Inauguro la nuova stelletta con un post su queste due storie: le ho ri-lette appositamente entrambe, di certo sono due storie a loro modo fondamentali per il loro carattere parodistico, e ora vorrei provare a dare un mio giudizio...
Senza troppe perplessità ritengo superiore "I promessi TOPI"!
Nel mio personale giudizio ritengo non esservi quasi alcun elemento - forse con l'eccezione di qualche dialogo/gag più divertente - nella parodia con i paperi che risulti superiore a quella con i topi, a partire dall'elemento più immediato di valutazione, cioè i disegni: per quanto io sia un estimatore di Chierchini, quantomeno di quello recente, trovo molto più morbidi ed aggraziati i disegni della parodia topesca, oltre che migliori nella colorazione (ma questo è dovuto agli oltre dieci anni di differenza tra le due).
La trama della parodia con i topi è certamente molto più aderente all'opera originale rispetto a quella con i paperi, dove gli autori si sono sbizzarriti a reinventare completamente le situazioni, dando cosi vita ad una storia divertente ma che non ha quasi nessun legame con l'opera manzoniana: questo, nella mia personale visione, rappresenta certamente un punto di svantaggio, poichè preferisco nettamente le parodie fedeli all'originale, quantomeno nei (non sempre ampi) limiti che l'adattamento ai canoni disneyani impone.
Riconosco, tuttavia, la bravura nell'adattare i personaggi dell'universo dei paperi, cosa assolutamente non scontata a fronte di una maggiore "plasmabilità" dei topi: sono fermamente convinto, infatti, che i personaggi dell'universo dei topi riescano a rendere molto meglio dei paperi quando si tratta di "recitare in costume"; gli esempi sono innumerevoli, ed anche limitandoci alle parodie più recenti - letterarie e non - è facile notare come "La vera storia di Novecento", "Dracula", "On the road", "Topalbano", "L'isola del tesoro", "Lo strano caso del dottor Ratkill e di mister Hyde" (seppur in quest'ultimo un ruolo rilevante sia ricoperto da Paperino) siano tutte impersonate da personaggi dell'universo dei topi; a fronte di queste, la sola parodia di "Moby Dick" utilizza i personaggi paperi.
La mia impressione è che i personaggi dei topi riescono a rendere anche toni ed atmosfere dal sapore più "drammatico" (tra virgolette), a fronte dei paperi dove è sempre l'umorismo e la comicità il tratto che più viene in evidenza.
Vorrei evidenziare anche un'altra sensazione. Prendiamo ad esempio la recente Moby Dick; si tratta di un lavoro di ottima qualità, senza dubbio, eppure a ben vedere troviamo alcuni
topos ricorrenti nelle storie dei paperi: zio paperone che cerca di recuperare la numero uno, amelia che tenta di sottrargliela, i bassotti che vogliono arricchirsi, i nipotini che bistrattano paperino. Il lavoro di adattamento dell'opera originale appare ottimo, ma si finisce per ricorrere sempre alle solite situazioni, seppur abilmente "mascherate" sotto la veste della parodia.
Torniamo ora in argomento: anche ne "I promessi paperi" succede praticamente lo stesso; paperone taccagno, brigitta che vuole sposare paperone, paperone che sfrutta paperino, ciccio che pensa solo a mangiare, rockerduck invidioso di paperone, paperino povero spiantato, e via dicendo.
Di contro, la parodia di Bruno Sarda riesce a mantenersi molto più nel solco dell'opera originale, senza necessariamente ricorrere alle situazioni tipiche dei personaggi del mondo dei topi: al posto del matrimonio v'è un contratto, ma per il resto troviamo il notaio (al posto del prete), il signorotto, i bravi, l'innominato, la perpetua (nel senso di: "alle perpetue dipendenze").
Anche l'elemento della peste, poi, viene (imho) reso meglio nei promessi topi: l'idea della nipotina pestifera del vicerè mi sembra molto più divertente dei postini impazziti, e pure senza dover storpiare la nomenclatura (come avviene nei paperi, con "poste").
E poi le citazioni:
"la provvidenza deciderà",
"Manzoni, chi era costui?",
"gli altri fanno i comodi loro e poi vengono da me per...",
"dalli all'untore!" ed altre.
Insomma, per quanto trovi divertente la parodia dei paperi, è (imho) quella dei topi che riesce ad esprimere meglio il concetto di "parodia", inteso quale rivisitazione di un'opera attraverso gli elementi disneyani.
PS: ma perchè non metter su un bel sondaggino?