Riporto da
http://www.repubblica.itBraccio di Ferro, pipa, pugni e cuore gentile
di LUCA RAFFAELLI
"Ehi tu! Sei un marinaio?". "Che ti credi che ero un cowboy?". "Ok, seiarruolato". Con questo semplice scambio di battute il 17 gennaio del 1929 faceva ingresso nel mondo dei fumetti uno dei suoi più straordinari, imprevedibili personaggi. La sua fama è legata soprattutto alla scatola di spinaci e al fidanzamento con la magrissima Oliva. Ma il primo, vero Braccio di Ferro, quello che apparve nella striscia Thimble Theatre come un semplice comprimario e fece innamorare di sé i lettori dei quotidiani americani, è davvero qualcosa di più. Merito del suo autore, Elzie Crisler Segar, che sapeva creare personaggi vivi e veri, caricature pulsanti di tipi reali di un'America ancora tradizionale e contadina.
Braccio di Ferro ovvero Popeye è, davvero, un tipo piuttosto rozzo. Del tutto incolto, analfabeta, con quella pipa sempre in bocca e un occhio sempre chiuso. L'educazione che ha ricevuto è quella degli uomini tutti di un pezzo, che risolvono ogni problema a suon di pugni. Ma il suo animo è gentile. Lui in fondo al cuore sa che non è quella che gli hanno insegnato la strada giusta per la soluzione di ogni conflitto. Il problema è che lui non ne conosce altre.
Nel classico di Repubblica in edicola dal 27 dicembre lo vediamo protagonista di quattro stupende avventure realizzate tra il 1933 e il 1937. Nella prima, "
Star Reporter", lo vediamo per la prima volta nel ruolo di inviato di un giornale, a fianco di Poldo Sbaffini, ovvero Wellington Wimpy, il mangiatore di hamburger. Del 35 sono
Popeye nella Valle nera e
La sorella della Strega del Mare, in cui il Nostro va alla ricerca della fonte dell'eterna giovinezza. Chiude il volume
Susan l'orfanella, una storia in cui sembra diretta l'influenza su Segar dei film di Charlie Chaplin.