Foglie Rosse (quarto e ultimo episodio)
Per me una storia più bella nella sostanza che nella forma e penso che in futuro potrebbe esserci un seguito, visto che alcuni 'varchi' sono rimasti aperti, come quello dei piccoli alieni (non solo teenager, immagino) che dovranno 'adattarsi' ad una nuova vita sulla Terra o quello poliziesco riguardo la sicurezza nazionale e la presenza di strane 'foglie rosse'. Certo, pensare di rivedere i coccodrilli triocchiuti così come per lungo tempo si sono manifestati gli evronianiani alienamente paperizzati non mi suscita grandi entusiasmi anche se in questo tempo di continuity 'bertiana' sarà molto probabile. Il tratto di Sciarrone lo preferisco con i paperi, dove troviamo personaggi dalle espressioni variegate e poco buoniste mentre con i topi sono tutti occhioni stupiti e sorrisini edulcorati, quasi da merchandising.
Paperino e lo scarabeo di Giada
Gradevole giallo dove Pico ha la sua 'scena madre' non quando da una zuccata al ladro che lo tiene prigioniero (iniziativa pregevole ma forse un po' troppo semplificata, considerando le circostanze) ma quando resta deluso nell'apprendere che la Polizia è intervenuta al momento giusto non per aver letto un suo trattato ma un messaggio di Paperino ("Oh! Davvero?" resta basito De Paperis apprendendo ciò).
Il 'vecchio' Pico pieno di sé (quello più vero) è tornato fuori, anche solo per un attimo. La boria finale è tutta di Paperino, ringalluzzito dai riconoscimenti dell'agente.
Gambadilegno e l'insostituibile Sgrinfia
Fontana sottolinea il particolare rapporto fra i due malviventi con un soggetto non banale ma piuttosto interessante nei suoi sviluppi. Bacci migliora costantemente (Sgrinfia è molto espressivo) sebbene alcune caratteristiche grafiche non mi convincano: per quanto diverse scene avvengano di notte, l'eccessiva presenza di ombre e di fitte rigature anche in situazioni diverse (per disegnare pareti o sfondi, per rappresentare la sorpresa di un volto in primo piano...) appesantiscono le sue tavole, caratterizzate spesso da quattro strisce.
Zio Paperone e il finanziamento corale
Ottima l'idea di Sisti di estrapolare Filo e Brigitta dalle loro sit-com (i Tesori di serie B come un tempo la Premiata Ditta) e inserirli nelle comuni storie di quotidianità paperopolese come accadeva un tempo, grazie a Scarpa e a Cimino. Soggetto brillante (grazie anche ad un bravissimo Limido) con perfette interazioni di altri characters (fra cui il 'prezzemolino' Paperoga) e con situazioni curiose come una casa di riposo che, se da un lato evidenzia alcune differenze tra Paperone e i suoi 'coetanei', dall'altro gli permette di trovare 'riposo' nei riguardi di una Brigitta che preferisce non entrarvi (pena la dichiarazione della sua età). Altro stratagemma ben riuscito per giustificare certe 'generosità' di uno zione altrimenti incomprensibili.
Topolino e il lungo addio
Piacevole prologo di Zironi a quelle che saranno le prossime avventure di Topolino come reporter. Prologo che non avevo letto (per un ritardo delle poste) prima che iniziasse la nuova serie che avevo ingiustamente criticato proprio per cominciare così, all'improvviso, senza tante spiegazioni (che ho avuto oggi). Zironi si conferma uno dei disegnatori più bravi, con uno stile sempre più scattante, 'nervoso', forse influenzato dallo storico Gottfredson e dall'attuale DeVita ma che ha delle caratteristiche tutte sue, subito riconoscibili.