Cari lettori, a partire da questo numero ho l'onore di assumere la direzione di Topolino. Raccogliere un testimone di questo tipo è una grande responsabilità, Topolino è un giornale importante, ormai radicato nella nostra cultura ed entrato nella storia dell'editoria di questo paese (... e non solo). Grazie alla splendida redazione, che segue e realizza il giornale ormai da molti anni, la stessa che sarà al mio fianco in questa avventura, ho accettato la sfida con grande entusiasmo, ma anche col rispetto di chi, come tanti di voi, proprio su queste stesse pagine è cresciuto e ha imparato a leggere. Qui in redazione è un momento frenetico; i piani di lavoro dei prossimi numeri si intrecciano con nuove idee, soluzioni e progetti. La voglia di innovare e sperimentare, ma anche di riscoprire non manca e stiamo già lavorando a novità e sorprese per darvi un Topolino sempre più di qualità, sempre più capace di divertire e farci sognare. Con una frase un po' abusata potrei chiudere con un "... restate con noi, ne vedrete delle belle", ma per ora, più semplicemente, mi limito a darvi appuntamento sempre qui tra 7 giorni!
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Alex Bertani
Ammetto che non so se nel mondo dell' editoria possa essere d'uso che il successore rivolga un saluto al predecessore, purtuttavia la mancanza di qualsiasi cenno in proposito nell'editoriale sopra riportato mi sembra poco elegante.
Più che poco elegante, a me sembra invece, molto sintomatico, di come possa essere la situazione che si è venuta a creare fra la Panini e l'ormai ex direttora.
D'altra parte, come ha già ben detto Filo Sganga, c'è da stupirsi che sia sopravvissuta ben cinque anni dall'entrata del nuovo editore e, ve lo dice uno che ha sempre lavorato in una casa editrice. Le nuove gestioni o nuove proprietà, sono abituate ad accentrare ed attorniarsi di collaboratori loro e, i precedenti, alcuni cadono immediatamente ed altri dopo un po' di tempo, naturalmente in base ad una regola legata all'andamento del, o, dei prodotti da un lato e dall'altro a questioni di pelle.
Forse qualcuno se lo ricorderà, in altro settore del forum e in tempi non ancora così sospetti, io stesso sollevai dei dubbi nei confronti del fatto che per un certo periodo, proprio Alex Bertani, comparisse sopra al nome della De Poli, segno questo di una lotta intestina che probabilmente muoveva già i suoi primi passi.
Ancora probabilmente,la direttora è stata in questi anni una "sorvegliata speciale" da parte dell'editore. Se le cose andavano bene dal punto di vista delle vendite, salvo incompatibilità insanabili di idee e di carattere, non sarebbe stata rimossa ma, purtroppo, i numeri - o i
numerini come direbbe qualcuno a cui la matematica purtroppo non piace - non le sono stati favorevoli. In questo processo è da inquadrare la svolta che ella stessa ha gestito - o, chissà???, ha dovuto forzatamente gestire - e che è in netta contraddizione con quello che è stato il suo spirito originario e, dal mio punto di vista, il migliore per Topolino,da molti anni a questa parte: rendere più adulto il fumetto e regalarci storie indimenticabili, lasciando grande libertà agli autori.
Un'ultima cosa! Vedo che alcuni interventi vertono sulle idee politiche di Lupoi (e anche della De Poli). Ora, lo so!!!, viviamo in un triste momento, dove chiunque metta esplicitamente in campo le sue idee politiche viene demonizzato (ma sarebbe più giusto affermare che viene demonizzato soprattutto chi ha certe idee politiche). Ma, fortunatamente, quel che conta,nel dirigere un fumetto, non sono le idee politiche, ma le idee editoriali ed artistiche, Ora, come sarà il duo Bertani-Lupoi, sarà come sempre, il tempo a dircelo e, soprattutto, sarò molto interessante vedere cosa cambierà, o non cambierà, rispetto a questo ultimo periodo di Topolino. Lì sì, dopo averlo analizzato,potremo veramente intuire alcune cose che ora appaiono assai nebulose. In un senso o nell'altro