30
« Ultimo post da Cornelius il Giovedì 15 Mag 2025, 14:27:34 »
Alla fine i nomi vagamente 'infantili', semplici o banali sono stati dati ai soli personaggi principali (Topolino, Paperino, Paperina, Paperone, Qui, Quo, Qua, Paperinik...) e qualcuno secondario (Paperetta, Paperinika, Tip e Tap, Topalbano...) ma, al netto di questi, tutti gli altri hanno avuto 'battesimi' alquanto variegati:
a) italianizzando i loro nomi originali, sia quelli più o meno realistici (Orazio, Clarabella, Minni, Gambadilegno, Cuordipietra...) che quelli 'antropomorfi' (Nonna Papera, Miss Paperett...)
b) acquisendo nomi paperi e topeschi (italianizzati o meno) non così banali: Paperoga, Topesio, Pico de' Paperis, Topolinda, Red Duckan...
c) mantenendo il nome americano originale (Rockerduck, Moby Duck, Soapy Slick, Jones, Cornelius Coot, Emy, Ely, Evy...)
d) cambiando i nomi originali dall'inglese all'italiano con una certa fantasia (Archimede, Edi, Basettoni, Manetta, Amelia, Pippo, Nocciola, Maga Magò, Doretta Doremì, Eta Beta, Gancio, Dinamite Bla, Banda Bassotti...)
e) dando nomi non banali a personaggi creati in Italia: Brigitta, Filo Sganga, Gedeone, Trudy, Anacleto, Battista, Zenobia, Atomino, Indiana Pipps, Eurasia Tost, Rock Sassi, Bum Bum Ghigno, Fantomius, Dolly Paprika...
f) in casi particolari ispanizzando un nome originale anglosassone (Chiquita scelto per Clara Cluck), anglicizzando un nome originariamente tedesco (il Dottor Enigm preferito all'originale Einmug), cambiando il suono originale del nome con poche lettere diverse (da Eli Squinch a Squick), cambiando il nome della razza canina di riferimento (dall'originale Capitano Doberman a Setter), colorando una 'macchia' altrimenti fantasma (da Phantom Blot a Macchia Nera), 'animalizzando' un nome altrimenti umano (da Vulter ad Orango) sottolineando la caratteristica antropomorfa del personaggio.
Detto ciò i nomi 'adattabili in italiano' (immagino nel senso di 'migliorabili') si restringerebbero a quei pochi elencati all'inizio, almeno secondo me. In diversi paesi hanno 'risolto' il problema (che in realtà non hanno mai avuto) lasciando loro i nomi originali americani. Noi abbiamo avuto più fantasia, forse anche perché all'arrivo di questi nuovi personaggi si era sotto una dittatura che preferiva italianizzare nomi stranieri. In altri paesi, al di là delle loro 'fantasie' più o meno sviluppate, non si è avuto questo 'problema'.
Riguardo i nomi delle città, per fortuna hanno avuto vita breve traduzioni come 'Paperinopoli' e 'Topolinopoli', prestro trasformate in Paperopoli e Topolinia. Mi sembra molto più 'democratico' e realistico (nel senso 'relativo' del termine) parlare di 'città dei paperi' (di 'tutti' i paperi) e di 'città dei topi' (di 'tutti' i topi) piuttosto che di città dei soli Paperino e Topolino, come se i due fossero monarchi assoluti dei loro territori. Cosa che stranamente è avvenuta in Francia dove Donaldville e Mickeyville sono da sempre i nomi (davvero ridicoli e 'irrealistici') delle città di paperi e topi.