Mi sembra un punto abbastanza sottovalutato, non mi pare di leggere molte critiche al riguardo, eppure il tema non è poi così secondario. Le storie a puntate fanno indubbiamente parte della storia del "topo" sin dalle sue origini, e nel corso degli anni hanno vissuto alterne vicende tra alti e bassi, ma oggi sembra che si voglia puntare abbastanza su questa tipologia, andando un po' a rompere l'equilibrio con le autoconclusive che vedeva queste ultime prevalere con una certa facilità.
A mio avviso questa scelta - che ritengo orientata alla fidelizzazione degli acquirenti - può risultare controproducente nei confronti dei cd. "occasionali", cioè di quella fascia di mercato che acquista il "topo" una tantum, saltuariamente, e che difficilmente può essere attratta da volumi con storie già iniziate e/o che non si concludono. Sono certamente scelte editoriali ponderate, però temo che gi effetti positivi possano non compensare quelli negativi in termini di vendite...
Ma c'è un'ulteriore considerazione da fare: la storia "a puntate" - termine che, in realtà, ricomprende le due diverse forme delle storie singole divise in più parti (solitamente da 2 a 4) nonchè le serie formate da storie singole autoconclusive - è un prodotto in parte diverso dalla classica autoconclusiva da 20/30 tavole, a causa della sua struttura, per via della divisione in parti o in segmenti autonomi, nonchè per l'ampio spazio a disposizione.
Ora, se da un lato è sempre più difficile riuscire a trovare buone idee per le tradizionali autoconclusive - un po' perchè in tanti decenni di produzione è stato già detto quasi tutto e l'originalità non è semplice, anche in considerazione dei tanti vincoli e lacciuoli, quando non proprio censura - dall'altro le storie "a puntate" ultimamente sembrano in aumento.
Che vi sia un nesso? Si potrebbe azzardare l'ipotesi secondo cui, quando viene trovata un'idea particolarmente buona, si cerca di sfruttarla al massimo, allungando il brodo? O forse è proprio il maggior spazio a disposizione che, permettendo di meglio sviluppare la vicenda, offre più possibilità narrative e, di conseguenza, un miglior risultato finale?
Ovviamente queste sono solo congetture personali, magari del tutto infondate, tuttavia resta - almeno nel sottoscritto - un certo fastidio nel trovarmi davanti numeri con una percentuale troppo alta di storie a puntate che, di fatto, non mi permette di gustarmi per intero l'albo e neppure mi induce ad acquistarne altri senza una precisa ragione.
Premessa: io non ho mai fatto l'abbonamento a Topolino, l'ho comprato ogni settimana per anni nei '90 ma oggi sono appunto il classico lettore "occasionale".
Detto questo:
Guarda, io credo che sia un po' e un po', ma questa è la linea editoriale che hanno scelto avendo i loro buoni motivi e io, da semplice lettore, non posso che usare l'unica arma che ho a disposizione, ossia non acquistarlo "sulla fiducia" ed evitarlo quando si presentano queste situazioni (cioè spesso).
Non sono contro le storie a puntate a prescindere (basta guardare il mio avatar e il mio nick!) ma quando sono fatte con senso logico.
Ultimamente pare ci sia:
- Abbiamo una buona idea per una storia? E' sprecata, splittiamola in 2, 3 o 4 parti, così ci dura di più!
- Abbiamo una buona idea per una serie di storie? Facciamole uscire ogni settimana! (Ma mi raccomando eh, che non siano autoconclusive.)
Il problema è quando queste due cose capitano nello stesso numero, e ripetute!
Ad es. nel numero in questione abbiamo:
19.999 leghe - Storia "top" - Prima puntata
Paperinikland- Storia "top" - Terza puntata
Area 15 - Serie di storie - Prima puntata
Pippospot - Serie di storie - Prima puntata
Ora, non voglio dire che uno non possa gustarsi le ultime due da sole, ma se già le metti insieme, e poi insieme ad un'altra saga che inizia e una che finisce...
A me piace acquistare Topolino. Piace perchè dopo ho sempre la possibilità di prendere un numero a caso dalla mia libreria, e gustarmelo. Ma se poi ne prendo uno e ci trovo: la prima storia di una saga, la terza di un'altra, l'inizio della serie, la metà della serie... lo chiudo e ne prendo un altro.
Dici una cosa giustissima: le storie a puntate hanno sempre fatto parte di Topolino! Ma le storie a puntate vere.
Acquisto spesso le varie raccolte (Grandi classici, Le più belle storie etc) e anche lì ci sono storie a puntate del passato, di quando lo compravo da piccolo per capirci. Ma si tratta di storie nate chiaramente per essere a puntate, e non "allungate" apposta. Ora, non voglio contarmi le tavole, ma capita spessissimo di arrivare alla fine della prima parte e chiedersi "oddio, ma questo era solo l'inizio? E' successa tutta questa roba, in così tante pagine. Che bello". Completamente diverso da ora in cui c'è proprio la sensazione che una storia sia stata presa e divisa in tre o quattro.
Poi ci sono le varie serie. Ma ad esempio "i mercoledì di Pippo" non uscivano ogni settimana, e non erano collegati l'un l'altro. Questo permetteva di non sentirsi preso in mezzo leggendo direttamente il terzo piuttosto che il secondo.
Le uniche eccezioni che ricordo sono le serie della ziche, il topokolossal, la papernovela e il grande splash. Ma parliamo di pietre miliari che, se uscissero oggi, venderebbero da sole tutto l'abbonamento. (Ce ne sono sicuramente altre che ora non ricordo, ma il punto è che oggigiorno ci sono SEMPRE almeno due saghe in corso in una sorta di "marvelizzazione-ma-non-troppo" del prodotto)