Visto anche Moana. Potremmo cominciare col ripetere come il cambio di nome sia ridicolo e insensato, o come il separare il titolo del film (Oceania) da quello della protagonista (Vaiana) mi sembri decentrare stupidamente l'attenzione da quest'ultima, ma... nah.
Piaciuto, ovviamente, e non poco. Ma ho qualche disappunto qua e là.
I punti forti del film sono due.
La prima, ovviamente, un'animazione da paura, che raggiunge i suoi picchi nella realizzazione del mare e i suoi giochi di luce e trasparenza, nella vegetazione, nei personaggi di Maui e Moana. Questi ultimi sono una gioia per gli occhi e una ventata di freschezza nella caratterizzazione anche visiva dei personaggi: Maui mostra un volto sì caricaturale, ma senza eccedere, mentre il suo corpo rispecchia una corporatura forte che si distacca dallo stereotipo mostratoci del bodybuilder iperdefinito in astinenza da carboidrati da una vita. Ho letto polemiche sul fatto che sembra obeso... quello a voi sembra un obeso? Seriamente...
Moana invece si lascia alle spalle la corporatura dell'esile principessina che abbiamo avuto fino a Frozen, ma anche nei personaggi femminili di Big Hero 6, mostrando forza e indipendenza già dal comparto visivo: mani e piedi più tozzi e niente vitino da vespa. Non penso diventerà uno standard, ma è già qualcosa.
Ah, dimenticavo, Te-Kà, con la lava che cola fra le rocce, i bagliori che si intravedano sotto la crosta e i suoi movimenti fluidi e inquietanti. Lì c'era solo da alzarsi in piedi e applaudire.
Il secondo punto forte trovo sia stata la colonna sonora. E questa è una novità, sapete? Perché in genere, da un po' a questa parte, nei musical della Disney proprio la presenza delle canzoni mi infastidiva. Ricordo che in Frozen, a parte Let it go, tutte le altre musiche mi sembrarono gratuite e pesanti.
Qui invece erano perfettamente funzionali. E belle da ascoltare (devi semre andare a risentirtele in lingua originale, perché i testi italiani sono quello che sono, oltre alle differenze sonore, ma...). Seriamente, alcune di loro mi hanno commosso: An innocent warrior (quella della piccola Moana quando viene scelta dal mare), We know the way (malinconica eppure grintosa) e I am Moana sono pezzi davvero belli. E non dimentichiamo, anche se di diverso stampo, You're welcome e Shiny. La seconda ho dovuto riascoltarla in originale, perché in italiano non mi ha proprio convinto, ma la canzone di Maui era trascinante pure tradotta, ed entrambe erano accompagnate da una ottima coreografia.
Ora, quali sono gli appunti che ho da fare? La trama.
Intendiamoci, io sono il primo che difende il diritto di un libro, un film, un quadro, una canzone di essere semplicemente belli. Senza bisogno di dover dire qualcosa di alto, senza sentirsi obbligati a salvare il mondo ogni volta.
Però, dai, appena qualche mese fa abbiamo avuto Zootopia. E perdonatemi, ma lì abbiamo parlato di razzismo, di pregiudizio, di sfruttamento della paura per fini politici, di muoversi in prima persona, per quanto possa risultare dura e non risolvibile con una canzoncina, a cambiare le cose, a perseverare. E anche Big Hero 6 e Frozen, seppure meno lampanti, avevano qualche altro sotto testo...
'nsomma, nessuno li obbligava, ma m'ero abituato all'idea di una maggior profondità di trama. Qui invece rimaniamo su un binario standard. Piacevolissimo, ben collaudato e riuscitissimo, ma in linea quasi retta. Si discosta per pochi, ma buoni, elementi dalla classica vicenda delle principesse disney e di ciò sono grato, ma ha sfiorato l'essere un metronomo con tutti i momenti canonici nel giusto ordine e nulla più.