Ho votato anch'io per il Pippo-lupo (della quale ho parlato giusto ieri qui sul Forum) e per "Pippo e i parastinchi di Olympia", che ho avuto la fortuna di recuperare ad un mercatino dell'usato appena qualche giorno fa in modo del tutto casuale e non preventivato.
Sono due storie che mi sono rimaste particolarmente dentro e che hanno saputo farmi sentire palpabile il piacere della lettura, senza mai soffrire di un attimo di stanca o che mi facesse annoiare ed anzi con una verve, un dinamismo della vicenda ed un carattere frizzante e brioso della stessa che con Scarpa è sempre una goduria leggere ed assaporare.
La storia dei Parastinchi è lunga, sono ben 134 tavole in un'unica soluzione ma la lettura è stata così fluida e scorrevole che è stato un vero piacere addentrarmi nelle atmosfere e nell'ambientazione della storia, mi sembrava quasi di assistere alla proiezione di un lungometraggio di quanto ho sentito viva e di quanto è stata appassionante la vicenda che mi veniva raccontata.
Davvero una storia che merita tanto, che sa coinvolgere, far ridere (il Topolino che si rifugia dal veneziano che dice sempre
Ciò mi è rimasto particolarmente impresso di quanto mi ha fatto divertire
)) e che ha dei momenti in cui ho sentito uno spiccato trasporto nei confronti dei personaggi, tanto che li percepivo come "vivi" e amabilmente umani (il gesto rassegnato di Topolino che si allontana disilluso dal suo migliore amico o ancora il Pippo travestito da bavarese che si mette a cercarlo urlando a squarciagola per le strade di Monaco sono state due scene che mi hanno fatto provare una bella emozione ed anche un pizzico di commozione).
Per cui, alla luce di tutto questo, mi sembra giusto votare questa avventura che ho avuto la fortuna di scoprire proprio in questi giorni.
In merito al Pippo-lupo poi posso dire che l'ho scelta in quanto ne ho adorato la lettura dalla prima all'ultima tavola.
Molto appassionante anche questa, divertente, vivace, intrigante, con l'esordio di un personaggio quale Plottigat che mi ha da sempre affascinato e con un Pippo che assurge ad un ruolo straniante, nelle vesti di complice inconsapevole di un losco progetto ma che, nella sua normalità, sa dimostrarsi il personaggio positivo, amichevole ed altruista che tutti conosciamo.