"La vita è fatta di priorità", come diceva un vecchio saggio (la pubblicità del magnum chocolate, se ricordo bene :p )
Chi non apprezza il genio narrativo alla base della prima metà di "Wall-E", che racconta tutto senza bisogno di parole, ma solo grazie a immagini e situazioni, mimica e gag visive, evidentemente ha altre priorità
Posso solo considerarle infime, rispetto alla complessità necessaria a una simile narrazione, e fruizione, ma è il mio parere personale
Per me queasto tipo di narrazione (che si rifà all'epoca del muto, quando per comunicare era necessario saper recitare, non aspettare che i tecnici ti ricoprissero di effetti speciali) è indice di una PROFONDISSIMA conoscenza del medum e della psicologia dello spettatore, che è reso in grado di capire una narrazione, senza il facile ricorso alle spiegazioni verbali, ma attraverso una esperienza diretta delle azioni che avvengono sullo schermo.
Facile avere la pappa pronta, quando il regista ti dice chiaramente tutto, più difficile è CAPIRE ciò che è maggiormente suggerito, che non spiattellato.
La cosa mi sembra indice di una classe e di una consapevolezza maggiore, quindi più apprezzabile.