mancano autoconclusive o sono idee autonome (che poi spodestano le autoconclusive)? Certo è che la crisi delle autoconclusive dura da molto (mi verrebbe da dire "da sempre" se non fosse un po' acido)...

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                          Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                          Risposta #26: Mercoledì 20 Giu 2018, 18:03:17
                          Ottimo l'esempio che tu hai fatto della radiolina smontata e rimontata. Quanti di noi hanno perso pomeriggi interi a fare questo? Penso tutti ! Anche se poi il risultato non era quello sperato, questo smanettare ci dava, magari inconsciamente, nozioni utilissime al cervello, all'autostima ed al carattere.

                          Premetto che siamo orribilmente off topic, però voglio risponderti perchè qui c'è uno spunto delizioso (al peggio mi bannano, e avrebbero ragione).

                          Volendo essere spocchiosissimi, c'è da dire che lo smontare la radiolina era anche una funzione della noia.
                          Oggi apparirebbe stupido e - ironicamente - puerile a molti bambini, allo stesso modo di perdere tempo a far muovere un pixel sullo schermo del Commodore 64, pieni di stimoli superficialmente "più interessanti" come sono.

                          La prima prova dell'esame di stato di quest'anno, svolto stamattina dagli studenti, ci offre un'occasione di riflessione che cade a fagiuolo:

                          Citazione
                          Se si vuole essere creativi, bisogna recuperare una certa dose di noia creatrice che era propria dell’otium.
                          È solo quando  vi  sono  le  condizioni  e  il  tempo  di  riflettere,  recuperando  il taedium  vitae - che  per  Seneca  era
                          l’opportunità di "frequentare  se  stessi” (secum  morari) - che  possono  rivelarsi  intuizioni  preziose,  soluzioni impreviste.

                          Oggi come oggi, penso che ai ragazzini manchi soprattutto lo spazio dell'otium, che dovrebbe essere cifra dell'infanzia.

                          Consapevole del rischio di risultare un barbagianni, mi viene da dire che da lì alle puzzette come minimo comun denominatore del pensiero autonomo la strada è breve.

                          Ormai in preda al barbagiannismo più estremo, osserverei anche che la parte più istruttiva dello smontare la radiolina era forse il momento in cui, ad apparecchio malamente rimontato, ti accorgevi di non avere svelato nulla del mistero del suo funzionamento (ohibò, forse che ci tocca studiare per capire?).

                          Intendo il vorticoso cambiamento di usi, costumi e abitudini, attuato a folle velocità, a cui l'uomo non ha saputo far fronte.
                          Ti faccio un semplice e magari stupido esempio.
                          ...
                          Che poi questo progresso non si sia esteso a tutte le aree del pianeta questo è ancora più agghiacciante !

                          Lampante.
                          Volevo solo puntualizzare sul fatto che i progressi a grande e positivo impatto sociale di cui ci piace tanto parlare sono, in fin della fiera, quelli del ventesimo secolo.
                          I mutamenti della società degli ultimi 20 anni non mi sembrano tanto una funzione del progresso tecnico-scientifico quanto quelli di 50 anni fa.
                          (Il che non esclude, sia chiaro, che la scienza continui ad avanzare a passo sostenuto e che, per dire, la mortalità per linfoma sia stata dimezzata rispetto a 20 anni fa, a quanto leggo).


                          io più che altro mi chiedo che fine abbiano fatto quel gruppo di autori (sceneggiatori e disegnatori) che solo poche settimane fa erano in modalità "OMMIODDIO! Perchè nessuno pensa ai bambini?" quando in Olanda hanno osato pubblicare una cover con Paperino mafioso... il loro silenzio è assordante!

                          Ma non è questo il punto, Artibani, accidenti...
                          Il punto non è lo humour scatologico, è la vuotezza di contenuti e la riproposizione del modello dei "cinque minuti di celebrità" che viaggia a gonfie vele sui media per adulti.

                          E no, non è la stessa cosa di una rubrica della posta normale (o del box "Uffa!" dei Topolino primi anni '90, quello di tre righe del tipo "Uffa alla discarica abusiva dietro casa mia!" firmato Valentina da Caserta).
                          In che modo non sia la stessa cosa è lasciato per esercizio al lettore.
                          « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 18:47:47 da prdqp »

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                            Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                            Risposta #27: Mercoledì 20 Giu 2018, 18:57:22
                            Solo un veloce spunto a partire dai vostri commenti. Allargando la veduta d'insieme a me pare di cogliere che il "problema" in senso stretto stia  nel fatto che chi coordina le rubriche del Topolino (non punto il dito verso nessuno in particolare perché immagino sia il frutto di più collaborazioni) stia facendo fatica a gestire il contatto con i lettori. Mi spiego: i caratteri dislessia-friendly, la rubrica "sgrunt" che ci lascia in mano ai commenti a volte inopportuni del bimbo di turno, i reportage di Paperetta ye ye e Paperoga quasi "scarnificati", molto politicamente corretti e standardizzati mi portano a pensare che ora si stia cercando di raggiungere un'ampia fascia i lettori nel modo più uniforme possibile, il tutto in un layout essenziale e pulitissimo. Più che giusto, se non fosse per il fatto che in tutto questo marasma si sta a mio avviso perdendo una delle caratteristiche peculiari del Topolino, che forse non sono ancora in grado di esprimere come vorrei poter fare ma che mi ritrovo a cogliere anche da alcuni vostri post quasi nostalgici: eravamo affezionati a un giornalino ricco di spunti di riflessione, vivace, intelligente, accattivante, mai moralista ma sempre pronto a insegnare. Un giornalino "furbo" nel senso positivo del termine che allettava la curiosità. Almeno io sono cresciuta con questo sentimento e avevo davvero la concezione che le varie rubriche e posta del Topolino mi aiutassero a crescere, a diventare grande. Ora cosa abbiamo invece? Per quanto mi riguarda, abbiamo un topolino molto più chiuso, standardizzato, regolare, correttissimo (salvo incidenti...), dove la posta è ridotta al minimo (persino il chiedilo al topo "old style" aveva risposte più lunghe e ricche!) e dove in generale sembra molto più esiguo e impersonale il rapporto con i lettori. Mi sembra  di avere che fare sempre più con un "prodotto confezionato" che appiattisce curiosità, ingegno, originalità. Con questo non voglio sembrare nostalgica o troppo legata al passato del topolino (che è un passato meraviglioso, per quel che mi riguarda) ma far riflettere sul fatto che se ci troviamo una rubrica che a fine del giornalino tocca il fondo, scendendo a livelli quasi inarrivabili, forse una causa è che non si sta gestendo bene il rapporto con i lettori, che in una sola, ultima paginetta finalmente emergono e fanno sentire la propria voce (ma uno alla volta, per carità, è solo se sono bambini in età scolare) ma talvolta in modo opportuno, senza essere adeguatamente guidati e organizzati come in ogni giornale serio. Interventi come quelli di Gioele credo si debbano al fatto che non è lasciando parlare un bambino a ruota libera che si dimostra l'apertura verso i lettori. Così si combinano solo equivoci. Molto meglio sarebbe lavorare sul presente del topolino, fare un bilancio per cambiare eventualmente percorsο, ma credo che per cambiamenti così ci voglia molto, forse troppo tempo.
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                              Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                              Risposta #28: Mercoledì 20 Giu 2018, 19:25:29
                              on questo non voglio sembrare nostalgica o troppo legata al passato del topolino (che è un passato meraviglioso, per quel che mi riguarda) ma far riflettere sul fatto che se ci troviamo una rubrica che a fine del giornalino tocca il fondo, scendendo a livelli quasi inarrivabili, forse una causa è che non si sta gestendo bene il rapporto con i lettori, che in una sola, ultima paginetta finalmente emergono e fanno sentire la propria voce (ma uno alla volta, per carità, è solo se sono bambini in età scolare) ma talvolta in modo opportuno, senza essere adeguatamente guidati e organizzati come in ogni giornale serio.

                              Cara Ellie, concordo sul fatto che il "rapporto coi lettori" è un punto dolente.

                              Piuttosto, la domanda che mi pongo è: ma questo rapporto così stretto e almeno in apparenza senza filtro coi lettori - che va in ambo i sensi, si pensi al proliferare di "making of", interviste, foto di autori - è necessario?

                              Sono sicuro che la redazione ha dei dati alla mano che dicono che è gradito dal pubblico, ma... bah.

                              Piuttosto, vorrei accendere un riflettore su una cosa che hai scritto:

                              Più che giusto, se non fosse per il fatto che in tutto questo marasma si sta a mio avviso perdendo una delle caratteristiche peculiari del Topolino, che forse non sono ancora in grado di esprimere come vorrei poter fare ma che mi ritrovo a cogliere anche da alcuni vostri post quasi nostalgici: eravamo affezionati a un giornalino ricco di spunti di riflessione, vivace, intelligente, accattivante, mai moralista ma sempre pronto a insegnare.

                              ...ma non è forse questa la definizione di un prodotto editoriale popolare di qualità?

                              Non descrive benissimo anche, per dire, un valido romanzo "pop" come Il Nome Della Rosa, in contrasto con uno scadente e mal tradotto bestseller americano?

                              E poi:

                              Citazione
                              Un giornalino "furbo" nel senso positivo del termine che allettava la curiosità. Almeno io sono cresciuta con questo sentimento e avevo davvero la concezione che le varie rubriche e posta del Topolino mi aiutassero a crescere, a diventare grande.

                              Vorrei provare a distillare un pensiero che mi pare di avere intravisto tra le tue belle righe qui sopra, ed è il seguente:

                              Il Generale Quo delle GM di Penna, valido e intenzionale role model per i lettori, si abbasserebbe mai a scrivere "la mia compagna scurreggia come una cloaca plutonica" al suo giornale a fumetti preferito?
                              « Ultima modifica: Mercoledì 20 Giu 2018, 19:30:22 da prdqp »

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                                Re:Gli "Sgrunt" (rubrica di Topolino)
                                Risposta #29: Mercoledì 20 Giu 2018, 20:31:44
                                Insegno informatica in un liceo e posso attestare come questo, invece, non sia assolutamente vero.



                                Oggi invece (e noi adulti siamo i primi "mostri" di questi usi) insegnamo ai bambini i fondamentali del consumismo sfrenato e illogico: "Non funziona? Buttalo!"


                                Questo è profondamente sbagliato. Per quanto mi riguarda la logica giusta è la seguente. Se si tratta di qualcosa finalizzato a passare il tempo si cerca un modo per ripararlo, ma nel mentre si fa altro e non muore nessuno, se è un elettrodomestico si ripara, ovviamente. Personalmente mi ritengo immune al consumismo, sul quale mi trovo pressochè d'accordo con Pasolini. Ho un solo cellulare, vecchio di 5 anni, che non ho alcuna intenzione di cambiare e la stessa cosa vale per il PC da cui sto scrivendo, vecchio di 6. Quelli che impazziscono per l'ultimo modello annuale di IPhone non solo non li capisco, ma li compatisco. Si tratta fondamentalmente di menti plagiate dalla propaganda, secondo me. Il problema è che così, piegandosi al turboconsumismo, ci si dimentica di cose veramente importanti, come la cultura. Topolino una volta era un vanto della nostra cultura popolare, ma ora, mi duole dirlo, con tutto il rispetto verso gli autori che ci lavorano, purtroppo non trovo più sia così...
                                Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

                                 

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