Topolino, Paperone e il condono natalizio (capitolo 2)
Storia che continua a scorrere bene grazie alle interazioni all'interno dei due gruppetti formatisi: quello tradizionale di Babbo Natale ed elfi (+ orso) e quello dell'inedito trio Topolino-Pippo-Zio Paperone. Come in alcune storie passate del commissariato di polizia dove Topolino era solo evocato (e che hanno lanciato Manetta e Rock Sassi), in questa Paperino è solo ipotizzato, visto che sono i suoi cugini, in modo diverso, a prendere il suo 'posto'. Intini mi pare esprima disegni meno pasticciati e maggiormente 'regolamentati', più accettabili ai miei occhi.
Paperinik e il segreto dell'identità segreta (seconda parte)
Questo Paperinik classico riprende temi e modalità martiniane con un frenetico 'ritmo gervasiano', tipico di Fantomius, dove tutte le cose, inizialmente ingarbugliate, riescono a dipanarsi e a collegarsi perfettamente, con ghigno e soddisfazione del protagonista. Queste trame 'perfette' sono anche ricche di colpi di scena e se nel ladro gentiluomo hanno cominciato un po' a 'stufare' l'affezionato pubblico (che vorrebbe qualche imprevisto, qualche vite fuori posto negli ingranaggi perfettamente oliati di una macchina che funziona), nel diabolico vendicatore sono ben accette perché hanno appena ripreso la preziosa eredità autoriale di Martina. In questa specifica storia non mi convince del tutto la presenza del sosia robot di Paperino (possibile che i nipotini, a pochi cm da lui, non abbiano notato nulla di strano?) mentre il finale "car can-tik tak" (come ipotizzato in questo topic) cosa vorrebbe dire? Che Archimede ha bleffato fino ad ora sulla sua presunta perdita di memoria riguardo l'identità segreta di Paperinik?
Zio Paperone & Paperino in: la sfida del fiume d'oro
Storia poco convincente, sia nell'aspetto troppo giovanile di un presunto coetaneo dello zione (visto che lo affiancò nella Corsa all'Oro) e sia nello sviluppo idilliaco di un rapporto zio-nipote contrapposto a quello più turbolento dell'amico di Paperone con il suo di nipote. A me quest'ultimo ha ricordato proprio quello fra Scrooge e Donald, qui eccessivamente edulcorato verso sanissimi principi. Anche la reazione del vecchio papero alla scoperta che l'oro del fiume è in realtà solo polvere luminosa mi è sembrata alquanto strana (una risata quasi liberatoria) mentre quella del suo amico è proprio tipica del tycoon. Non che lo zione debba reagire sempre allo stesso modo (in fondo ci piace proprio per i suoi cambiamenti a volte repentini e sorprendenti), però questo di Zemelo sembra proprio un affresco (un 'santino') su come dovrebbe essere un ideale rapporto zio-nipote (alias padre-figlio).
Manetta in: una notte ingarbugliata
Fortuna che questa sitcom è riuscita a prender piede altrimenti Topolinia rischierebbe seriamente di sparire (al di là di Mickey e, ogni tanto, Indiana. E Topesio, così ben ripreso, lo abbiamo di nuovo accantonato? ).
Il duo Manetta-Rock Sassi ben si interseca con quello formato da Gamba e Sgrinfia e le variabili sono tutte interessanti e divertenti. Ottavio Panaro da anche a Sgrinfia quel tipico sguardo di sufficenza (se non ironico) col sopracciglio alzato che arricchisce il personaggio di ulteriori caratterizzazioni comportamentali, aumentando le sue possibilità di diventare sempre più di popolare ed utilizzato.
X Music - Le esibizioni (terzo episodio)
Buon finale per questa lunga avventura musicale di Enna (considerando i due 'prologhi' che hanno poi confluito) che ha tra i suoi meriti quello di aver messo il 'dietro le quinte' al centro delle varie scene che da lì si dipanavano e dipendevano. Convincenti non solo le dinamiche della sceneggiatura ma anche i personaggi nati per l'occasione. Questa non è stata una semplice parodia di spettacoli televisivi ma una intelligente rilettura fumettistica degli stessi.