@ Gatto: scusa se ti disturbo con domande che forse giudicherai inutili e campate in aria. A questo punto ti faccio una piccola premessa, forse un po' fuori luogo:
Ho appena compiuto vent'anni, e, dopo una serie di ristrettezze e disagi vissuti da me e da un mio carissimo amico - adesso collega universitario - abbiamo deciso di organizzare una "piccola squadra" cinematografica a "low budget", come quelle di una volta. Il Cinema che abbiamo in mente non è prettamente quello spettacolare, ma quello di valori, di cui ci siamo accorti, in tanti anni vissuti, della triste perdita dei medesimi da parte della Società.
Questa premessa è necessaria per farti capire che, quando faccio determinate domande, in realtà le ho già ponderate molto, dunque l'amore che io provo per l'operato di Martina (da me considerato uno dei migliori Autori del nostro Secolo) non è una mera ossessione: ma ne ho ricavato dei potenziali germi per delle idee che il mio amico e io vorremmo attuare in campo cinematografico, spunti di satira e critica che il mio Amore per questo autore ha forse acuito un po' troppo, ma che intendo con forza calare nell'attualità. In pratica, è un Autore da cui traggo spunti sia in campo artistico che nel campo della vita quotidiana. Quello di cui mi rodo è che di lui si sappia ben poco (e quindi anch'io,. uno dei suoi fan più appassionati) ne so ben poco, e mi dispiace.
Di lui, la cosa più importante che dovrebbe sapersi (oltre alle dinamiche della sua vita e della sua carriera che in tutte le biografie che ho letto sono abbastanza confuse e sommarie) non si sa ed è: QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE LO SPINGEVANO A SCRIVERE LE STORIE? Una domanda oziosa, penserebbero tutti, ma non è così. Voglio dire: Scarpa nelle interviste spiegava brillantemente le sue motivazioni e la sua interpretazione del mondo Disney, lo ha fatto anche Carpi, Pezzin ecc... ma di Martina non è dato sapere le SUE motivazioni.
Ecco perché cerco sempre di raccogliere opinioni e notizie sull'Autore a cui dedico (e dedicherò) da sempre la mia esistenza, una passione che intendo "sfruttare" (termine brutto, lo so) al meglio.
Il mio sogno sarebbe poter intervistare i suoi parenti.
La domanda che volevo farti era appunto: Tu hai conosciuto Martina? Se sì, che impressioni ti ha dato?
Scusa di nuovo se ti sono sembrato noioso.