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Commenti sugli autori / Re:Romano Scarpa
« Ultimo post da Cornelius il Mercoledì 23 Apr 2025, 23:34:58 »Un po' meno di 20 anni fa venni a sapere della scomparsa di Romano Scarpa, attraverso il mensile Zio Paperone che comunicò la triste notizia ai suoi lettori nel mese successivo. I social erano appena agli inizi e all'epoca ero del tutto a-social. Per cui rimasi di sasso quando lessi dell'accaduto: nulla sapevo della sua malattia se non che il suo trasferimento in Spagna era dovuto al clima mite e secco di Malaga (ben diverso da quello umido della sua Venezia), una 'panacea' per alcuni dolori che immaginavo fossero dovuti all'età.
Sapendo che aveva 78 anni e che proprio su quel mensile i suoi ultimi lavori egmontiani erano regolarmente pubblicati (con disegni dalla qualità sempre alta), pensavo che avrei continuato a leggere e ad ammirare le sue storie per diversi anni a venire. E invece, 'di colpo' (almeno per me), quella scure su tutta una vita artistica che aveva da poco superato, riguardo il fumetto disneyano, il mezzo secolo.
Sicuramente un traguardo importante, raggiunto da ben pochi artisti in questo campo. Però qualche anno in più me lo sarei aspettato. Tanti furono gli anni in cui lo avevo 'idealizzato' (per me nei primi anni '70 lui era 'quello bravo', come vent'anni prima si diceva di Barks) quanti quelli in cui potei conoscere le sue 'generalità', quasi sorprendendomi di vederlo ancora all'opera (nei primi anni '90, quando in fondo era poco più che sessantenne) con quel 'taglio' particolare sempre e ancor più avvincente.
Ricordandomi del Topolino di GB Carpi che sulla copertina di Epoca piangeva la scomparsa del suo 'papà' Walt Disney, volli esprimere il mio malessere disegnando una Brigitta commossa dalla triste notizia della scomparsa del suo 'papà' Romano Scarpa. E spedii il disegno a quel mensile che leggevo sempre e sul quale avevo appreso della morte del grande artista. "Zio Paperone" (bontà sua) lo pubblico nella rubrica della posta qualche mese dopo.
Sapendo che aveva 78 anni e che proprio su quel mensile i suoi ultimi lavori egmontiani erano regolarmente pubblicati (con disegni dalla qualità sempre alta), pensavo che avrei continuato a leggere e ad ammirare le sue storie per diversi anni a venire. E invece, 'di colpo' (almeno per me), quella scure su tutta una vita artistica che aveva da poco superato, riguardo il fumetto disneyano, il mezzo secolo.
Sicuramente un traguardo importante, raggiunto da ben pochi artisti in questo campo. Però qualche anno in più me lo sarei aspettato. Tanti furono gli anni in cui lo avevo 'idealizzato' (per me nei primi anni '70 lui era 'quello bravo', come vent'anni prima si diceva di Barks) quanti quelli in cui potei conoscere le sue 'generalità', quasi sorprendendomi di vederlo ancora all'opera (nei primi anni '90, quando in fondo era poco più che sessantenne) con quel 'taglio' particolare sempre e ancor più avvincente.
Ricordandomi del Topolino di GB Carpi che sulla copertina di Epoca piangeva la scomparsa del suo 'papà' Walt Disney, volli esprimere il mio malessere disegnando una Brigitta commossa dalla triste notizia della scomparsa del suo 'papà' Romano Scarpa. E spedii il disegno a quel mensile che leggevo sempre e sul quale avevo appreso della morte del grande artista. "Zio Paperone" (bontà sua) lo pubblico nella rubrica della posta qualche mese dopo.