Del numero mi sono piaciute in particolare "Gli allegri mestieri di Paperino - Incarico finale", "Topolino e l'isola che non c'è - Cap. 5: la resa dei conti" e "Zio Paperone, Rockerduck e gli affari in condivisione".
Sulla prima non ho assolutamente nulla da dire, mi è piaciuta e mi sono anche divertito a trovare
intrusi dal passato probabilmente catapultati nel presente da Archimede.
Per la seconda ho trovato lievemente confusionaria la parte in cui
la scimmietta scatena i suoi poteri
ma nel complesso la storia mi è piaciuta molto.
Quella di Zio Paperone non è male: l'idea è buona e lo sviluppo è di tutto rispetto. Il finale mi lascia un po' interdetto, forse perché ultimamente sto leggendo storie anni 80 dove Paperone e Rockerduck se le danno di santa ragione.
Sono invece abbastanza critico sulla storia "Picologia - La determinazione di ferro di Madame Paperie". Non la voglio bocciare ma ci sono cose che non mi sono andate completamente a genio:
- Mi è sembrato di essere tornato alle vecchie storie antologiche di Pico. Ci sono state un sacco di serie di questo tipo dove il dotto laureato spiegava argomenti di vario genere. Questo ciclo sembra esserne una versione potenziata ma per quello che mi riguarda sono sempre state storie che mi hanno sempre lasciato poco.
- Vian mi piace, ma il suo tratto lo vedo adatto a storie con una maggiore "epicità". Non è una critica al suo lavoro (che come al solito è sempre all'altezza) ma forse io avrei scelto un altro artista.
- A me la spiegazione della radioattività con la giostra e i palloncini non mi è proprio andata giù. Anzi, non l'ho proprio capita. Perché i Paperi si mettono a tirare palloncini contro la giostra per stabilizzarla? La radioattività è dovuta a nuclei che si spaccano con "pezzi" che partono da tutte le parti. Non sono nuclei che si assestano. Ho addirittura avuto l'impressione che si evitasse in tutti i modi di dire che gli atomi si spaccano come se ci fosse quasi un (insensato) paletto della censura.