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Che libro c'è sul comodino?

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alec
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    Re: Che libro c'è sul comodino?
    Risposta #1095: Sabato 2 Ago 2014, 23:32:14
    Letto in una serata "Nessuno scrive al Colonnello" di Marquez. Racconto amaro e triste, si salva solo il protagonista con un filo d'umorismo. Non un capolavoro... :(

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      Risposta #1096: Venerdì 8 Ago 2014, 11:55:29
      Letto in una serata "Nessuno scrive al Colonnello" di Marquez. Racconto amaro e triste, si salva solo il protagonista con un filo d'umorismo. Non un capolavoro... :(
      Il "non un capolavoro" è xchè era triste e non ti è piaciuto x questo o xchè hai trovato che fosse scritto male/fosse lento o altro?
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        Re: Che libro c'è sul comodino?
        Risposta #1097: Sabato 9 Ago 2014, 14:35:13
        Ho finito di leggere da poco due libri per la scuola, che contro le mie aspettative si sono rivelati molto piacevoli e in una certa misura appassionanti.
        Sono grandi classici, che sicuramente avrete letto tutti:La coscienza di Zeno, di Italo Svevo, e I Malavoglia di Giovanni Verga.

        Dal primo mi aspettavo un romanzo noioso, pieno di considerazioni filosofiche e psicologiche. Inutile dire che non lo conoscevo affatto. Diciamocelo, la vita di Zeno Cosini non sarebbe un racconto appassionante, se esposto da un narratore esterno. Ma grazie alla narrazione in prima persona le disavventure del protagonista sono più saporose e le considerazioni filosofiche da me tanto temute, travestite da giudizi del protagonista sugli avvenimenti da lui vissuti, sono molto più appetibili. Il capitolo finale, poi, getta sul racconto una luce nuova e aggiunge un che di malinconico alla storia.
        In realtà, la mia lettura è stata piuttosto superficiale, e mi riprometto in un futuro più o meno prossimo (da Zeno ho sicuramente imparato a fare propositi ;D) di rileggerlo con più attenzione e, forse, maggior cognizione di causa.

        Su Verga, avevo una gran quantità di pregiudizi: lo ritenevo un pessimista, un sadico, dallo stile troppo crudo perché potesse piacermi. E, invece...invece è stato proprio lo stile, così particolare, a catturarmi e ad appassionarmi alle vicende narrate, tanto che avevo preso una così grande familiarità con i personaggi da trattarli come fossero persone reali (ci sono rimasto molto male perché a quel maledetto Piedipapera non succede una disgrazia che sia una! ;D).
        "La solita ostentazione di plutocratica sicumera!"
        "Ti rendi conto che dici sempre le stesse cose?"
        (dialogo tra Paperino e Paperone da "Zio Paperone in:missione effetto farfalle")

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        Chen Dai-Lem
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          Re: Che libro c'è sul comodino?
          Risposta #1098: Mercoledì 13 Ago 2014, 21:29:05
          Eccomi.. ho appena finito di leggere Il richiamo del cuculo di Robert Gilbraith o J.K.Rowling. Che dire? Allora tanto x cominciare la Rowling è sempre una certezza..la trama è sempre scorrevolissima e le pagine scorrono senza che ci si renda conto. E' il primo giallo della scrittrice, che crea un nuovo detective Cormoran Strike, reduce della guerra in Afganisthan, senza una gamba, figlio di un cantante rock e di una groupie morta di overdose in circostanze poco chiare con una vita molto ingarbugliata.
          Senza quattrini, costretto a vivere in ufficio, gli viene affidato il caso del suicidio della top model Lula Landry, precipitata dal balcone della sua abitazione. Il fratello non crede al suicidio e si rivolge a Strike. Parte il giallo che ha un ritmo piuttosto lento, ma questa lentezza non pesa xchè si ha modo di conoscere vari personaggi, come la segretaria di Strike Robin e tutti gli attori principali di questa storia. La Rowling è bravissima xchè riesce a descrivere tutte le classi sociali e tutti i registri linguistici. Insomma io ne sono stata catturata. Questo è l'inizio di un ciclo xchè Strike comparirà anche ne Il baco da seta. Chissà che il mondo del giallo acquisti un nuovo detective di successo :)!!!
          E ora, sempre parlando di detective di successo, inizio a leggere Rombi di tuono per il dottor Fell :)!!!
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            Re: Che libro c'è sul comodino?
            Risposta #1099: Lunedì 18 Ago 2014, 21:40:03
            Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hide

            inquietante !!!

            Dicono che bisogna fare i buoni per dare l'esempio ai "piccoli"ma le librerie sono deserte, e quei ragazzotti dopo aver letto cinque sei topolini, passeranno la loro vita a leggersi i titoli della gazzetta dello sport, lo comprassero almeno il giornale, ma neanche quello fanno.
            La vita è un gioco di energia in cui Tu non partecipi, ma devi lasciarti partecipare...

            Vivi ogni momento come se fosse l'ultimo, muori e rinasci ad ogni istante, non pentirti di nulla, non sentirti in colpa per nulla, vivi totalmente senza guardare giù, senza guardarti in dietro.

              Re: Che libro c'è sul comodino?
              Risposta #1100: Lunedì 18 Ago 2014, 22:48:09
              Chi non vuole aprire gli occhi,parla così,senza informarsi riguardo tutti gli schieramenti.

              Senza offesa,eh.

              Strano,sul mio dizionario prove non si chiamano fantascienza :P

              Secondo me, considerata la tua età da quattordicenne, dovresti evitare di farti influenzare dalla politica già in questi anni: perché dedicare quelli che sono gli anni più belli della propria vita, quelli in cui si scopre il mondo, si fa esperienza sotto tutti gli aspetti, ad un qualcosa di così dannoso come la politica?

              Interessarsi sì, certo, a priori anch'io certe cose le so (anche se, francamente, me ne frego bellamente e, piuttosto che provare a capire cose che non riuscirei a capire, preferisco rimanere nella mia beata ignoranza), ma secondo te dovresti impiegare il tuo tempo senza tirare in ballo ogni volta il solito Berlusconi o Renzi (cosa che, da precedenti messaggi che avevo letto, sembrava apparire, dato che mi sembrava di leggere le solite insinuazioni sull'Italia che va male ecc...): non sprecare, come ha fatto il sottoscritto, questi begli anni, vivili bene, e senza farti influenzare troppo dalla politica, che secondo me ti danneggerà soltanto ;)

              Nonostante io dica solo castronerie e opinioni fuori dal comune, fidati di me, volgi i tuoi interessi su tutt'altri libri, quelli che ti fanno scoprire un mondo nuovo, quelli che ti fanno emozionare e ti fanno astrarre col pensiero, e non "prove" su tutte le amenità compiute da Berlusconi ;)

              [Va beh, la smetto che altrimenti sembro una vecchia zia piuttosto che un ragazzo di sedici anni con tutto il suo per nulla interessante background...]

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              Chen Dai-Lem
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                Re: Che libro c'è sul comodino?
                Risposta #1101: Martedì 19 Ago 2014, 14:06:47

                Secondo me, considerata la tua età da quattordicenne, dovresti evitare di farti influenzare dalla politica già in questi anni: perché dedicare quelli che sono gli anni più belli della propria vita, quelli in cui si scopre il mondo, si fa esperienza sotto tutti gli aspetti, ad un qualcosa di così dannoso come la politica?

                Interessarsi sì, certo, a priori anch'io certe cose le so (anche se, francamente, me ne frego bellamente e, piuttosto che provare a capire cose che non riuscirei a capire, preferisco rimanere nella mia beata ignoranza), ma secondo te dovresti impiegare il tuo tempo senza tirare in ballo ogni volta il solito Berlusconi o Renzi (cosa che, da precedenti messaggi che avevo letto, sembrava apparire, dato che mi sembrava di leggere le solite insinuazioni sull'Italia che va male ecc...): non sprecare, come ha fatto il sottoscritto, questi begli anni, vivili bene, e senza farti influenzare troppo dalla politica, che secondo me ti danneggerà soltanto ;)

                Nonostante io dica solo castronerie e opinioni fuori dal comune, fidati di me, volgi i tuoi interessi su tutt'altri libri, quelli che ti fanno scoprire un mondo nuovo, quelli che ti fanno emozionare e ti fanno astrarre col pensiero, e non "prove" su tutte le amenità compiute da Berlusconi ;)

                [Va beh, la smetto che altrimenti sembro una vecchia zia piuttosto che un ragazzo di sedici anni con tutto il suo per nulla interessante background...]
                Non volevo farmi coinvolgere..non volevo rispondere..non volevo continuare sta cosa..ma non gliela faccio proprio. Un sedicenne che dice a un quattordicenne di rimanere ignorante xchè è meglio così non si può sentire.. Non è che papsuper non deve interessarsi di politica..semplicemente non è questo il luogo x discuterne..almeno in questo angolino di libertà, la politica non dovrebbe entrare.. Ma questo non significa che non ci si possa informare o che non si debba cercare di capire.. Bella l'idea di crescere "bellamente" ignoranti lasciando che tutto capiti intorno a noi senza intaccarci.. Ora però basta xchè vorrei tornare a leggere di libri e non di opinioni politiche. In ogni caso non è strettamente necessario dire sempre e cmq la propria opinione.. Se papsuper voleva leggere quel libro e ci teneva a comunicarlo poteva farlo..tutti i commenti dopo potevano essere pensati ma magari si poteva evitare di dirli sapendo di accendere fuochi..lo stesso vale x i consigli da vecchie zie..sono tutte cose superflue..almeno a mio avviso.
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                  Re: Che libro c'è sul comodino?
                  Risposta #1102: Martedì 19 Ago 2014, 15:21:57
                  Ora però basta xchè vorrei tornare a leggere di libri e non di opinioni politiche.

                  vediamo se riusciamo a uscir dal guado, incrociamo le dita.. ;)

                  ..ormai è un bel pezzo che, per quanto legga mooolto poco purtroppo, succede che, non so perchè, mi capita di fissarmi su un autore in particolare alla volta...
                  quindi esco da poco da un "periodo Yoshimoto" (autrice che mi lascia interdetta, devo ancora decidere se la adoro o la detesto. Certo ha una prosa che mi attrae inspiegabilmente, e un'insana capacità di farmi rilassare), una cosa assurda, del tipo 9-10 libri di fila, e vado or ora a riemergere (spero!) da letture e riletture di Tolkien (tra cui, per l'ennesima volta Albero e Foglia, che devo consigliare a tutti, soprattutto a chi non avesse voglia di sobbarcarsi i ben più noti mattoni tolkieniani. Questo libricino, tra saggi illuminanti, poemetti e brevi "fiabe" (con note decisamente autobiografiche seppur la cosa sia talmente in controluce da non influenzarne affatto la semplice bellezza nè l'incanto) rappresenta il massimo, (escluse forse Le Lettere, ma quella è una lettura impegnativa ;D), io credo, per chi voglia avvicinarsi a capire qualcosa di Tolkien, quanto fosse palpitante l'amore per questo mondo che si era creato e che aveva in testa costantemente, il vero riflesso del suo cuore, dei suoi pensieri più intimi e profondi, su ciò che davvero erano le cose importanti, le cose eterne, come diceva spesso "..i fulmini, e non le lampadine elettriche"

                  ...e ora, chiusa un'ennesima parentesi Tolkien, posso finalmente cominciare il "periodo Stefan Zweig". Ho comprato qualche suo libro da un pò di tempo in qua, soprattutto dopo la visione al cinema del bellissimo Budapest Hotel.
                  Inizio con "La resurrezione di Haendel",  un piccolo volumetto di racconti, che mi pare carinissimo per ora, per poi continuare, spero, sui suoi lavori più importanti.

                  Qualcuno ha già letto qualcosa di suo?
                  « Ultima modifica: Martedì 19 Ago 2014, 15:23:12 da Manu »
                  «Éala éarendel engla beorhtast
                   ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

                  *

                  Mr. Bunz
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                    Re: Che libro c'è sul comodino?
                    Risposta #1103: Martedì 19 Ago 2014, 16:09:12
                    Non avendo un comodino il libro me lo devo tenere in mano, e in mano in questo momento ho "Etnografia del quotidiano - uno sguardo antropologico sull'Italia che cambia" (Eleuthera 2014 - Pagg. 194 - € 15,00) di Marco Aime.
                    Ho quasi tutti i libri dell'ormai noto antropologo torinese, ma quest'ultimo saggio diviso tra Introduzione e otto capitoli e' veramente fondamentale per cercare di capire a che punto si trova la nostra vita comune in questo strano paese.

                    Spero di non risultare eccessivamente prolisso se cito integralmente il testo dalla quarta di copertina :

                    "Riflettere sulla propria societa', utilizzando gli strumenti a disposizione dell'antropologo, e' un tentativo di condividere con gli altri membri del gruppo di appartenenza alcune possibili letture dei punti di rottura che segnano quella societa'.
                    E di crepe nella societa' italiana attuale se ne riscontrano tante. L'Italia appare come una societa' frammentata che di conseguenza agisce in modo disordinato, cosa che impedisce il nascere di una coscienza collettiva.
                    Da qui deriva anche la criticita' del rapporto tra cittadino e Stato, un'istituzione che nel nostro paese conserva i tratti tipici dei regimi autoritari, sebbene celati nelle pieghe della legalita'.
                    Uno stato di cose che traspare in modo evidente se si analizzano in modo disincantato alcuni momenti topici della nostra vita pubblica, sia a livello istituzionale, sia a livello della quotidianita' di massa.
                    Ed ecco quindi come la parata del 2 giugno, la percezione della Borsa e del potere finanziario o lo sviluppo del sistema ferroviario nazionale diventano metafore quanto mai ricche ed esaurienti per capire l'evoluzione della societa' italiana".

                    Credo non ci sia nulla d'aggiungere. Consigliatissimo anche ai minorenni ;)
                    Conosciuto anche come : Velodromo Vigorelli

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                    tang laoya
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                      Re: Che libro c'è sul comodino?
                      Risposta #1104: Martedì 19 Ago 2014, 19:42:07
                      posso finalmente cominciare il "periodo Stefan Zweig".
                      Libro fondamentale della mia biblioteca della mente "il tempo di ieri", lucida, spietata, sofferta, sublime autobiografia dell'ultimo degli intellettuali integrali, ebreo errante che ha rifiutato di sopravvivere a se stesso addormentandosi nella sconveniente luce del crepuscolo tropicale. Struggenti le pagine del guizzante biografo che in pochi tratti scolpisce di luce gli ultimi mesi di Freud, sconcertante il maniacale impulso a collezionare autografi e manoscritti dei grandi, sopra tutti gli adorati Goethe e Beethoven, toccante il rapporto con Strauss, quasi un desiderio di sostituirsi a quel semidio della parola che fu Hoffmansthal, felice e per sempre giovane cesellatore di versi, la scaturigine dionisiaca di quel prolifico autunno absburgico, i krauss e i Musil, le gozzoviglie artistiche parigine, la dissoluzione  dell'ordine antico, la guerra e "l'agonia della pace", e poi altri anni di quiete da veneratissimo letterato presso le falde del Kapuzinerberg, sulle rive del Salzach, folle di intellettuali alla porta e gli amati autografi alle pareti, il porto finale ormai ben ritto dinnanzi al bompresso,  e invece una nuova dissoluzione, e questa volta il nemico era lui, l'ebreo, l'esilio nuovamente, l'addio.
                      A epigrafe i versi del Giulio Cesare
                      The sun of Rome is set,
                      Our day is gone.
                      Clouds, dews and dangers come;
                      Our deeds are done.


                      Ora però basta xchè vorrei tornare a leggere di libri e non di opinioni politiche.
                      Non si può che concordare con Cip e Ciop!
                      « Ultima modifica: Mercoledì 20 Ago 2014, 08:21:55 da tang_laoya »
                      Mi avevano dato le mappe del percorso, ma nessuna idea circa i bizzarri paesaggi che avremmo attraversato durante lunghi mesi. - Per Nettuno Capitano! Con questa luna di sghimbescio gli sgombri cremisi fluttuano flessi!

                      *

                      Gumi
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                        Re: Che libro c'è sul comodino?
                        Risposta #1105: Martedì 19 Ago 2014, 23:53:51
                        Ricordate il Mistero della camera gialla, di Gaston Leroux (autore tra l'altro del celeberrimo romanzo Il fantasma dell'Opera)?
                        In questo a tratti inquietante giallo faceva capolino un simpatico, sveglio e irriverente giovane giornalista: Joseph Josephin, soprannominato Rouletabille a causa della forma piccola e rotonda della sua testa. Costui, con grande scaltrezza e un filo di simpatia riusciva a dirimere l'inesplicabile mistero della camera gialla, su cui si incentrava il suo romanzo d'esordio.

                        Ora, finalmente, sono riuscito a reperire un altro libro dello stesso autore francese e con protagonista lo sfrontato giornalista parigino: Rouletabille e lo zar.
                        Inutile dire che finisce dritto dritto in cima alla catasta dei libri da leggere! ;)
                        « Ultima modifica: Martedì 19 Ago 2014, 23:54:14 da teoo »

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                          Risposta #1106: Giovedì 21 Ago 2014, 23:05:47
                          Appena finito di leggere Rombi di tuono per il dottor Fell di John Dickson Carr. Riporto parte della trama che si trova sul retro di copertina: Nel nido dell'Aquila di Hitler a Berchtesgaden la morte aveva già colpito una volta. Era successo durante un soggiorno nella baita di montagna del Fuhrer, quando il fidanzato dell'allora diva del cinema Eve Ferrier era precipitato da una terrazza: lei si trovava da sola con lui ed era appena stata nominata sua erede.. Ora diciasette anni dopo, la figlia di un uomo d'affari inglese ha accettato un invito nella residenza di Eve a Ginevra, e si teme che in qualche modo la storia possa ripetersi...
                          E' il terzo libro di Carr che leggo e devo dire che anche questo mi è piaciuto, ma, forse meno degli altri due. La trama è sempre ben congegnata, ma non c'è la suspense che ho trovato negli altri due..non ho mai trovato quell'ansia nell'andare avanti a leggere, anche se non posso dire che mi sia risultato pesante..Il protagonista è sempre Gideon Fell, sempre più grande e grosso, sempre più sbadato e con sempre più difficoltà di deambulazione, anche se sta un po' nell'ombra e ai margini della storia quasi come uno spettatore.. In questo romanzo c'è anche una storia d'amore.. Insomma è un libro che si può leggere, ma, secondo me, non il capolavoro dell'autore..  Il libro che mi è sicuramente piaciuto di più di questo autore è Le tre bare..l'ansia che si prova durante la lettura e la difficoltà vera che si ha nel mollare il libro xchè si vuole andare avanti x vedere come va a finire ho fatto fatica a trovarla negli altri due.
                          Ora finisco la trilogia di Zafòn (anche se di trilogia non si può parlare xchè si è scoperto l'anno prossimo uscirà il quarto volume che chiude il ciclo) leggendo El prisionero del cielo
                          "Un libro es un espejo y solo podemos encontrar en él lo que ya llevamos dentro"
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                            Re: Che libro c'è sul comodino?
                            Risposta #1107: Venerdì 22 Ago 2014, 11:19:49
                            esco da poco da un "periodo Yoshimoto" (autrice che mi lascia interdetta, devo ancora decidere se la adoro o la detesto. Certo ha una prosa che mi attrae inspiegabilmente, e un'insana capacità di farmi rilassare), una cosa assurda, del tipo 9-10 libri di fila
                            Ti capisco bene, anche a me i libri di Banana Yoshimoto trasmettono una piacevolissima sensazione di rilassamento, facendomi sentire in pace col mondo. Non sono solito, però, leggerne tanti di fila, ma da tempo almeno uno all'anno non lo faccio mai mancare (in totale sono arrivato proprio a 9-10). Fra quelli che ho letto il mio preferito è "Tsugumi", ma li ho apprezzati un po' tutti, inclusi un paio di racconti.

                            ...e ora, chiusa un'ennesima parentesi Tolkien, posso finalmente cominciare il "periodo Stefan Zweig". Ho comprato qualche suo libro da un pò di tempo in qua, soprattutto dopo la visione al cinema del bellissimo Budapest Hotel.
                            Inizio con "La resurrezione di Haendel",  un piccolo volumetto di racconti, che mi pare carinissimo per ora, per poi continuare, spero, sui suoi lavori più importanti.

                            Qualcuno ha già letto qualcosa di suo?
                            "Grand Budapest Hotel" è piaciuto moltissimo anche a me, come del resto tutte le opere di Wes Anderson. Di Zweig lessi parecchi anni fa "Novella degli scacchi": ricordo che mi piacque abbastanza, ma non ne ho una memoria troppo precisa. Mi sa che gli ridarò un'occhiata e poi, chissà, magari mi dedicherò a qualcos'altro di suo...

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                              Re: Che libro c'è sul comodino?
                              Risposta #1108: Venerdì 22 Ago 2014, 14:14:28
                              Libro fondamentale della mia biblioteca della mente "il tempo di ieri"

                              Di Zweig lessi parecchi anni fa "Novella degli scacchi"

                               Sono proprio gli unici altri due libri di Zweig che possiedo, ora come ora. :) Ho appena finito "La resurrezione di Haendel", molto carino (soprattutto il primo racconto è degno di nota, quello da cui in effetti prende anche il titolo la raccolta). Ora vedrò di decidere con quale degli altri due proseguire..

                              ..Sempre che non mi confonda. Il mio in realtà titola "Il mondo di ieri". Penso intendessi sempre questo Tang, giusto? Altra traduzione forse? oppure magari è addirittura un altro quello che citi tu, di cui non so nulla?


                              Non sono solito, però, leggerne tanti di fila, ma da tempo almeno uno all'anno non lo faccio mai mancare (in totale sono arrivato proprio a 9-10). Fra quelli che ho letto il mio preferito è "Tsugumi", ma li ho apprezzati un po' tutti, inclusi un paio di racconti.


                              ..in realtà non sono state proprio tutte letture ex novo. Finiti quelli per me inediti, come presa dal "sacro fuoco" ;D mi son data alla rilettura di almeno due libri, o forse tre, che già avevo letto, anche se parecchio tempo fa.
                              Ad esempio, "Tsugumi" lo lessi la prima volta da ragazzina, forse sui 13 anni. Fu il primo impatto con la Yoshimoto. Poi non ho più letto nulla di suo per anni.
                              Recuperarlo dopo più di 10anni è stata una cosa particolare, mi è quasi parso di leggere un altro libro. Comunque concordo, tra i suoi lavori è sicuramente tra i meglio riusciti.

                              Quali altri hai letto? Io pian piano cercherò di finirli tutti, prima o poi.. ;D
                              A me è piaciuto parecchio l'ultimissimo letto, forse il migliore finora, per me: "Presagio triste". (un nome, un programma.. 8-) ..ma d'altronde chi conosce la nostra "allegrissima" Banana lo sa, se non c'è nulla di un minimo depressivo/deprimente non sarebbe lei.. 8-))
                              Per le raccolte di racconti "Il corpo sa tutto", ma ancor di più "Ricordi di un vicolo cieco". (non tutti i racconti sono all'altezza, ci sono alti e bassi di solito...ma in genere riesco sempre a trovarne almeno un paio che adoro!)
                              « Ultima modifica: Venerdì 22 Ago 2014, 14:16:13 da Manu »
                              «Éala éarendel engla beorhtast
                               ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

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                                Re: Che libro c'è sul comodino?
                                Risposta #1109: Sabato 23 Ago 2014, 10:46:45
                                Quali altri hai letto? Io pian piano cercherò di finirli tutti, prima o poi.. ;D
                                A me è piaciuto parecchio l'ultimissimo letto, forse il migliore finora, per me: "Presagio triste". (un nome, un programma.. 8-) ..ma d'altronde chi conosce la nostra "allegrissima" Banana lo sa, se non c'è nulla di un minimo depressivo/deprimente non sarebbe lei.. 8-))
                                Per le raccolte di racconti "Il corpo sa tutto", ma ancor di più "Ricordi di un vicolo cieco". (non tutti i racconti sono all'altezza, ci sono alti e bassi di solito...ma in genere riesco sempre a trovarne almeno un paio che adoro!)
                                Sono d'accordo con te sui racconti: non tutti sono eccezionali, ma ogni volta si trova comunque qualche "chicca" che, come si suol dire, vale il prezzo dell'acquisto. "Presagio triste" non l'ho ancora letto, sono lì lì per comprarlo da tre o quattro anni, ma, complice il fatto che tempo fa mi sono imbattuto in una recensione nella quale mi hanno "spoilerato" fin troppe cose, non mi sono ancora deciso. Comunque, non parliamo di un giallo-thriller, quindi credo che prima o poi lo leggerò comunque!

                                Oltre a "Tsugumi" ho letto, in ordine sparso, "L'abito di piume", "Kitchen", "N.P.", "Il coperchio del mare", "Chie-Chan e io", "Un viaggio chiamato vita" (che raccoglie ricordi e riflessioni autobiografici dai viaggi dell'autrice intorno al mondo) e le raccolte di racconti "Lucertola" e "Sonno profondo". "Tsugumi" per ora resta il mio preferito, ma è comunque piacevole ritrovare per qualche sera ogni anno quella particolarissima atmosfera. Alla lunga capisco che la prosa di Banana possa stufare, ma, nel mio caso, trovo che, prendendola a piccole dosi, faccia sempre bene allo spirito. :)
                                « Ultima modifica: Sabato 23 Ago 2014, 10:47:48 da Paper_Butler »

                                 

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