Dato che per l'uscita del nuovo imminente capovaloro diretto da Peter Jackson bisognerà aspettare ancora 170 giorni, vorrei dedicare una piccola recensione del libro da cui ne trarrà le due pellicole e le mie aspettative:
Recensione libro
Lontano sui monti fumidi e gelati
in antri fondi, oscuri, desolati,
prima che sorga il sol dobbiamo andare
i pallidi a cercare ori incantati
E' così che comincia la prima strofa del tetro e drammatico canto dei nani che compare nel libro Lo Hobbit o La riconquista del tesoro, con cui J. R. R. Tolkien presenta nel 1937 ai lettori di tutto il mondo, la prima opera ambientata nella Terra di Mezza, originariamente destinata ai soli suoi figli. Si tratta indiscutibilmente di un piccolo gioello della lettura, piccolo quanto un anello d'oro, ma che prsenta, nel corso dei suoi eventi, una grande carica avventurosa in cui dominano, intrecciandosi tra loro, toni fiabeschi ed epici.
Tolkien crea, passo dopo passo, un immenso e vasto mondo in cui si ha l’onore di conoscere il mondo dei nani, degli elfi, degli orchi e degli uomini. Il viaggio condotto dalla più improbabile creatura che potrebbe concluderlo, un hobbit di Bilbo Baggins è anche il viaggio spirituale del protagonista e degli altri personaggi. L'autore forse non raggiungerà i più alti livelli di caratterizzazione ma è abile nel mostrare i vari momenti in cui Bilbo mette da parte il suo lato Baggins (che predilege l'ozio, il buon cibo e disprezza le avventure) e si incarna nel lato Tuc ,eroico e forte, della sua famiglia. Anche i rapporti con l'hobbit e la compagnia di tredici nani di Thorin sono ben delineati, l'autore tende a valorizzarli e ad alterarli più volte nel corso del viaggio.
Da quanto è stato detto finora, si può affermare che Lo Hobbit è uno splendido racconto fantasy la cui lettura è consigliata a tutti!
Aspettative sul film
Ripongo piena fiducia sulla nuova trasposizione cinematografica e nella visionaria ed atenta regia del neo zelandese Peter Jackson. Il suo Signore degli Anelli è un pilastro della storia del cinema perchè le emozioni, i sentimenti contenuti fanno freccia nel cuore dello spettatore così come le incredibili scene di battaglia o di alta suspense regalano una carica andrenalitica inimitabile. Si tratta di un crescendo, più si prosegue nella storia, più gli eventi peggiorano fino ad arrivare al momento in cui si ristabilisce l'ordine. Lo Hobbit e il Signore degli Anelli sono come un'unica storia perchè condividono l'Anello Sovrano.
Attendo con molta ansia i due film, sarà meraviglioso ritornare nella Terra di Mezzo ed esplorare, con gli occhi e il cuore, gli angoli ancora inesplorati del territorio della Nuova Zelanda, alternati con i set magistralmente realizzati nei quali si potrà vivere le emozionanti imprese descritte nel libro. E sarà ancora meglio viverle in 3d, per una volta tanto spendere dieci euro varrà veramente la pena.