Ricollegando il Waterfront paperopolese di Blasco Pisapia a quello reale di Città del Capo, nel quale si trovano quattro statue di quattro Premi Nobel sudafricani (non a caso situate in Nobel Square), mi chiedevo se anche nel nostro Plastico non potessero uscire alcune statuine di importanti e fondamentali autori senza i quali Paperopoli non esisterebbe o non sarebbe così, al di là di personaggi del fumetto come Cornelius Coot o Paperon de' Paperoni che hanno rispettivamente fondato e sviluppato la città.
E allora ho pensato a Carl Barks (creatore della stessa Duckburg, oltre che di numerosi importanti personaggi), ad Al Taliaferro (co-creatore del primo nucleo di characters paperi), a Romano Scarpa, Dick Kinney e Al Hubbard (che affiancarono numerose altre importanti figure a quelle già create e sviluppate dagli autori precedenti, arricchendo ulteriormente le varie dinamiche cittadine), a Rodolfo Cimino, Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano (co-creatori di alcuni personaggi ancor oggi utilizzati), a Guido Martina, GB Carpi, Massimo DeVita (Paperinik), a Don Rosa (che ha ripreso e rivalutato Cuordipietra e Doretta), a Bruno Enna (PP8 & Friends), a Marco Gervasio (Fantomius), ai team di Pikappa e Double Duck... senza contare, ovviamente, Walt Disney.
Forse cominciano ad essere troppe queste statuine, molte più dei quattro Premi Nobel immortalati al Waterfront di Cape Town. Però l'idea non mi dispiace, unendo la fantasia delle statue della Libertà Papera e di Coot alla 'realtà' di quelle degli autori succitati (almeno una parte di loro). Dovendo restringere il numero direi quattro statuine americane (Taliaferro, Barks, Kinney, Rosa) e quattro italiane (Martina, Scarpa, Cimino, Cavazzano), messe in fila una di fronte all'altra in qualche Snobbel Square.
Waterfront di CapeTown, Nobel Square - Da sinistra a destra: Albert Luthuli, Desmond Tutu, F.W. de Klerk, Nelson Mandela ___________________________________________________________________________________________________________________________