La storia dei Ladroni Pennuti viene attribuita a Cavazzano per i disegni ma guardandoli ieri sera mi sono sembrati molto scarpiani:
per quanto all'epoca l'allievo si rifacesse al maestro, c'era comunque una certa differenza fra i due. E in effetti sia l'Inducks che l'Omnia confermano le matite di Scarpa (con le chine di Cavazzano). Il Sommario, oltre a pubblicare solo la ristampa più recente, sbaglia pure il nome del disegnatore.
Mi sorprende positivamente Bacci che nella storia inedita "ZP e l'albero d'oro" muove le sue matite rifacendosi ad un altro grande maestro: G.B.Carpi. E infatti le sue tavole sono più dinamiche e pulite del solito. Peccato siano solo 16.
La storia di Pezzin del '77 (ZP e i rifiuti liofilizzati) denuncia, come molte altre storie di quel decennio, la piaga dell'inquinamento e dello smog che ricordo fosse un tema ricorrente anche alle scuole elementari. Visioni di discariche, fiumi neri dalle rive piene di rifiuti lasciati dai gitanti della domenica (chiamati giustamente 'barbari' da Paperino), ciminiere esalanti fumi densi e neri che ricoprono tutta la città, fino al suolo, costringendo molti ad usare una maschera dell'ossigeno per uscire e respirare... tutto ciò crea un'atmosfera lugubre e sinistra ancor più enfatizzata dalle matite di Chierchini, un maestro nell'illustrazione di ambienti cupi.
Una situazione che oggi diremmo 'cinese' e alla quale ci siamo forse abituati o rassegnati, sempre che non sia leggermente migliorata nel nostro paese (ma Torino, Milano e Napoli risultanti le città più inquinate d'Europa e il problema delle discariche, degli inceneritori, delle immondizie infinite di alcune nostre metropoli mi farebbero pensare il contrario). Forse quarant'anni fa il problema ecologico era più sentito perché fino a quel momento nessuno ne aveva mai parlato in termini preoccupanti: era come se si fosse scoperta all'improvviso una cosa che fino a pochi anni prima era stata rimossa. Storie come questa o come quella di Carpi del Lago di Guarda, molto forti nella loro denuncia, oggi non mi pare vengano più proposte (almeno, non in questi termini 'estremi'), nonostante la realtà che ci circonda dovrebbe stimolare il contrario.