Recensione Topolino 3492
Il numero di
Topolino concomitante alla settimana di
Lucca Comics – per assurdo – rischia di essere il meno approfondito dell’anno, sia perché molti dei lettori sono nella città toscana, sia perché molte, moltissime altre pubblicazioni si contendono l’interesse degli appassionati: basti vedere la ricca anteprima di titoli (e di ospiti a Lucca e di novità per gli abbonamenti…) presentati da pagina 90 in poi di questo numero!
Meno approfondito, dicevo, ma non per questo meno di successo: ovviamente
la possibilità di avere (anche) la versione variant allargherà la platea degli acquirenti, vista anche l’attinenza al tema Halloween e soprattutto
la copertina di Cavazzano!
La copertina della versione
regular invece prende spunto dalla storia di apertura
Topolinia contro (sceneggiatura di
Alex Bertani e
Marco Gervasio, disegni di
Marco Mazzarello) che riesce a catturare l’attenzione del lettore con un inizio spiazzante… anzi a dirla tutta è molto intelligente il passaggio tra la versione canonica di Topolinia della prima pagina, rappresentata da una scena tranquillizzante ed apparsa moltissime volte nelle avventure di Topolino, e il resto della storia che
prende subito una piega disorientante per il lettore e per Topolino stesso.
Per i lettori più…
âgés il tema del rifiuto di Topolino da parte dei suoi amici e concittadini non è certo nuovo, presente già nella
Golden Age di Gottfredson (si pensi a
Topolino e la casa dei fantasmi, o ancora di più a
Topolino contro Topolino) ma sarà interessante vedere come verrà giustificato il comportamento “illogico” dei suoi amici.
Molto piacevoli anche alcune scene di azione, come la fuga nei vicoli di Topolino, ispirata all’immaginario dei telefilm polizieschi statunitensi.

Sempre sei vignette, ma disposte in maniera decisamente diversa dal solito
Altre due cose che val la pena notare. La prima è
Minni in compagnia della sua amica Betty Purple direttamente dalla serie, disegnata dallo stesso Mazzarello,
Minni prêt-à-porter, a conferma della sempre più coerente
continuity interna al settimanale.
Ma soprattutto quella che sta diventando una caratteristica sempre più frequente nelle storie:
la struttura delle tavole non rispetta più in maniera ossessiva il layout delle tre righe da due vignette, ma – finalmente – viene utilizzata con maggiore flessibilità dagli autori per le esigenze narrative che devono utilizzare, forse anche in previsione di ristampe su formati più grandi.
Il caso ha voluto, poi, che per la terza volta sulle sue quattro apparizioni, sia toccato di nuovo al sottoscritto recensire
una storia della serie Lord Hatequack Presenta.
A me piace molto questa serie, sia per il richiamo al “solitario di Providence”, le cui iniziali HPL sono riproposte anagrammate nel titolo della serie, sia per i suoi numerosi punti di contatto con serie TV e fumetti di… qualche anno fa:
The Twilight Zone,
Alfred Hitchcock Presents,
Tales from the Crypt…
Un genere che aveva già fatto delle rare apparizioni sul settimanale, ma che ora grazie a
questa serie si sta strutturando e confermando come una delle più interessanti novità dell’anno. Anche dal punto di vista grafico la storia è davvero notevole: nelle precedenti Casty e Faccini hanno svolto un lavoro ottimo, ma
stavolta Cavazzano, con l’abbondanza di scene notturne e di pioggia, si è superato regalandoci una storia che – sebbene possa sembrare un po’ troppo orientata al
fandom con la consueta “tiritera” Paperone-Doretta – vale il prezzo del fascicolo.
La minaccia di Will Toccotetro Quello che non mi è sembrato all’altezza delle precedenti occasioni è invece la storia di Bum Bum Ghigno
Don’t Worry Bum Happy presenta Cuori e cambuse: nonostante i disegni sempre molto espressivi di
Mastantuono, il vincolo di realizzare una storia completamente muta (rinunciando anche al supporto del “movimento” rispetto a quanto concesso alle comiche al cinema) sembra mostrare un po’ la corda al punto che
per spiegare alcuni passaggi è stato necessario l’utilizzo di fumetti con disegni e ideogrammi anziché testo vero e proprio: un
escamotage che sembra però infrangere le regole del gioco in una storia che comunque riesce a rubare qualche sorriso.

Dialogo tra “muti”…
In chiusura una storia particolare, dallo
schema vagamente ispirato alle Photo album stories statunitensi, ma con un
format decisamente più moderno, a cominciare dal titolo
Terror Factor ispirato al noto
talent show, ed una
frame story con protagonisti non canonici – benché carismatici e convincenti.
La cornice racchiude quattro storie, anzi storielle, dove i personaggi Disney interpretano racconti ispirati ad opere già note, che siano omaggi cinematografici o letterari, ma con
risultati non troppo convincenti, forse perché sacrificati dal numero limitato di tavole o più probabilmente perché
per poter gestire il “salto” da un medium ad un altro serve un’esperienza notevole nella gestione di quello di arrivo.
Si nota una curiosità a pagina 122, dove l’addetto alle riprese, dalle sembianze vagamente ispirate a quelle del mostro di Frankenstein, cambia momentaneamente aspetto.
Chiudono il numero
due articoli di approfondimento, uno sull’appena discussa
Terror Factor e uno sulla storia principale del prossimo numero che sembrerebbe ispirata al classico di Gottfredson
Topolino e la scarpa magica, ed
una quarta di copertina che sembrerebbe preludere al ritorno – in occasione delle feste natalizie – della saga della
Spada di Ghiaccio in occasione della pubblicazione della
super strenna natalizia… vedremo!
Voto del recensore:
4/5Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2022/11/01/topolino-3492/Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!