Tornato ieri notte da un week end lungo nella tendopoli del mio paese a a 7-8 Km dall'aquila: luci e ombre come sempre. Mi ha colpito prima di tutto il "coinvolgimento emotivo", non so come definirlo, di protezione civile, forestale, carbinieri, volontari di tutte le parti d'italia, non si limitano a portare il loro aiuto ma cercano proprio di far vivere il tutto come una situazione normale. Insomma delle persone d'oro. Però, e mi limito alla tendopoli che ho visitato, ho visto anche disorganizzazione e tutto il peggio che l'italiano medio può mostrare in questi frangenti: gli aiuti di ogni tipo arrivano copiosi, anche troppo (non ha senso portare casse e casse di verdure che vengono poi buttate dopo qualche giorno perchè inservibili. Perchè non distribuirli meglio?), ma spesso i veri episodi di sciacallaggio si verificano proprio qui, con gente che ha la casa integra (e aggiungo nessun estremo bisogno economico) che fa incetta di tutto per "dopo" vestiti, olio, roba da mangiare prendono puntualmente la via delle case di costoro anzichè restare restare lì a disposizione di tutti. Ho visto scene davvero rivoltanti gestite poi, non so so perchè, non dalla protezione civile ma dai soliti faccendieri di paese, passaparola di arrivi di tute "mizuno" (o qualcosa del genere) o scarpe di quella marca particolare, che vengono "spartite" prima ancora che qualcunaltro possa accedervi. Spero che il mio paese che si chiama Bagno Grande (diamo un nome alle vergogne) sia soltanto un'eccezione. Un'altra riflessione venutami da un giro che ho fatto per l'aquila e dintorni: il terremoto è stato forte ma non eccezionale come intensità (è considerato fortissimo dopo il superamento del 7 grado richter, addirittura fino a 5 non c'è pericolo), il gran numero di vittime e di danni è dovuto al fatto che la provincia dell'aquila è in massima parte vecchia (tutta la parte vecchia del mio paese è da demolire, quella nuova è praticamente integra) e al fatto che molte delle costruzioni nuove sono state fatte a capocchia (mi verrebbe un altro termine) con tutte le pastoie del caso: adesso è uscito fuori che l'ospedale dell'aquila è dal 2000 che è stao considerato non sicuro ma la pratica si è arenata a roma da qualche parte. Così come sono usciti fuori un sacco di magheggi sul cambio di destinazione d'uso di edifici pubblici destinati ad accogliere tantissime persone: la casa dello studente (distrutta), il catasto (distrutto) e via di seguito. Perchè debba sempre scapparci la tragedia prima che tutte questo cose vengano fuori non riesco a capirlo ma purtroppo è una prassi normale nel nostro paese. Per finire vorrei postare una foto ma non so se posso (è un'abitazione privata) che ho fatto a pochi chilometri da casa: una palazzina di pochi anni adesso ha un piano in meno, il 2° e 3° piano hanno schiacciato il primo ricongiungendosi al piano terra! A vederla di sfuggita sembra una casa normale. Poi ti fermi a guardare e noti che ci sono i pilastri letteralmente sputati in fuori, guardi i pilastri e non vedi il ferro: probabilmente in mezzo i tondini c'erano, altrimenti i pilastri si sarebbero rotti, ma non spuntano fuori, non li avevano agganciati alla struttura! Chi renderà conto di tutto questo?
Concludo chiedendo a scrooge4 se ha notizie di massimo e della famiglia, i proprietari di atlantide (mi sembra che anche lui frequentasse la fumetteria), mi sono accorto ora che non ho il suo cellulare, solo l'email. Il palazzo del negozio è semicrollato, spero almeno loro stiano bene