Note prelettura del ventisettesimo volume.
Allarme: una notte da supereroi vede Paperinik affrontare Megawatt, gli Evroniani ed il nuovo arrivato predone temporale Kronin, per sconfiggerli tutti in dodici pagine. Una cordariana storiellina senza particolari guizzi, ottimamente disegnata dal sempre più splendido Giovanni Rigano. Come dite? Sì, avete letto bene: dodici pagine, per presentare poi (si fa per dire) il “nuovo” pirata del tempo Kronin. Una boiata galattica? Se considerate che la seconda storia del numero è composta dall’usuale cinquantina di pagine (meno di PKNA e PK2, si badi), indubitabilmente sì! E l’abominio s’affianca a quelli già visti nei tre numeri precedenti... Peccato, perché la seconda, Giorni di un passato presente, è davvero carina. Un tale Boomer Kincaid ha dichiarato guerra alla nostra economia di base peggio di Spezzabandiera nel mondo Marvel, e vuole distruggere ogni riserva d’oro del paese. Ma come può farcela da solo? Usando un supermostrone di quelli davvero tosti? Strano, perché tutto ciò sembra richiamare un vecchio nemico di Lyo e del supereroe che egli assisteva decadi addietro, l’invincibile Destroyer Duck: il pericolosissimo dottor Vulnus Vendor, che però è in galera! Qualcosa non torna, e per Pikappa iniziano le storie decorose. Cordara ed Ambrosio fanno un buon lavoro qui, introducendo il primo vero personaggio non frittolato, e meritevole di menzione, dal grandissimo potenziale. Bei dialoghi e riflessioni profonde: non sarà all’altezza delle due serie passate, ma, se i tre numeri precedenti fossero stati di questo livello, ci sarebbe andata di lusso! Ottimo Intini ai disegni, che non deve “mascherarsi”, questa volta, fantastiche le chine di Zemolin!
Robophobia: Placidy è un’amena cittadina dove la tecnologia domina. Ma un robot androide, un tantino vintage nel look, rapisce il suo migliore amico. O almeno così pare. Sta di fatto che la città è preda del panico contro i robot, ed una certa androide dalle sembianze molto paperesche e carine non potrà rimanere insensibile di fronte a quel che sta succedendo. Ma non sarà difficile per Pikappa capire che la ditta costruttrice della città, la Robolab, e la sua proprietaria top manager tutta azione, Birgit Q, hanno qualcosa da nascondere... Se non fosse per la frittolatura disperata della Robolab da PKNA e di Birgit da PK2, Enna avrebbe sfornato una storia delle sue: e godetevela tutta, perché Enna, seppur con toni meno drammatici rispetto ai leggendari Frammenti, torna ad occuparsi dello stato d’animo di Lyla, aggiornandolo al nuovo status della droide. Godetevela tutta, dicevo, perché PK-Pikappa sembrava avere imboccato una strada diversa dalle prime fasi, che pareva preludere a maggiori fasti! Mottura ottimo ai disegni, soprattutto di Lyla, resa al meglio in ogni espressione, seppur con un tratto totalmente diverso da quello di Sciarrone. Nel numero originale venivano mostrati dei bozzetti originali di Birgit Q, tratti da PK2, senza che la precedente testata fosse mai menzionata, arrampicandosi sugli specchi per spiegare l’assurdo motivo per il quale la ragazza fosse seduta alla scrivania di Everett Ducklair, alieno che era tornato nei Guardiani della Galassia da qualche parte nello spazio qualche numero fa... Addirittura venivano spacciati per schizzi di Birgit alcuni disegni palesemente ritraenti la droide Geena di PKNA: infame insulto ai Pker di vecchia data, consentitemi di dirlo! Seguiva la breve Destroyer Kid, dove Riccardo Secchi ci racconta come Lyo da giovane divenne l’assistente di Destroyer Duck. Nulla di che, anzi, ai confini del dimenticabile, non fosse per gli spettacolari, ancorché un po’ acerbi, disegni di Max Narciso.
Una galassia lontana: Destroyer Duck aveva a disposizione una macchina da teletrasporto, ma Pikappa non ci vuole credere, almeno finché Lyo non gli scompare di fronte agli occhi, Recuperarlo è missione prioritaria, anche se la cosa porterà il nostro eroe ad anni luce di distanza, dritto dritto in una trappola degli Evroniani. Questo numero è davvero tutta azione, e direi che Ambrosio se l’è cavata bene, nel creare un crescendo di tensione narrativa vignetta dopo vignetta. Urbano e Zanotta ai disegni se la cavano discretamente, per un numero che impressiona favorevolmente, soprattutto dopo che si giungerà alla rivalutazione definitiva quando si leggeranno le storie successive... La breve Intuito femminile, di Arrighini e Perissinotto, è una commedia degli equivoci banalotta, dove Angus vuole conoscere la sua star preferita, e Lyla, fraintendendo ciò del quale Angus ha bisogno, creerà guai a bizzeffe. Due macchiette e nulla più rese bene dai disegni della Perissinotto, che torna a dotare Lyla di gonne con ammirevole spacco!