Dal momento che - la cosa è assolutamente ovvia e conclamata - Paperone non morirà mai e che nessun papero erediterà mai un bel niente finché esisterà la Disney, va da sé che siamo ufficialmente e con tutti e due i piedi nel campo delle
pippe mentali.
Tuttavia va detto che le leggi italiane sono una cosa, quelle americane un'altra, quelle di ogni stato un'altra ancora e di quelle del mondo dei fumetti poi non parliamone neanche.
Doverosamente premesso ciò, visto che ho letto molte cose inesatte, tanto vale che dica la mia.
Ah, e non perché "ho letto", "mi sono informato", "mi hanno detto" e altro, ma perché
ho vissuto in prima persona la cosa (e spero che nessuno mi contesti, visto che ho qui atti notarili, legali, pratiche del CAF e bancarie che provano la cosa).
Dunque: se uno muore senza testamento il monte ereditario va agli eredi diretti (figli) che se lo spartiscono in parti uguali.
In assenza di figli, l'intera eredità va ai fratelli, che se la dividono in parti uguali. Tre fratelli? il patrimonio va diviso per tre. Cinque? va diviso per cinque, allora.
Se qualche fratello nel frattempo è deceduto, la sua quota va ai figli, ma le quote degli altri restano invariate. Nel caso di tutti fratelli deceduti (
premorti è il termine legale) meno uno, non è vero che quest'ultimo si prende tutto: si prende semplicemente la sua parte, cioè il patrimonio diviso per il numero di fratelli.
Chiaro?
No?
Facciamo un esempio.
Pasqualone, Geroboamo, Ucrezio, Giangiovanna, Pierroberto e Crolinda sono i fratelli in questione. Alla spicciolata se ne stanno andando un po' tutti... è triste, ma è la vita.
OK allora:
Pierroberto, scapolone impenitente, muore senza figli e (dopo aver detratto le spese della pratica di successione, le spese legali e le tasse di successione) lascerebbe 50.000€. A chi vanno?
Veniamo a sapere che Pasqualone, Geroboamo, Ucrezio e Giangiovanna sono deceduti da qualche anno. A loro subentrano i figli come eredi legittimi: i 2 di Pasqualone, i 2 di Geroboamo, i 4 di Ucrezio e i 3 di Giangiovanna. Crolinda invece è ancora viva: con gli acciacchi dell'età ma viva, e ha 4 figli.
Allora, la somma di 50.000€ viene divisa in parti uguali tra i cinque fratelli, e quindi stiamo parlando di 10.000€ cadauno.
In seguito a quanto detto, i
due figli di Pasqualone e i
due di Geroboamo ereditano 5.000€ ciascuno (50.000:5=10.000 ---> 10.000:2=5.000), i
quattro figli di Ucrezio prendono 2.500€ (10.000:4=2.500), i
tre di Giangiovanna 3.333€ (10.000:3=3.333) e la sopravvissuta
Crolinda 10.000€ (e ne disporrà come crede, magari li donerà già ai figli per evitare le tasse).
E questo è quanto. Essendoci passato in prima persona ho sufficiente cognizione di causa...
Quindi, supponendo che a Paperopoli siano vigenti leggi simili alle nostre, al decesso di Paperone il suo patrimonio verrebbe diviso per il numero delle sorelle (2). Se fossero decedute, allora la loro parte passerebbe ai loro eredi; se fosse morta solo Ortensia, allora Matilda si tiene la sua metà e l'altra metà andrebbe a Paperino. Siamo sicuri però che Matilda sia sempre viva?
L'unico modo in cui Paperoga potrebbe essere erede universale è che sia espressamente detto nel testamento (ma ho i miei dubbi che lo Zione possa avere una pensata del genere). Altrimenti, non essendo nemmeno parente, non gli toccherebbe nemmeno un centesimo.
Il tutto, naturalmente, se si segue pedissequamente la genealogia di Don Rosa... :