Foglie Rosse (terzo episodio)
Sinceramente queste Foglie Rosse non mi convincono: c'è un ritmo lento (che non sempre è negativo, in ogni caso) ricco di dialoghi 'tecnici' intorno a situazioni socio-politiche intergalattiche che mi ricordano vagamente altre serie come Star Top o Darkenblot, se non alcune parti dell'universo pikappico. Nemici mostruosi, amici 'deliziosiamente' infantili in cui non si capisce bene chi sia adulto e chi no. I giovani protagonisti mi sembra si muovano al rallentatore, immersi in questa 'bolla rossa' al seguito di un loro coetaneo extra terrestre, coinvolti in una situazione apparentemente più grande di loro. Avrei preferito una storia meno extra e più terrestre, dove i confronti fra adulti e ragazzini, fra 'buoni e 'cattivi' fossero stati sviluppati su terreni più realistici e, almeno per me, più coinvolgenti.
Ingorgopoli (seconda parte)
C'è una strana magia metropolitana in questa storia apparentemente surreale di Marco Rota. Dove gli ingorghi sono davvero mostruosi, dando un certo senso di angoscia. Come fossero gironi danteschi dove i 'peccatori' sono condannati a vagare in eterno. Giorno e notte, 24h su 24h, dormendo in macchina la notte e ripartendo per non si sa bene dove al mattino. E il finale in pieno deserto è di forte contrasto non solo ambientale ed estetico ma anche d'animo, come fosse una liberazione non solo per Paperino (comunque relativa per lui) ma anche per i lettori. Quegli spazi infiniti ti sollevano davvero, dopo aver vissuto per due puntate a Ingorgopoli, "la città più trafficata del Calisota", come scritto nell'introduzione alla seconda parte.
E forse anche la più grande e popolosa (per quanto sconosciuta fino ad una settimana fa), togliendo questo primato a Paperopoli. Rivedremo in futuro questa 'giungla d'asfalto' in mezzo al deserto calisotiano?
Paperino bodyguard in prestito
Per quanto vagamente somigliante a DoubleDuck, questo Paperino guardia del corpo mi ha sorpreso per l'evolversi di un plot imprevedibile e non scontato. Situazioni nuove come un convegno ancora più esclusivo del Club dei miliardari paperopolesi (dove il solo Paperone è invitato, per la gioia di Rockerduck) e presenze femminili, sia generiche che specifiche, tra i più importanti tycoon (quando erano del tutto assenti fino a pochi anni fa: a tal proposito mi piacerebbe vedere di tanto in tanto nel Club Donna Manuela Danarosa, non necessariamente da collegare alle storie di Paperinik).
Ciccio e il metodo antistress
In questa breve di Bosco ci si aspetta di tutto ad ogni pagina/tavola dell'ultimo Chierchini, dalle acconciature di Nonna Papera alle diverse espressioni e posture di Ciccio, fino all'improvvisa presenza di personaggi in tuba e papillon all'interno di una rude palestra. Considerando anche il riuscito soggetto, questa storia è breve ma 'intensa'.
Gastone e la fortuna stregata
Ottimo lavoro di Gaja Arrighini che riesce a creare una buonissima pietanza con ingredienti noti ma cucinati in maniera molto particolare. E qui sta la bravura di un autore: scrivere, sceneggiare storie molto divertenti e interessanti senza ricorrere a chissà quali espedienti (marziani o viaggi allucinanti) ma esplorando con curiosità e fantasia la vita quotidiana dei personaggi per trarne sempre nuovi spunti. In tutto ciò Vitale Mangiatordi da il suo contributo ma, nonostante le sue tavole siano comunque vitali (nomen omen) e ritmate, rispetto ai suoi disegni di qualche tempo fa noto una certa involuzione.