Aggiungo un paio di riflessioni da alcune storie che mi sono rimaste impresse.
Da "Topolino e l'uomo dei sogni" (Panaro/Perina):
Topolino: "Geremia è buffissimo, vero?"
Timmi (bambino cieco): "Penso di sì...
Io non posso saperlo, perché...non ci vedo!"
Topolino: "Oh, scusa! Non sapevo..."
Timmi: "Non siate imbarazzato! Mi sto godendo il racconto come tutti gli altri...
Anzi, di più, perché io vedo con gli occhi della fantasia.
E ancora Timmi, rivolgendosi all'uomo dei sogni Geremia, questa volta vedendo il suo aspetto reale (tutto fuorché bello), dopo il riuscito intervento agli occhi a Los Angeles:
"Non mi importa quale sia il tuo vero aspetto, io ti voglio bene perché sei buono, gentile e dolce!"
Da "Agente Gambadilegno, il caso è tuo!" (Faraci/Celoni):
Gambadilegno, visibilmente irritato, smentisce con foga di avere agito per aiutare un poliziotto.
"Non ho aiutato uno sbirro!"
Ho dato una mano a un amico!"
(E stringe la mano ad Arnold McTedious, il poliziotto con il quale, nel corso della storia, vediamo instaurare un sincero rapporto di amicizia nonostante le differenze caratteriali tra i due che li rendono l'uno il contraltare dell'altro, visto che Pietro è costantemente in debito con la giustizia mentre Arnold rappresenta l'immagine del poliziotto tutto ligio al dovere e all'osservanza delle regole).
Da "L'Ispettore Manetta in: Due piedipiatti in fuga" (Faraci/Cavazzano).
Rock Sassi (parla a Manetta, riferito alla sua famiglia senza accorgersi che la nonna si avvicina a lui da dietro, ascoltando così il suo discorso):
"Sono tipi ostinati, scontrosi, a volte insopportabili! Ho scelto di diventare un poliziotto per dimostrare che ero fatto di un'altra pasta!
Però sono la mia famiglia! Io voglio bene a tutti loro...e continuerò a volergliene, sempre e comunque!
Da "Topolino in: L'ultimo caso" (Faraci/Cavazzano).
Riflessione finale di Topolino, che batte a macchina l'ultimo resoconto della sua agenzia investigativa della quale è socio insieme a Pippo:
"Ora il caso è chiuso. E presto lo sarà anche questa agenzia. È l'ultimo rapporto che scrivo, senza sapere se qualcuno lo leggerà mai. Però so che per me in futuro ci saranno altre indagini. Altri misteri da risolvere. Altri guai, di quelli grossi, da cui uscire con l'aiuto dei miei amici.
E se non sarò io a cercarmeli...saranno i guai a cercare me. Come al solito.
In fondo, pantaloncini a parte, non sono mai cambiato. E continuo a divertirmi un sacco!"
Infine, aggiungo due citazioni tratte dalla meravigliosa "Topolino e il mondo di Tutor" (Casty).
A parlare è un portavoce della Terra del futuro, che in quel tempo (anno 2810) appare in condizioni aride e desolanti:
"Impegnati a bearci della nostra opulenza, non ci eravamo - ahinoi - accorti che Tutor, per adempiere il suo compito...aveva ormai dissipato quasi tutte le risorse del pianeta!
Questa, invece, è la riflessione conclusiva della storia, raccolta in una serie di didascalie consecutive:
"In realtà non sappiamo come veramente finisce questa storia... Topolino ed Eta Beta non tornarono più nel 2810...anche perché, forse, quel futuro non esiste più!
O forse sì...non ci è dato saperlo!
Poiché il futuro è sempre in movimento e dipende dalle scelte che oggi facciamo noi...
E che un domani farete voi, amici lettori!"