Capisci quel che vuoi, mi sa...
Sensibile non è per forza uno che ama le storie d'amore così come un timido non è un vile.
Vile è chi è debole perché incapace di fare una scelta o non preferisce farlo.
Sensibile è chi ha tatto nelle cose e ha un certo interesse per alcuni sentimenti profondi e riesce a comprenderli.
Non vedere sfumature che non ci sono nelle parole altrui, se non ne sei in grado. Se mi fai questo piacere, te ne sarò grato.
Tu fammi il piacere di imparare a spiegarti: se io ti dico che ti manca sensibilità e tu mi rispondi dicendo "Sensibilità... fammi il piacere, non è che bisogna essere degli amanti delle storie d'amore per apprezzare questo tipo di sceneggiatura" uno cosa dovrebbe dedurre? che secondo te sensibilità vuol dire amare le storie d'amore.
Su viltà e timidezza continui a non capire la differenza.
Su tutto il discorso lettere vs. instant messaging: mi pare ovvio che qualcosa di fatto a mano da noi, in cui si è perso tempo e magari pure denaro abbia un valore di gran lunga superiore a qualcosa che manca di queste caratteristiche, non è questione di essere vecchi per capirlo e non è qualcosa che cambierà un domani.
P.S. certo che non invidio gli sceneggiatori del topo, scrivi una storia in cui "elogi" le nuove tecnologie e giù attacchi dai lettori storici, scrivi una storia in cui "elogi" uno stumento vecchio e giù attacchi dai lettori più giovani, tutti lì a cercare messaggi e morali, ma godetevi la storia e basta.