Dopo molto (decisamente troppo) tempo, ho finito ieri sera la lettura del quarto romanzo della serie de La Torre Nera di Stephen King, dal titolo La Sfera del Buio. Un romanzo molto avvincente e conivolgente, pur essendo ambientato per la quasi totalità delle 654 pagine nel passato di Roland (anzi, forse proprio per questo, visto il fascino sprigionato dalla figura dell'ultimo cavaliere).
Probabilmente il miglior romanzo della saga finora, IMHO.
Io invece lo considero il libro da cui la parabola della serie inizia a scendere.
Di tutta la saga, questo è il volume che più soffre della famosa "elefantiasi letteraria" di King. La narrazione e la caratterizzazione sono splendidi, eccezionali, ma la quantità di dettagli è davvero eccessiva e il gran numero di capitoli è decisamente anomalo per King, che potrebbe aver avuto qualche difficoltà a riorganizzare la mole di racconto. Inoltre,
Wizard and Glass è l'ultimo volume della
Torre Nera prima che King abbia il suo famoso incidente, ed essendo quindi l'ultimo esponente di un periodo esistenziale dell'autore, finisce col promettere racconti che poi in seguito non saranno narrati: dopo il quarto volume, tutta la produzione di King subisce una svolta, e tanto più la sua saga fantasy.
Onore comunque alla bravura dell'autore nel costruire il carattere dei personaggi. Credo che nessuno mi abbia mai fatto odiare dei personaggi fittizi come fa King, e specialmente dei personaggi femminili: Rhea e Cordelia le avrei strozzate con le mie mani. In quanto al dialetto di Mejis, ha praticamente dominato i miei pensieri per una settimana, tanto che a volte, parlando, avevo la tentazione di dire "aye" invece di "sì".
Purtroppo
Wizard and Glass è uno di quei romanzi in cui tutto è destinato a finire male, e lo si sa già dall'inizio. Credo che anche per questo l'autore tenda in qualche modo a sminuire i successi dei giovani protagonisti: considerate tutte le pagine dedicate all'odio e ai piani di vendetta di Jonas e dei suoi compari, la loro fine per mano di Roland e compagni è fin troppo rapida e poco liberatoria. Forse anche per questo
I Lupi del Calla sarà invece un successo pressoché totale per Roland e la sua nuova compagnia.
Wizard and Glass è bello, ma non mi ha catturato come
La chiamata dei tre, che mette in scena lo stesso assurdo livello di dettaglio e di caratterizzazione, ma lo gestisce molto meglio che in questo quarto volume.
Proprio ieri ho finito invece
The Dark Tower, appunto il settimo e ultimo volume della saga di King. Adesso ci sarebbe troppo da dirne, ma sono convinto che soffra tantissimo dell'impostazione generale che hanno assunto la storia e la narrazione a partire dal volume 5, e inoltre parte dal punto sbagliato: ritengo che King avrebbe dovuto mettere la parte iniziale del volume 7 a conclusione del 6, che è molto breve e finisce troncando di botto la storia, con un cliffhanger che a differenza del terzo volume lascia insoddisfatti.
Altro libro che ho letto è
Hogfather di Terry Pratchett: assurdo e incredibile come sempre, divertentissimo e geniale. L'ideale per il periodo natalizio!