Anch'io ho trovato il volume in anticipo e si conferma una figata come precedentemente preventivato. Per intanto segnalo che il volume è bello spesso e dà veramente soddisfazione tenerlo in mano. Il formato è identico a "Disney Anni d'oro" solo con 244 pagine. La cosa più brutta, è da dire, sono le copertine dei volumi alquanto anonimi. Opere inedite di Sciarrone, Mastantuono, Cavazzano e gli altri sarebbero state veramente molto più apprezzabili.
Il volume si apre con la classica introduzione di Fabio Licari che cita, tra gli altri il nostro Marco Barlotti (marcobar) dell'FSB.
Scopriamo poi che serendipità è stato il motore e il cuore pulsante di tutta l'operazione e che la Vale (De Poli) ha inventato il termine Pker.
In seguito due pagine con la copertina del numero 0, seguita da Evroniani, a seguire le altre due storie inframezzate dalla doppia pagina con la copertina del volume.
A pag. 209 iniziano i veri contenuti succosi. Le prime pagine sono dedicate alla nascita del progetto PK con stralci dalle relazioni iniziali su come si dovrà sviluppare la serie.
Seguono 6 pagine con bozzetti vari su Evroniani (molti inediti di Lavoradori) e le primissime idee su come sviluppare i personaggi.
"Un nuovo schema di pagina" parte dagli storyboard e arriva alla tavola completa e, a seguire, un'intervista a Sisti sulla genesi della prima storia. Seguono alcune pagine con le bozze della prima copertina di PK (con una piccola e sfiziosa sorpresa ancora inedita). Chiude un lungo excursus di Luca Boschi su Paperinik prima di PK e una pagina (con tre belle illustrazioni inedite) che mostra le differenze tra PK e Paperinik.
Le schede sono interessanti e si dividono, per ora, in tre gruppi: i personaggi (ogni scheda è dedicata a due personaggi Paperinik/Uno-Xadhoom/Evroniani-Zondag/Coolflame); i colori (una immagine semplice del personaggi con i numeri dei colori ufficiali e dove vanno messi all'interno del disegno. Si parte con Paperinik e Uno), 3D suggestions (la versione 3D delle armi della serie. Si inizia con la Evrongun)
Ovviamente rispetto all'edizione della Repubblica c'è un abisso sia qualitativamente che quantitativamente. Questa è l'edizione definitiva ed è veramente ben fatta, molto consigliata a tutti, soprattutto se si manterrà su questi livelli.
I contenuti speciali sono imperdibili e degni di questo nome, esattamente come furono quelli di Barks e di Gottfredson. Certo, forse l'argomento trattato ai più sembrerà meno nobile ma così non è e la fattura e l'impegno profusi nel creare questa serie di uscite sono qui a dimostrarlo.