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Non Solo Disney / Re: Tex
« il: Giovedì 18 Giu 2015, 21:38:55 »CUTIl tuo discorso (e non è certo la prima volta) ha tutto il mio appoggio. Non vorrei ti fosse sfuggito che l'insistere su certi stilemi un po' ridondanti è praticamente l'unico "difetto" (nota le virgolette) che imputo alla scrittura di Boselli.
E poi, come posso io, che quando mi prende scrivo post chilometrici di filosofia della storia o quant'altro, parlare di "prolissità"?
Quello su cui invece mi sento di rilanciare invece è il "canto del cigno"! A mio parere la storia che citi, "Il passato di Carson", che peraltro è la prima del Maestro (escluso l'esordio "non ufficiale" con il Maestro -il personaggio, stavolta), non è un canto del cigno bensì una rinascita. Claudio Nizzi, all'epoca, era ancora un autore ottimo, ma di lì a poco avrebbe effettivamente perso, volta per volta, la freschezza e la "bonellianità" delle sue prime trame. È una storia che è rimasta nel cuore dei lettori (quanto a me, l'anno in cui fu pubblicata io venivo al mondo!) per la sua forza e per la sua rivoluzionarietà; ma secondo me Boselli ha compiuto la missione impossibile di superarsi: la mia sarà una posizione strana, ma sostengo che le sue storie con Letteri siano quasi tutte dei veri gioielli. Per non parlare dei Sette Assassini, degli Invincibili, dei Lupi Rossi, della Casa dell'Alchimista; e, miracolo nel miracolo, a mio parere Boselli ha salvato Tex ancora una volta pochi anni fa, quando l'afflusso dei nuovi autori, poco abituati ancora all'epicità texiana, tendeva a schiacciare Tex su dignitose ma "poco respiranti" storie di due albi; e lo ha fatto con tre storie, "Il segreto del giudice Bean", "El Supremo", e "La stirpe dell'Abisso". Quest'ultima soprattutto a mio parere è la prova che Tex non è affatto morto. Bisogna solo attendere che gli altri tre autori trovino le loro formule (Ruju soprattutto dà idea di esserci vicino), e che i nuovi disegnatori entrino davvero nel personaggio (promettono tantissimo in questo senso Piccinelli e Frisenda).
Infine, qual è il capolavoro di Boselli? Difficile dirlo. Probabilmente, come per Casty, deve ancora venire. Ma se dovessi far capire a qualcuno chi è questo grande autore, cosa può fare e quali livelli di epicità, fantasia e coinvolgimento può raggiungere, direi Patagonia, il Texone di Frisenda. Chi non lo ha letto rimedi subito se lo può!