Una delle attrazioni più conosciuta, frequentata e divertente (posso confermarlo per esperienza personale, anche se ormai ben lontana nel tempo) dei parchi Disney situati in giro per il mondo è la Haunted Mansion, o Phantom Manor come è chiamata a Disneyland Paris; la sua storia, almeno ai suoi inizi, è a dire il vero un po’ travagliata. La costruzione della Gracey Mansion, situata al 1313 di New Orleans Square a Disneyland, ebbe inizio nel 1962, e l’anno successivo le mura esterne erano pronte; ma a causa dei lavori che tennero impegnati i Disney Imagineers (gli ideatori e realizzatori delle attrazioni dei parchi Disney, uno dei quali, Yale Gracey, responsabile della costruzione della Mansion, ha avuto l’onore di dare il proprio cognome al fittizio proprietario della stessa) per la Fiera Mondiale di New York del 1964-65, la realizzazione degli interni venne sospeso per molto tempo, anche per l’indecisione su come far interagire il pubblico, se a piedi o a bordo di veicoli; con il passare del tempo ed i relativi progressi tecnologici furono realizzati i veicoli adatti, soprannominati per l’occasione Doom Buggies, e finalmente il 9 agosto 1969 venne il giorno dell’apertura al pubblico. All’esterno la villa si presenta molto grande, elegante, e tutto sommato neanche così “paurosa” (questa fu una scelta di Walt Disney stesso, per il quale però questa fu l’unica attrazione da lui supervisionata che non riuscì a vedere finita); certamente il fatto che nel suo cortile ci siano due cimiteri, uno per persone (i nomi iscritti sulle lapidi sono quelli di altrettanti Imageneers) ed uno per animali, fa venire qualche sospetto su cosa aspettarsi all’interno una volta entrati. In effetti la villa, apparentemente disabitata, è invece l’abitazione di 999 fantasmi (Happy Haunts), e c’è sempre posto per un altro, come dice la frase più famosa che la descrive; ma questi fantasmi sono, appunto, allegri, e dunque il visitatore dell’attrazione si trova in mezzo ad uno spettacolo musicale nel quale i padroni di casa cantano, suonano e ballano. I personaggi più famosi sono i fantasmi autostoppisti (Hitchhiking Ghosts) Gus, Ezra e Phineas e Madame Leota, la veggente il cui spirito abita in una sfera di cristallo. Ulteriore curiosità: al suo interno si trova l’organo originale suonato dal Capitano Nemo nel film 20000 leghe sotto i mari; e l’attrazione è stata essa stessa protagonista di un film, La casa dei fantasmi, uscito nel 2003 ed interpretato da Eddie Murphy.
Dunque, si tratta di uno dei luoghi disneyani più famosi; e quando la SLG Publishing ha ottenuto la licenza di realizzare pubblicazioni Disney che non comportassero l’utilizzo dei personaggi classici, ha deciso di pubblicare, oltre a Gargoyles, Tron ed Alice in Wonderland anche una serie di albi intitolata
Haunted Mansion. La serie a tutt’oggi è composta da sei albi, ed è appena uscito un volume che pubblica diciassette delle storie apparse sui primi cinque; si tratta in effetti di storie anche molto brevi, tutte realizzate in bianco e nero da artisti sconosciuti al sottoscritto con layout e stili molto più vicini all’underground che al Disney classico, che raccontano fatti che avvengono all’interno della villa. Così, dopo una prima storia di presentazione, veniamo a sapere che i due architetti che l’hanno progettata e costruita sono anche divenuti i primi due fantasmi ad abitarla. Assistiamo poi alle peripezie del cane della proprietaria della villa, ora abitante del Pet Cemetery, che ritorna alla vita per pochi istanti; conosciamo poi Madame Leota, che è assolutamente convinta di essere ancora viva nonostante la sua reclusione nella sfera di cristallo; a seguire uno dei fantasmi ci racconta la leggenda della Signora in Nero, o The Woman in Black, accusata ingiustamente di voler rapire chiunque si avvicini alla villa, soprattutto se si tratta di bambini; e così via andando di questo passo. Evidentemente non si tratta proprio di una lettura per bambini, ma il limite più grosso di queste storie è che, pur essendo alcune di esse interessanti anche da un punto di vista “filologico”, non si tratta neanche di storie per adulti; in poche parole, cercando di accontentare un vasto pubblico di lettori, non accontentano o quasi nessuno. Insomma, praticamente un’occasione persa; ma evidentemente alla SLG non la pensano così, visto che a dicembre uscirà un volume contenente tutte le storie dei primi sei numeri della serie in edizione strenna natalizia, presentato sul sito della casa editrice con tanto di
filmato; e sempre a dicembre vedremo anche che lavoro è stato fatto sui Gargoyles, visto che è prevista l’uscita di un volume simile a questo contenente le storie apparse nei primi sei numeri della rivista a loro dedicata.